Portogallo

Sicuramente la fontana più famosa di roma e certamente la più conosciuta al Mondo grazie anche al film di Federico Fellini "La dolce Vita" con Marcello Mastroianni e Anita Ekberg che si tuffa nella vasca. La storia della fontana è strettamente collegata a quella dell'acquedotto dell'acqua Vergine utilizzato durante tutto il medioevo. Vai ai dettagli

Posta all'interno della Città del Vaticano sia la piazza che la basilica vengono visitate ogni anno da milioni di turisti oltre che da fedeli. Si accede alla Piazza tramite Via della Conciliazione. Di forma circolare è ornata al centro dall'Obelisco Vaticano mentre tutt'intorno un imponente colonnato sormontato da 140 statue.

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Sicuramente il monumento più celebre di Roma, il più grande anfiteatro del modo costruito in soli otto anni a partire dal 72 d.C. e inaugurato nell'80 d.C. dall'imperatore Tito. Nel 1980 è stato inserito dall'UNESCO tra i siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità, mentre nel 2007 è stato inserito tra le 7 Nuove Meraviglie del Mondo. Utilizzato in passato per spettacoli di gladiatori, battaglie navali e altre manifestazioni pubbliche, ai gioni nostri, oltre ad essere visitato da oltre 6 milioni di visitatori ogni anno, è utilizzato come location di molti film, uno dei più celebri è sicuramente Il Gladiatore con Russell Crowe. Vai ai dettagli

Scegliere le 10 cose più importanti da vedere o da fare in una città come Roma è un operazione veramente ardua. Sarà per la quantità delle cose, per la bellezza dei suoi monumenti, per l'importanza dei suoi musei, per la sua lunga storia ma, per noi di Girolando la scelta di cosa inserire nell'elenco e di cosa tralasciare non è stata assolutamente facile. Sicuramente molto dipende dagli interessi, dai gusti, dal fatto se si viaggia con i bambini o meno e dallo stato d'animo del momento in cui si visita un determinato luogo ma, ad alcuni monumenti o musei che abbiamo tralasciato dal nostro elenco, andrebbe sicuramente dedicato un po di tempo del vostro viaggio. Tra questi citiamo Piazza Campo dei Fiori, i Musei Capitolini, Piazza del Popolo, Villa Borghese e Trastevere.

Per accontentare anche i più piccoli abbiamo creato una sezione apposta dedicata a tutti coloro che viaggiano in famiglia.

 

Dal 12 settembre 2015 è possibile visitare una delle proprietà più esclusive al mondo: la residenza estiva dei papi a Castel Gandolfo, che non era mai stata aperta al pubblico prima d’ora. La formula proposta, un treno che parte dall’antica Stazione Vaticana e raggiunge Castel Gandolfo regalando la vista della campagna romana e dei suoi acquedotti romani, rende il viaggio una vera avventura!

Nel Palazzo Apostolico, un gioiello di rara bellezza, è stata anche allestita una nuova galleria dedicata ai pontefici che si sono avvicendati dal 1500 ai nostri giorni, con i loro ritratti e la loro storia. In mostra anche una splendida collezione dei loro abiti cerimoniali e delle divise del personale. All’esterno del Palazzo Apostolico, è poi possibile visitare il Giardino Barberini, aperto al pubblico già a partire dal marzo del 2014: un parco che insiste su un’area archeologica di particolare importanza, quella della grandiosa residenza di campagna dell’imperatore Domiziano (81-96 d.C.), di cui resta traccia del Criptoportico. La Villa di Domiziano, a sua volta, poggiava secondo la tradizione, sui resti, ancora più antichi, dell’acropoli dell’antica Alba Longa. Dei 55 ettari totali della proprietà, 30 sono attualmente dedicati al giardino, vero e proprio tesoro botanico, e 25 ad attività agricola per la produzione di miele, latte, vino, formaggi e olio, commercializzati con il marchio “Fattoria Ville Pontificie”.

