I dintorni di Cardif offrono diversi spunti per visite a tema di seguito vi elenchiamo alcuni itinerari che potete seguire in base ai vostri gusti e alle vostre preferenze, se poi avete molto tempo a disposizione potete anche farli tutti
- St Fagans National history Museum
- Castel Coch
- Il Castello di Caerphilly
- Blaenavon
- Blaenavon Ironworks
- Big Pit National Coal Museum
- Pontypridd
- Rhondda Heritage Park
Case e Castelli |
Ferro e Carbone |
Brecon Beacons Park
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Da Swansea a Rossili
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Contee di Carmarthen e Pembroke
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Cardiff è la capitale del Galles e del Glamorgan, contea che prende il nome dal mitico re medioevale Morgan. È una città piacevole ed animata, con circa 340.000 abitanti. Offre attrazioni di tutti i tipi, dalle più culturali alle più sportive. Ha origini romane. Fu grazie alla Rivoluzione Industriale e ai suoi giacimenti di carbone che, nel XVIII secolo, si trasformò da villaggio agricolo in un importante snodo minerario. È a questo periodo che risalgono alcuni tra i suoi edifici più importanti. La storia di questa città si lega poi a quella della famiglia Bute, Pari d’Inghilterra, che, nel XIX secolo, furono considerati i più ricchi del mondo. Il terzo Marchese di Bute finanziò opere pubbliche di grande rilievo (come il neoclassico Civic Center), restaurò antichi castelli e contribuì attivamente allo sviluppo di Cardiff. Attualmente l’economia della città è legata al turismo e all’elettronica anche se restano attivi impianti di produzione del carbone, del rame, del ferro e di raffinazione del petrolio.
Il Centro di Cardiff si gira molto bene a piedi: la maggior parte dei luoghi da visitare, parchi e negozi si trovano, infatti, poco distanti l’uno dall’altro.
Per raggiungere Cardiff Bay, che dista poco più di 1 Km dal centro della città, si può andare a piedi, in bicicletta, da affittare in loco, (vai al sito) la pista ciclabile corre lungo Lloyd George Avenue o in autobus.
Gli autobus hanno un costo piuttosto alto a biglietto singolo, ma gli abbonamenti hanno, in confronto, prezzi irrisori. Sono previsti prezzi ridotti per giovani, famiglie, gruppi ecc. per la mappa, gli orari e costi aggiornati si può consultare il sito.
Autobus Turistici: anche a Cardiff troverete il servizio Sightseeing, l’autobus con audio guide in più lingue che toccano i punti più importanti della città, con la possibilità di salire e scendere a piacimento lungo il percorso, con prezzi a partire da 12£ per gli adulti e 7£ per i bambini e ragazzi dai 5 ai 15 anni. Per informazioni su orari, itinerario, sconti per senior, famiglie e gruppi, potete consultare il sito
Taxi: ce ne sono tanti in tutto il centro della città, alla stazione, di fronte al Castello….. ovviamente potete anche chiamarli e prenotarli: Capital Cars 02920 777 777 vai al sito e Dragon Taxis 02920 333 333 vai al sito
Difficile resistere al fascino di questo bel castello, posto proprio al centro della città. Risale al 1081 e fu costruito dai normanni, là dove in epoca romana era stato costruito un forte, del quale sono ancora visibili
tratti delle mura. È stato più volte modificato da vari interventi di ristrutturazione: nel 1270, ad esempio, furono costruite le sue mura quadrate. La torre dell’Orologio, simbolo della città, è invece molto più recente: fu eretta, insieme ad altre torri e torrette, nel 1867 insieme ad un giardino pensile. Fu, comunque, John Bute a trasformare il rudere medioevale in un edificio decisamente kitsch e donarlo alla città nel 1947. I lavori furono affidati all’eccentrico architetto William Burges, con il quale il terzo marchese di Bute condivideva la passione per il gotico e per l’astrologia. Attualmente la