Conosciuto anche con l’appellativo di “carnevale dei fiori” il carnevale di San Remo è di origini piuttosto recenti, la sua prima edizione avvenne nel 1903 sotto il nome di "Festa della Dea Flora", da allora tranne alcune sospensione dovute alla 1 ed alla 2 guerra mondiale o a condizioni climatiche avverse, la festa non ha mai mancato di svolgersi. Dalla fine degli ani '30 è stata un crescendo di successi al punto che negli anni ’60 venne trasmessa in Eurovisione. Tra gli anni ’70 ed ’80 la festa cadde nell’obblio per essere rivalorizzata negli anni successivi grazie all’intervento dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo di San Remo a cui si devono successi dei giorni nostri. La grande sfilata viene trasmessa tutti gli anni su Linea Verde. All’inizio si trattava di una sfilata di carrozze addobbate di fiori, solamente dopo gli anni 30 sono apparsi i primi carri allegorici, che tutt'oggi sfilano nella splendida coreografia di Via Matteotti. Nonostante il nome di "Carnevale" la parata di carri allegorici ha poco a che vedere con la goliardica festa, che vede il lancio di coriandoli, caramelle e personaggi in maschera, il carnevale di San Remo è piuttosto una vetrina della produzione floricola della città e dell’intera regione.
L’accesso al percorso della sfilata è libero e gratuito sono però a pagamento i posti a sedere sulle tribune, molti dei quali riservati agli ospiti dei numerosi hotel cittadini. E’ comunque possibile prenotare un posto in tribuna al quale verranno aggiunti i diritti di prevendita diritti di prevendita.
Camper: per tutti coloro che si recheranno al carnevale in camper è a disposizione l’area posta in Corso Marconi, raggiungibile dall’uscita San Remo dell'autostrada A10. Per altre aree sosta clicca qui.
Auto: per tutti coloro che si recheranno al carnevale in auto sono consigliati i parcheggi P1: Pian di Poma / Corso Marconi (uscita A10 SANREMO)- P2: Mercato dei Fiori Valle Armea (uscita A10 ARMA DI TAGGIA) – Tariffa giornaliera 15€
15 Marzo 2020
Lo Storico Carnevale di Ivrea è una manifestazione carnevalesca istituzionalizzata nel 1808 sulla base di antiche feste rionali e che da allora si svolge pressoché invariato nell'omonima città piemontese; un evento tra storia e leggenda dichiarato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri manifestazione italiana di rilevanza internazionale.
A Ivrea, nel Carnevale, si mescolano i riferimenti all'esercito napoleonico e alle rivolte popolari, tra le quali il tuchinaggio, che ebbero luogo nel Canavese in epoca medievale.
Lo caratterizzano un complesso cerimoniale folcloristico denso di evocazioni storico-leggendarie, dall'obbligo imposto a tutti i partecipanti di indossare una berretta rossa (cappello frigio), e la spettacolare "Battaglia delle arance", cuore del carnevale.
La battaglia delle arance, rappresentazione della lotta tra il popolo e i soldati dell'odiato feudatario, fonda le sue radici nella rievocazione di un episodio di liberazione dalla tirannide risalente al medioevo: il nobile Raineri di Biandrate, che affamava la città, venne scacciato grazie alla ribellione della figlia di un mugnaio nonché novella sposa, che non volle sottostare allo jus primae noctis. Secondo la tradizione popolare la sera delle nozze, Violetta salita al castello, estrasse improvvisamente dalle sue vesti un pugnale e mozzò la testa al tiranno mostrandola al popolo dagli spalti del castello.
Al centro della manifestazione vi sono i seguenti personaggi:
- la Vezzosa Mugnaia o Violetta figlia del mugnaio eroina della festa che con il suo gesto diede il via alla rivolta popolare
- il Generale e lo Stato Maggiore a fianco alla mugnaia per tutto il carnevale. Il generale è una figura inserita in epoca napoleonica per garantire maggiore sicurezza alla manifestazione.
- gli Abba 10 bambini vestiti in ricchi abiti rinascimentali che rappresentano i priori delle 5 parrocchie eporediesi
- gli aranceri a piedi rappresentano il popolo nella lotta contro il tiranno. Ogni squadra difende una piazza cittadina, ecco le squadre: l'Asso di Picche, la Morte, gli Scacchi, i Tuchini del Borghetto, gli Scorpioni d'Arduino, la Pantera Nera, i Diavoli, i Mercenari, i Credendari
- gli aranceri a cavallo rappresentano le guardie del tiranno che combattono contro il popolo. Sono divise in squadre che combattono sui dei "carri da getto" trainati da pariglie o quadriglie
Dal 20 al 26 Febbraio 2020
Se è la prima volta che partecipate al carnevale eporediese dovete assolutamente assistere ai due momenti fondamentali della manifestazione.
Il clou della manifestazione ha inizio Sabato sera alle ore 21 con la Presentazione della Vezzosa Mugnaia dalla loggia esterna del Palazzo Municipale seguita dalla Marcia del Corteo Storico, fiaccolata goliardica e sfilata delle squadre degli aranceri a piedi in Lungo Dora in onore della Mugnaia. La Mugnaia al braccio del Generale prende posto nel corteo composto da Pifferi e Tamburi.
A partire dalle ore 14, le nove Squadre a piedi danno vita alla Battaglia delle arance con i tiratori sulle Pariglie e sulle Quadriglie. Le battaglie sono suddivise su due percorsi: interno (piazza Ottinetti e piazza di Città) ed esterno (Borghetto, piazza del Rondolino passando da Lungo Dora e piazza Freguglia). Le battaglie proseguono nelle giornate di Lunedì e Martedì sempre a partite dalle ore 14.