Fu Papa Urbano VIII Barberini, nel 1623, a commissionare i lavori per la costruzione di un palazzo pontificio a Castel Gandolfo, su un’area che apparteneva al papato già dal 1596. Il progetto fu affidato a Carlo Maderno, architetto svizzero-italiano, autore anche della facciata e della navata longitudinale della Basilica di San Pietro a Roma. Il primo pontefice a villeggiarvi fu papa Alessandro VII, che fece completare l’edificio con la facciata principale e la costruzione dell’ala occidentale, lavori ai quali partecipò anche Gian lorenzo Bernini. Dopo un abbandono durato circa un secolo, nel settecento la Villa tornò ad essere frequentata da papa Benedetto XIV e da Clemente XIV. Entrambi i pontefici apportarono modifiche, ampliamenti dei giardini e nuove decorazioni. Pio VII e Pio VIII ebbero invece il gravoso compito di restaurare la proprietà che era stata gravemente danneggiata dalle truppe napoleoniche. La residenza di Castel Gandolfo continuò ad essere utilizzata fino al 1870, anno della presa di Roma e della fine dello Stato Pontificio.

Nel 1929, con i Patti Lateranensi e la nascita dello Stato della Città del Vaticano, l’intera proprietà divenne dominio extraterritoriale pontificio ed i papi, a partire da Pio XI, tornarono ad utilizzarla e a realizzarvi opere importanti, come la costruzione dell’osservatorio astronomico (1934), noto anche come Specola Vaticana e i collegamenti fra le diverse proprietà. L’acquisto di nuovi terreni per la realizzazione dell’azienda agricola ha reso la proprietà di Castel Gandolfo più estesa della stessa Città del Vaticano.

Per quanto riguarda il Palazzo, la sua facciata mostra 3 epigrafi celebrative delle opere dei papi Paolo V, Urbano VIII ed Alessandro VII. Attraverso un magnifico portone si entra nel Cortile delle Udienze e lo Scalone d’onore permette l’accesso al piano nobile, dove le sale sono disposte secondo l’ordine gerarchico del cerimoniale vaticano. Meravigliosi sono gli arredi, così come le tappezzerie e i pavimenti originali in marmi policromi. Innumerevoli gli affreschi, le statue, i dipinti, gli altorilievi e i bronzi, opera di artisti quali: Domenico Corvi, Guido Reni, Bartolomé Esteban Murillo, Pier Leone Ghezzi, i fratelli Zuccari, Carlo Dolci, Paolo Veronese, Salvator Rosa.... e non mancano splendidi arazzi, alcuni dei quali della celeberrima manifattura Gobelin di Bruxelles.

Il Treno delle Ville Pontificie sarà attivo ogni sabato fino alla fine di dicembre 2015. L’appuntamento è alle 10.45 alla Stazione FS di Roma San Pietro, con partenza alle ore 11.00. La distanza da Roma è di circa 20 Km e il tragitto dura 45 minuti.

Questo il programma della visita:
ore 11.45 arrivo alla stazione FS di Castel Gandolfo
ore 12.00 inizio visita con audioguida con partenza da Piazza della Libertà, piazza principale di Castel Gandolfo, che i viaggiatori raggiungeranno autonomamente
ore 13.30 termine della visita ed uscita dal Palazzo Apostolico
ore 13.30-17.00 tempo libero
ore 17,10 appuntamento alla stazione FS di Castel Gandolfo
ore 17.24 partenza del treno, con destinazione Stazione FS di Roma San Pietro

I posti disponibili sono 300, tanti ma non abbastanza, visto il grande successo dell’iniziativa che ha registrato rapidamente il tutto esaurito, tanto che si sta pensando di prolungare o ripetere l’iniziativa. Si pensa anche di programmare, due o tre volte l’anno, corse speciali con un treno storico a vapore, lo stesso che portò Papa Giovanni XXIII a Loreto, nel 1962.

Tariffe: biglietto intero €16,00, ridotto €10,00 (per ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni e studenti fino a 25 anni di età con Carta dello Studente o Libretto Universitario), gratuito per i bambini da 0 a 5 anni. Tariffe agevolate per famiglie. Le informazioni e le prenotazioni si possono effettuare sul sito dei musei vaticani.

Purtroppo al momento la visita non è accessibile a persone con ridotta capacità motoria.

