L'area marina protetta è suddivisa in due zone:
Zona 1. (Riserva integrale)
Va da Punta Manza a Punta del Trattoio. Vietati accessso, navigazione, sosta, ancoraggio, immersioni.
Zona 2.
Si estende fino a 3 miglia al largo. Vietata la pesca professionale, sportiva, subacquea.
Per ulteriori informazioni, telefonare al numero 0565 919411, o andare al sito
È una delle stranezze dei Castelli Romani assolutamente da non perdere.
Tra Rocca di Papa ed Ariccia, c’è una strada che ha tutte le caratteristiche di una strada in salita. Se però provate a far rotolare un oggetto (una bottiglia di plastica o qualcosa del genere), ci si accorge che questo rotola in senso contrario e va …. in salita.
Il fenomeno è stato a lungo studiato, e in rete si trovano filmati, considerazioni e commenti, ma noi vi consigliamo di provare personalmente, soprattutto se viaggiate con bambini e ragazzi.
La Salita in Discesa si trova lungo la statale 218, a 30 Km a sud di Roma. Provenendo da Rocca di Papa, a circa 200 metri dopo l’incrocio con la SS217 “Via dei Laghi” (41°44'05''N 12°41'30''E) .
Attenzione: la strada è trafficata. Vi consigliamo di fare l’esperimento di giorno, posizionando il triangolo per la sosta e indossando le pettorine catarifrangenti.
……e non dimenticate di recuperare la bottiglia!!!! :)
Affacciato sul lago di Albano, Castel Gandolfo è considerato uno dei luoghi più suggestivi d’Italia. Se la stagione lo consente, è il posto migliore per concedersi una bella nuotata, in giro in canoa o anche una lunga passeggiata lungolago.
Da non perdere:
- il Palazzo Pontificio
- Villa Torlonia, che risale al 1500
- Un pranzo o una cena in un ristorante con vista del lago, come Pagnanelli, che vanta una lunga tradizione familiare.
Ad Ariccia vi aspetta un itinerario di ricerca di opere del Bernini, che passa per la barocca Piazza di Corte, per la Chiesa di San Nicola e per la Collegiata di Maria SS Assunta in cielo, che risale al 1664.
Da non perdere:
- Palazzo Chigi ed al suo splendido parco, che annoverò tra i suoi ospiti anche Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse
- Palazzo Primoli in stile neoclassico, che fu acquistato nel 1820 da Carlo Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone ed ospitò nelle sue stanze Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse.
- il panino con la porchetta
- un antipasto di salumi laziali ed un buon bicchiere di vino in una delle caratteristiche fraschette (Vai all'elenco delle Fraschette). Una delle più famose è La fraschetta di Sora Ines, in via Borgo San Rocco
È davvero suggestivo pensare che Albano Laziale si trova in un luogo i cui primi insediamenti risalgono addirittura al I millennio a.C. Abano è la cittadina più grande dei Castelli Romani.
Da non perdere: - una passeggiata lungo il bellissimo lago;
- una visita all’antico Anfiteatro
- la Chiesa di Santa Maria Stella, costruita sopra le Catacombe di San Senatore: una vera meraviglia che risale al XVI secolo.
I Castelli Romani, oltre al vino e al buon cibo per cui sono famosi nel mondo, hanno legato il proprio nome anche al mondo della Ricerca Scientifica.
- A Frascati c’è uno dei più importanti centri di ricerca dell’ESA (l’agenzia spaziale europea) per l’osservazione satellitare
- Monte Porzio Catone ospita una sede distaccata dell’Osservatorio Astronomico Nazionale
- A Rocca di Pappa, dove nel 1889 lo scienziato Michele Stefano De Rossi fondò l’Osservatorio Geodinamico reale (utilizzato anche da Guglielmo Marconi per alcuni dei suoi esperimenti), ha sede il Museo di Geofisica
- Nel Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo ha sede dal 1935 l’Osservatorio Astronomico della Santa Sede , detto Specola Vaticana
- Monte Porzio Catone ospita il Centro di Ricerca INAIL che si occupa di Salute e Sicurezza del Lavoro
Importante l’offerta museale che offrono i Castelli Romani: ve ne segnaliamo alcuni:
- Museo Archeologico Tuscolano di Frascati
- Museo Etiopico Guglielmo Massaia a Frascati
- Museo Civico Umberto Mastroianni a Marino
- Museo Civico Archeologico di Albano Laziale
- Il Museo del Barocco Romano ad Ariccia
- Il Museo delle Navi Romane a Nemi
- Museo Civico Lanuvino a Lanuvio
- Museo Diffuso del Vino, Museo della Città e Barco Borghese a Monte Porzio Catone
- Musei Civici Archeologici e Museo Diocesano a Velletri
- Pinacoteca di San Sivestro a Monte Compatri
Con la grande abbondanza di acqua che caratterizza tutta la zona dei Castelli Romani, non potevano mancare le fontane, che furono uno degli elementi architettonici più ricorrenti nel corso dei secoli. Ve ne segnaliamo alcune:
- A Marino è famosissima la fontana dei Quattro Mori di piazza Giacomo Matteotti, che risale al 1632. Voluta per ricordare la vittoria di Marcantonio Colonna nella battaglia di Lepanto, è celebrata ogni anno durante la Sagra dell’Uva, quando il vino bianco viene sostituito all’erogazione dell’acqua e distribuito. Sempre a Marino c’è anche la Fontana del Tritone del 1889, opera dello scultore Michele Tripisciano,
- A Genzano c’è la nota Fontana del Vino in Piazza Tommaso Frasconi, che risale al XIX secolo.
