Portogallo
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Con gli eventi del sisma che ha colpito la zona il 30 Ottobre 2016 le informazioni contenute nell'articolo non sono più valide

Norcia, con il suo tripudio di prosciutti, salumi, olii, tartufi e legumi si trova in Umbria, a circa 100 km da Perugia. È una cittadina di 5.000 persone, a 600 metri di altitudine tra la Valnerina e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, di cui fa parte. Paesaggi, questi, molto diversi tra loro ma entrambi ricchi di flora e fauna, tra cui anche specie endemiche. La città vanta una storia millenaria e per secoli è stata crocevia di etnie diverse, sabini, etruschi, romani, goti, longobardi, saraceni e franchi: tutti sono passati per le sue strade, ridisegnandone usi e tradizioni. É anche una località che ha conosciuto periodi molto bui, durante i quali alla sua gente non è restata altra scelta se non quella di emigrare. Oggi la principale attività economica di Norcia è il turismo, attirato dalla tradizionale e sapiente lavorazione della carne di maiale, dalla presenza del tartufo nero e dalla eccellente gastronomia, legata ai sapori contadini più genuini. Non dimentichiamo che è proprio dalla vocazione alimentare della città che deriva il terrmine norcineria usato per indicare la salumeria. Quello che oggi vediamo è il risultato di numerose ricostruzioni: Norcia ha, infatti, subito nei secoli i danni di numerosi terremoti, alcuni dei quali disastrosi, come quello del 1324 che segnò di fatto la resa della città allo Stato Pontificio. Fin dalla metà del 1800 si cercò di porre rimedio con una normativa speciale che fissava le caratteristiche delle costruzioni e dei materiali edilizi. Ciononostante il patrimonio artistico ha risentito enormemente di queste periodiche distruzioni. La visita è comunque interessante.

Coordinate GPS: 2.7916746, 13.094733499999961

Da vedere:

Le mura:

Dotate di porte e torri del XIII secolo che racchiudono le piccole e basse case del centro storico, espressione della normativa antisismica papale.

Piazza San Benedetto:

La parte più interessante della città ruota attorno alla piazza centrale, dedicata a San Benedetto, che è il cittadino più illustre di Norcia. La piazza ha una struttura tipicamente rinascimentale e vi si affacciano: la Basilica di San Benedetto del XII secolo: con una bella facciata gotica. La leggenda vuole che sia stata costruita sulla casa natale del Santo. In realtà il luogo sembra essere quello di una preesistente basilica romana, il Portico delle Misure, antico mercato coperto dei cereali, costruito nel 1570 a ridosso della basilica, di cui sono visibili le misure originali in pietra.La Castellina, residenza fortificatacostruita nel 1554 come sede della prefettura e dei governatori pontifici, disegnata dal Vignola.La Cattedrale di Santa maria Argentea, di cui rimane il portale, opera di autori fiamminghi e un trittico murario del XVI secolo di Francesco Sparapane. Il Palazzo Comunale, che risale al XIV secolo e che ha subito nel tempo numerosi interventi per i danneggiamenti sismici subiti. Il monumento a San Benedetto, opera di Francesco Prinzi, eretto nel 1880, in occasione del XIV centenario della nascita del santo.

Il complesso monumentale di San Francesco

Il complesso di edifici che risalgono al XIV secolo oggi sono sede dell'archivio comunale e della biblioteca civica

Il Tempietto o Maìna

Si tratta della costruzione antica meglio conservata ella città, che risale al 1354. E' costituita da una edicola in pietra decorata con bei motivi zoomorfi, antropomorfici, esoterici e numerici.
Alcuni reperti archeologici sabini, esposti nel Criptoportico, nelle vicinanze della Porta Ascolana.