E' possibile visitare le Ville di Castel Gandolfo anche senza utilizzare il trenino, recandosi direttamente in loco. La visita dura circa 1 ora e trenta minuti ed è necessaria la prenotazione. Per maggiori dettagli cliccare qui

Roma è la città con il maggior numero di obelischi al mondo. Conta infatti ben 13 obelischi antichi, di cui otto egizi ( trasportati a Roma dopo la battaglia di Azio del 31 a.C.) e 5 realizzati in epoca romana. Oltre agli obelischi antichi, Roma conta anche 6 obelischi moderni. Dal 1937 la città ha anche ospitato un obelisco proveniente da Axum, città santa dell’antico Impero d’Etiopia. La stele, in pietra basaltica, alta 23,40 metri, è stata restituita all’Etiopia nel 2005. Si deve a papa Sisto V l’idea di utilizzare gli antichi obelischi, rinvenuti dopo secoli di oblio, come segnale di potenza della chiesa e del papato. Il suo architetto, Domenico Fontana, ebbe il compito di posizionarli nell’arredo urbano come punto di arrivo e convergenza visiva. Elementi architettonici di grande impatto, sono una delle caratteristiche più straordinarie della città.

Gli Obelischi Antichi

  1. Obelisco VaticanoL’Obelisco Vaticano proviene da Eliopoli (Egitto). È alto 25,5 metri ed è privo di geroglifici. Fu Caligola a portarlo a Roma nel 40, quando fu collocato sulla spina del Circo di Nerone, un grande impianto per spettacoli, situato proprio nell’area dove oggi sorge la Basilica di San Pietro e dove rimase fino al 1586, quando fu posto al centro di Piazza San Pietro.
    È l’unico obelisco di Roma a non essere mai caduto.
  2. Obelisco EsquilinoL’Obelisco Esquilino si trova in piazza dell’Esquilino, è alto 14,75 metri e fu realizzato con tutta probabilità, ad imitazione degli obelischi egizi, all’epoca dell’imperatore Tito Flavio Domiziano, nel I secolo d.C.Fu collocato inizialmente, insieme all’obelisco del Quirinale, all’ingresso del Mausoleo di Augusto. Ritrovato nel 1527, fu collocato da Domenico Fontana di fronte all’abside di Santa Maria Maggiore, a segnare la fuga prospettica della via Sistina.
  3. Obelisco Lateranense L’Obelisco Lateranense si trova in piazza San Giovanni in Laterano. È alto 32,18 metri e fu realizzato in Egitto nel XV secolo a.C., all’epoca dei faraoni Tutmosis III e IV, per essere collocato presso il Tempio di Ammone a Tebe. Portato a Roma per volere dell’imperatore Costanzo II nel 357, fu collocato nella spina del Circo Massimo insieme all’obelisco Flaminio. Fu ritrovato diviso in tre pezzi nel 1587 e collocato in corrispondenza della Loggia delle Benedizioni, in continuità prospettica con la Basilica di Santa Maria Maggiore, alla fine di via Merulana.
  4. Obelisco FlaminioL’Obelisco Flaminio, che oggi si trova a Piazza del Popolo, è alto 25,90 metri e fu realizzato in Egitto durante il regno del faraone Ramses II. Fu portato a Roma nel 10 dall’imperatore Augusto e collocato sulla spina del Circo massimo. Ritrovato nel 1587, l’obelisco fu collocato nella posizione attuale da Domenico Fontana nel 1589.
  5. Obelisco Agonale di piazza NavonaL’obelisco Agonale è alto 16,53 metri. Fu realizzato all’epoca dell’imperatore Domiziano, imitando i modelli egiziani e copiandone i geroglifici. Collocato inizialmente presso Albano, fu fatto spostare nel 311 da Massenzio nel circo della sua villa, sulla Via Appia Antica. Nel 1651, su commissione del papa Innocenzo X, l’obelisco fu recuperato per far parte della Fontana dei Quattro Fiumi, realizzata tra il 1648 e il 1651 dall’architetto e scultore Gian Lorenzo Bernini davanti alla chiesa di Santa Agnese in Agone, in piazza Navona.
  6. Obelisco del QuirinaleL’Obelisco del Quirinale è alto 14,63 metri e, come il suo gemello, l’obelisco Esquilino, risale all’epoca dell’imperatore Tito Flavio Domiziano, I secolo d.C. Anch’esso fu collocato all’ingresso del Mausoleo di Augusto e ritrovato nel 1527. Nel 1786, per volere del Papa Pio VI, entrò a far parte della Fontana dei Dioscuri, in Piazza del Quirinale.
