Sia che la percorriate in inverno come in estate la Grande Strada delle Dolomiti saprà offrirvi forti emozioni e magici panorami. Considerata una delle strade panoramiche più belle al mondo la SS48 venne progettata dall'architetto tedesco Theodor Christomannos e terminata, dopo otto anni di lavoro, nel 1909. La strada connette Bolzano a Cortina attraversando l'Alo Adige, il Trentino e il Veneto in un susseguirsi di curve, tornanti ciechi e panorami unici. Percorribile sia in auto che in Camper come in moto la SS48 saprà regalarvi emozioni uniche grazie ai puoi paesini, alle sue distese verdi, ai suoi boschi ed alle sue cime maestose come il gruppo delle Tofane, della Marmolada, del Sella e del Falzarego, senza dimenticare il Passo del Pordoi spesso inserito nel Giro d'Italia, del quale ne rappresenta una delle tappe decisive. Montagne di una bellezza unica e austera che se viste al tramonto si tingono di un inconfondibile color rosa appagando i cuori più romantici. Sono proprio i faraglioni e le pareti rocciose del Catinaccio e del Latemar che al tramonto si accendono della ladina enrosadira, un inconfondibile rosa cipria che secondo la leggenda deriverebbe dal colore delle rose montane appartenenti a Ladina, figlia del re Laurino. La bella principessa amante della natura e dei fiori coltivava con amore un roseto che abbandonò per seguire l'amato Latemar, il padre accecato dal dolore ordinò che le rose non fiorissero mai più nè di giorno nè di notte, scordandosi però il tramonto, così per ribellione le montagne proprio in quel momento della giornata si tingono caratteristico rosa cipria. In realtà il colore rosato di cui si tingono le cime rocciose è dovuto ad un fenomeno ottico provocato dalla elevata percentuale di magnesio contenuta nelle rocce.
Castelli arroccati, svettanti campanili, piccoli borghi, isolate chiesette, grandi masi e distese di prati, è tra questi magici scenari, ai piedi di imponenti pareti rocciose che si sviluppa la Grande Strada delle Dolomiti. L'atmosfera diventa veramente d'altri tempi in inverno, quando i pochi rumori vengono attutiti dalla neve e il suo candore contrasta con il blu del cielo e il rosa delle montagne regalando paesaggi che sembrano usciti dalla tela di qualche grande pittore. L'itinerario si svolge tra la SS48 e la SS241
Bolzano: il capoluogo della regione può essere considerato il punto di partenza ufficiale della grande strada. Una città dal ricco passato, molto legata alle sue tradizioni ma modernamente organizzata, offre al turista strutture ricettive all'avanguardia, musei di prim'ordine come il MUSE o il Museo Archeologico ove è conservata la mummia di Otzi, l'uomo venuto dal ghiaccio. Scopri di più
Nola Levante - centro abitato che offre splendidi panorami sulle Dolomiti. A poca distanza dal centro abitato si trova l'Abbazia di Pietralba sicuramente il santuario più amato del Trentino, meta di numerosi pellegrinaggi e situato tra ampie distese di prati circondati da belle abetaie. La chiesa venne costruita tra il 1638 e il 1654 in stile barocco. Con una breve deviazione dalla SS241 si raggiunge l'area sciistica di San Floriano con le sue bellissime piste, tra le quali spicca la famosissima Pala di Santa sulla quale si svolgoo i campionati di Coppa Europa.
Carezza: piccola frazione del comune di Nola Levante famoso anche grazie ai colori delle acque del suo lago sul quale si specchiano le cime montuose del Latenar e del Catinaccio. Secondo la leggenda anticamente nel lago viveva una Sirenetta della quale si innamorò un mago, per conquistare i suoi favori il mago si ricoprì di gioielli. La Sirenetta però alla sua vista si tuffò nelle profondità delle acque senza più riemergere, così il mago infuriato gettò tutti i gioielli nelle acque del lago che da quel momento cominciarono a brillare di sfavillanti colori. La città diventò uno dei luoghi di villeggiatura preferiti dalla borghesia europea dalla fine del 1800, periodo in cui la principessa Sissi soleva trascorrere lunghi periodi di riposo al Grand Hotel Cerazza. Per ritemprarsi era solita fare lunghe passeggiate tra le malghe, una di queste passeggiate porta ancora il suo nome e partendo da Carezza raggiunge Nola Levante fino al maso Zenay. Carezza nei mesi estivi mette a disposizione dei turisti un campo da Golf da 16 buche mentre in inverno offre 40 chilometri di piste, sempre perfettamente innevate, e sedici impianti di risalita.
Vigo di Fassa: la sua posizione privilegiata lo rende una splendida terrazza sul Catinaccio. Una modernissima funivia porta i turisti a quota 2000 metri nella conca del Ciampedie, in estate punto di partenza per escursioni ed in inverno cuore pulsante della ski area del Catinaccio, un vero paradiso per gli amanti di questo sport. Di interesse artistico è la Pieve di San Giovanni uno dei più significativi esempi di arte gotica dell'area landina
Canazei: considerato uno dei centri turistici più rinomati del Trentino il paese è posto del cuore della Val di Fassa ed assieme ad altri 18 comuni del territorio costituisce l'area Landina Dolomitica ove si parla il Landino. Intorno a Canazei si ergono le cime del Sallolungo del Sella e della Marmolada con le loro bellissime piste da sci.
Andraz: superato il passo Pondroi con i suoi 33 tornanti e il paese di Arabba incontriamo il piccolo borgo di Andraz con il suo bellissimo castello-museo. Il castello venne presumibilmente costruito verso la fine dell'anno 1000 ma, si hanno informazioni scritte solo a partire dal 1200. Appartenuto alla famiglia Schoneck che ne ottennero il feudo dal vescovo-conte di Bressanone. A partire dal 1416 il castello divenne di proprietà dei vescovi di Bressanone che la conservarono fino agli inizi del 1800. Vai al Sito
Passo Falzarego: giunti in prossimità del Passo vi consigliamo di prendere la funivia e recarvi fino al rifugio Ragazuoi con la sua splendida terrazza panoramica. Nell'area esistono inoltre numerose testimonianze dei combattimenti avvenuti durante la I Guerra Mondiale.
Cortina d'Ampezzo: considerata la perla delle dolomiti e luogo di ritrovo di personaggi del jet set internazionale.
La strada in alcuni tratti si fa piuttosto stretta, ripida e con curve cieche, poco adatta a mezzi di grandi dimensioni o a equipaggi poco esperti.
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