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Cascata delle Marmore

Le cascate sono il frutto di un lungo lavoro iniziato addirittura ai tempi degli antichi romani e proseguito fino ai nostri giorni per facilitare il confluire delle acque del fiume Velino nel sottostante fiume Nera, copre in tre salti un dislivello di 165 metri, il più alto d’Europa creando un panorama estremamente suggestivo, caratterizzato da arcobaleni che si formano per l’enorme quantità di vapore acqueo che si sprigiona dalla cascata. Oggi il Parco delle Marmore è un’attrezzata e suggestiva area turistica della Valnerina, aperta tutto l’anno, fruibile sia liberamente sia con visite guidate che ne esaltano gli aspetti botanici e geologici. Previste anche visite notturne (a prezzo ridotto) e visite animate per i bambini. Il complesso consta di 2 Belvedere, un’area escursionista con 5 diversi sentieri e un Centro Didattico e Direzionale.
A partire dalla fine del XIX sec. le acque della cascata vengono sfruttate a fini industriali: soltanto in alcune fasce orarie è possibile, quindi, vedere la caduta dell’acqua alla sua massima portata. Sul sito internet è disponibile la tabella oraria, in base alle stagioni. Per una visita completa dell’intera area sarà bene calcolare dalle 3 alle 5 ore anche se nelle fasce orarie di completo rilascio dell’acqua anche una visita molto più breve può essere appagante e suggestiva.

Coordinate GPS: 42.552448, 12.714958000000024

Da non perdere:

Cascata delle Marmore -Balcone degli innamoratiIl balcone degli innamorati:

Chiamato così perché, secondo una legenda, San Valentino, vescovo della città di Terni nel III secolo d.C. e protettore degli innamorati, avrebbe fatto scaturire un getto d’acqua capace di formare una nuvola di vapore (simile ad un velo di sposa), percuotendo la roccia con il bastone pastorale. Percorrendo il sentiero n.1 per circa 20 minuti si arriva fino a toccare le acque del Velino, dentro questa incredibile nuvola (portatevi un impermeabile!).

 

Cascata delle Marmore -ArcobalenoLa specola e l'arcobaleno:

La Specola è una torretta che il Papa Pio VI fece costruire nel 1781 all’estremità del Belvedere Superiore. È un punto di osservazione spettacolare del primo salto e dell’arcobaleno delle Marmore, fenomeno che si crea per l’enorme quantità di vapore acqueo che si sprigiona dalla cascata

Orari del Parco: Gennaio, Novembre e Dicembre 11.00-17.00; Febbraio 10.00-18.00; Marzo 10.00-22.00; da Aprile a Settembre 9.00-22.00; ; Ottobre 10.00-20.00. Da verificare al momento della partenza, integrandoli con gli orari di rilascio dell’acqua, direttamente dal sito Internet.
Ingresso: Intero 9€, Ridotto 5€ - Gratuito l’accesso al sentiero n. 5 nel Belvedere superiore che offre una bella vista sulla Valnerina e una vista parziale della Cascata. Il sentiero è percorribile con i passeggini.
Vai al Sito 

Speciale accessibilità per visitatori diversamente abili

Il sito ufficiale delle Cascate delle marmore segnala: nel Belvedere Inferiore il percorso per i visitatori diversamente abili non deambulanti permette di arrivare agevolmente al punto di osservazione principale, sito a Piazzale Byron. Proseguendo, si può raggiungere facilmente l’area pic-nic del parco e il Centro direzionale didattico del Giardino botanico sentieri n^ 1, 2, 3, 4 essendo dotati di gradini, non sono accessibili.Nel Belvedere Superiore per i visitatori diversamente abili non deambulanti è accessibile il sentiero n^ 5 dal quale si gode di un panorama mozzafiato sulla Valnerina e sul territorio circostante. Questo sentiero è interamente percorribile con passeggini.

Speciale accessibilità con animali domestici

Il sito ufficiale delle Cascate delle Marmore segnala: E' possibile visitare la cascata delle Marmore con can al seguito; nessun problema per gli amici a quattro zampe, purché condotti al guinzaglio (lunghezza massima 2 metri). E’ obbligatorio anche l’utilizzo della museruola ad eccezione dei cuccioli fino a 6 mesi d’età. Obbligatorio portare con sé - e utilizzare - paletta e sacchetto per raccogliere eventuali “rifiuti organici”. Il regolamento vale per tutte le razze.