  7. Obelisco Sallustiano L’Obelisco Sallustiano, chiamato così perchè decorava gli Horti Sallustiani, che si estendevano nell’area compresa tra il colle del Pincio e il colle del Quirinale, si trova dal 1789 in piazza Trinità dei Monti, sulla sommità della scalinata che sale da Piazza di Spagna. È alto 13,91 metri e fu realizzato in epoca romana. Donato nel 1783 a papa Clemente XII dai Ludovisi, fu trasportato in quell’occasione nei pressi del Laterano, ma solo nel 1789, per volere di Papa Pio VI, l’Obelisco fu collocato nella posizione attuale dall’architetto Giovanni Antinori.
  8. Obelisco di Montecitorio L’obelisco che si erge a Piazza Montecitorio è un monolite di granito rosso, alto 30 metri e fu costruito durante il regno del faraone Psammetico II della XXI dinastia (594-589 a.C.). Fu l’imperatore Augusto a farlo prelevare da Eliopoli e a portarlo a Roma nell’anno 10, insieme all’obelisco Flaminio e a farlo collocare come gnomone dell’orologio in Campo Marzio. Crollato tra il IX e l’XI secolo (non si sa se per un terremoto, un incendio o per l’assedio di Roma del 1084 di Roberto il Guiscardo), l’obelisco si andò progressivamente interrando.Dopo vari infruttuosi tentativi di recupero e ripristino, fu papa Pio VI a farlo rialzare nel 1792, incaricando del progetto l’architetto Giovanni Antinori.
  9. Obelisco della MinervaL’Obelisco che si trova in piazza della Minerva giunse a Roma dall’antica città di Sais, in Egitto, insieme all’Obelisco del Pantheon e all’obelisco di Dogali, per volere dell’imperatore Domiziano. Fu rinvenuto nel 1665 presso il convento di Santa Maria sopra Minerva. Nel 1667 l’obelisco fu collocato dal papa Alessandro VII davanti alla chiesa, su un basamento a forma di elefantino, progettato da Gian Lorenzo Bernini. L’obelisco è un monolite in granito alto 5,47 metri e raggiunge 12,89 metri con il basamento.
  10. Obelisco del PantheonL’obelisco che si trova in piazza della Rotonda fu realizzato all’epoca del Faraone Ramsete II. Fu l’imperatore Domiziano a portarlo a Roma, insieme agli obelischi della Minerva e di Dogali. Nell’antica Roma faceva parte delle decorazioni dell’Iseo Campense, il tempio dedicato al culto della dea egiziana Iside, a Campo Marzio, poco distante dal Pantheon, dove fu ritrovato nel 1373. Nel 1711 Papa Clemente XI  lo fece collocare davanti nella posizione attuasle, sulla fontana di Giacomo della Porta. L’obelisco è un monolite di 6,34 metri, che raggiunge i 14,52 metri complessivi, con il basamento e la croce apicale.
  11. Obelisco di Villa CelimontanaTra le antichità che facevano parte della collezione della famiglia Mattei ospitata a Villa Celimontana, c’era anche un obelisco costituito da due diversi frammenti, il più antico dei quali, quello superiore, di 2,68 metri, risale all’epoca di Ramsete II. Nel 1820 l’obelisco, che complessivamente raggiunge un’altezza di 12,23 metri, fu collocato nei giardini della Villa.
  12. Obelisco del Pincio (o Aureliano)L’obelisco che si trova in Viale dell’Obelisco al Pincio venne realizzato all’epoca di Adriano, in onore di Antinoo, il ragazzo greco da lui amato. Il monolite è alto 9,24 metri e, con il basamento e la bellissima stella che lo sormonta, raggiunge i 17,26 metri. Fu rinvenuto nel XVI secolo a Porta Maggiore, nei pressi delle Mura aureliane. La collocazione attuale risale al 1822, e fu voluta da papa Pio VII.
  13. Obelisco di DogaliL’obelisco di Dogali proviene dal Tempio di Eliopoli in Egitto. Arrivò a Roma insieme agli obelischi del Pantheon e della Minerva per volere dell’imperatore Domiziano. Fu rinvenuto nel 1883 dall’archeologo Rodolfo Lanciani presso la chiesa di Santa Maria sopra Minerva. Nel 1887 fu collocato dall’architetto Francesco Azzurri davanti alla Stazione Termini, per commermorare i 500 caduti della battaglia di Dogali, in Eritrea. Nel 1925 fu spostato nell’attuale collocazione, in Viale Luigi Einaudi, nei giardini di Via delle Terme di Diocleziano.L’obelisco è un monolite di 6,34 metri che raggiunge i 16,92 metri con il basamento e la stella che lo sormonta.

