Il paese, ha dato il nome al celebre vino prodotto dai vitigni di nebbiolo che vengono coltivati solamente in 11 comuni di questo suggestivo territorio.
Si ritiene che la prima edificazione del castello di Barono avvenne nel X secolo quando Berengario I acconsentì che il feudatario del luogo costruisse una struttura difensiva contro le invasioni degli Ungari e dei Saraceni. Di quella prima struttura rimane oggi solamente il mastio. Da alcuni documenti del 200 si ha testimonianza della cessione del castello da parte dei signori di Mercenasco al comune di Alba il quale lo cedette successivamente ai conti Faletti. Furono i faletti a farne una dimora permanente, dopo lunghi ed impegnativi restauri. Nel 1524 il castello venne parzialmente distrutto e saccheggiato dal governatore di Cherasco, furono giacomo e Manfredi a porre rimedio ai danni e ad apportare nuove migliorie. Il castello rimase praticamente immutato fino al 1864 quando morì la Marchesa Juliette Colbert, ultimma erede dei Faletti. Il castello passò all'Opera Pia Barolo che dopo pesanti modifiche ne fece un collegio. Nel 1970, grazie ad una pubblica sottoscrizione, il castello venne acquistato dal comune di Barolo. Dopo attenti restauri ora il castello ospita l'enoteca regionale del Barolo e il museo del vino. La visita al museo del vino è anche l’occasione per ammirare le bellissime sale del castello tra le quali “Il salone delle 4 Stagioni” la “Sala degli stemmi” e “La stanza della Marchesa”.
Il Wine Museum è considerato il più innovativo museo italiano del vino, grazie anche all'idea del suo creatore e curatore François Confino che ha immaginato un percorso che intreccia una dimensione scientifica ad una poetica con caratteristiche lontane dalla classica configurazione di un museo. Il WiMu permette al visitatore di ripercorrere la storia di questo antico nettare, le sue qualità e i suoi utilizzi attraverso un suggestivo percorso, che con l'ausilio di strumenti multimediali, video e scenografiche ambientazioni non manca di stupire i visitatori. Grazie alle splendide ambientazioni ed al modo in cui vengono trattati gli argomenti la visita al museo è molto adatta anche ai bambini.
Questo particolare museo, che si trova di fronte al castello, espone oltre 500 esemplari di cavatappi provenienti da varie nazioni ed appartenenti a varie epoche.
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