Durante le giornate del carnevale in alcune piazze dei rioni cittadini vengono distribuiti alla popolazione i fagioli grassi, piatto tipico della tradizione carnevalesca. Si tratta di un piatto molto semplice di origine contadina i cui ingredienti sono i fagioli, accompagnati da salamelle e cotiche di maiale, fatti bollire per ore e ore in tipici pentoloni di rame. La tradizione delle fagiolate benefiche risale al medioevo quando le famiglie benestanti una volta all'anno usavano donare alle famiglie più povere legumi secchi. Di seguito i luoghi delle fagiolate:
Quartiere Bellavista, Viale Kennedy, 1
San Giovanni, Piazza Boves
Montenavale, Via Montenavale, 8
Torre Balfredo, Via Frandina, 2
San Pietro Martire, Ristorante la Rava e la Fava
Palma, Via IV Martiri
San Lorenzo, ex Polveriera Lago di San Michele
San Bernardo, Piazza della chiesa
Via Dora Baltea
Castellazzo, Piazza Maretta
Per tutti gli amanti delle manifestazioni storico-popolari sono assolutamente da non perdere le tante cerimonie che accompagnano il carnevale di Ivrea. Clicca qui per l'elenco completo degli appuntamenti
Attenzione: per assistere alle battaglie delle arance e alle sfilate storiche della domenica è necessario munirsi di biglietto. Il biglietto è acquistabile online sul sito del carnevale oppure presso i botteghini posti nei vari punti di accesso alla città.
Camper: per tutti coloro che arrivano in camper al carnevale di Ivrea è possibile sostare presso l'area NON attrezzata posta in Via Circonvallazione (Area Mercato).
Auto: per tutti coloro che arrivano in auto è consigliabile consultare il Sito Ufficiale
Del carnevale di Cento si hanno le prime tracce da un affresco attribuito al Guercino datato 1615, da allora tranne che per eventi eccezionali come il terremoto del 2014, la goliardica festa popolare ha via via rallegrato gli animi degli abitanti, trasformandosi a poco a poco in un evento mediatico di importanza nazionale. Da festa di palazzo organizzata il giovedì grasso in favore del popolo dal Magistrato cittadino si è oggi trasformata in una gigantesca festa che richiama ogni anno altre 300.000 spettatori. Dal 1993 il carnevale di Cento è gemellato con il Carnevale di Rio de Janeiro. Grazie alla passione ed all’entusiasmo degli organizzatori e dei partecipanti il carnevale di Cento è divenuto negli anni uno dei più spettacolari, divertenti e trasgressivi d’Europa con carri allegorici che rappresentano delle vere e proprie opere d’arte. Ben 6 sono le associazioni carnevalesche della città I RIBELLI, IL RISVEGLIO, I RAGAZZI DEL GUERCINO, MAZALORA, I TOPONI, IL RISCATTO che durante l’anno progettano e modellano i giganteschi carri allegorici in cartapesta, che sfileranno durante le parate per aggiudicarsi il 1° Premio. Caratteristica del Carnevale è il “gettito” cioè lanci dai carri allegorici di gadget come palloni di tutte le dimensioni e materiali, pupazzi di peluche, materassini gonfiabili, pupazzi di varie forme e dimensioni e poi tanti, tantissimi coriandoli, caramelle e cioccolatini.
La maschera principale del carnevale centese è Tasi che secondo la tradizione rappresenta un personaggio vissuto nell’800 che amava talmente il vino da preferirlo alla moglie. Tasi nei giorni di carnevale apre tutte le sfilate in compagnia della sua inseparabile volpe. Nell’ultima giornata di carnevale avviene il “rogo di Tasi” cioè un rogo propiziatorio nel quale viene bruciato un pupazzo in cartapesta raffigurante la maschera.
Momento culminante della festa è l’ultimo giorno di parata al termine della quale, dopo essere stato proclamato il carro vincitore, dal Piazzale della Rocca si svolge un grandioso spettacolo pirotecnico.
9-16 e 23 Febbraio 1-8 Marzo 2020 con parata finale di carri allegorici, premiazione e spettacolo pirotecnico
Attenzione: per assistere alla parata dei carri allegorici è indispensabile munirsi di biglietti di ingresso. I biglietti sono acquistabili on-line oppure presso le biglietterie per maggiori dettagli clicca qui
Camper: i camperisti che parcheggeranno presso le aree di sosta attrezzate avranno diritto ad uno sconto sul biglietto di ingresso. Clicca qui per dettagli sulle modalità di prenotazione.
Nonostante i suoi 900 anni di vita il carnevale di Venezia sfoggia una tale allegria e vitalità che solo poche feste al mondo possono vantare. Da festa rionale e poi cittadina il Carnevale di Venezia si è ai giorni nostri trasformato in un vero e proprio evento mondano al quale partecipano personaggi provenienti da tutto il mondo, questo grazie al fascino ed al romanticismo che emana. Per una decina di giorni i campi, i campielli e le calle cittadine si riempiono di misteriose e coloratissime maschere tra balli e scherzi di strada, mentre nei rinascimentali palazzi è un susseguirsi di balli e galà esclusivi.
dal 8 al 25 Febbraio 2020
Attenzione: durante le giornate del carnevale l'accesso alla città è possibile solamente se si è in possesso di un biglietto di ingresso acquistabile anche online. Per maggiori informazioni consulta il sito del carnevale.
Nonostante i suoi oltre 140 anni di età il Carnevale più famoso d’Italia non dimostra affatto la sua età anzi, ogni anno offre nuove proposte e carri degni della migliore tradizione. Dal 1987 l’organizzazione della manifestazione è stata demandata alla Fondazione Carnevale. La prima sfilata del carnevale di Viareggio avvenne nel 1873 grazie ad una brillante idea di alcuni giovani del luogo che usavano frequentare l’antico bar del Casinò. Da quel 24 Febbraio molti anni sono passati ma, lo spirito goliardico e burloso della manifestazione non è mai venuto meno, è cambiata solamente la location della grande sfilata dei carri allegorici che dalla Via Regia, agli inizi del 900, si trasferì sulla passeggiata a mare. Questo cambio di location ha consentito la creazione di carri ancora più maestosi e fantasiosi, alcuni sono alti anche 20 metri con una larghezza di 12 metri. E’ del 1921 l’inno ufficiale del carnevale “Coppa di Champagne” mentre è del 1930 la maschera simbolo di Viareggio “Il Burlamacco” ideata dal maestro Umberto Bonetti.