- Molto antica è la fontana degli Scogli a Lanuvio, opera dell’architetto Carlo Fontana, che la realizzò nel 1675.
- Risale al XVII secolo anche la Fontana di San Pietro a Frascati
- La Fontana della Barcaccia di Piazza Giuseppe Garibaldi a Rocca di Papa fu progettata, con tutta probabilità da Gian Lorenzo Bernini e ricavata da un unico blocco di tufo.
- A Velletri sono molte le fontane che risalgono al XVII secolo, come quella di Piazza Mazzini (1612) e quella di Piazza Cairoli (1632).
Molti luoghi dei Castelli Romani sono stati indimenticabili set cinematografici, come ad esempio:
Albano Laziale: Totò e Carolina, Mario Monicelli,1953
Nemi: Questa è la vita, Giorgio Pàstina, Mario Soldati e Luigi Zampa, 1954
Lago di Albano: Le notti di Cabiria, Federico Fellini, 1957
Ariccia, Palazzo Chigi: Il Gattopardo, Luchino Visconti, 1963
Gli antichi Castelli feudali che hanno dato il nome ai “Castelli Romani” erano fortificazioni che, con il passare degli anni, andarono in parte distrutte e in parte furono invece trasformate in ville padronali, spesso residenze estive.
L’unica fortificazione ancora esistente è costituita dalle mura dell’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata, realizzata nel XVI secolo dall’abate Giuliano della Rovere. Tracce sono tutt’ora visibili anche in altri Comuni, come le torri della Rocca Frangipane di Marino, la Torre “saracinesca” di Genzano di Roma; la torre di Palazzo Ruspoli a Nemi e le mura e le torri ancora presenti a Lanuvio.
Decisamente più semplice la ricerca degli antichi Castelli che diventarono, a partire dal XV secolo, residenze patrizie, come:
Il territorio dei Castelli Romani è un’area molto importante dal punto di vista archeologico. I siti sono numerosissimi, ma quelli sicuramente da non perdere sono:
Con l’obiettivo di tutelare l’integrità delle caratteristiche naturali e culturali dell’area, un tempo occupata dal Vulcano Laziale, nel 1984 è stato istituito il Parco Regionale dei Castelli Romani, di cui fanno parte quindici Comuni: Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora e Velletri.
Il Parco, che ha una estensione di 15,000 ettari, offre molte opportunità per usufruire al meglio e in modo corretto del territorio: oltre a quattro aree di sosta in punti strategici, ad una fitta rete di sentieri, ad un’area didattico-faunistica, vi sono anche un Sentiero interpretativo sul lago di Albano, uno Stagno didattico e il Sentiero delle stelle. Informazioni pratiche, iniziative ed eventi sono facilmente reperibili sul sito.
Aereo
Aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino.
Auto
Treno
Stazioni di Roma Termini e Roma Tiburtina:
Autobus
Dal capolinea della Metro A “Anagnina” bus Cotral per tutti i Comuni: Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora e Velletri. Una piantina del Parco dei Castelli Romani si può scaricare a questa pagina
Le cosiddette “scampagnate fuori porta” dei romani sono una consuetudine antica, a vanto dell’ottima tradizione enogastromica dei Castelli. Nascono come usanza popolare: l’idea di passare una giornata fuori casa, senza spendere una fortuna. Si poteva infatti andare con i mezzi pubblici alle “fraschette” castellane e consumare il cibo portato da casa o il panino con la porchetta, acquistando nel locale solo il tipico e fresco boccale di vino bianco, appena portato su dal grottino. Le fraschette erano chiamate così per il grande ramo di alloro (la “frasca”) appoggiato all’entrata, con cui si distinguevano dai normali ristoranti.
