È una delle chiese più grandi al mondo. Fu edificata dall’Imperatore Costantino nel 320 sul luogo di sepoltura dell’Apostolo Pietro. Più di mille anni dopo, papa Nicola V ne iniziò il restauro affidandolo a Leon Battista Alberti e a Bernardo Rossellino: l’idea, poi ripresa a metà del 1400 dal Bramante, su incarico di papa Giulio II, era quella di fondere insieme, in una costruzione grandiosa, gli elementi architettonici del Pantheon e della Basilica di Massenzio. Durante i pontificati successivi i lavori di quella che fu chiamata la fabbrica di San Pietro furono appannaggio degli artisti più importanti dell’epoca, quali: Raffaello, Giuliano e Antonio da Sangallo, Maderno che ne realizzò la facciata su disegno di Michelangelo. Fu Michelangelo a progettarne anche la cupola, ultimata poi da Giacomo Della Porta. Proprio sotto la cupola, nella Confessione, si trova la tomba di San Pietro, in prossimità dell’Altare Papale. Quest’ultimo è rivolto ad est, ad incontrare i raggi del sole nascente, come nelle Basiliche Paleocristiane. La Basilica di San Pietro, con i suoi 130 metri di altezza per 190 di lunghezza può ospitare fino a 20.000 fedeli. Ha al suo interno un incredibile numero di opere di inestimabile valore, tra le quali spiccano:
la statua di San Pietro, posta al termine della navata centrale, da sempre meta del pellegrinaggio dei fedeli: gli esperti di storia e di arte non hanno ancora trovato un accordo nè sull’autore nè sulla sua datazione.
la Pietà scolpitada Michelangelo, allora ventitreenne, nel 1499 che volle celebrare la vita eterna donando alla Madonna un’immagine di estrema giovinezza. La cintura di Maria riporta la scritta: MICHAEL ANGELVS BONAROTVS FLORENT(inus) FACIEBAT.: è l’unica opera firmata dallo scultore.
il baldacchino dell’Altare Papale, opera del Bernini, considerato il capolavoro della scultura barocca romana in bronzo, alto più di 28 metri.
la Cappella Battesimale, opera di Carlo Fontana, con al centro il Fonte Battesimale per il quale fu riutilizzata un’antica e preziosa conca di porfido rosso.
Il Museo del Tesoro di San Pietro, situato nelle Sagrestie Principali della Basilica, ospita alcuni reperti dell’antica Basilica Costantiniana e preziose opere scampate ai saccheggi saraceni del 1527 e napoleonici del 1797.
le Grotte Vaticane consentono di accedere agli strati sottostanti la Basilica, a circa 3 metri sotto l’attuale pavimentazione: si dividono in Grotte Vecchie e Grotte Nuove e sorgono su un’antica area cimiteriale utilizzata dal I al IV secolo. Ospitano le tombe di numerosi Pontefici. Al centro delle Grotte Nuove si trova la Cappella di San Pietro, costruita sul suo sepolcro.
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