Dal 2001 i carri vengono ideati e creati dai maestri carrai in 16 hangar posti nella cittadella del carnevale, un modernissimo spazio di forma ellittica interamente dedicato al carnevale ed alle sue maschere. All’interno della cittadella si trovano anche:
Il Museo del Carnevale: dove vengono illustrate le varie fasi di produzione di un carro allegorico mentre nei suoi laboratori è possibile cimentarsi nella creazione di un’opera in cartapesta
Museo di arte Contemporanea Carnevalotto: il museo custodisce una prestigiosa collezione di opere d’arte contemporanea che parte dal 1987 per giungere ai giorni nostri con pitture, sculture e grafici dei maggiori artisti italiani e stranieri tra di essi: Giò Pomodoro, Sebastian Matta, Pietro Cascella, Piero Dorazio, Gianni Dova, Concetto Pozzati, Emilio Tadini, Bruno Ceccobelli, Igor Mitoraj, Arnaldo Pomodoro, Joe Tilson, Hisiao Chin, Ugo Nespolo, Luca Alinari, Antonio Possenti, Medath Shafik, Giosetta Fioroni, Walter Valentini, Arturo Carmassi, Aldo Spoldi, Alessandro Mendini e Gianfranco Pardi, Emilio Isgrò.
Le sfilate degli spettacolari carri allegorici, costruiti in cartapesta dai Maestri Carrai di ben 25 ditte artigiane, per le quali lavorano oltre 1000 persone, hanno la satira, come protagonista indiscussa accanto a temi sociali e ambientali, e prendono di mira personaggi politici, dello spettacolo e dello sport.
Anche per il 2020 il triplice colpo di cannone sarà il segnale inequivocabile che a Viareggio inizia la festa, dando il via alla sfilata dei carri. Ad ogni sfilata dei carri allegorici assistono circa 200mila spettatori ammaliati dal gigantismo delle straordinarie costruzioni. Cinque i Grandi Corsi Mascherati, concentrati in un mese unico di grandi festeggiamenti.
Il giorno di Martedì Grasso speciale festa alla Cittadella del Carnevale
1-9-15-20-23-25 Febbraio 2020 con Corso mascherato di chiusura e Grande Spettacolo pirotecnico
Attenzione: per assistere alla sfilata è necessario munirsi di biglietto d'ingresso acquistabile on line oppure presso le 30 biglietterie poste intorno al percorso. Per maggiori dettagli clicca qui
E' il carnevale più antico di tutto il Piemonte, secondo alcuni documenti ufficiali risalirebbe addirittura al 1343 quando era l'Abbadia, un'organizzazione di giovani laici, ad organizzare i festeggiamenti. Oggi il carnevale viene organizzato dall'Antica Società Fagiuolesca e vi partecipano ogni anno circa 2.000 figuranti, decine di carri allegorici, oltre a numerosi gruppi folcloristici e bande musicali. Tra i momenti più salienti della festa troviamo: la sfilata dei maiali, le cene di spoglio maiali, le sveglie, la grande fagiolata, il rogo del Babacio. Protagonisti assoluti della festa sono Stevulin ‘dla Plisera e Majutin dal Pampardù, due giovani sposi che secondo la leggenda giunsero a Santhià per il loro viaggio di nozze. Il Signorotto locale acconsentendo alla volontà popolare, consegnò agli sposi le chiavi della città, permettendo loro di governare e amministrare la giustizia per tre giorni.
Attenzione: per assistere alla sfilata dei carri allegorici è necessario munirsi di biglietto acquistabile nei vari punti di accesso alla città. Quest'anno sono previsti la via dello Street foot del Carnevè dove è possibile mangiare sia a prenzo che a cena e uno spettacolo piromusicale
Camper: come per gli anni passati anche l'edizione 2020 vede l'organizzazione di una speciale area camper dotata di carico/scarico.
Da martedì 18 amartedì 25 Febbraio 2020.
Protagonista assoluto del coreografico carnevale, che si svolge nel borgo medioevale di Verres, sono Caterina Sinora del Castello e suo marito Pierre. Il carnevale vuole essere una rievocazione storica dei fatti avvenuti nel 1449 quando alla morte del Signore Francesco di Challant tutti i domini andarono alla figlia Caterina che li gestì assieme al marito Pierre Sarriod signore d’Introd. Un giorno Caterina ed il marito con la loro scorta si recarono a pranzo dal reverendo Pietro de Chissè, al termine del pranzo, usciti dalla casa del reverendo la Nobildonna al suono di pifferi e tamburi si mise a ballare con la gioventù del borgo suscitando l’entusiasmo degli abitanti che iniziarono a gridare: “Vive Introd et Madame de Challant”. Nonostante ai giorni nostri la casata sia estinta e molti dei loro castelli siano andati in rovina rimane nel popolo il ricordo di quel gesto altamente democratico, che viene rievocato tutti gli anni in occasione dei festeggiamenti del carnevale. Il carnevale di Verres inizia il Sabato sera con la presentazione al popolo dei personaggi di Caterina di Challant e Pierre d’Introd, la sfilata storica con pifferi, tamburi, personaggi in costume e il Gran Ballo di Caterina. Seguono tre giorni di festeggiamenti con sfilate in costumi d’epoca, giochi medioevali, carri allegorici, gruppi folcloristici e distribuzione di polenta e salsiccia. Tra i momenti più suggestivi della festa la cena al castello e il gran gala in maschera . (Prenotazioni tel 349/3107953)
dal 22 al 25 febbraio 2020 per ulteriori dettagli sul programma della manifestazione visita il sito ufficiale
dal 16 al 26 Febbraio 2020
Anche questa Edizione del Carnevale sull’acqua di Comacchio si presenterà nel centro storico della città coinvolgendo gran parte delle associazioni di volontariato locale, gruppi sportivi, parrocchie e aziende del territorio. Un piccolo esercito di falegnami, maestri d’ascia, allestitori, ballerini e … l’elenco potrebbe proseguire a lungo, pronti a mostrare quanto di buono in questi mesi sono riusciti a preparare per questo appuntamento. Saranno ben 11 le barche che solcheranno i canali che per due domeniche sembreranno angusti e poco spaziosi vista la mole turistica che al seguito si andrà ad assiepare nelle sponde cittadine. Unico e chiassoso, il Carnevale sull’acqua come ogni anno lascerà alle compagnie partecipanti l’arbitrio di scegliere i temi raffigurati da poppa a prua delle trasformate imbarcazioni impiegate per la festa. Oltre ai canali saranno coinvolte altre zone della città con i presidi, ambienti dediti al gioco e al divertimento per grandi e piccoli. Non mancheranno le bancarelle di prodotti tipici per mostrare ai passanti tante prelibatezze gastronomiche, presente anche il classico mercatino mentre giochi gonfiabili e altre attrezzature ludiche saranno collocate in due aree in città.