Tornando al vino, l’industria più fiorente dei Castelli è tutt’ora legata alla produzione del Frascati e del Marino DOC, considerati due dei cinque migliori vini del Lazio. Ci sono molte cantine sociali dove poter degustare e acquistare la produzione locale, come ad esempio:
Ogni località dei Castelli ha una sua specialità e così Ariccia è famosa per le fraschette e la porchetta, Grottaferrata per i suoi ristoranti di ottima cucina romana, Frascati per il vino e per la cucina d’élite, Genzano e Lariano per il pane, Marino per il Vino, Nemi per le fragoline di bosco……
Oltre alle feste patronali, facilmente reperibili nei siti dei diversi Comuni, desideriamo segnalarvi le Feste, le Sagre e gli Eventi che consentono di conoscere meglio i Castelli Romani, proprio attraverso queste loro specialità:
Sagre e Feste:
- Sagra dell’Uva a Marino, prima domenica di Ottobre
- Infiorata di Genzano di Roma, giugno
- Sagra della Ciambella al mosto a Marino, terza domenica di ottobre
- Sagra della Porchetta ad Ariccia, primo fine settimana di settembre
- Festa del Pane a Genzano di Roma, a settembre
- Sagra delle Fragole a Nemi, prima domenica di giugno
- Festa dell’Uva e dei Vini a Lanuvio, ad ottobre e a Velletri, terza domenica di settembre
- Sagra della Bruschetta con il pane di Lariano, a Lariano a maggio
- Sagra dell’Uva Italia a Colonna, quarta domenica di settembre
- Sagra del Fungo Porcino a Lariano, a settembre
- Sagra della Castagna a Rocca di Papa, terza domenica di ottobre
- Sagra della Ciambella degli Sposi a Rocca di Papa, terza o quarta domenica di settembre
Eventi:
- Settimana Europea della Ricerca a Frascati, settembre
- Fiera di Grottaferrata a marzo
- Fiera Intercontinentale delle Orchidee a Monte Porzio Catone, aprile
- Festa della Musica a Lanuvio, a giugno
- Sfida dei Borghi a Monte Compatri, ad agosto
“Per chi non è stato a Roma dirò che dalla Porta San Giovanni in Laterano, guardando a scirocco, si scorge dopo quattordici miglia di una pianura leggermente ondulata, ove non sorge un albero ma solo sepolcri e infranti acquedotti, si scorge, dico, nel vapore de’ giorni sereni, una linea di monti azzurri di grandiose forme che, partendo dalla Sabina, si vengono alzando con variati e graziosi contorni sino ad una punta più elevata di tutte, detta Monte Cavi. Da questa s’abbassa di nuovo la catena, e con un declivio moderato ed una lunghissima linea, scende alla pianura e vi si perde a non gran distanza dal mare.” Massimo d’Azeglio (da “I miei Ricordi”, ed. BUR 1966, cap 19, pag 236).
Non solo è bella ed evocativa, ma questa descrizione di Massimo d’Azeglio è anche molto fedele ed ancora attuale. Nonostante i chilometri di brutta periferia che si sono andati nel tempo a frapporre tra il centro di Roma e i Castelli, infatti, nelle belle e luminose giornate romane, chiunque può rivivere l’emozione dello stesso d’Azeglio, guardando in direzione sud est, e seguire il suggestivo profilo dei Colli Albani.
I Castelli Romani, resti di un grandioso edificio vulcanico, con il loro clima fresco, i bei laghi, l’abbondanza di ottima acqua sorgiva e i campi fertili divennero presto un’ambita meta di villeggiatura di papi e nobili famiglie romane, come ancora oggi testimoniano splendidi dimore come Villa Aldobrandini di Frascati e Palazzo Chigi ad Ariccia.
A pochi Km da Roma, i Castelli si prestano sia a gite da fare nell’arco di una giornata, sia a percorsi di più giorni, favoriti dalle breve distanze e dall’interessante patrimonio storico, artistico e culturale che li contraddistingue.
I Castelli Romani, una delle più classiche e tradizionali gite fuori porta, si prestano anche a tour enogastronomici alla scoperta dell’ottima cucina romana e laziale.
Se è vero il detto che “tutte le strade portano a Roma”, sembra che da Roma fossero molte e molto frequentate tutte le strade che conducevano ai “Castelli”.