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Cascata delle MarmoreUna esperienza nel verde, alla scoperta di borghi antichi e paesaggi spettacolari , di una cucina dai genuini sapori contadini, di culture tradizionali  e, se siamo fortunati, della più incredibile fioritura che si possa immaginare. Consigliamo di intraprendere l'itinerario all’inizio dell’autunno o in primavera quando sarà possibile godere fino in fondo i colori del paesaggio e fare le passeggiate e le escursioni che questa zona offre. Sconsigliato mettersi in viaggio d’inverno per le basse temperature e le frequenti nevicate. In estate il caldo può essere opprimente, anche se le notti si mantengono fresche. Scegliendo il periodo fine di maggio- primi di luglio c’è la possibilità di vedere la meravigliosa fioritura dell’altopiano di Castelluccio. L’itinerario suggerito può essere fatto in 3 giorni considerando qualche ora di shopping goloso nei bei negozi di Norcia o, se preferite, direttamente dai produttori lungo la strada per Savelli (vari salumifici e una cioccolateria che valgono la visita).

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Edificata in cima al colle dal quale domina la piana sottostante, secondo la leggenda fu un’aquila ad indicare dove doveva sorgere la città rubando una tovaglia e deponendola esattamente dove sorge attualmente Todi. Simbolo della città è ancora oggi un’aquila con un drappo. Fondata quasi sicuramente dagli Umbri divenne colonia romana con il nome di Julia Fida Tuder. Con la caduta dell’impero romano, passate le invasioni barbariche, entrò a far parte del Corridoio Bizantino per poi divenire libero comune ed essere successivamente annessa ai territori della chiesa.

Coordinate GPS: 42.7819352, 12.406568600000014
Ufficio del Turismo: Piazza del Popolo, 38-39

Da vedere:

Piazza del Popolo:

Si tratta della storica piazza della città tra le più importanti di epoca medioevale. La piazza sorge su di una serie di cisterne sotterranee a più vani di periodo Romano. Sulla piazza si affaccia: la Cattedrale, il palazzo del Popolo, il palazzo del Capitano e il palazzo dei Priori.

Il palazzo del Capitano costruito nel 1293 in stile gotico è preceduto da una scalinata che lo congiunge con il palazzo dei Priori. All’interno del palazzo trovano attualmente sede gli uffici del comune e al primo piano il Museo Pinacoteca di Todi, di notevole pregio la sala del Capitano del Popolo. Il palazzo del Popolo di origine più antica rispetto al Palazzo del Capitano ornato da merli, ha subito parecchi rimaneggiamenti tra 800 e il 900. Attualmente ospita la sede del Comune.

Palazzo dei Priori: il palazzo costruito nel XIV secolo ha subito nel corso dei secoli notevoli rimaneggiamenti tra i quali l’aggiunta di due ordini di finestre volute da papa Leone X. Da notare la torre a forma trapezoidale costruita nella seconda metà del 1300. Attualmente sede degli uffici della prefettura, il palazzo dispone di sale riccamente affrescate come la Sala delle Udienze e la Sala della Torre.

Duomo:

Preceduto da una scalinata in travertino, sorge nel luogo in cui anticamente era posto un palazzo di origini romane. Costruito tra il XII e il XIV secolo il duomo ha subito notevoli rimaneggiamenti, sulla facciata spicca il rosone che sovrasta un portone in legno scolpito. Il semplice interno a tre navate custodisce nell’altare maggiore un crocifisso dipinto di scuola umbra mentre nella cappella Cesi vi sono affreschi del 1600 opera del Faenzone.

Chiesa di San Fortunato:

La chiesa di origine paleocristiane, venne riedificata nel 1292 su volere del Comune come testimonianza dell’importanza assunta dell’ordine francescano nella città. Sebbene incompiuta, la facciata dispone di tre portali, di notevole pregio quello centrale affiancato da due Leoni utilizzati come acquasantiera. L’interno a tre navate dispone di tredici cappelle laterali interamente affrescate. Nella cripta sottostante l’altare maggiore sono custodite le spoglie di Jacopone da Todi.