Anche la musica sarà presente nel circuito della festa, oltre alle roboantiimbarcazioni, i presidi e le zone adibite alla presentazioni delle barche in gara per aggiudicarsi il titolo di miglior allestimento e vincere la “forcola del carnevale”, vi saranno momenti di spettacolo. Zumba, balletti, momenti musicali, burattini, Nutella Party, tutto fa spettacolo a Comacchio. Disponibile un’area sosta per camper a pochi metri dall’evento. Tutte le informazioni sono presenti nel sito ufficiale www.comacchio.it. Nulla sarà chiesto per assistere all grande kermesse del divertimento comacchiese, l’ingresso alla città resta come sempre libero per tutti, unico grande impegno richiesto a chi preferirà questo ambiente: non siate scostumati …
Si tratta di uno dei carnevali più antichi d'Italia la sua prima edizione risale infatti al 1539, anche se la versione che conosciamo oggi è piuttosto recente e risale agli inizi del '900. Quattro sono i carri allegorici che partecipano alla grande parata rappresentando i 4 cantieri cittadini: Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici. I carri, che devono avere le dimensioni imposte dal regolamento, durante le sfilate vengono preceduti da Re Giocondo, maschera protagonista del carnevale. Al termine delle giornate di festeggiamenti, dopo aver letto il suo testamento, Re Giocondo viene dato alle fiamme, in base a come brucia si può interpretare come sarà l'anno a venire.
2-9-16-23 febbraio e 1 Marzo 2020
Attenzione:per assistere alla parata del carnevale è necessario munirsi di biglietto acquistabile nelle biglietterie cittadine oppure online presso il circuito Boxoffice. Clicca qui per maggiori informazioni.
Camper: per i camperisti sono previste apposite aree gratuite non attrezzate poste presso la piscina comunale e il palazzetto dello sport. Presso il Valdichiana Outlet Village è a disposizione un'area non attrezzata con navetta gratuita ogni 15 minuti.
Da alcuni anni esiste anche un'edizione estiva del carnevale che avviene in genere l'ultimo weekend del mese di giugno con "La notte bianca dei Coriandoli"
Sicuramente uno dei carnevali più spettacolari di tutta la Sardegna, il carnevale di Oristano ha origini molto antiche e rievoca gli addestramenti militari delle milizie che si tenevano nell’XI secolo. Si tratta quindi di giochi equestri che vanno sotto il nome di Sartiglia, importati dai Crociati e di probabili origini saracene. Nel corso dei secoli le gare di Sartiglia subirono molte evoluzioni fino a quando, con l’introduzione della polvere da sparo, divennero un passatempo delle classi nobili e borghesi. Secondo la tradizione il carnevale ha origini dal profondo malcontento e odio che il popolo e i militari provavano nei confronti degli aragonesi, fu appunto per arginare le numerose risse che il canonico Giovanni Dessì istituì nel 1543 il Gramio dei Contadini e il Gremio dei Falegnami cioè delle giostre equestri dove il corpo a corpo era vietato.
23 e 25 Febbraio 2020
Per assistere alla Sartiglia dalle tribune è necessario munirsi di biglietto.
Parcheggi: durante le giornate della Sartiglia tutte le vie del entro cittadino sono chiuse al traffico per coloro che arrivano ad Oristano in macchina si consigliano i parcheggi pubblici di via Cagliari - via Carducci (palazzi Saia) [A], del Tribunale (ingresso via San Francesco d'Assisi) [B], via Mariano IV (di fronte all'Ufficio centrale delle Poste) [D]. Un po' più decentrati si trovano ampie aree di sosta in piazzale San Martino (vicino all'Ospedale San Martino) [E], a San Nicola (tra il campo Tharros e la zona dei palazzi finanziari).
Le origini del Carnevale di Fano risalgono addirittura al 1347 quando secondo un antico documento avvenne la riconciliazione di due potenti famiglie cittadine da sempre in lotta: i Del Cassero e i Da’ Carignano. Da allora il carnevale non ha mai smesso di essere festeggiato seppur cambiando ed evolvendosi tanto che nel 1872 venne costituito il primo comitato per l’organizzazione del Carnevale. Il carnevale di Fano viene spesso definito “il carnevale più dolce d’Italia” grazie ai quintali di caramelle e cioccolatini che ogni anno vengono lanciati, assieme ai coriandoli, dai carri allegorici intraprendono una vera e propria dolce battaglia.
Il “Vulon” è la maschera principale della festa e rappresenta, sotto forma di caricatura, i personaggi più illustri della città. Durante le parate Vulon sfila assieme alla “Musica Arabita” una spiritosa banda musicale i cui componenti suonano barattoli di latta, caffettiere e brocche che assieme producono un’allegra e spensierata musica, in sintonia con il clima della festa. L’ultimo giorno di sfilata viene premiato il carro in cartapesta più bello.
Attenzione: per assistere alla parata dei carri allegorici è necessario essere muniti di biglietto.
Durante i gironi del Carnevale sono previsti raduni per i camperisti ai quali saranno dedicate apposite aree sosta per maggiori dettagli clicca qui.
