Portogallo

La splendida regione Puglia offre visite, viaggi e percorsi per ogni possibile gusto. Noi abbiamo scelto di passeggiare per i suoi centri storici e ammirare cattedrali e castelli, decidendo giorno per giorno il da farsi, favoriti dalle brevi distanze che separano i diversi centri cittadini e le splendide strade che li uniscono. Avevamo un unico obiettivo: visitare la pinacoteca De Nittis di Barletta, che da sola vale il viaggio. Tutto il resto ci è servito per capire che sono anche molti altri i luoghi e le situazioni che da sole meritano un viaggio in questa Regione. Sulla via del ritorno abbiamo deciso di passare per Matera e i suoi incredibili Sassi. Ci teniamo a fare un plauso alla Regione Puglia che ci ha piacevolmente sorpresi per le sue accoglienti Agenzie regionali del Turismo, dove abbiamo trovato persone preparate, disponibili e giovani (finalmente!) e dove abbiamo trovato opuscoli informativi gratuiti, tradotti non solo nelle quattro principali lingue europee, ma anche in giapponese. L’impressione che abbiamo avuto è di una valorizzazione del patrimonio artistico e culturale perseguita con intelligenza e attenzione, come gli orari di Musei e luoghi d’arte opportunamente allungati alle ore serali grazie alla campagna “Il sabato l’arte fa lo straordinario”, alla collaborazione dei centri turistici e dei call center nel fornire informazioni e reperire sistemazioni per la notte …  e così via.
IL NOSTRO ITINERARIO, come dicevamo, è stato del tutto casuale o, per meglio dire, ispirato in parte dai must suggeriti dagli amici, come ad esempio Oria, in parte lasciandoci guidare dalle nostre reminiscenze scolastiche di storia, geografia e storia dell’arte (Trani, Alberobello, Ostuni, Matera) e in parte irresistibilmente attratti dai depliant turistici raccolti strada facendo (tutti gli altri). Non abbiamo visto tutto, ma di ogni località abbiamo respirato l’aria (spesso profumata di saponata), scivolato (letteralmente) sulle belle pietre levigate del centro e visitato, a seconda dei casi, la Cattedrale, il castello, il museo….e a volte niente di tutto questo perché nelle ore calde del primo pomeriggio era tutto chiuso, ma era emozionante camminare da soli, nel fresco delle stradine deserte e silenziose, ammirando architetture, facciate di chiese e di antichi palazzi nobiliari, balconi fioriti e piccoli particolari che sarebbero passati inosservati in ore più movimentate.

     

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La Passione di CristoIl film scritto e diretto da Mel Gibson è uscito per la prima volta in America nel 2004. Vista la violenza di molte sue scene in America è stato vietato ai minori di 17 anni non accompagnati mentre in Italia non venne fatto alcun tipo di divieto. Il film è incentrato sulle ultime ore di vita di Cristo, dal suo arresto all'Orto degli Ulivi, al processo con Ponzio Pilato fino alla sua flagellazione e successiva crocifissione. Il film venne interamente girato in Italia per gli esterni vennero scelte Matera e Craco mentre gli interni vennero girati a Cinecittà.

Interpreti:

Gesù Cristo: Jim Caviezel
Maria: Maia Morgenstern
Maria Maddalena: Monica Bellucci
Satana: Rosalinda Celentano
Disma: Sergio Rubini

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L'uomo delle stelleIl film diretto da Giuseppe Tornatore nel 1995 ottenne nel 1996 la candidatura all'Oscar come miglior film straniero. Ambientato nella Sicilia degli anni '50, il film tratta di un truffato Joe Morelli, che gira per l'isola con una macchina da presa, facendo provini e promettendo a chiunque un futuro cinematografico. Il Film è stato girato prevalentemente a Ragusa Ibla e Monterosso Almo, mentre alcune scene sono state girate a Matera e a Marzamemi.