struttura è formata da più edifici (tra cui i più antichi sono il Maschio Normanno del XII secolo e la Torre posta accanto all’ingresso) che si affacciano su un cortile erboso, dove passeggiano pavoni. Il Castello offre ricostruzioni interattive di attività del castello nel periodo medioevale e i bambini possono giocare ad indossare riproduzioni di abiti della stessa epoca. Molto bello anche il parco del castello, il Bute Park, che si estende per circa 2 Km in direzione di LLandaff. Fu realizzato nel 1870 con un’impostazione vittoriana e poi donato alla città dalla famiglia Bute insieme al castello, nel 1947. Vi vivono molte specie animali, tra cui numerosi scoiattoli. Molto particolare è anche l’Animal Wall, il muro di recinzione che corre lungo il lato meridionale del Parco, caratterizzato da un grande numero di statue di animali che sembrano fuggire dal Parco, scavalcando il muro stesso. Questi animali (orsi, foche, leoni….) divennero i protagonisti di un fumetto che ebbe molto successo negli anni ’30. Il castello è famoso anche per i suoi concerti, quando arriva ad ospitare più di 10.000 spettatori.
È giustamente considerato uno dei migliori musei della Gran Bretagna, con le sue preziose collezioni di archeologia, arte, geologia, zoologia e botanica. Fu fondato nel 1907 e dal 1927 occupa una bella costruzione neobarocca poco distante dal Castello, in un quartiere sede del centro amministrativo di Cardiff. Molto interessanti le sezioni dedicate all’evoluzione del Galles e alla sua splendida raccolta di opere impressioniste.
È il famosissimo stadio del rugby, il più grande stadio coperto del Regno Unito. Fu costruito nel 1999 lungo la riva orientale del fiume Taff ed ha una capienza di 74.500 spettatori. È disposto su tre piani, e la sua copertura è mobile come le zolle d’erba del campo, che vengono rimosse in occasione di concerti. Ospita 22 bar e 7 ristoranti. Si possono fare visite guidate della struttura, con ingresso dal Cardiff Arms Store , tra i Gate 3 e 4. Le visite si svolgono di solito dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 17.00, ma gli orari possono variare in relazione al calendario delle partite e degli eventi. È consigliabile, quindi, consultare il sito, dove si possono anche prenotare le visite e acquistare i biglietti (Adulti 9,50£, bambini e ragazzi 5-16 anni 6£. Sconti per senior e studenti.
È la principale chiesa anglicana e si trova a Llandaff, quartiere a circa 3 Km a nord del centro di Cardiff. La sua costruzione risale al 1130 secolo e fu costruita su un antico monastero fondato da San Teilo nel VI secolo. Nella sua lunga vita ebbe anche periodi di rovina ed abbandono che la videro ridotta a birreria e stalla per gli animali. Fu quasi interamente ricostruita nel XIX secolo e restaurata nel 1941, quando subì un bombardamento da parte della Germania. Straordinario il suo interno, con una scultura di alluminio (la Majestas di Sir Jacob Epstein) che poggia su un arco. È dedicata ai Santi Pietro e Paolo e a tre santi gallesi: Dubrizio, Odoceo e Teilo.
Dove un tempo sorgevano i grandi bacini portuali destinati al commercio del carbone e non più utilizzati dopo la II guerra mondiale, ora c’è una zona molto animata con molti bar, ristoranti e locali con un bel lago di acqua dolce sul quale si svolgono spesso regate sportive. Questo specchio d’acqua è il risultato di imponenti interventi di sbarramento che sono stati fatti alla fine degli anni ’80 per impedire alla marea (che in questa parte del Galles arriva anche a 12 metri) di invadere la zona, lasciandola poi per molte ore invasa da fanghi maleodoranti.
Nel Cardiff Bay Visitor Centre (soprannominato “il Tubo” per la sua caratteristica forma) è illustrata e documentata la storia della Baia e dei progetti di trasformazione che le hanno conferito l’aspetto attuale.
