Il pittoresco borgo ligure è posto in cima ad un altura dalla quale si gode di una splendida vista fino al mare. Le prime notizie scritte del borgo si hanno nel 954 quando il conte di Ventimiglia ne fece dono ai monaci benedettini del monastero di Lernis. Nel XVI secolo ai monaci venne l'idea di aprire una zecca per monete da smerciare in Europa ed in Oriente. L'operazione contribuì a rimpinguare le scarse casse del borgo, che sulle monete veniva menzionato come "principato di Seborga". L'attività della zecca cessò nel 1687, facendo precipitare le condizioni economiche dei monaci e costringendoli a vendere il feudo a Vittorio Amedeo II di Savoia. Negli ultimi anni gli abitanti del borgo, appellandosi al fatto che l'atto di compravendita non fu mai registrato negli archivi di stato, rivendicano la loro indipendenza dallo stato italiano, eleggono un Principe con funzioni prettamente simboliche, coniano una moneta locale chiamata Luigino (spendibile solo nel paese), affiancano alle targhe automobilistiche ufficiali targhe proprie. Da vedere:
Costruita tra il XVI e il XVII secolo, si presenta con una facciata barocca nella quale, grazie ai restauri del 2006, spiccano affreschi degli inizi del '900. L'interno, di dimensioni piuttosto modeste, dispone di tre altari: i due laterali sono dedicati rispettivamente alla Madonna del Rosario e al Sacro Cuore. Dietro l'altare maggiore è posta una statua lignea della Madonna con Bambino di difficile datazione.
Posto all'interno dell'antico palazzo del comune, il museo espone una collezione di strumenti musicali che vanno dal 1744 al 1933.
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