Interpreti:

Joe Morelli: Sergio Castellitto
Beata: Tiziana Lodato
Il Muto: Leopoldo Trieste
Vito: Leo Gullotta
La Made di Anna: Clelia Rondinella
Il Principe: Salvatore Billa
La Principessa: Jane Alexander

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Il Sole anche di NotteIl film diretto dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani nel 1990 è stato liberamente tratto dal racconto di Tolstoj "Padre Sergij". Il film venne presentato fuori concorso al 43° Festival di Cannes. Ambientato nell'Italia meridionale del '700, tratta di un nobile promesso sposo all'ex amante del re. Il protagonista scoperta la cosa rompe il fidanzamento e, seguendo la sua vocazione religiosa diviene canonico. Il film è stato girato in parte in Basilicata in particolare a Matera e Craco ed in parte in Puglia tra Altamura e Gravina in Puglia, alcune scene sono state girate tra i vicoli di Napoli.

Interpreti:

Sergio Giuramondo: Julian Sands
Matilda: Charlotte Gainsbourg
Cristina Del Carpio: Nastassja Kinski
Principe Santobuono: Massimo Bonetti

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Il film girato da Bruce Beresford nel 1985 ha come attore protagonista Richard Gere nei panni di Davide, re dell'antico regno di Israele. Il film girato a Matera, Craco e Campo imperatore oltre che negli strudios Pinewood di Londra fu un vero floop commerciale. Nell'occasione anche l'interpretazione di Richard Gere fu ampliamente criticata.

Interpreti:

Re David: Richard Gere
Saul: Edward Woodward
Betsabea: Alice Krige
Samuel: Denis Quilley
Nathan: Niall Buggy

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Il film è stato scritto e girato dai fratelli Taviani nel 1964 alla loro prima collaborazione con Ennio Morricone. Ambientato durante gli anni della restaurazione, ha come protagonista un aristocratico lombardo, ex giacobino ed ex ufficiale napoleonico, che accusato di essere affiliato alla setta dei Fratelli Sublimi, dopo un lungo e duro periodo di detenzione nelle carceri asburgiche, viene rilasciato.

Interpreti:

Fulvio Imbriani: Marcello Mastoianni
Charlotte: Lea Massari
Francesca: Mimsy Farmer
Ester Imbriani: Laura Betti
Lionello: Claudio Cassinelli

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Il Vangelo Secondo MatteoIl film girato nel 1964 da Pier Paolo Pasolini è incentrato sulla vita di Gesù seguendo le tracce di quanto descritto nel Vangelo secondo Matteo. Il film tratta quindi della nascita di Gesù, di Erode, del battesimo di Giovanni Battista fino ad arrivare alla morte ed alla resurrezione di Cristo. Il film al momento della sua uscita fu oggetto di notevoli polemiche e di un aspro confronto intellettuale sulla stampa, che accusarono il regista di vilipendio alla religione.

 

 

Interpreti:

Cristo: Enrique Irazoqui
Maria da giovane: Margherita Caruso
Maria Anziana: Susanna Pasolini
Giuseppe: Marcello Morante
Giovanni Battista: Mario Socrate

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La Lupa, filmIl film girato nel 1953 da Alberto Lattuada è stato liberamente tratto da una novella di Giovanni Verga. A differenza della novella non è ambientato in Sicilia ma in Basilicata, la maggior parte delle riprese sono infatti avvenute a Matera. Un'altra differenza è il periodo storico in cui si svolge la vicenda, mentre la novella è ambientata a fine '800 il film si svolge nel secondo dopoguerra. La Lupa è una donna di mezza età, bella e focosa, che vive con la figlia Maricchia, poco più che adolescente, grazie alla sua avvenenza usa adescare gli uomini per ottenerne in cambio favori.

Interpreti:
La Lupa: Kerima
Ettore Manni: Nanni Lasca
Maria Maricchia: May Britt

I Sassi

Costituiscono i due rioni più antichi di Matera.