Gli obelischi moderni

  1. Obelisco di Villa MediciL’obelisco che si trova attualmente a Villa Medici è una copia, realizzata nel XIX secolo, di quello che faceva parte della Collezione Medici del Pincio, portato a Firenze nel 1790. L’obelisco è un monolite di granito rosso, alto 9,25 metri.
  2. e 3 Obelischi di Villa Torlonia I due obelischi che si trovano a Villa Torlonia dal 1842 sono alti 10,27 metri e furono realizzati in granito estratto dalle cave di Baveno sul Lago Maggiore per volere di Alessandro Torlonia. Sono dedicati alla memoria dei suoi genitori, Giovanni e Anna Maria Torlonia.
  3. Obelisco del Foro ItalicoCostituito da un monolite di marmo bianco di Carrara, giunto a Roma con un eccezionale trasporto lungo il fiume Tevere, l’obelisco, che raggiunge i 36,59 metri di altezza, venne eretto nel 1932 davanti al complesso sportivo del Foro Italico. Da anni si parla della possibilità di rimuovere questo monumento, simbolo del fascismo, o di cancellarne l’esplicita dedica incisa nel blocco di marmo.
  4. Obelisco di MarconiVenne eretto nel 1959, nel quartiere EUR, nel corso dei lavori per le Olimpiadi del 1960. È alto 45 metri, ha una struttura in cemento armato rivestita da 92 pannelli scolpiti, in marmo di Carrara. L’opera è dello scultore e pittore Arturo Dazzi ed è dedicata a Guglielmo Marconi.
  5. Obelisco Novecento Si tratta di una scultura in bronzo, opera di Arnaldo Pomodoro, collocata in Piazzale Pier Luigi Nervi, davanti al PalaLottomatica, nel quartiere EUR. È alta 21 metri ed è stata inaugurata nel 2004.

La città dispone di una serie innumerevoli di locali dove poter consumare un veloce spuntino a base di pizza, supplì, insalata o pasta non mancano ovviamente le grandi catene di fast-food come Spizzico o Mc Donald anche se consigliamo di orientarvi su di un pezzo di pizza al taglio in qualche bottega (a Roma non si può sbagliare!). Negli ultimi anni sono sorti diversi locali dove è possibile consumare panini al kebab o prodotti di rosticceria. Se siete nei pressi del Pantheon non mancate di gustare il miglior caffè di Roma a Sant'Eustacchio in alternativa una gustosa granita al caffè. Diverse sono le gelaterie che offrono gelati di produzione artigianale noi abbiamo provato Benfatto. Se poi volete gustare una romantica cena vi consigliamo di recarvi a Trastevere dove potrete trovare numerosi locali anche a prezzi contenuti che preparano specialità romane. Tra i piatti tipici della cucina che potrete assaporare, oltre alla squisita pizza, vi sono un insieme di piatti piuttosto semplici ma gustosi serviti in genere in porzioni piuttosto abbondanti. Ttra questi segnaliamo gli spaghetti cacio e pepe, le fettuccine alla ciociara, pasta e fagioli oppure pasta e ceci, i pomodori al riso,  la pajata a base di intestino di vitello o agnello con carote, sedano, cipolle e vino bianco, la coratella con carciofi, a base di frattaglie di agnello cotte con i carciofi, i fagioli con le cotiche e le verdure passate nella pastella e fritte tra queste i fiori di zucca ripieni di mozzarella. Spesso i locali offrono come aperitivo la bruschetta alla romana, a base di pane casereccio abbrustolito e condito con aglio sale e olio.

A Roma i posti dove mangiare bene sono tanti, tantissimi, e ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche. Sia che si voglia gustare piatti tipici della cucina romana, sia che si preferisca la cucina internazionale, le possibilità di scelta sono infinite. Da evitare, se possibile, tutti i locali decisamente troppo turistici, a cominciare da quelli con camerieri in strada che cercano di attirare clienti, e scegliere piuttosto quelli con una clientela romana o, almeno, mista.

Un aggiornamento sui ristoranti più apprezzati si trova facilmente su siti come tripadvisor, Marcopolo, Informa giovani, Puntarella Rossa ecc., le cui valutazione sono da prendere solo come orientamento di massima. Quelli che seguono sono invece locali che abbiamo provato e che ci sentiamo di raccomandare. Non sono per lo più locali turistici e non tutti sono in centro, ma, se avrete la pazienza di cercarli, siamo sicuri che non vi deluderanno.