Considerato il più bel carnevale di Puglia e sicuramente uno dei più famosi d’Italia, il carnevale di Putignano ha origini antichissime al punto da essere considerato il carnevale più antico d’Europa. Molti sono i momenti del carnevale che ricordano infatti antichissimi riti come La Festa dell’Orso, l’Estrema Unzione del Carnevale, il Funerale del Carnevale e la Campana dei Maccheroni. Come tradizione vuole il carnevale di Putignano inizia il 26 Dicembre con la Festa delle Propaggini dove per 6-7 ore si alternano sul palco della piazza cittadina decine di poeti dialettali in un susseguirsi di versi satirici contro i politici, i potenti e determinate abitudini sociali. L’attacco avviene sempre e comunque al fine di propiziare un futuro migliore. Durante le tre domeniche delle parate sfilano giganteschi carri allegorici in cartapesta, maschere a piedi e gruppi folcloristici. Il gran finale avviene in notturna il martedì grasso. Dal 2006 è stata aggiunta anche una sfilata estiva, il secondo sabato di Luglio.
Per assistere alle parate dalle tribune poste su piazza XX Settembre è necessario l’acquisto del biglietto. Per maggiori informazioni clicca qui
Parcheggi: numerosi sono i parcheggi adatti ad auto, autobus e camper, per maggiori dettagli e tariffe clicca qui
Secondo alcuni documenti ufficiali il carnevale di Ronciglione vanta una storia lunga 130 anni e deriverebbe dal carnevale romano rinascimentale e barocco. Ai giorni nostri il carnevale ripercorre una serie di eventi che hanno caratterizzato la storia del luogo come:
- la cavalcata degli Ussari: in cui un gruppo di cavalieri vestiti in costumi del XIX secolo si lanciano in una corsa a cavallo per le vie del paese rievocando il periodo di dominazione francese
- le corse a vuoto: in cui si sfidano 18 cavalli, non montati da fantino, appartenenti a 9 scuderie o contrade. Queste corse riprendono una tradizione in essere ai tempi di papa Paolo III Fernese
- i nasi rossi: tipica maschera del luogo che in qualche modo richiama una maschera del carnevale parigino. I nasi rossi, vestiti con una tunica bianca, il lunedì mattina si radunano nella piazza principale del paese e cantando un inno al vino raggiungono case, cortili, balconi e finestre porgendo agli abitanti maccheroni che tengono in un vaso da notte. Queste maschere vogliono essere un omaggio al carattere goliardico, burlone e satirico degli abitanti del luogo
- la compagnia della penitenza: gli appartenenti a questa confraternita sfilano incappucciati il martedì grasso per prendere il Re Carnevale e cacciarlo dalla città alla quale farà ritorno solamente l’anno successivo. Una volta catturato il Re Carnevale viene legato ad un pallone aerostatico e lanciato in volo. Dal volo si traggono gli auspici per la stagione agricola dell’anno che verrà. Gli appartenenti alla confraternita rappresentano i guardiani della moralità del paese.
Dal 9-16-23 Febbraio 2020 gli eventi principali
Altre date 20-22-24-25 febbraio 2020
Il Carnevale asburgico, che si svolge tutti gli anni a Madonna di Campiglio, riporta i turisti ad atmosfere d'altri tempi tra principi, principesse, dame, duchi, contesse e personaggi di corte, in un susseguirsi di sfilate, cene e gran balli di corte. Il Carnevale asburgico vuole essere un'omaggio alla bella storia d'amore tra Francesco Giuseppe d'Austria e la principessa Sissi. I quattro fastosi giorni di rievocazione asburgica cominciano con l'arrivo in città, a bordo di una carrozza, della coppia reale e del suo seguito con sfilata per le vie cittadine di dame, cavalieri, ussari e dragoni a cavallo. Il corteo e la Corte prendono poi posto sul palco per dare inizio alla cerimonia di benvenuto. La festa continua nelle piazze di Madonna di Campiglio con vin brulè, gruppi musicali e ballerini. Per l’intera settimana del carnevale, nella cittadina suoneranno le note dei walzer viennesi tra balli, sfilate, cene e il magnifico spettacolo pirotecnico. La manifestazione si chiude con il tradizionale Gran Ballo dell’Imperatore presso il salone Hofer dell’Hotel Des Alpes dove, in un atmosfera resa ancor più sfavillante dalla splendida location, la Principessa Sissi apre le danze tra Ussari e Dragoni. Mascotte di tutta la festa è Rendello che darà l'avvio a ogni evento manifestazioni.
dal 24 al 28 Febbraio 2020
Il carnevale di Manfredonia, nonostante la sua fama, è di origini piuttosto recenti la prima edizione si svolse infatti nel 1954. Negli ultimi anni è stato dichiarato dalla regione Puglia una manifestazione di interesse regionale. Associato alla "Federazione Europea delle città del Carnevale" la manifestazione è nota soprattutto per la Sfilata delle Meraviglie alla quale partecipano enormi carri allegorici in cartapesta, gruppi folcloristici, personaggi mascherati, majorettes e i bambini delle scuole cittadine in un tripudio di musiche, colori e tanta tanta allegria. La maschera del carnevale è rappresentata da "Ze Peppe" che secondo la tradizione rappresenta un uomo bonario e sempre allegro avvezzo agli scherzi e al buon vino. Ze Peppe apre tutte le manifestazioni carnevalesche. Negli anni numerosi sono stati i personaggi famosi testimonial del carnevale tra di essi: Emanuela Folliero, Pippo Baudo, Gigi Proietti, Renzo Arbore, Massimo Giletti, Marisa Laurito, Antonella Mosetti. Ad allietare tutte le giornate e le feste del carnevale è la "Farrata" particolare sfoglia a base di grano macerato, ricotta pecorina, menta, maggiorana, cannella e pepe. Impossibile è resistere all'odore delle farrate appena sfornate che si spande per le vie cittadine.