MateraSe volete un consiglio, guardateli per la prima volta di sera, al tramonto, quando la luce si colora degli ultimi raggi di sole e cominciano ad accendersi le prime luci della città. Affacciati alla balaustra della frequentatissima Piazza Vittorio Veneto vedrete un presepe, un vero, grande, magico, presepe, con le sue case arroccate, scale, viuzze, e chiese che sprofondano nella roccia. Comincerete a pensare che i Sassi di Matera siano il modello originario, la matrice di quelle fragili architetture natalizie che tutti conosciamo. Di giorno, comunque, l’impressione non cambia: un dedalo di stradine, gradini, discese e salite; case (costruite? scavate?) le une sulle altre. Un mondo arcaico rimasto pressoché inalterato dalla preistoria ai nostri giorni; una eccezionale testimonianza storica, unica nel suo genere. Quello che cambia, però, rispetto alla poesia del silenzio e delle luci notturne, è non solo il traffico, il rumore, il via vai dei turisti, ma soprattutto la consapevolezza che in quelle case-grotta, senza finestre e senza servizi, fino a non molto tempo fa vivevano 15.000 persone, in nuclei familiari di 6-8 persone,insieme ai loro animali (asini, maiali e galline). Soltanto nel 1952, infatti, per una legge speciale voluta da De Gasperi, i Sassi, ritenuti ormai simbolo del peggiore degrado nazionale, furono sgomberati, e gli abitanti trasferiti in quartieri appositamente progettati da architetti come Carlo Aymonino, Luigi Piccinato, Ludovico Quaroni, che tentarono, per quanto possibile, di ricreare situazioni abitative ottimali per non disperdere il tessuto sociale del nucleo storico della città. Negli anni ’80 iniziarono i lavori di risanamento e restauro della zona e nel 1993 i Sassi sono stati riconosciuti dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità per il suo complesso sistema di raccolta delle acque. Se la sua particolare conformazione ha protetto nel tempo la sua popolazione, ha, nel frattempo, infatti, comportato enormi difficoltà per l’approvvigionamento dell’acqua, che scorre a più di cento metri, al di sotto del banco roccioso. Le energie dei suoi abitanti, necessariamente, si andarono concentrando sullo scavo di cisterne e sulla realizzazione di complessi sistemi di canalizzazione dell’acqua, in grado di consentire loro di resistere in caso di assedio. Da questo punto di vista, Matera potrebbe essere considerata uno dei primi e meglio conservati esperimenti di bio-architettura al mondo. Oggi, mentre i lavori di recupero proseguono, una vasta parte dei Sassi è visitabile e alcuni di loro ospitano botteghe artigianali, piccoli ristoranti e B&B. Alcuni artisti hanno colto l’incanto del luogo, vi si sono trasferiti e non è difficile vederli al lavoro, come non è difficile individuare alcuni degli abitanti che hanno scelto di tornare a vivere nelle loro case. Il grande complesso è composto di due parti distinte:

Matera- il Sasso Barisano orientato a nord-ovest, sull’orlo della rupe, fulcro della parte più vecchia della città
- il Sasso Caveoso, orientato a sud come un grande anfiteatro, con case-grotte che scendono a gradoni.

Al centro, a separare i due Sassi, si erge la Civitas, sperone roccioso sulla cui sommità si ergono la Cattedrale e alcuni palazzi nobiliari. La visita dei Sassi può essere libera o guidata. Il sito comunale suggerisce un itinerario di esplorazione ben descritto del Sasso Barisano, che parte dalla Villa Comunale. Una mappa dei Sassi è reperibile al Sito. Per quanto riguarda il periodo migliore per visitare i Sassi, vi consigliamo di scegliere stagioni intermedie o orari freschi della giornata, perché in estate la temperatura può arrivare facilmente a 40°. Per lo stesso motivo è consigliabile portarsi dell’acqua. Non mancano comunque i punti di ristoro.

Le Chiese rupestri

Sono uno degli elementi più spettacolari dei Sassi e rappresentano senza ombra di dubbio l’espressione più alta dell’arte rupestre. Scavate nel tufo nell’Alto Medioevo, quando, durante le dominazioni bizantine e longobarde si andò affermando il monachesimo, decorate con splendidi affreschi e movimentate architettonicamente da navate e cripte, furono eremi, basiliche, cripte, laure e cenobi, disseminati sull’altopiano murgico e all’interno dei Sassi dei Matera. Sono numerosissime: ne sono state censite più di 150, non tutte visitabili. Quelle più facili da raggiungere, all’interno dei Sassi sono:

San Pietro Barisano
È la più grande tra le Chiese rupestri di Matera. L’assetto attuale diviso in tre navate è frutto di due ampliamenti datati XV-XVI secolo e XVIII secolo, ma al di sotto della pavimentazione sono state trovati reperti della prima costruzione, risalente al XII-XIII secolo. Anche se molte delle sue opere d’arte sono state trafugate o danneggiate tra gli anni ’60 e ’70, la chiesa conserva ancora bellissimi affreschi e sotterranei con tracce di antichi (e macabri) rituali. Viene qualche volta utilizzata per concerti musicali.

