L'itinerario proposto parte dalla bellissima città di Bolzano per terminare a Vipiteno, toccando gli splendidi borghi di Fiè allo Sciliar, Chiusa e Bressanone. Il luoghi toccati dall'itinerario sono ricchi di storia, arte e cultura ma, offrono anche l'opportunità di escursioni naturalistiche nell'orrido di Gilfenklamm, nel delizioso lago di Fiè e sulle Dolomiti, se avete un po di tempo a disposizione potrete trascorrere qualche deliziosa giornata nei parchi acquatici di Balneum o Acquarena
L'itinerario inizia con la visita alla città di Bolzano e un'escursione sull'altopiano del Renon
Bolzano - Castel Roncolo /Visita al castello /Distanza 1 km/ Tempo di percorrenza stimato 5 minuti
Castel Roncolo - Fiè allo Scillar / visita al borgo, al castello e passeggiata al lago/Distanza 18 km / Tempo di percorrenza stimato 30 minuti
Fiè allo Scillar - Chiusa /Visita al borgo e al monastero di Sabiona /Distanza 23 km/ Tempo di percorrenza stimato 30 minuti
Chiusa - Bressanone / Visita alla città e al'abbazia di Novacella / Distanza 13 KM / Tempo di percorrenza stimato 20 minuti
Bressanone - Vipiteno / Visita al Borgo / Distanza 30 KM / Tempo di percorrenza stimato 25 minuti
Le montagne intorno a Bolzano e Bressanone furono abitate fin dalla preistoria, come testimoniano alcuni ritrovamenti effettuati in zona, tra questi il più importante è rappresentato da Otzi, l’uomo che visse oltre 5000 anni fa, attualmente conservato al museo di Bolzano. Nella parte bassa delle vallate inizialmente paludose l’insediamento da parte dell’uomo iniziò solo in un secondo momento. L’area venne occupata sin dal II secolo a.C. dai romani che inizialmente crearono degli accampamenti per gli eserciti e successivamente iniziarono l’edificazione di vere e proprie città sfruttando la posizione strategica sulle direttrici che conducono al nord Europa. Dopo la prima metà del 500 con la caduta dell’impero romano l’area subì l’incursione dei Longobardi e dei Franchi per essere definitivamente assoggettata ai domini dell’impero Carolingio. Durante questo periodo i vari feudatari vennero sottomessi all'autorità ecclesiastica, con il conferimento ai Vescovi, da parte di Corrado II il Salico di ampi poteri e del titolo di Principi. Nel 1254 avvenne la costituzione della Signoria del Tirolo ad opera di Mainardo III e del figlio, il cui florido territorio sarà oggetto delle mire degli Asburgo che riusciranno a conquistarlo nel 1363. Con la rivoluzione del 1789 e le campagne Napoleoniche il Tirolo venne dato in dono da Napoleone ai Bavaresi, iniziò così un lungo periodo di declino e sofferenza per tutto il territorio che terminò solamente con il congresso di Vienna, quando il Tirolo venne riportato sotto il dominio degli Asburgo. In tutta l’area regnava ormai un clima di liberalismo e l’aspirazione di una maggiore autonomia dal governo centrale che sfociò nel 1918 con la scissione del Tirolo e l’annessione di una parte di esso al Regno d’Italia.
Una vacanza in Trentino può essere l'occasione per alloggiare in un "maso" tipica abitazione rurale tirolese, ristrutturati nel rispetto della tradizione e dell'ambiente e attualmente utilizzate per lo più per ospitare i turisti. Se durante il vostro il vostro soggiorno intendete effettuare qualche escursione in montagna vi suggeriamo di soggiornare a intorno a Vipiteno e raggiungere di volta in volta i luoghi indicati nell'itinerario
Se si arriva in Trentino con l’automobile la via più comoda è costituita dall’autostrada A22 del Brennero che attraversa tutta la regione e dalla quale partono strade di collegamento con le valli circostanti. L’autostrada è collegata sia con l’A4 Torino-Mestre che con l’A1 Milano-Napoli. In estate e in occasione delle varie festività l’autostrada è piuttosto trafficata e possono crearsi code in prossimità delle uscite che portano alle località turistiche più rinomate. In genere tutte le strade della regione sono molto ben tenute ed in inverno funziona un ottimo servizio di pulitura strade. L’aeroporto Francesco Baracca di Bolzano è collegato con voli di linea alla capitale e con voli charter a Catania, Olbia, Lamezia Terme e Cagliari per altre destinazioni è necessario recarsi agli aeroporti di Bergamo (distanza circa 230 KM) oppure di Verona (distanza circa 150 KM). La regione è dotata di una rete ferroviaria principale che attraversa tuttala regione e arriva fino in Austria servita da Trenitalia e da piccole tratte locali servite da società regionali come la Trento-Malè Marileva, la ferrovia del Renon e la ferrovia della Val Venosta che collega Merano a Malles.