Dal 23 Febbraio al 1 Marzo 2020
Sebbene diverse siano le teorie sulle origini del carnevale di Acireale si sa di certo che la festa ha discendenze molto antiche alcuni documenti parlano del ‘500 quando era per lo più una manifestazione popolare di origine spontanea. Già nel 1600 durante il periodo del carnevale vi era l’usanza di duellare a suon di tiri di arance e limoni, fu un’ordinanza del 1612 a vietare il pericoloso gioco, usanza che si trasferì, ed è tuttora viva, nel Carnevale di Ivrea. Nell’800 venne introdotta la “cassariata” sfilata di cavalli e carrozze con abbondante lancio di confetti, riservata alle nobili famiglie cittadine. E’ solo negli anni intorno al 1930 che entrano in scena le maschere di cartapesta che si trasformeranno nel tempo in enormi e coloratissimi carri, sempre negli anni '30 appaiono le prime macchine interamente decorate di fiori variopinti. Con il passare del tempo le macchine decorate di fiori si sono trasformate in veri e propri carri con strutture in legno e metallo, che affiancano i carri in cartapesta durante le sfilate.
Dal 8 al 25 Febbraio 2020. Per maggiori dettagli sugli eventi in programma consultare il sito ufficiale
Il carnevale di Acireale, completamente gratuito, si svolge nelle vie cittadine e nel centro storico.
Del carnevale di Acireale esiste anche una versione estiva che si svolge in genere il primo week-end di Agosto. L'evento comprende con una grande parata di carri allegorici, degustazione di prodotti tipici, grande grigliata di carne e pesce, laboratori di cartapesta, raduno di auto d’epoca e apertura delle botteghe cittadine.
Secondo la tradizione il carnevale di Sciacca ha origini molto antiche, pare risalga addirittura all’epoca romana quando venivano festeggiati i Saturnali, ciclo di festeggiamenti in onore del Dio Saturno. Tali festeggiamenti iniziavano con grandi banchetti che a volte degeneravano in vere e proprie orge. In tale periodo veniva completamente sovvertito l’ordine sociale quindi gli schiavi potevano comportarsi da uomini liberi e per l’occasione veniva eletto un princes a cui veniva assegnato ogni potere. Il princes era una caricatura della classe nobile in genere vestito con una buffa maschera dalla quale spiccava il colore rosso. Ai giorni nostri il carnevale è organizzato dall’associazione l’Altra Sciacca, partecipano all’aggiudicazione del gran premio finale, dopo aver vinto il bando emesso dal comune, 4 carri allegorici + il carro rappresentante la maschera ufficiale Pepe Nappa.
dal 20 al 25 Febbraio 2020
Giunto alla sua 65° edizione il Carnevale d'Abruzzo di Francavilla al Mare è il più antico della regione, la sua istituzione risale agli anni subito successivi alla seconda guerra mondiale. I carri allegorici che sfilano durante le parate vengono costruiti da maestri cartapestai della zona, le creazioni vengono prima elaborate su modelli di argilla e solo successivamente costruiti in vetroresina e cartapesta. Alla sfilata partecipano anche gruppi folcloristici, bande musicali, danzatori e bambini in maschera. La maschera principale, nonchè emblema della festa, è Patanello. Tradizione vuole che la maschera sia ispirata a un ciabattino "zi' patane" vissuto tra la fine dell'800 e i primi del ‘900. Zì patane era un personaggio stravagante e carismatico, conosciuto in tutta la città per i suoi scherzi goliardici. Tuttora Re Patanello apre il corteo seguito da tutti gli altri carri e dai diversi gruppi mascherati.
Il Gran Carnevale Cremasco, dopo anni di oblio, ha ripreso negli ultimi tempi il suo antico vigore. Si tratta di una festa padana, dal carattere cagliente, di cui si hanno notizie già nel XV secolo quando attirava centinaia di persone dai paesi limitrofi.Molto spesso questa festa vedeva lo sfogo di malumori popolari attraverso duelli, ammazzamenti e coltellate. Oggi il Gran Carnevale è una festa goliardica, che vede la partecipazione spontanea e gratuita di tutta la comunità. I carri allegorici e i costumi di coloro che sfileranno durante la parata vengono ancora preparati in maniera artigianale nei freddi mesi invernali, le lunghe ore passate al lavoro permettono offrire alla comunitá una giornata di spensieratezza e di assicurare la continuitá di una tradizione storica e culturale. Il personaggio emblema della festa è "al Gagèt còl sò Uchèt" che si presenta in genere con l'abito nero della festa, una grande coccarda bianco-rossa, vistosissime calze, un foulard al collo, un cappellaccio in testa e ai piedi gli immancabili zoccoli di legno, tipici della tradizione contadina. Il Gagèt apre tutte le sfilate allegoriche.
Per l'occasione è in programma il 17^ raduno di camperisti, e l'organizzazione di speciali mercatini di carnevale ove è possibile trovare una selezione di prodotti alimentari tipici locali e italiani di qualità, articoli regalo creativi e prodotti per il benessere naturale.
Attenzione: per assistere alle sfilate del carnevale è necessario munirsi di biglietto di ingresso. I biglietti sono in vendita presso le numerose casse dislocate per la città.
