La festa, in onore della Madonna della Bruna protettrice della città, è ormai giunta alla sua 626a edizione. Il nome "Bruna" deriva dal colore scuro della statua attribuito, dopo un attento restauro, al fumo emesso dalle candele accese. Ogni anno ormai da secoli il 2 Luglio la città si sveglia alle prime luci dell'alba e, con la "processione dei pastori" saluta il quadro dell Santa Vergine. Il passaggio della processione è anticipato da botti sparati dai pastori stessi, mentre i cavalieri si radunano nelle vie e nei vicinati per scortare il passaggio del carro processionale. La processione della Madonna comincia dalla chiesa di Piccianello e, dopo aver percorso tutte le vie cittadine, termina in piazza del Duomo. Dopo aver fatto compiere alla statura tre giri della piazza, come simbolo di presa della città, la Madona viene riposta in duomo. Il carro sul quale viene trasportato il quadro è circondato da cavalieri a cavallo ornati di velluti e fiori di carta, al termine della sfilata il carro viene assaltato e distrutto dalla folla, per essere ideato e ricostruito l'anno successivo, la festa si conclude in un tripudio di fuochi d'artificio. Secondo una delle tre leggende il fatto che il carro venga distrutto ogni anno è dovuto ad una antica promessa fatta dal conte Tramontano, Signore di Matera, il quale promise alla popolazione tutto il materiale necessario per festeggiare degnamente la Santa Protettrice della città, persino un carro nuovo ogni anno. I sudditi per mettere alla prova l'odiato Signore, alla fine delle celebrazioni assaltarono il carro costringendo il tiranno a mantenere la promessa.