Eataly

Eataly non ha certo bisogno di presentazioni. Quello che possiamo dire è che è sempre una sorta di festa visitare questa bella sede romana, che ha anche il pregio di aver valorizzato un’area abbandonata e dato lavoro a centinaia di persone. All’interno troverete tutto il meglio dei prodotti italiani, oltre a ristoranti, bar, una fabbrica di mozzarella, una di birra, la possibilità di frequentare corsi e tanto altro ancora. L’eccezionale qualità dei suoi prodotti e il suo lungo orario rendono Eataly uno dei luoghi più amati e frequentati della capitale, da non perdere anche per acquistare souvenir gastronomici d’eccezione.

Eataly si trova in Piazzale XIII Ottobre (alle spalle della stazione Ostiense); è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 24.00.

Da Roberto e Loretta

Meglio conosciuto come “Quelli di Via Gabi”, la loro sede storica, questo è un locale nato nel 1952 dove mangiare il meglio della cucina italiana e romana, a cominciare da cacio e pepe, gricia, amatriciana, ma anche baccalà, trippa, timballo di alici e carciofi.....
La pasta e i dolci fatti in casa, gli ingredienti di altissima qualità, l’abilità e la lunga tradizione in cucina dei proprietari, l’atmosfera amichevole e l’arredamento retrò, con mobili e foto anni ’50 e ‘60, ne fanno un ristorante assolutamente da non perdere. Se poi volete volete concedervi un’esperienza d’eccezione o festeggiare un anniversario con un gruppo di amici., sappiate che il locale offre anche la possibilità di prenotare una saletta privata.
I prezzi non sono economici, ma vi assicuriamo che il rapporto qualità/prezzo è ottimo. È consigliabile la prenotazione.

Da Roberto e Loretta si trova in Via Saturnia 18, tel. 06 77201037

Renato e Luisa, quelli della Taverna

Renato (chef e sommelier) e Luisa (eccezionale padrona di casa) gestiscono questo piccolo ristorante, aperto solo di sera, che si trova proprio dietro Largo di Torre Argentina. È il posto ideale per gustare ottime rielaborazioni della cucina romana, ricette vegetariane e dolci fatti in casa. I piatti sono tutti cucinati con olio extravergine e accompagnati da pane e grissini fatti in casa. Il sito offre una bella presentazione del locale e dei menù disponibili, nel rispetto delle stagioni. È necessaria la prenotazione

Renato e Luisa, quelli della Taverna si trova in Via dei Barbieri 25, tel. 06 6869660

La Luna d’oro

Questo piacevole Wine Bar centralissimo (si trova in una traversa di via del Corso, proprio di fronte al Conservatorio di Musica Santa Cecilia), offre la possibilità di una sosta per un buon caffè, gustare panini ben imbottiti e piatti gustosi, diversi ogni giorno. Non mancano le specialità vegetariane e partenopee. Dalle 16,00 alle 21,30 il locale diventa sala da te e wine bar con degustazione di aperitivi a buffet. Ottimo il rapporto qualità/prezzo.

La luna d’oro è in via dei Greci 25, tel. 06 36001735

Antica Birreria Peroni

Questa antica birreria, aperta nel lontano 1906, si trova a due passi da Piazza Venezia e da Via del Corso, in uno dei luoghi più centrali e pieni di storia della capitale. È uno dei locali più noti e frequentati di Roma, famoso per la sua ottima birra e per i suoi piatti di antica tradizione, a base di carne rigorosamente italiana e wurstel tedeschi, accompagnati da crauti, patate o fagioli in umido. Il locale è aperto dal lunedì al sabato dalle 12.00 alle 24.00; non è prenotabile.

L’antica Birreria Peroni si trova in Via di San Marcello 19, tel. 06 6795310.

Caffè Novecento

Se amate le atmosfere raffinate e un po’ retrò, questo locale è quanto di meglio possiate trovare. Del resto basta dare un’occhiata da fuori per sentirsi irresistibilmente spinti ad entrare: la spettacolare mostra di torte e pasticcini di loro produzione, l’elegante arredo con sedie e tavoli Thonet e lampade liberty, la musica soffusa, i giornali a disposizione: insomma gli ingredienti per una sosta rilassante ci sono davvero tutti. Ottima la scelta dei thè e la caffetteria in genere, professionale e curato il servizio. Anche se meno appariscenti dall’ingresso, ci sono anche ottime torte salate e piatti cucinati, per lo più a base di verdure che fanno di questo locale un ottimo punto di riferimento anche per brunch o pranzi veloci, ma di qualità. I prezzi ai tavoli non sono bassi, ma una sosta di autentico relax in questo locale è assolutamente da consigliare.