Chiesa di Santa Maria della Consolazione:

Posizionata al di fuori delle mura di cinta della città la chiesa è visibile da molto lontano. Considerato uno degli edifici simbolo del rinascimento, la sua costruzione venne iniziata nel 1508 su progetto del Bramante. L’edificio dispone di quattro absidi posizionate su di una pianta a croce greca.

Monastero delle Lucrezie:

Fondato intorno al 1400 da Lucrezia della Genga per ospitare le suore Francescane è oggi sede del Museo Lapidario. Il museo conserva al suo interno reperti di epoca Romana e Rinascimentale.

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Di probabili origini romane e presumibilmente utilizzata come luogo di ristoro lungo la via Flaminia, venne data in feudo dall’Imperatore Ottone I di Sassonia al Conte Arnolfo, successivamente passò sotto il dominio della città di Todi per poi entrare a far parte dei possedimenti della famiglia Farnese.

Coordinate GPS: 42.690841, 12.541872499999954

Da vedere:

Palazzo Cesi:

Eretto nel 1565 su progetto di Domenico Bianchi su volere della famiglia Cesi che ottenne dalla famiglia Farnese il dominio sulle terre di Acquasparta. Gli interni splendidamente decorati sono opera di Giovan Battista Lombardelli e di altri artisti che vi hanno lavorato successivamente, i soffitti sono ornati da cassettoni lignei. Il palazzo è di proprietà dell’università di Perugia e viene utilizzato per mostre ed eventi.

Carsulae:

A circa 8km da Acquasparta, posto in una piana a ridosso dei Monti Martani, si trova il sito archeologico dell’antica città romana; ancora ben visibili sono il tratto di via Flaminia che attraversa la città, l’anfiteatro, il teatro, i templi gemelli, l’arco di San Damiano e le tombe monumentali.

Orari: Aprile/Ottobre 8,30-19,30, Ottobre/Marzo 8,30-17,30
Ingresso: Intero 5€, Ridotto 3,5€
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Umbria - provincia di Perugia

Sorto al tempo dei romani come luogo di sosta sulla via Flaminia è attualmente considerato tra i Borghi più belli d’Italia. Parzialmente distrutto durante il terremoto del 1997 è stato quasi interamente recuperato grazie all’impegno dei suoi abitanti e delle amministrazioni che si sono susseguite.

Si accede al borgo direttamente su Piazza Umberto I, tramite una grande porta aperta sulla cinta muraria, di qui un susseguirsi di chiese, palazzetti e case in pietra come la chiesa di San Felice, Il palazzo che ospitò Anita e Giuseppe Garibaldi, la chiesa di San Sebastiano e il Palazzo Comunale. Al di fuori del centro abitato da vedere l’Abbazia di San Fidenzio e Terenzio: costruita nell’XI secolo deve il suo nome al fatto che vi furono sepolti al tempo di Diocleziano i due martiri Fedenzio e Terenzio catturati ed uccisi in questo territorio mentre si recavano a diffondere la religione cristiana.

Coordinate GPS: 42.7766489, 12.523263100000008
Ufficio del Turismo: Via della Pace, 11
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Spoleto

Umbria - provincia di Perugia

La città, dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’ UNESCO  il 25 giugno del 2011, ha origini molto antiche, i primi insediamenti risalgono infatti all’ età del bronzo. Florido comune in epoca romana, come testimoniano l’Arco Druso, il Teatro e la casa Romana pervenuti fino a noi, con la caduta dell’impero subì le dominazioni barbariche fino a divenire Ducato durante il periodo Longobardo. Devastata da Federico Barbarossa nella metà del 1100 entrò a far parte dei domini della chiesa.