MateraSanta Maria de Idris San Giovanni in Monterrone
Occupano il complesso del Monterrone, lo sperone roccioso che caratterizza il Sasso Caveoso, e sono quasi interamente scavate nella roccia. Santa Maria de Idris deve il suo nome alla presenza di cisterne per la raccolta dell’acqua e se ne trova traccia anche nell’affresco dell’altare maggiore nel quale la Madonna ha ai suoi piedi le mezzine: le tipiche brocche in cui veniva conservata l’acqua in casa. Della chiesa se ne ha documentazione già nel XVI secolo. Da una porta laterale si accede alla chiesa di San Giovanni in Monterrone, le cui pareti ospitano splendidi affreschi di Santi risalenti ai secoli XI-XIII. Molti anche gli affreschi palinsesti, sovrapposti, cioè, ad opere più antiche.

Santa Lucia alla Malve
Si trova sotto la rupe dell’Idris e deve il suo nome alla pianta spontanea di cui è ricca la zona. Risale al IX secolo d.C. ed è la prima sede di laure(celle singole scavate nella roccia, con in comune soltanto la chiesa), che fino al 1283 ospitò una comunità di suore benedettine. L’impianto attuale ha tre navate e quella di destra è adibita al culto. Le altre due furono utilizzate ad abitazione fino alla metà degli anni ‘50. I bellissimi affreschi che ornano le sue pareti risalgono al periodo XI-XVII secolo. Ben più antichi i pilastri, alcuni dei quali risalgono all’VIII secolo.

Orari: dal 1 aprile al 1 novembre dalle 10.00 alle 19.00 - dal 2 novembre al 31 marzo dalle 10.00 alle 14.00
Ingresso: le chiese sono visitabili insieme (biglietto cumulativo €6.00), in coppia (biglietto per 2 siti €5.00) o separatamente (biglietto per un sito € 3.00). I biglietti sono acquistabili in loco. È possibile prenotare visite guidate. Nel sito del Comune sono reperibili informazioni e recapiti per organizzare visite con guide autorizzate.
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MateraConvento di Sant’Agostino

È un complesso monastico che domina il Sasso Barisano. Risale alla fine del XVI secolo e nel 1988 è stato dichiarato monumento nazionale. Fu costruito sull’antica cripta rupestre di San Giuliano (per altri si tratta di San Guglielmo) del XII secolo ed è costituito dal convento, fatto costruire dai monaci dell’ordine degli Emeritani di Sant’Agostino nel 1592 e dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie, di poco successiva. Il nucleo originario dell’insediamento si trova al di sotto della struttura attuale ed è costituito da una serie di locali ipogei e da una cripta, con accesso dalla chiesa. La struttura odierna, che ospita la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali, è frutto di una ricostruzione del XVIII secolo: nel 1734, infatti, il complesso fu distrutto da un violento terremoto.

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Museo della Scultura Contemporanea Matera (MUSMA)

È lo straordinario Museo “in grotta” della scultura contemporanea di Matera. Inaugurato nel 2006, è ospitato a Palazzo Pomarici, un bellissimo edificio del XVI secolo, i cui sotterranei, suggestivi spazi espositivi, si addentrano nella roccia con le stesse modalità dei Sassi, creando un intenso impatto emotivo nei visitatori.

Il Museo offre un viaggio attraverso la storia della scultura italiana e internazionale dalla fine del XIX secolo ad oggi con sculture, ceramiche, gioielli, disegni e opere grafiche. La collezione permanente conta più di 400 opere che si aprono con Il birichino,un bronzo di Medardo Rosso del 1883,e arrivano alle più recenti avanguardie, con testimonianze di artisti quali: Picasso, Marini, Manzù, Accardi, Moore, Pomodoro, Ceroli, Cascella, Fontana, Giacometti, Gentilini……Molte anche le mostre temporanee, gli eventi e le iniziative culturali e didattiche organizzate dal MUSMA, che ospita anche una biblioteca ed una videoteca per lo studio e l’approfondimento di temi relativi all’arte contemporanea.

