È il monumento simbolo di Roma e probabilmente il più famoso al mondo. Deve il nome di Colosseo all’enorme statua bronzea, conosciuta come il Colosso di Nerone, che era posta nelle vicinanze. La sua costruzione venne avviata dall’imperatore Vespasiano, esponente della famiglia Flavia, e completata dall’imperatore Tito, suo figlio, nell’80 d.C.. Accoglieva fino a 50.000 spettatori. Vi venivano organizzate lotte tra gladiatori o contro animali feroci. L’arena, coperta di solito di sabbia, a volte veniva riempita di acqua per le naumachie (combattimenti navali). Ogni arco esterno accoglieva la statua di una divinità. In origine il Colosseo era riparato dal sole e dalla pioggia grazie al velarium, un immenso telone mobile realizzato con la canapa. Le gradinate erano ricoperte di marmi e nei sotterranei, collegati con ascensori a carrucole azionati da schiavi, vi erano le gabbie degli animali e le attrezzature per i diversi spettacoli. Dopo il 523 d.C. iniziò una fase di degrado dell’anfiteatro, che divenne una vera cava di materiali (marmo in particolare) per le nuove costruzioni della città. È uno dei luoghi più visitati della città; per evitare file di solito interminabili è possibile acquistare il biglietto on line (vai al sito) o contattando il call center turistico 060608. C’è, comunque, una fila riservata per chi ha acquistato la Roma Pass, card che consente di viaggiare per tre giorni sui mezzi pubblici della città e di avere accessi gratuiti o scontati nei Musei (vai al sito).
Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.