La denominazione “Castelli Romani” risale al XIV secolo, periodo di grandi difficoltà politiche ed economiche per gli abitanti di Roma. Tra il 1309 e il 1377, infatti, il papato fu trasferito ad Avignone e molte famiglie cercarono di sfuggire ai disordini e all’insicurezza che regnavano in città chiedendo asilo nei castelli posti sui Colli Albani, che appartenevano alle famiglie feudali romane, come i Savelli, gli Annibaldi, gli Orsini e i Colonna.
Fin dal 1200, infatti, i monaci cistercensi dell’Abbazia di Sant’Anastasio alla Tre Fontane a Roma avevano eletto l’antico convento di Santa Maria ad Nives nei pressi di Rocca di Papa loro luogo di villeggiatura per l’aria salubre che vi si respirava. Anche il Papa ed i nobili romani, testimoniando lo stesso amore per il bel clima dei Colli Albani, vi erano andati edificando i loro castelli, la maggior parte dei quali evolveranno, nel corso dei secoli, in splendide ville e residenze.
La piacevolissima zona dei castelli romani è un’area di natura vulcanica, che deve il suo aspetto attuale al crollo del grande Vulcano Laziale, avvenuto alcune centinaia di migliaia di anni fa. In quell’occasione, il collasso della bocca principale del vulcano diede origine ad una serie di bocche secondarie, la più importante delle quali è l’attuale Monte Cavo, alto 949 m., mentre le altre divennero laghi, molti dei quali si sono prosciugati nel tempo. I due laghi superstiti, il lago di Albano e quello di Nemi, sono, quindi, laghi vulcanici che si sono formati dall’incontro tra il magma e l’acqua presente nel sottosuolo, tra i 100.000 e i 20.000 anni fa e rappresentano la principale risorsa idrica del territorio. Tutta la zona è ricca di sorgenti che assicurano una fornitura d’acqua di ottima qualità a tutti i Comuni del comprensorio.
La maggior parte del territorio è costituita da quello che viene definito “materiale eruttivo finale”, che ha dato origine, per esempio, alle cave di marmo peperino di Marino, Albano ed Ariccia.
L'apertura del Giubileo, cioè la data che segna l'inizio dell'anno Santo, per quello Straordinario della Misericoria è stata stabilità il giorno 8 Dicembre 2015 alle ore 9,30 mentre la chiusura avverrà il 20 Novembre 2016.
La cerimonia avverrà ovviamente in San Pietro con l'apertura ufficiale della Porta Santa, murata durante tutti gli altri periodi dell'anno. Questa tradizione risale al 1423 quando papa Martino V aprì per la prima volta la Porta Santa di San Giovanni in Laterano, in occasione dell'apertura dell'anno giubilare. A quei tempi l'Anno Santo veniva celebrato ogni 33 anni. Fu papa Alessandro VI, nel 1499, a volere che l'apertura della Porta avvenisse anche in Vaticano e nelle basiliche maggiori di Roma. Per esaudire al desiderio papale venne ingrandita una piccola porta laterale della Basilica di San Pietro. Per l'eccezionale evento il papa volle fosse stilato un preciso cerimoniale di apertura e di chiusura, affidandone l'incarico a Giovanni Burcardo, maestro delle cerimonie pontificie. Tranne alcuni piccoli ritocchi avvenuti nel 1525 il rituale rimase invariato fino al 1950 quando vennero apportate delle modifiche al cerimoniale di chiusura, mentre 1975 si attuarono delle modifiche al cerimoniale di apertura. Il Santo Padre, secondo il nuovo cerimoniale, non percuoterà più il muro che chiude la Porta Santa con il martelletto per tre volte ma, aprirà direttamente la porta spingendo le valve con le mani, dall'interno della basilica due sampietrini provvederanno a terminare l'opera. Appena la porta sarà completamente aperta l'interno della basilica verrà completamente illuminato e il Pontefice si inginocchierà per alcuni momenti di preghiera.
Di seguito sono elencati gli antichi riti:
- Il Papa si veste all'interno del Palazzo Apostolico poi insieme ai cardinali si reca nella Cappella Sistina. Qui ha luogo l'invio dei cardinali legati all'apertura delle altre porte e all'adorazione del SS.mo Sacramento
- La processione si dirige alla porta santa al canto del Iubilate Deo o del Veni Creator Spiritus
- Il Papa dice l’orazione Deus qui per Moysem
- Poi riceve il martello, dice i versetti Aperite mihi portas iustitiæ e percuote tre volte il muro della porta santa.
- Il Papa ritorna alla sede e dice l’orazione Actiones nostras
- I muratori proseguono l’opera di apertura mentre si canta il Salmo Iubilate Deo omnis terra
- Il Pontefice genuflette sulla soglia della porta.