 
Spoleto Card
Ufficio del Turismo: Piazza della Libertà, 7

Da vedere:

Il DuomoPiazza del Duomo e Duomo:

La piazza sorge su di un terrazzamento artificiale di epoca romana. Su di essa si affacciano: Casa Fabricolosi, il sarcofago ornato da scene di caccia trasformato in fontana, la casa dell’opera del Duomo, il teatro Caio Melisso e la chiesa di Santa Maria della Manna d’oro oltre che il sontuoso Duomo. Il Duomo sorge su una preesistente chiesa intitolata a Santa Maria in Vescovado costruita tra VIII e il IX secolo. L’attuale edificio venne edificato a partire dal 1155 in seguito alle devastazioni  operate da Federico Barbarossa. Nel corso dei secoli la chiesa subì numerosi rimaneggiamenti e abbellimenti sia all’interno che all’ esterno. Il Duomo è fiancheggiato da un campanile in stile romanico come la facciata, ornata da un bel portico in stile rinascimentale. Cinque rosoni di diverse dimensioni sormontano il portico e racchiudono un mosaico del 1207 in stile bizantineggiante. Attraverso un magnifico portale si accede all’ interno della chiesa a tre navate. Da notare il pavimento della navata centrale in stile cosmatesco, nelle navate laterali affreschi di Pinturicchio e Giovanni da Spoleto mentre il presbiterio è ornato da affreschi di Filippo Lippi. Nella canonica ha sede l’archivio Capitolare che custodisce pergamene e codici di notevole valore.

Orari: Novembre/Febbraio 9,30-13 e 4,30-17, Aprile/Settembre 9,30-19, Marzo e Ottobre 9,30-18
Ingresso: Intero 5€ (Duomo, Cappella e Palazzi Papali) fino a 6 anni gratis
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Palazzo Collicola:

Il palazzo che sorge nell’omonima piazza venne edificato nel 1737 su progetto di Sebastiano Cipriani. All’interno ospita il Museo Carandente con dipinti e sculture di artisti contemporanei. Al piano nobile si possono ammirare affreschi e arredi del 700 oltre che dipinti del ‘700 e dell’800.

Orari: 10,30-13 e 15,30-19 chiuso il martedì
Ingresso Prezzi: Intero 9€, bambini 3,5€ (7-14 anni)
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Teatro romanoSant’Agata e Teatro Romano:

Sorto nel 300 come monastero benedettino domina sull’ adiacente teatro di origini romane. Adibito a carcere tra la fine dell’1800 e la metà del ‘900 attualmente ospita il Museo Archeologico Nazionale con reperti risalenti all’ età del bronzo e al periodo romano.

Orari: sempre aperto
Ingresso: intero 4€, fino a 18 anni gratis
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Casa Romana:

La casa, appartenuta molto probabilmente a Flavia Vespasia Polla madre di Vespasiano, venne scoperta nel 1885 da Giuseppe Sordini. Nella casa, che riflette lo stile architettonico delle case patrizie dell’epoca, sono ancora visibili mosaici e tracce di affreschi.

Orari: Aprile-Ottobre 11-19 chiuso il martedì
Ingresso: Intero 3€, bambini 1€ (7-14 anni)

Palazzo Mauri:

Il palazzo venne edificato intorno alla metà del 1600 su volere della nobile famiglia Mauri, di paricolare pregio sono gli affreschi che ornano le sale di rappresentanza attribuiti ad Alessandro Bottoni, Giuseppe Valeriani e Domenico Sergardi. Dopo lunghi lavori di recupero ora il palazzo ospita la biblioteca civica con un Fondo Antico, una Ludoteca e una sezione Multimediale oltre ad un caffè letterario ricavato dalla copertura del cortile interno. Attorno al Palazzo corre si snoda via Fiordespina Lauri, che attraverso vicolo delle Cantoncelle e viale Matteotti consente di ammirare alcuni degli scorci più suggestivi della città

Orari: 9-13 e 15-18,45, il lunedì 15-18,45, il sabato 9-12,45

Arco di Druso

Arco Druso:

Costruito nel I secolo D.C. in onore di Druso Minore e Germanico, l’arco immetteva direttamente nel Foro. Durante il periodo medioevale venne inglobato nelle abitazioni vicine.