Orario: dal martedì alla domenica - da ottobre a marzo dalle 10.00 alle 14.00; da aprile a settembre dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 20.00
Ingresso: Adulti € 5,00; ragazzi 7-25 anni €3,50. Sul sito sono elencate tutte le altre riduzioni. Visita guidata su prenotazione €25,00
Ubicazione: Palazzo Pomarici – Sasso Caveoso - Via di San Giacomo (sul sito sono presenti due itinerari per raggiungere il Museo).
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Casagrotta di Vico solitario

È una tipica casa grotta del Sasso Caveoso, arredata con mobili ed attrezzi autentici, che può dare un’idea della condizioni di vita all’interno dei Sassi. Le spiegazioni sono in più lingue.Orario: tutti i giorni dalla 9.30 a sera

Ingresso: €2,00
Sul sito tutte le informazioni e l’itinerario per arrivare alla casa grotta.

MateraIl Palombaro Lungo e gli ipogei di Piazza Vittorio Veneto

Il Palombaro Lungo è una gigantesca cisterna sotterranea che si estende al di sotto della piazza Vittorio Veneto, collegando tra di loro pozzi e cantine preesistenti fino a formare un vero sistema idrico. Fu realizzato nella prima metà del 1800 come riserva pubblica, destinata alla raccolta delle acque piovane e dell’acqua proveniente da una fonte naturale posta nei pressi del Castello Tramontano. Queste acque dovevano servire i nuovi quartieri che andavano sorgendo subito al di fuori dei Sassi, ormai insufficienti per la popolazione in crescita della città. La cisterna ha un’altezza variabile tra i 10 e i 15 metri, poteva contenere 13.000 metri cubi di acqua e faceva parte di un complesso sotterraneo più ampio che si estende sotto l’intera città di Matera. Il Palombaro, il cui nome deriva dal latino plumbarius (colui che rivestiva di piombo le tubature che portavano l’acqua degli acquedotti alle case), fu utilizzato fino ai primi del ‘900, quando fu dismesso e dimenticato. Fu scoperto solo nel 1991, in modo del tutto fortuito, e pieno di acqua, tanto che inizialmente era visitabile soltanto in barca. Svuotato completamente, ha svelato una struttura particolare, simile a quella di un albero rovesciato, con cisterne piccole collegate in basso a cisterne più grandi, e pareti rese impermeabili dall’intonaco a cocciopesto. Sono emerse anche pagine inedite della storia della città, con testimonianze riconducibili a botteghe artigiane ed attività che fanno ipotizzare una vera e propria città sotterranea. Vi si accede dagli ipogei di Piazza Vittorio Veneto, la visita guidata dura circa 20 minuti.

Orario: tutti I giorni dalle 9.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 20.00
Ingresso: €3,00
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MateraCattedrale di Santa Maria della Bruna

Intitolata alla protettrice della città, la Cattedrale sorge sul colle della Civitas, il punto più alto della città e fu eretta nel XIII secolo sul luogo dove c’era la più antica chiesa di Sant’Eustachio. L’esterno, in stile romanico pugliese, ha un bel rosone a 16 raggi. L’interno stupisce per i suoi tesori di arte barocca, per l’affresco del Giudizio Universale e per il bellissimo presepe in pietra, realizzato nel XVI secolo da Altobello Persio. Nella Cattedrale sono custodite le spoglie di San Giovanni a Matera, monaco originario della città, vissuto tra l’XI e il XII secolo. La festa patronale della Madonna della Bruna, celebrata ogni anno il 2 luglio con processioni, sfilata dei cavalieri, abbruciamento del carro trionfale e fuochi d’artificio, ha origini antichissime, risalenti al XIV secolo. Per maggiori dettagli sulla festa Clicca qui

Il Castello Tramontano

Fu il Conte di Matera Gian Carlo Tramontano che, all’inizio del ‘500, diede inizio agli imponenti lavori per la costruzione di un maniero in stile aragonese, con un maschio centrale e due torri laterali rotonde. Una sommossa popolare del 1514 eliminò, però, questo personaggio, inviso per la sua prepotenza, per l’altissimo costo dell’opera e lo sfruttamento di quanti vi lavoravano. Il castello restò così incompiuto. Di questo episodio si trova traccia nel motto dello stemma cittadino, che recita testualmente: Bos lassus firmius figit pedem (il bue stanco affonda la zampa più fermamente) intendendo dire che le vessazioni possono scatenare la violenza anche nelle creature più pacifiche.

Il castello non è mai stato abitato. Si possono prenotare visite guidate sul sito

Parco Archeologico Storico Naturale della Murgia e delle Chiese rupestri del Materano.