Per coloro che raggiungono Crema in auto sono a disposizione i seguenti parcheggi:
Provenendo da Piacenza: parcheggio ospedale - Si raggiunge l' ingresso del carnevale percorrendo via Matilde di Canossa e via Crispi
Provenendo da Cremona: parcheggio ospedale - Si raggiunge l' ingresso del carnevale percorrendo via Matilde di Canossa e via Crispi
Provenendo da Pavia – Lodi – Milano: parcheggio cimitero - Si raggiunge l'ingresso al Carnevale dal sottopasso viale De Gasperi viale Repubblica
Provenendo da Treviglio - parcheggio piscina comunale e multisala - Si raggiunge l'ingresso al carnevale percorrendo via Chiodo via Verdi
Provenendo da Bergamo e Brescia: parcheggio la Buca di v.le S.Maria - Si raggiunge l'ingresso al carnevale percorrendo via Mazzini
9 - 13, 34 Febbraio 2020 - 1 Marzo
Vecchio di oltre 150 anni il carnevale di Bellinzona è conosciuto con il termine "Rabadan" che nel dialetto milanese significa confusione, baccano, frastuono. Secondo alcuni il termine deriverebbe addirittura dei tempi delle crociate richiamando la festa islamica del Ramadan, che prevedeva digiuno e preghiera di giorno e dopo il calare del sole cibo, feste e canti. Il carnevale di Bellinzona, organizzato dalla Società del Rabadan, si apre ogni anno il giovedì grasso per terminare il martedì grasso. I personaggi chiave dei festeggiamenti sono il Re Ramadan e la Regina Ramadan accompagnati dalla corte. Durante i giorni del carnevale sono previsti una serie di eventi come: la sfilata dei bambini delle scuole cittadine il venerdì pomeriggio, la sfilata delle guggen (gruppi di suonatori) il sabato pomeriggio e la grande sfilata dei carri allegorici e dei gruppi in costume della domenica pomeriggio. L'immancabile tiro alla fune del lunedì pomeriggio e la distribuzione gratuita di risotto e luganighe, mentre al martedì distribuzione del Brodino del Re. Durante tutto il periodo della manifestazione è in funzione "La città del carnevale" cioè tutta la città si trasforma in un enorme contenitore di eventi, manifestazioni e punti di ristoro, è però necessario un biglietto di ingresso da acquistare nei punti autorizzati (controlla l'elenco sul sito)
ATTENZIONE: La Società Rabadan RACCOMANDA a tutti coloro che intendono raggiungere Bellinzona per i festeggiamenti del carnevale di acquistare le tessere d'entrata unicamente nei punti vendita autorizzati.
dal 20 al 25 Febbraio 2020
La festa era già conosciuta nel 1420 quando però prendeva il nome di "mato carneval". All'epoca, si legge da alcuni documenti ufficiali, veniva pagato un ducato a coloro che spendevano più di tre soldi per i musicanti. Nel 1611 venne introdotto quello che ai giorni nostri è uno dei momenti più importanti della festa cioè "Il Ballo della Verdura" una danza dove uomini e donne ornati di ghirlande di frutta e verdura coinvolgono tutti i presenti in danze scatenate riconducibili a quelle che Teseo istituì per festeggiare la vittoria sul minotauro. Protagonisti assoluti della festa sono i carri allegorici preparati dalle otto compagnie cittadine (Bellezze Naturali, Bulli e Pupe, Bora, Brivido, Lampo, Mandrioi, Ongia e Trottola) che si disputano in allegria e spirito goliardico l'ambito premio. Caratteristica di questo periodo dell'anno sono i "crostoli" e le "fritole de muja" particolari dolci, di antichissima tradizione, preparati in tutte le famiglie muggesane la cui ricetta si tramanda da generazione in generazione
Dal 20 al 26 Febbraio 2020
Il carnevale muggesano viene anche festeggiato in estate tra fine luglio e gli inizi di agosto
E' uno dei carnevali italiani emergenti, la sua prima edizione si ebbe nel 1967 grazie all'iniziativa di alcuni parroci dell'orciolaia con la partecipazione dei ragazzi dell'intera parrocchia. Con il passare degli anni il carnevale vide la partecipazione di un numero sempre crescente di persone arrivando a coinvolgere l'intera città. Ai giorni nostri prevede due domeniche di sfilate ed una grande festa notturna nelle piazze cittadine il Martedì grasso. Durante le parate sfilano carri allegorici, trenini, gruppi folcloristici, maschere a piedi e bande musicali. L'accesso alla manifestazione è completamente gratuito, è severamente vietato l'uso di manganelli e bombolette spray.
9 - 16 e 23 Febbraio 2020
Il piccolo borgo posto all'imboccatura della Valle d'Aosta festeggia dal 1902 il suo carnevale senza che esso abbia perso nel tempo il suo spirito goliardico e il suo carattere spensierato e trasgressivo. Personaggio principale della festa è il Diavolo vestito di rosso fuoco con tanto di corna, coda strisciante e mantello nero. A sfidare e beffeggiare il diavolo ci pensa San Martino altro personaggio del carnevale che dopo avergli fatto costruire lo storico ponte che attraversa il fiume Lys ma quando il ponte è finito non gli concede il premio pattuito. San Martino indossa una divisa militare romana con tanto di spada in ricordo del suo passato militare. Tra i personaggi non poteva mancare un ruolo femminile ricoperto dalla Ninfa del Lys e dalle sue ancelle. Secondo la tradizione la Ninfa era una bellissima donna che abitava nelle grotte della valle dapprima malefica si trasformò in seguito in una donna gentile aperta e generosa. La Linfa sfila per le vie del borgo accompagnata dalle sue ancelle su di un carro raffigurante le onde delle acque del torrente e veste abiti fluttuanti del colore delle acque.
La domenica del carnevale viene distribuita alla popolazione la zuppa di cavoli tipica del luogo.
Date
Apertura 6 gennaio 2020 i festeggiamenti entreranno nel clou da 20 al 26 Febbraio 2020.
Conosciuto con il nome di "Stranociada", il carnevale di Locarno è un'antica festa che si svolge di notte, una notte dove non si chiude occhio ma si balla, si sfila, si scherza e si mangia. La Stranociada mantiene viva una tradizione del 1800 quando erano i proprietari dei negozi del centro storico a nominare il sovrano della festa "Re Capilier", dal nome della bevanda digestiva che usavano per riscaldarsi, poi in corteo attraversavano le vie della città fino al comune da dove il Re si affacciava dal balcone del palazzo. Durante la notte della Stranociada regnava, e regna, la "libera repubblica di Sant'Antonio" in un tripudio di balli in maschera, musiche delle famose guggen, canti e colori. E' compito di RE Pardo I sovrintendere e controllare le danze, le maschere, ma sopratutto le libagioni. Con l'apertura delle tendine inizia la festa che si protrae fino alla mattina, il sabato tutti in Piazza Sant'Antonio per la distribuzione, a mezzogiorno in punto, del risotto con le luganeghe e, a seguire, la sfilata dei bambini ai quali verrà dato uno speciale premio. Come ogni anno nella notte tra venerdì e sabato verrà premiata la maschera più bella e le guggen migliori.