 


Chiesa di Sant'AnsanoChiesa di Sant’Ansano e Cripta di Sant’Isacco

La chiesa di Sant’Ansano è stata interamente ricostruita alla fine del ‘700 dall’architetto milanese Antonio Dotti. L’interno è a navata unica e conserva interessanti opere d’arte, tra le quali, un affresco di Giovanni di Pietro detto “Lo Spagna” rappresentante la Madonna col Bambino. Dalla chiesa si accede alla sottostante Cripta dedicata a Sant’Isacco, monaco siriano giunto a Spoleto nella prima metà del VI secolo e primo rappresentante del fenomeno eremitico sul Monteluco.

San Paolo inter Vineas:

Posta al di fuori delle mura cittadine la chiesa venne consacrata nel 1234 da Gregorio IX. Nella chiesa pare avvenne un miracolo raccontato già da Gregorio Magno nel VI secolo. L’interno a tre navate conserva frammenti di affreschi del XIII secolo.

 


La RoccaRocca Albornoziana:

Edificata sul punto più alto della città nel 1359 su volere del cardinale Albornoz, che ne affidò i lavori a Matteo di Giovannello da Gubbio. La Rocca abbellita da fregi e affreschi ospitò parecchi personaggi illustri tra i quali Lucrezia Borgia. Trasformata in carcere mantenne quel ruolo fino al 1982 quando venne restaurata e trasformata in museo.

Orari: tutti i giorni dalle 9,30 alle 19,30
Ingresso: cumulativo con il Museo Nazionale 7,50€, ridotto 3,50€ (7-14 anni)
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San SalvatyoreBasilica di San Salvatore:

L’edificio, annoverato nel 2011 tra il Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, è  sorto tra il VII e VIII secolo. La facciata presenta tre portali finemente decorati da motivi floreali e sovrastati da ampie finestre. L’interno è a tre navate divise da colonne e conserva affreschi del XIII secolo. Inizialmente al luogo vennero attribuiti parecchi miracoli, solo in seguito si sono attribuiti alle caratteristiche dell’acqua che sgorga sul colle.

San Pietro

 

San Pietro:

Posta fuori dal centro cittadino la chiesa dispone di una facciata considerata un capolavoro della scultura romanica  umbra dove vengono rappresentate scene religiose e favole allegoriche riviste in chiave cristiana.

 

 

 

 

Ponte tra le 2 torriPonte delle Torri:

Il Ponte delle Torri, simbolo distintivo di Spoleto, è lungo 240 metri ed alto circa 90.
Non è certa la sua origine. secondo lo storico spoletino Carlo Bandini fu costruito, nella sua forma attuale, insieme alla Rocca, da Matteo di Giovannello detto “Il Gattapone”, partendo dai resti di un antico ponte, molto più piccolo, di origine romana.

Il suo nome deriva dalla presenza di due torri di avvistamento agli estremi.

Vi si giunge attraverso una lunga passeggiata panoramica intorno alla Rocca. Il ponte è interamente percorribile a piedi, collega il colle Sant’Elia, ove si trovano la Rocca e la città, e il Monteluco, ove giace il fortilizio dei Mulini e la Basilica di San Pietro.

Offre una veduta panoramica molto apprezzata, che impressionò sicuramente anche Wolfgang Goethe, scrittore e drammaturgo tedesco del Settecento, che dedicò una pagina del suo "Viaggio in Italia". La sua passeggiata per la città è commemorata da una targa posta proprio in prossimità del ponte.

Il Monteluco

Il santuario posto ad un’altezza di 773 metri è meta di pellegrini e turisti in quanto costituisce uno dei primi insediamenti francescani. Nel pozzo del convento si dice che il Santo fece sgorgare le prime acque. Nel convento è conservata la cappella dove  San Francesco pregava, oltre che armadi e suppellettili del ‘700. Tutto intorno boschi di lecci, grotte e torrenti ne fanno un luogo di grande bellezza e spiritualità.