Ingresso gratuito
Vai al Sito
È il lungomare di Cardiff Bay, meta di svago, relax e divertimento. Ospita un incredibile numero di bar, ristoranti e pub, ma anche negozi e boutique di ogni genere. Nelle belle giornate è un luogo affollato e animato, con tanti tavoli all’aperto dove è piacevole prendersi una pausa.
Per celebrare l’eccezionale trasformazione della degradata zona del porto di carbone più grande al mondo nella odierna Cardiff Bay, vivace e turistico quartiere della città, nel 2004 fu inaugurata questa splendida costruzione, opera dell’architetto gallese Jonathan Adams. È dedicata alla danza e alla musica, sede della Welsh National Opera e dell’Orchestra Sinfonica del Galles e comprende un grande teatro, due sale, bar, ristoranti, negozi e una libreria, dove troverete anche una raffinata selezione di souvenir. Il complesso, soprannominato per la sua forma l’Armadillo, è un capolavoro di architettura, realizzato con lastre di ardesia del Galles dalle caratteristiche sfumature verdi, grigie e viola. È sormontato da una copertura in acciaio, rivestita di bronzo, su cui si aprono enormi finestre a forma di lettere che formano una frase per metà in gallese e per metà in inglese. Composta dalla poetessa gallese Gwyneth Lewis, recita:
Creu Gwir fel Gwydr o Ffwrnais Awen (Creare la verità come vetro nella fornace dell’ispirazione)
In these Stones Horizons Sing (In queste pietre gli orizzonti cantano).
Il Welsh Millennium Centre si affaccia sulla grande piazza dedicata allo scrittore Roald Dahl, nato a Cardiff. Al centro della piazza, che spesso ospita spettacoli all’aperto, si trova una grande e avveniristica fontana in acciaio, diventata famosissima grazie alla serie televisiva Torchwood, che ha identificato proprio nella fontana l’accesso alla sua base segreta. La zona sarebbe protetta da un campo di distorsione della percezione che consentirebbe ai suoi agenti di entrare ed uscire indisturbati, nonostante la costante presenza di passanti e turisti sulla piazza.
È una costruzione in mattoni rossi, in stile gotico, uno dei pochi edifici vittoriani ancora esistenti a Cardiff Bay. Fu costruita, grazie ai finanziamenti della famiglia Bute, da uno degli allievi di William Burges, l’architetto a cui si deve il restauro del Castello di Cardiff. Per molti anni ospitò il centro operativo del commercio del Galles. Nel corso della sua esistenza è stata testimone della trasformazione di tutta la zona circostante. Oggi il Pierhead Building è sede del National Assembly Visitor Centre, punto di informazione su ruolo e attività dell’Assemblea Nazionale, il governo regionale del Galles, centro di documentazione su Cardiff Bay dal 1897 ad oggi, e sede di incontro e dibattito con i cittadini.