- Il Papa passa per primo per la porta santa mentre il coro canta il Te Deum laudamus- La processione si dirige verso l’altare per la celebrazione dei Vespri.
Nei giorni successivi l'apertura della Porta Santa di San Pietro vengono aperte anche le altre porte sante della città:
Santa Maria Maggiore
San Paolo Fuori le Mura
San Giovanni in Laterano
Per partecipare alla cerimonia di apertura è necessario possedere il biglietto di ingresso
Le notti del Sestriere, ma spesso anche le giornate, si animano di musica e divertimento. Molti sono infatti i locali frequentati da giovani e meno giovani che la sera si animano con musica, feste a tema o eventi di vario genere. Tra i locali più frequentati troviamo sicramente il Tabata seguito dalla Vecchia Miniera e dal Brahams Pub.
Durante l'anno in occasione di eventi particolari o competizioni sportive, le vie e i locali del centro la sera si animano di feste e musica nelle quali non è difficile incontrare personaggi sportivi o dello spettacolo. Di particolare richiamo sono eventi come lo Snow Break Revolution, che segna l'apertura della stagione invernale, un evento dedicato ai più giovani con 72 ore di musiche e party, l'Uovo d'Oro Zoom, il Festival della Danza, le settimane di atletica, il Sestriere Film Festival, la Ciclolonga, oppure le varie competizioni organizzate dal circolo del golf.
Se poi proprio non potete fare a meno di sciare, il Sestriere la sera offre bellissime piste da sci illuminate!
Anche se non sapete sciare, e non avete alcuna intenzione di imparare, una vacanza al Sestriere può offrirvi molte opportunità di svago. Si parte dalle bellissime escursioni sulle ciaspole organizzate da accompagnatori esperti per arrivare a gite sulle slitte trainate da cani da slitta oppure escursioni in motoslitta, pattinare sulla splendida pista per il pattinaggio su ghiaccio oppure nuotare nella moderna piscina coperta con collegamento outdoor. Se tanto sport vi farà sentire un po' stanchi e affaticati niente di meglio che rilassarvi in una delle tante SPA o dedicarvi allo shopping in uno dei bellissimi negozi del centro.
Il Sestriere è molto apprezzato anche in estate per le sue piste di mountain bike, infatti costituisce una delle tappe del circuito Alpi Bike Resort, per le sue bellissime passeggiate tra boschi e ruscelli percorribili anche a cavallo, per il suo campo da Golf tra i più alti d'Europa, per la sua piscina con ampio giardino per rilassarsi al sole, e per le numerose strutture sportive che mette a disposizione dei turisti. Di notevole interesse sono anche le escursioni ad antiche fortificazioni e residenze Sabaude della zona.
E' il nome dato al comprensorio sciistico che comprende i comuni di Sestriere, Sauze d'oulx, Sansicario, Cesana, Pragelato, e Montgenèvre e, credeteci, il nome non poteva essere più azzeccato! Un vero paradiso per gli amanti dello sci e della natura, chilometri di piste sempre perfettamente innevate, impianti di risalita all'avanguardia, confortevoli rifugi ove consumare un pasto caldo, speciale illuminazione che permette di sciare anche in notturna, piste sempre molto soleggiate, un mix di ingredienti perfetto per una indimenticabile vacanza sulla neve.
La Via Lattea è posta ad un altitudine che parte dai 1357 metri per arrivare ai 2840, si compone di ben 212 piste adatte sia ai principianti che agli sciatori esperti. Le piste sono così classificate:
- 7 piste verdi
- 67 piste blu
- 97 piste rosse
- 41 piste nere
per un totale di oltre 300 chilometri di discese.
Per chi si avvicina per la prima volta a questo sport, sul luogo si trovano ben 14 scuole di sci per un totale di 800 maestri.
Da non perdere il giro della Via Lattea una serie di piste tra loro collegate che permettono attraverso 21 impianti di risalita di effettuare una gita giornaliera tra le vette. Il percorso può essere iniziato in qualsiasi punto e, ad uno sciatore medio, servono all'incirca 6 ore. Fate però bene attenzione agli orari di apertura e chiusura delle piste e procuratevi una mappa.
Se alla sera non siete ancora stanchi allora potete concedervi una sciata sulla pista illuminata Kandahar Giovanni Alberto Agnelli con arrivo direttamente nel centro del paese. Si tratta di una pista nera molto tecnica utilizzata anche per le gare di Slalom sia maschili che femminili, su questa hanno gareggiato sciatori del calibro di Alberto Tomba e Deborah Compagnoni.
Fanno parte del comprensorio anche 6 Baby Fun Park dotati di gonfiabili e mini piste per la gioia dei più piccoli.