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Umbria - provincia di Perugia

Annoverato tra i borghi più belli d’Italia, la città stupisce i viaggiatori (tra i quali il Leopardi) per la forma concentrica delle sue vie tanto da aggiudicarsi l’appellativo di “Città chiocciola”. Di origini romane, entrò a far parte del ducato di Spoleto, per entrare nel XVI secolo a far parte dello stato pontifico. Arroccata in cima ad un colle conserva intatto il suo fascino antico fatto di strade di ciottoli, case in pietra, e bei panorami sulla pianura sottostante coltivata a ulivi e vigneti.  La città è famosa anche per la coltivazione del sedano nero con il quale si preparano ottimi piatti.

Coordinate GPS: 42.8658059, 12.75074619999998

Da vedere:

Chiesa di Sant’Emiliano:

La chiesa eretta tra il XII e il XIII secolo venne riedificata nel 1865. Si tratta sicuramente di uno degli edifici più antichi della città, la facciata in stile romanico racchiude un interno a tre navate che terminano in altrettante absidi. La navata centrale ospita l’altare del Sacramento decorato da Rocco di Tommaso.

Complesso Museale di San Francesco:

Il complesso si compone della  chiesa di San Francesco che venne edificata nel 1288 ma rielaborata nella metà del 1300 e del convento dei Frati Minori. La chiesa, che ha un interno a navata unica con volte a crociera venne abbandonata e trasformata in granaio per un lungo periodo, restaurata, è entrata a far parte del complesso museale.  Conserva al suo interno un organo a muro del 1500 tra i più antichi al mondo oltre che affreschi che vanno dal XIV al XVI secolo. Il convento costruito nel XIII secolo è stato quasi completamente ricostruito nel 1600 dopo una serie di restauri dal 1996 è parte del complesso museale ed ospita la raccolta d’Arte di San Francesco e il museo della Civiltà dell’Ulivo. La raccolta d’Arte di San Francesco è divisa in due sezioni: una detta “Antiquarium”  con reperti di varie epoche e una pinacoteca divisa in tre sale con opere di artisti come il Corraduccio, il Pinturicchio, l’Alunno. Il Museo dell’ulivo è stato il primo nel suo genere sia in Italia che in Europa

Orari: Aprile, Maggio e Settembre 10-12,30 e 14,30-18, Giugno-Luglio 10-12,30 e 15-19, Agosto 10-12,30 e 15-19,30 chiuso il lunedì, Ottobre/Marzo aperto solo venerdì, sabato e domenica 10-12,30 e 14,30-17.

Piazza Mazzini:

E' il cuore pulsante della città sulla quale si affaccia il palazzo del Comune, attraverso un sottopassaggio si raggiunge la torre del Comune costruita nel XIII secolo.

Villa Fabbri:

Si tratta di un’elegante abitazione costruita nel 1500 e conosciuta anche con il nome di villa dei Boemi, attualmente utilizzata per eventi e manifestazioni, dispone di un magnifico giardino disposto su tre livelli.

Orari: le visite alla villa avvengono solo su prenotazione mentre i giardini sono aperti dalle 8 al tramonto
Vai al Sito

Chiesa di San Martino:

Edificata intorno alla fine 1400 custodisce all’interno affreschi di pregio.

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Umbria - provincia di Perugia

La città inclusa tra i borghi più belli d’Italia si è anche conquistata l’appellativo di “Terrazza d’Umbria “ grazie alla sua posizione arroccata in cima al monte dal quale domina le sottostanti pianure del Topino e del Clitunno. La sua posizione lontana dalla via Flaminia gli ha sempre impedito di ricoprire un ruolo strategico nel territorio. Nel XIV secolo fu per un lungo tempo la sede preferita dei rettori di Orvieto i quali fecero costruire due poderose rocche papali che andarono quasi subito distrutte. Successivamente la città venne dominata dalla famiglia Trinci di Foligno e da Nicolò Maurizi da Tolentino, in questo periodo ebbe un notevole sviluppo economico e artistico che terminò con le invasioni delle Bande Nere e con le pestilenze.