Si estende tra la S.S. 7, la S.P. Matera-Ginosa-Montescaglioso e la S.S.175. Un altopiano di circa 8000 ettari, una sorta di deserto roccioso con vegetazione bassa, solcato da canyon e dirupi di roccia tenera, lavorata dal tempo e scavata dal torrente Canopro (la Gravina di Matera). Le numerose rupi, forre, grotte, gravine che caratterizzano l’intera zona si dimostrarono particolarmente idonee ad insediamenti umani fin dalla preistoria. Le testimonianze più antiche provengono dalla Grotta dei Pipistrelli, scavata dall’azione delle maree milioni di anni fa e abitata fin dal Paleolitico Superiore. Del Neolitico sono invece i villaggi di Murgecchia, Murgia Timone e Tirlecchia. Rifugio di eremiti ed asceti in fuga dalle persecuzioni in Oriente, la Murgia ospitò insediamenti rupestri religiosi fin dall’Alto Medioevo. 150 sono le chiese rupestri rinvenute, alcune delle quali splendidamente affrescate. L’intero paesaggio della zona fu profondamente modificato nel XVIII secolo, quando nacquero le cave di tufo, sfruttate in modo massivo per il suo impiego nell’edilizia, che portarono ad un disboscamento senza precedenti. Dei lussureggianti boschi che coprivano la regione rimangono oggi solo poche zone, dove vivono fragni, lecci, carpini e orchidee selvatiche. Se, nonostante questo vero e proprio scempio del territorio, la flora del parco è comunque ancora così variegata da contare più di 900 specie (tra cui alcune rarità, piante medicinali, spezie, funghi…), si può soltanto immaginare come poteva apparire il paesaggio qualche secolo addietro. Per quanto riguarda la fauna, nel Parco sono presenti volpi, faine,gatti selvatici, rettili, civette, gheppi, barbagianni. Presenti anche molti pipistrelli, che trovano in grotte e anfratti il loro habitat ideale e il piccolo Falco Grillaio, simbolo del Parco.

Il sito del Parco offre tutte le informazioni su escursioni, centri visitatori, guide autorizzate, norme da rispettare e l’elenco di tutte le strutture ricettive.

Ufficio Informazioni Turistiche: Via De Viti De Marco 9

Sito della ProLoco

COME ARRIVARE

Aereo: aeroporto di Bari Palese, distanza da Matera 60 Km. L’aeroporto è collegato alla città dalla linea pullman Puglia Air Bus, e da un servizio di shuttle-bus: all'aeroporto se preferite potrete noleggiare un auto per raggiungere la città. Esiste inoltre un servizio navetta dall’aeroporto e dalla stazione di Bari, dalle Stazioni di Ferrandina, Metaponto e altre località. Il servizio è prenotabile sul sito

Auto:  Autostrada Bologna-Taranto: uscire a Bari Nord. Proseguire per la zona industriale, per Altamura-Matera lungo le SS 96 e 99. Autostrada Salerno-Reggio Calabria: seguire le indicazioni per Potenza. Poi proseguire per Metaponto lungo la SS 407 Basentana. Autostrada Reggio Calabria-Salerno: uscire a Sibari e percorrere la SS 106 Jonica per Taranto.

COSA MANGIARE

Matera è una di quelle città dove si mangia bene ovunque. Anche nei luoghi più turistici, infatti, troverete una vocazione per il cibo genuino, preparato con cura e secondo la migliore tradizione locale, da assaporare senza fretta. È la tipica filosofia della cucina contadina. Nei ristorantini dei Sassi, soprattutto in estate quando fa piacere mangiare fuori, affacciati su uno dei luoghi più suggestivi al mondo, sarà necessario prenotare per tempo.

MateraNon dimenticate di assaggiare:
Orecchiette, con mollica di pane e uva sultanina, con cavoli, con cime di rapa o con il sugo. In qualsiasi modo desideriate assaggiarle sono sempre gustosissime. Sembrano ricordarci che la Puglia è molto vicina e le contaminazioni inevitabili, anche se gli intenditori sapranno notare (e magari anche apprezzare?) le differenze.
Carni: la carne in generale in Basilicata è di solito davvero molto buona. Tra tutte, spicca quella di agnello che costituisce l’ingrediente principale di tante gustose ricette.
Peperoni cruschi: sono i peperoni di Senise, dalla buccia dolce e sottile. Vengono fatti seccare al sole e utilizzati dopo una rapida frittura in olio caldo che le rende croccanti. Di gusto saporito e appena amarognolo, sono ottimi per esempio nella pasta con crema di formaggi o con l’aperitivo.
Fungo cardoncello: tipico di questa zona, viene mangiato crudo con ricotta fresca, limone e olio. Ottime le preparazioni che se ne fanno, da utilizzare come condimento per la pasta, da spalmare sulle bruschette ecc.
La Panaredda, le cartellate e le pettole sono invece i dolci tradizionali rispettivamente della Pasqua e del Natale.