Attenzione: Per lo speciale evento è possibile entrare in città solo con il biglietto le casse saranno ubicate: in Piazza Ospedale, in Via San Francesco e in Via Borghese.
tra il 21 e il 22 Febbraio 2020
La scenografia c’è già ed è la stessa da secoli. I palazzi antichi, il Castello Estense, le grandi piazze e strade di Ferrara catapultano chiunque arrivi in città nel meraviglioso mondo del Rinascimento. Ma c’è un periodo dell’anno in cui il viaggio in questa regale atmosfera si fa più autentico: è il Carnevale Rinascimentale, quando il centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO torna ai fasti di duchi e duchesse, cavalieri e dame del ‘400 e ‘500, per una grande festa originale ed unica nel suo genere. L'edizione 2020 sarà dedicata a Alfonso ed Ippolito d'Este. La ricca varietà di occasioni di intrattenimento e di degustazione della gastronomia locale, nel contesto di scenari costituiti da prestigiosi palazzi e monumenti, sontuosamente allestiti dai rievocatori storici del Palio di Ferrara, sarà a cura delle Contrade, che ospiteranno turisti e maschere nelle loro sedi in cene, banchetti, aperitivi ed intrattenimenti ispirati alle feste che si tenevano in città durante il Carnevale nel XVI secolo. Come nelle edizioni degli anni precedenti, alle iniziative ludiche e gastronomiche si accosteranno spettacoli teatrali, pantomime, azioni teatrali e danze a cura dei gruppi di danza storica delle Contrade del Palio, spettacoli ed animazioni di piazza, rievocazioni di duelli e giostre armate, conferenze ed incontri, presentazioni di libri, concerti a cura del Conservatorio di Ferrara. Si annunciano nell'ultimo week end alcuni eventi che potranno esercitare un' attrattiva particolare: il coinvolgimento del pubblico che potrà sperimentare la paurosa durezza del processo e della tortura medievale; lo splendido e suggestivo spettacolo della proiezione sulle mura interne di Casa Romei, ricca abitazione del XV secolo miracolosamente conservata intatta, delle policromie che affrescavano originariamente il prestigioso edificio; la presenza nel corteo storico che giungerà nell'antico cortile ducale, della madrina della manifestazione, la Duchessa Lucrezia, impersonata da un'attrice professionista.
Date
Dal 20 al 23 Febbraio 2020.
Meglio conosciuto come il "Bacanal del Gnoco" il carnevale di Verona ha origini molto antiche, pare derivi infatti dall'apertura dei granai, avvenuta nel 1531 ad opera un gruppo di benestanti capeggiati da Tommaso da Vico, per sfamare gli abitanti della città, colpita da una terribile carestia. Alla popolazione in rivolta venne donato pane e farina con la quale vennero preparati una enorme quantità di gnocchi. Pare poi che prima di morire Tommaso da Vico espresse la volontà che ogni venerdì grasso venissero distribuiti alla popolazione pane, formaggio, acqua e vino.
Ancora oggi Tommaso è il simbolo indiscusso della festa rappresentato dal Papà del Gnoco, un veronese eletto con pubblica elezione dagli abitanti della città. Il Papà del Gnoco deve essere di corporatura robusta in quanto deve rappresentare l'abbondanza, dispone di un mulo per i suoi spostamenti e di una divisa costituita da un colorato cappello ornato da pizzi e perline, un mantello rosso con un'imbottitura a forma di gnocco, pantaloni color nocciola e un panciotto rosso e avorio ornato da pizzi e bordature dorate, immancabili i campanellini che ornano il fondo della casacca e le gambe dei pantaloni (12 per gamba). Pezzo forte della divisa è lo scettro a forma forchetta con uno gnocco conficcato tra i denti. Durante i giorni del carnevale rappresenta la massima autorità cittadina e partecipa a feste, sfilate, visita ospedali e scuole. Il Papà del Gnoco è sempre accompagnato dai macaroni che durante la sfilata distribuiscono caramelle ai bambini. Momento culminante della festa è il giorno del gnocolar quando la città intera si ferma e la gente si riversa, festante e colorata, per le vie cittadine tra balli, sflate e tanti scherzi.
Date:
dal 20 al 25 Febbraio 2020 i festeggiamenti entrano nel vivo.
Inserito dal Ministero dei Beni Culturali tra i più grandi carnevali storici italiani, il carnevale di Borgosesia viene organizzato, ogni anno, in maniera gratuita da un folto gruppo di volontari. Per un mese intero le vie e le piazze dalla città piemontese vengono invase da cortei mascherati, inondate da allegre musiche e coriandoli. Enormi carri di cartapesta, uno per ogni rione cittadino, carri provenienti dalle città vicine, gruppi in maschera e gruppi folcloristici animeranno le sfilate alle quali si può partecipare in maniera gratuita.
Iniziativa di grande successo sarà, come avvenuto negli ultimi anni, il “Magunella Bierfest”, un week end all’insegna dell’enogastronomia tipicamente bavarese, naturalmente presso il Centro Pro Loco vi sarà anche un susseguirsi di veglioni danzanti, di pranzi e serate enogastronomiche, giornate per la maggior parte ad ingresso gratuito, dedicate ad un pubblico di ogni età ed a favore di tutti coloro che vorranno partecipare al Carnevale da protagonisti e non solo da spettatori.
Vi sarà ancora la “Busecca in Piazza”, durante la quale nella piazza principale di Borgosesia saranno cotte, in oltre 25 pentoloni, circa 6.000 razioni del caratteristico piatto a base di trippa, per poi essere distribuiti gratuitamente alla popolazione.
La fine della manifestazione sarà serata del Mercu Scûrot, l'evento più tradizionale e famoso del Carnevale di Borgosesia, con migliaia di partecipanti tutti rigorosamente in frac e cilindro, a “piangere” la fine del carnevale.
Date
Dal 2 al 26 Febbraio 2020