La cucina trentina si basa su antiche ricette della cucina contadina secondo la quale “nulla va sprecato” di qui l’origine di alcune delle più gustose ricette come i Canederli. La cucina tradizionale fatta di sapori forti e piatti semplici che risentono dell’influenza di ricette d’oltralpe soprattutto austriache come lo stinco di maiale e i probusti, specie di Wurstel. Il piatto forte è sicuramente la polenta accompagnata da stufati di carne di manzo oppure da salmì di selvaggina come il capriolo, il cervo o il camoscio. Notevole è l’uso della carne di maiale utilizzata per la preparazione del famoso speck e di vari insaccati come la salciccia Lucanica oppure le Ciughe preparati mischiando le rape alla carne di maiale. Non molto diffusa è la preparazione di piatti a base di pasta fresca o ripiena sostituiti dai Canederli, gnocchi a base di pane raffermo bagnato nel latte, speck e salciccia serviti nel brodo oppure gli strangolapreti sempre a base di pane raffermo spinaci e uvetta, assolutamente da assaggiare sono gli gnocchetti altoatesini a base di ricotta affumicata. Molto nutrienti sono le minestre e le zuppe preparate con ortaggi tra i quali i famosi asparagi, i funghi, le patate, la pancetta e farina bianca o gialla. Molto buoni sono i piatti preparati con la Trota del Trentino servita rosolata con salsa di limone e menta oppure affumicata. Di notevole qualità sono i formaggi preparati con il latte prodotto nei numerosi allevamenti tra questi citiamo il Puzzone di Moena, il grana della val di Non, lo Sopressa e il Vezzena. La regione è molto famosa per la produzione delle mele con le quali si prepara il famoso strudel e le frittelle. Molti dolci tradizionali utilizzano spezie quali la cannella e la frutta secca ingredienti tipici della cucina d’oltralpe tra questi lo zelten dolce tipicamente natalizio. Nella regione vengono prodotti eccellenti spumanti e birre artigianali a base di frumento tipiche della tradizione bavarese. Molto diffusa è la produzione di grappe e acquaviti aromatizzate al ginepro, alla genziana e ad altre erbe o radici.
In vendita presso gli uffici del turismo, valida tre giorni dal primo utilizzo, la card permette l’ingresso gratuito a 9 musei a Bolzano, 80 in tutto l’alto Adige + la possibilità di noleggiare gratuitamente biciclette + di utilizzare gratuitamente la navetta BoBus + utilizzo gratuito dei mezzi pubblici dell’Alto Adige comprese le funivie + un’escursione ai parchi naturali dell’Alto Adige + una visita guidata tra quelle proposte dall’Ente del Turismo. Vai al Sito
In vendita presso gli uffici turistici della regione permetti l'accesso gratuito a tutti i mezzi pubblici provinciali, l'ingresso a più di 70 punti di attrazione turistica come castelli, musei, parchi naturali e la degustazione di prodotti tipici nei migliori store oltre ad uno sconto del 10% e lo sconto del 10% su prodotti termali acquistati presso gli stabilimenti.
Posta nella piana della Valle Isarco è sicuramente il centro culturale più importante del Tirolo. Fondata nel 901 dal Vescovo di Sabiona che decise di stabilire qui la sua sede conferendo alla città un’importante ruolo amministrativo. Grazie alla sua posizione geografica strategica in quanto crocevia di passaggio per le comunicazioni in tutta la regione Bressanone si sviluppò molto rapidamente. Da vedere:
Antica via cittadina affiancata da eleganti case con portici ornate da balcone fioriti tra le quali spicca casa Pfaundler-Goreth. I locali sotto i portici ospitano negozi di abbigliamento, di prodotti tipici, pasticcerie e locande ove è possibile consumare pasti veloci.
Ubicato sulla piazza principale della città il duomo ha subito parecchi rifacimenti nel corso della sua lunga esistenza. Già nel X secolo nel luogo ove sorge l’attuale chiesa esisteva un importante edificio sacro che andò però distrutto durante un incendio del 1174, ricostruito andò nuovamente distrutto da un altro incendio, nel XVIII venne per la terza volta ricostruito su progetto di Giuseppe Delai. Se il precedente Duomo venne pensato e realizzato in stile romanico la nuova costruzione venne realizzata in stile barocco. Attraverso l’atrio, costruito in epoca successiva, si entra nella chiesa ad unica navata con cappelle laterali, nella quale possiamo ammirare una serie di affreschi e tele di notevole pregio, da notare la bella cupola completamente affrescata e ornata di stucchi. Adiacente al duomo è il chiostro costruito nel XII secolo, fortunatamente l’edificio non subì danni durante le varie distruzioni del duomo, gli vennero però apportate alcune modifiche nel 1370 con la costruzione di volte a crociera affrescate in epoche successive.