Via del governo Vecchio 12
Autobus 40 fermata Chiesa Nuova; 62, 64 e 571 fermata C.so Emanuele /Tassoni

Antico Caffè Greco

È il caffè letterario per eccellenza. Aperto fin dal 1760, deve il suo nome al paese d’origine del suo fondatore Nicola della Maddalena. È, dopo il caffè Florian di Venezia, il più antico d’Italia, un’Italia che allora non esisteva ancora! Da allora, ha visto passare nelle sue bellissime sale un impressionante numero di scrittori, artisti, intellettuali, ma anche celebrità e regnanti, da Gabriele d’Annunzio a Massimo d’Azeglio, da Vitaliano Brancati, da Giacomo Leopardi a Franz Liszt, da Ennio Flaiano a Mariano Fortuny, da Felix Mendelssohn a Nikolai V. Gogol, da Carlo Levi a Renato Guttuso, che nel 1976 lo ha dipinto in uno dei suoi quadri più famosi. E si potrebbe continuare: la lista è lunghissima! Ci si può ancora sedere sul divano dove soleva prendere posto Andersen e prendere idealmente un caffè con Sthendhal, Mark twain, Wagner, Bizet….. Il caffè Greco, arredato in stile ottocentesco e servito da camerieri rigorosamente in frac, è famoso anche per le opere d’arte e i cimeli storici (più di 300) che ospita nelle sue sale.

Il Ministero della Pubblica Istruzione lo ha dichiarato, fin dal 1953, locale di interesse particolarmente importante. Ogni primo mercoledì del mese vi si riunisce il Gruppo dei Romanisti, accademici e studiosi che, dal 1940, pubblicano ogni anno nella Strenna dei Romanisti i loro studi sulla Capitale.

I prezzi del Caffè Greco sono, ovviamente, decisamente cari. Se si riflette però sull’idea che visitare il caffè Greco di Roma, così come il Caffè Florian di Venezia è, a tutti gli effetti, come visitare un museo o addirittura qualcosa di più, visto che la storia e i personaggi di tre secoli hanno attraversato proprio queste sale, si può, almeno una volta, sedersi ad uno dei suoi tavoli per un caffè, un tè, un brunch indimenticabili. E, in tutti i casi, concedetevi almeno un caffè al banco (è ottimo!) e la possibilità di fare un giro nelle sue sale. Anche le sue toilette meritano di essere viste.

Via dei Condotti 86
Metro A fermata Spagna - Autobus 62, 80, 80 bis fermata S. Claudio; 117 e 119 fermata L.go Goldoni; 280 fermata

La limonaia di Villa Torlonia

Dopo l’attento restauro che ha riportato (e sta riportando) in vita tutte le strutture esistenti all’interno di Villa Torlonia, dopo un abbandono durato decenni, la Limonaia, bella struttura immersa nel verde, è diventata una caffetteria, pizzeria. Sarà bello iniziare la giornata con una bella colazione servita ad una dei suoi tavoli, così come sarà comodo un brunch o una pizza serale durante o dopo la visita alle tante proposte che la Villa offre ai visitatori. Ci sono infatti i Musei, la splendida Casina delle Civette, il Teatro e Technotown, ludoteca dedicata alle nuove tecnologie per i ragazzi tra gli 8 e i 17 anni, che si trova nel Villino Medioevale, proprio a fianco della Limonaia. Anche se alcuni clienti sostengono che il rapporto qualità/prezzo potrebbe essere migliorato, il luogo è davvero particolarmente piacevole, soprattutto quando, nella bella stagione, si può approfittare dei tavoli all’aperto.