Coordinate GPS: 42.88929359999999, 12.650284300000067
Ufficio del Turismo: Comune di Montefalco

Da vedere:

Complesso Museale di San Francesco:

Il complesso è composto dalla ex chiesa di San Francesco dove sono ancora ben visibili gli affreschi di Benozzo Gozzoli rappresentanti la vita di San Francesco, nell’abside centrale le Storie di San Francesco. Il complesso annovera anche la Pinacoteca, il Museo Lapidario e le ex cantine dei frati. Nella Pinacoteca sono visibili opere di artisti dal XIII al XVII secolo mentre nelle cantine sono esposti reperti legati alla lavorazione delle uve e alla produzione del vino.

San Fortunato:

Al di fuori del centro abitato, circondata dal bosco ove sono le Grotte di San Fortunato, la chiesa edificata intorno al XIII secolo è preceduta da un cortile a portico e conserva all’interno affreschi di Benozzo Gozzoli. Borgo del Castellare: tramite porta san Agostino si accede al borgo medioevale dove spiccano la casa degli Angeli, la chiesa di sant’Agostino, il palazzo Tempestivi e il palazzo Langeli dove abitò il Vignola.

Piazza del Comune:

A forma circolare è il punto di convergenza delle 5 principali vie della città. Si affacciano sulla piazza il Palazzo del Comune oggi sede della biblioteca Civica e dell’Archivio Storico Comunale, la chiesa di San Filippo Neri oggi teatro e l’Oratorio di Santa Maria di Piazza.

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Bevagna

Umbria - provincia di Perugia

Considerata tra i borghi più belli d’Italia, soprattutto grazie alla sua piazza, la città sorge su di una piccola altura lungo la via Flaminia. Di origini molto antiche, fu molto apprezzata in epoca romana tanto che molti personaggi illustri vi fecero costruire le proprie ville. Nella città fin dall’epoca romana è molto fiorente la coltura della canapa usata per la fabbricazione delle tele “tele di Bavagna” e di cesti.

Coordinate GPS: 42.93728550000001, 12.60926829999994
Ufficio del Turismo: Piazza F. Silvestri, 1

Da vedere:

Piazza Silvestri:

Considerata una delle piazze più belle d’Italia nonostante la sua irregolarità e le differenze di stilistiche che la compongono. Sulla piazza si affacciano Palazzo Dei Consoli ornato da un loggiato con volte a crociera e al piano superiore una serie di bifore gotiche, ospita al suo interno il Teatro Francesco Torti; la Basilica di San Silvestro costruita su progetto del maestro Binello con una facciata incompiuta in stile romanico abbellita da una trifora in marmo e da un bel portale ornato da fregi; la Collegiata di San Michele Arcangelo costruita tra il XII e il XIII secolo dispone di un magnifico portale ornato da capitelli e fregi; al centro della piazza sorge la fontana in stile medioevale.

Cinta Muraria:

Di origini romane la cinta è ricca di torri e bastioni, le porte, tra queste porta Foligno, permettono l’accesso al cuore della città con le sue viuzze e le sue tipiche botteghe.

Chiesa della Consolazione: costruita agli inizi del 1700 custodisce al suo interno la statua lignea di Cristo Risorto che viene portata in processione ogni anno in occasione della Pasqua.

Chiesa di San Francesco: costruita alla fine del 1200 conserva al suo interno la pietra sulla quale la leggenda vuole che il Santo abbia posato i piedi quando predicò agli uccelli a Pian d’Arca

Palazzo Lepri:

Ora sede del comune, è stato ricostruito nell’800 su progetto di Andrea Vinci, al suo interno è ospitato il Museo Civico con dipinti cartografie e documenti che illustrano la storia della città.

Il Carapace:

Appena fuori Bevagna nella tenuta Castelbuono è stata costruita, unica nel suo genere, da Arnaldo Pomodoro una cantina-scultura all’ interno della quale si lavora e si creano grandi vini come il Sagrantino. La scultura in rame, si ispira alle forme di una tartaruga e si inserisce egregiamente all’ interno del paesaggio viticolo dell’area. All’interno della struttura è possibile degustare e acquistare vini. Vai al Sito

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