Centro culturale di primissimo piano nel panorama Altoatesino, è per numero di abitanti la seconda città del Trentino. Posta in posizione strategica sulla via Augustea, che conduceva in Germania, la città fu dapprima un possedimento Romano per poi entrare a far parte dei domini della Serenissima. Dal 1509 entrò a far parte dei domini dell’imperatore Massimiliano I che la eleverà da borgo a città. Rovereto, come tutte le città della Contea di Titolo, subì prima la dominazione dell’impero Germanico e poi la Dominazione Austro-Ungarica, solo nel 1918 entrò a far parte del Regno d’Italia. Grazie alla sua posizione strategica e allo sviluppo della produzione della seta, godette di un lungo periodo di floridezza economica, accompagnata da un notevole sviluppo delle arti e della cultura, al punto da meritarsi l’appellativo di “Atene del Titolo”. Fu proprio a Rovereto che nel 1769 Mozart tenne i suoi primi due concerti. Da vedere:
Edificato nel XIV secolo sui resti di una precedente fortificazione, il castello, grazie alla sua posizione sopraelevata, domina su tutta la valle. L’attuale forma pentagonale è dovuta a rifacimenti avvenuti durante la dominazione veneziana. Il questo periodo infatti il castello venne trasformato in una fortezza pressoché inespugnabile dagli architetti militari Giacomo Coltrino e Bartolomeo d’Alviano, che lo dotarono di una robusta cinta muraria, un camminamento per l’artiglieria, dei torrioni e decine di cannoniere. Durante il periodo di dominazione Austriaca il castello continuò a mantenere il suo ruolo difensivo, che perse solo con la caduta degli Asburgo, quando ebbe inizio una lunga fase di decadimento. Attualmente, quasi a ricordo delle sue antiche funzioni, è stato adibito a Museo della Guerra. Il museo è suddiviso in tre sezioni la prima dedicata all’epoca Napoleonica, la seconda dedicata al risorgimento Italiano mentre la terza, ubicata all’interno di un rifugio anti-aereo scavato durante la seconda Guerra Mondiale, è dedicata alle artiglierie della Grande Guerra.
Sorto nel 2002, su progetto dell’architetto Mario Botta, occupa una superficie di circa 6.000 metri quadrati con circa 12.000 opere esposte. L’avveniristica struttura è disposta intorno ad una piazza circolare con un diametro di 40 metri, sovrastata da una cupola in vetro e acciaio alta 25 metri. Tutto intorno alla piazza si aprono le varie aree espositive del Museo, una caffetteria, un book-shop, una sala convegni e un ristorante.
La casa, dopo lunghi lavori di restauro, è stata aperta al pubblico nel 2009 e attualmente è parte di una delle sedi espositive del MART. All’interno è possibile ammirare dipinti, mosaici, arazzi del pittore, che rendono bene l’idea della sua genialità e del suo estro ponendolo come un pioniere del futurismo. La casa d’arte, che si trova nella parte medioevale della città, venne fondata nel 1957 da Depero che ne curò personalmente i vari dettagli.
Cuore storico della città, anticamente conosciuta come piazza delle oche. Le origini della piazza risalgono al '700, tutto intorno si affacciano bei palazzi rinascimentali mentre al centro è posta la fontana di Nettuno.
Il museo sorse nel 1851 per evitare che le ricche collezioni di vario genere di cui disponeva la città venissero trasferite a Innsbruck. Attualmente il museo si articola in ben sette sezioni diverse tra di loro che vanno dall’archeologia all’astronomia dalla numismatica alle scienze della terra.
Rovereto può essere la base di partenza per alcune escursioni sia sulla circostanti montagne che sulla via della seta.
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