Villa Torlonia, ingresso Via L. Spallanzani 1
Aperto tutti i giorni: Bar/caffetteria ore 10.00-24.00
Cucina ore 12.30-15.30   e   19.30-24.00
Lunedì e martedì chiusura ore 18.00
Autobus  60, 62, 90 fermata Nomentana/Trieste - Tram 3 e 19 fermata Pza Galeno - Metro B fermata Policlinico

Cinecaffè Casina delle Rose a Villa Borghese

A due passi da Via Veneto e poco più da Piazza di Spagna (grazie ai tapis roulant della Metro A), nel verde di Villa Borghese, questa splendida caffetteria vi incanterà sia per la location, sia per l’ottima qualità dei suoi prodotti e per la professionalità del suo servizio. È un punto di ritrovo così noto e piacevole che non sarà sempre facile trovare posto, soprattutto al frequentatissimo brunch del sabato e della domenica, o, nelle belle giornate romane quando i suoi tavoli si protendono all’esterno, ma tentare vale davvero la pena. Ottimo anche il ristorante. Si trova nella Casina delle Rose, a ridosso della Casa del Cinema, inaugurata nel 2004 e dedicata a Marcello Mastroianni.

Largo Marcello Mastroianni 1
Aperto tutto i giorni
Caffetteria 9.00-19.00
Autobus 490, 491, 495, 116; domeniche e giorni festivi 120, fermata San Paolo del Brasile - Metropolitana Linea A, fermata Spagna

Terrazza Caffarelli ai Musei Capitolini

É sicuramente uno degli spazi più suggestivi di Roma per lo splendido panorama della città che offre dalla sua terrazza. Anche se una struttura (neppure troppo bella) ne ha occupato uno spazio importante, resta pur sempre uno dei posti dove prendere un caffè a Roma è assolutamente un must. La caffetteria, dove è possibile anche pranzare con insalate, panini o piatti pronti, è aperta dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.30. È consigliabile informarsi sui prezzi al tavolo o limitarsi a consumazioni al banco, per evitare sorprese.

Nonna Betta

Se volete gustare i piatti più tradizionale della cucina giudaico-romana, vi consigliamo questa piccola trattoria, dove è di fatto indispensabile la prenotazione. Si trova al Portico d’Ottavia, uno dei posti più suggestivi di Roma, e offre carciofi alla giudia assolutamente da non perdere, oltre ad un ricco menù di primi, secondi e dolci fatti in casa. Buono il rapporto qualità-prezzo.

Nonna Betta si trova in Via del Portico d’Ottavia 16

La città di Roma offre una quantità innumerevole di sistemazioni sia al centro che verso la periferia o addirittura sul mare di Ostia raggiungibile con un comodo treno. Se avete pochi giorni a disposizione vi consigliamo di rimanere in città dove potrete trovare dalle semplici pensioni agli hotel di lusso, B&B, affitta-camere o case in affitto anche solo per 2-3 giorni. Molte sono le strutture alberghiere appartenenti ad enti religiosi, tra questi vi segnaliamo l'Hotel Casa Valdese nel quartiere Prati Vai al Sito. Noi abbiamo provato l'Hotel Nova Domus, vicino alla città del Vaticano, recentemente ristrutturato, dispone di camere molto spaziose e offre un abbondante colazione a buffet, spesso pratica offerte molto vantaggiose. Vai al sito. Probabilmente non avreste mai pensato che a Roma si potesse dormire in uno Scout Center, questo centro di ospitalità e accoglienza è un buon ostello, confortevole e con un buon rapporto qualità/prezzo. Si trova a due passi dalla stazione Tiburtina, in una zona tranquilla, nei pressi della splendida Villa Torlonia. La struttura ospita anche un risto-pub, La Cambusa, che ha adottato una cucina a Km 0 utilizzando prodotti della campagna romana e laziale. Vai al Sito. Di seguito alcuni link

Aree sosta Camper
Campeggi e Agriturismi
Hotel

è la card che consente:
di viaggiare per 3 giorni su tutti i mezzi pubblici della città (con esclusione dei trasporti da e per gli aeroporti)
di avere accesso gratuito o ridotto ai Musei
di avere una app per scaricare informazioni
La card è in vendita al prezzo di € 34.00 on line, telefonando al call center turistico 060608 e presso musei e P.I.T.

Vai al Sito

060606

è il call center (efficace, efficiente e gentile!!!!) del Comune di Roma, utile per avere informazioni sulla città: orari, viabilità.....; è attivo tutti i giorni, 24h su 24. Il costo è quello di una telefonata urbana.

060608

è il call center turistico-culturale. È attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00. anche in questo caso, il costo è quello di una telefonata urbana. Fornisce informazioni su musei, mostre, eventi. Effettua prenotazioni e consiglia percorsi. P.I.T. Punti di Informazione turismo: informano su mostre, eventi, trasporti, ristoranti, hotel e forniscono mappe del centro storico. Un elenco dei P.I.T. è disponibile al sito

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