Il museo sorge all’interno del Castello di Rovereto, edificato nel IV secolo sui resti di una precedente fortificazione. Durante la dominazione veneziana il castello venne trasformato in una fortezza pressochè inespugnabile dagli architetti militari Giacomo Coltrino e Bartolomeo d’Alviano. La fortezza mantenne il suo ruolo difensivo anche durante il periodo di dominazione austriaca. Quasi a ricordo delle sue antiche funzioni oggi ospita il Museo Nazionale della Guerra, ideato nel 1919 da un gruppo di roveretani in memoria del conflitto appena concluso. Il museo venne inaugurato nel 1921 da Vittorio Emanuele III e fin da subito ricevette donazioni da parte di cittadini, ex combattenti e dalle istituzioni. Il percorso di visita è suddiviso in due sezioni:
- Il primo percorso parte dall’ottocento ed arriva fino alla prima guerra mondiale attraverso l’esposizione di uniformi, armi, cimeli, documenti, manifesti e fotografie racconta la trasformazione delle armi e del modo di combattere, la vita in trincea dei soldati, le ragioni della grande guerra. In questa sezione è anche esposto l’aereo italiano Nieuport 10, tra i pochi tutt’ora visibili che abbiano volato durante la I Guerra Mondiale.
- Il secondo percorso è dedicato alle armi di età moderna e si sviluppa all’interno dei torrioni del castello.
Nel rifugio antiaereo scavato sotto il castello durante la seconda guerra mondiale sono esposti de pezzi di artiglieria italiani, austroungarici, tedeschi e inglesi della I Guerra Mondiale.
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