DOVE MANGIARE:

Ristorante Pizzeria Il Terrazzino, Vico San Giuseppe 7. Splendidamente affacciato sul Sasso Barisano, questo locale offre piatti tipici della tradizione locale, ben preparati e presentati. Buono il rapporto qualità/prezzo. Necessaria la prenotazione. Vai al Sito
Ristorante Alle Fornaci piazza Cesare Firrao 7. Ambiente elegante e gradevole (noi abbiamo mangiato fuori), accoglienza perfetta, cibo ottimo e ben presentato, servizio attento. Già il menù è una sorpresa per la cura e l’attenzione dedicate anche ai particolari. La cucina valorizza i piatti della migliore tradizione regionale e nazionale. Interessante la carta dei vini. Noi abbiamo trovato tutto ottimo, dagli antipasti ai dolci. Sulla ricevuta fiscale c’è una nota: “È caro, sì anzi carissimo perché il pesce fresco che dalla barca viene direttamente in cucina è molto raro, sempre più raro. Ma ha un altro sapore!”. Siamo d’accordo sul sapore, ma non sul conto finale: il rapporto qualità/prezzo è davvero ottimo. Da tornarci oltre che da consigliare. Vai al SitoMatera

DOVE DORMIRE

Il sito del parco della Murgia offre le indicazioni su diverse strutture ricettive  presenti nella zona, comprese quelle all’interno dei Sassi. Noi abbiamo provato:
Il piccolo Albergo Via De Sariis 11: scelta ottima. L’albergo è in posizione ideale per visitare i Sassi. E’ piccolo, è vero, ma accogliente e curato. Le stanze non sono grandissime, ma pulite e ben arredate e alcune hanno il balcone. Nuove e funzionali le stanze da bagno. Buona la colazione con crostata e ciambellone fatti in casa e biscotti di forno. Ci è piaciuto anche il bancone bar anni ’60. La mancanza di ascensore lo rende, purtroppo, difficilmente accessibile a persone con problemi motori. Di seguito alcuni link utili:

Aree Sosta Camper
Campeggi e Agriturismi
Hotel


ACQUISTI

A Matera sarà un piacere fare acquisti. Per quanto riguarda l’artigianato, la città è famosa per la lavorazione di:
- cartapesta che ha la sua espressione più alta nello splendido trono che ogni anno viene costruito per la festa patronale di santa Maria della Bruna. Di altissima qualità anche la produzione di statuine del presepe.
- terracotta, tra cui i tipici fischietti. Un negozio artigianale dove ne troverete di ottima fattura e di tutte le dimensioni, accanto ad una vasta gamma di ocarine professionali, è la Bottega di Gianpiero Cannone in Vico Solitario 15
- ferro battuto, ceramica e tessuti. Nel bel negozio Civico Nove in Via Duomo 9 troverete una bella raccolta di oggetti regalo e per la casa di alto artigianato locale.
- mosaici Sempre al Civico Nove, particolarmente belli i quadri-mosaico di Matteo Russo realizzati in marmo e pasta vitrea.

Il Mercatino degli Scambi che si svolge ogni secondo fine settimana del mese in Piazza Vittorio Veneto è il luogo migliore dove trovare oggetti di antiquariato e modernariato, pizzi e artigianato.

Matera e lo spazio.

Dal 1983 a Matera opera la più importante struttura italiana di ricerca dedicata alla geodesia spaziale. Un Centro di oltre 5.000 m² che si occupa di osservazioni della Terra compiute per mezzo di avveniristiche tecnologie spaziali di rilevamento, frutto di una collaborazione tra Regione Basilicata, CNR, NASA e ASI. Il Centro si occupa anche di robotica spaziale e missioni interplanetarie.

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