Costruito come fortezza venne trasformato in palazzo vescovile nel 1265 e demolito nel 1595 dal cardinale Andrea d’Austria per fare spazio ad un nuovo e più moderno edificio. Particolarmente suggestivo il cortile interno del nuovo palazzo chiuso per due lati da un portico sormontato da due ordini di loggiati ornati da statue in terracotta. Splendidi, all’interno del palazzo, gli appartamenti riservati agli imperatori tedeschi durante i loro passaggi a Bressanone costituiti da una sala da ricevimento, un’anticamera, una sala da pranzo, un soggiorno ed un salottino cinese tutti ornati da affreschi, stucchi e tappezzerie veneziane in seta. All’interno del palazzo trova attualmente sede il museo diocesano che conserva importanti pezzi di arte sacra come crocifissi, dipinti, pezzi di oreficeria, paramenti e reliquiari oltre ad una collezione di statue per presepi.
Particolare museo nel quale attraverso un percorso storico sono visibili strumenti ed oggetti utilizzati quotidianamente per la preparazione di medicinali come le comprimitrici per compresse o gli stampi per supposte.
Complesso di piscine poste sia all’interno che all’esterno di un modernissimo impianto che occupa una superficie di circa 12.000 mq. All’interno della struttura è presente una piscina per il divertimento dotata di scivoloni, una piscina con idromassaggio e una piscina dedicata all’attività sportiva. Nel vasto giardino esterno vi è una piscina per bambini, una piscina con scivoli e trampolini, una piscina relax oltre che ampie aree attrezzate con giochi.
Posta in una conca , circondata da prati e vigneti, l’abbazia venne eretta nel 1422 su volere del vescovo di Bressanone Artmanno. Gestita dai Canonici Agostiniani l‘abbazia rivestì per secoli un importante ruolo religioso divenendo un importante centro spirituale, culturale grazie alla scuola conventuale dove si studiavano le scienze e l’arte ed economico per l’intera valle. All’interno dell’abbazia è possibile visitare la chiesa dell’Assunta, la biblioteca, il chiostro, il cortile interno co il pozzo delle meraviglie e la cantina. Di recente all’esterno dell’Abbazia è stato restaurato e aperto al pubblico il magnifico giardino
La città è il punto di partenza ideale per numerose escursioni sulle montagne circostanti tra queste vi segnaliamo la Plose e il Sass de Putia; recandovi all’ ufficio informazioni turistiche vi forniranno mappe con i possibili percorsi e il relativo grado di difficoltà.
Annoverata tra i borghi più belli d’Italia, Vipiteno deve la sua fortuna ai cospicui giacimenti di zinco, piombo e argento delle valli circostanti, dai quali vennero per un lungo periodo di tempo estratti i preziosi materiali creando ricchezza e dando lavoro a migliaia di persone, alcune provenienti dalla Germania. Oggi la città offre, oltre la magnifico spettacolo dalle montagne circostanti, la possibilità di passeggiare fra le pittoresche stradine che si snodano dalla principale Reichstrasse affiancate da signorili palazzi e incantevoli case ornate da balconi fioriti, merlature ed Erker. Lungo la via principale hanno sede numerosi negozi di artigianato locale, bar ed eleganti negozi di marca. Da notare la torre dell’orologio e l’adiacente Jochlsturn antica dimora signorile oggi sede del museo delle miniere. Di notevole interesse artistico sono la chiesa gotica di Santo Spirito che conserva al suo interno degli affreschi di Giovanni da Brunico e la chiesa di Santa Maria della Palude con all’interno cinque statue lignee di Hans Multscher.
Posto a 3,5 chilometri dal centro di Vipiteno, raggiungibile anche a piedi, è considerato uno dei castelli meglio conservati del Tirolo. Posto su di un’altura a 980 metri d’altitudine, la parte sud del castello è protetta da un semplice muro di cinta mentre la parte nord decisamente più esposta è protetta da un complesso sistema difensivo con un fossato, mura con cammini di ronda, saracinesche, feritoie. La parte più antica del castello è il mastio costruito nel XII secolo, nel palazzo residenziale diversi sono i locali visitabili tra le quali la sala del consiglio, la sala verde e la cappella
Posto all'ingresso della valle di Racines, l’orrido offre la possibilità attraverso un percorso costruito con passerelle e adatto a tutti, di ammirare come l’acqua e le intemperie abbiano scavato il marmo bianco di cui è composta la montagna. Il percorso in salita dura all’incirca un ora con un dislivello di 175 metri mentre il ritorno è fattibile in 45 minuti. La partenza del percorso è Stanghe.
Non perdetevi una giornata di relax all’interno di questo moderno centro di benessere adatto a tutta la famiglia
In inverno Vipiteno è anche la base ideale per una vacanza sulla neve grazie alle numerose piste sia da discesa che da fondo poste sulle montagne circostanti mentre in estate è il punto di partenza per numerose escursioni.