Chiamato anche Senedd (che è il termine gallese che indica sia il Senato sia il Parlamento), è la sede della Welsh National Assembly, il governo regionale del Galles. Il Galles, infatti, analogamente alla Scozia, ha potere legislativo sulle materie non di competenza del Parlamento del Regno Unito. L’Assemblea è composta da sessanta membri eletti dai cittadini. Progettato dall’architetto Richard Rogers, l’edificio è stato inaugurato nel 2006 dalla Regina Elisabetta II. Per la sua costruzione, oltre all’acciaio, al cemento e al vetro, sono stati utilizzati materiali locali, come l’ardesia e il legno di cedro rosso che riveste la parte inferiore del suo ampio tetto sporgente con un disegno a onde, che evoca le onde della baia. C’è anche una galleria aperta, dalla quale il pubblico può seguire le sedute dell’Assemblea. Particolare attenzione è stata posta ai temi delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica tanto che il progetto dell’edificio è stato premiato per la sua eco-compatibilità, che prevede, ad esempio, una turbina sul tetto per l’areazione degli interni senza l’utilizzo di elettricità e il riutilizzo della raccolta dell’acqua piovana. Il Centro visitatori di Pierhead organizza visite guidate della struttura
Se la scienza vi interessa e la tecnologia vi affascina, non perdetevi il più grande e interessante centro di divulgazione scientifica del Regno Unito, famoso per le eccezionali proposte interattive che, partendo dall’Università di Cardiff, hanno fatto scuola nel mondo nel campo dell’educazione alla Scienza. Vi troverete tantissimi esperimenti che coinvolgeranno adulti e ragazzi e un negozio dove acquistare tutto quello che ci può inventare per apprendere divertendosi. Techniquest è ospitata dal 1995 in’ex stabilimento metalmeccanico, sapientemente recuperato e ristrutturato dall’architetto Paul Koralek.
Proprio di fronte a Techniquest, in Stuart Street, un trenino parte ogni ora per una visita di circa 50 minuti ed una sosta al Barrage, lo sbarramento intorno al porto di Cardiff, che ha creato un lungomare alla foce dei fiumi Taff ed Ely. Il viaggio, accompagnato da una guida turistica che informa i passeggeri sulla storia di Cardiff Bay e della sua trasformazione, consente una bella veduta di questa parte della città, del lago di acqua dolce che si costeggia, del porto e del faro. Nelle giornate limpide, oltre alla vista panoramica della baia da Penarth a Cardiff, si arriva a scorgere la costa nord della contea di Somerset, al di là del Canale di Bristol. Il tour inizia dal parcheggio St Stuart.
Dalla Piazza Roald Dahl c’è la possibilità di esplorare la baia in barca. La durata di queste gite varia da mezz’ora a due ore circa; i biglietti si possono prenotare sul sito o acquistare sul posto.
In Galles si può arrivare in tanti modi e l’itinerario che vi suggeriamo parte per comodità da Cardiff. In realtà potreste prendere un volo per Londra o per Bristol (dove compagnie aeree low cost consentono di contenere le spese di viaggio) e proseguire il viaggio in treno (vai al sito delle ferrovie), Londra-Cardiff sono meno di 2 ore di viaggio, o in pullmann vai al sito compagnia di trasporto, questa ultima soluzione è la più economica.
Con più tempo a disposizione, potreste arrivarci in macchina o in camper. Anche se la guida a sinistra della Gran Bretagna può creare qualche preoccupazione, scoprirete che facendo attenzione (soprattutto nella prima manovra del mattino, quando è più facile agire d’abitudine) non è così difficile. Le persone mancine o ambidestre potrebbero, anzi, scoprire di essere a proprio agio. La segnaletica, l’autostrada, il navigatore, la familiarità con il proprio mezzo, oltre ovviamente all’osservazione degli altri autoveicoli, sono tutti elementi di facilitazione per tutti.
Questo è, sicuramente, il modo più suggestivo per fare l'itinerario che vi proponiamo. Attraversare la Francia (approfittandone per visitare qualcuna delle sue belle città), imbarcarsi a Calais per una traversata che regala una splendida vista dal mare delle bianche scogliere di Dover; sostare a Stonehenge per ammirare un luogo magico, la cui storia si perde davvero nella notte dei tempi: tutto questo già merita un viaggio e non si è ancora arrivati nel Galles!
L’aeroporto di Cardiff si trova a circa 20 Km circa dal centro città, nei pressi di Barry. Dall’aeroporto la città di Cardiff è raggiungibile in:
Il periodo migliore per visitare il Galles è quello che va dalla primavera inoltrata all’inizio dell’autunno. In estate Cardiff e i luoghi più turistici del Paese sono affollati, ma potrete contare su condizioni meteo più favorevoli. Se non vi spaventano le piogge frequenti e la neve che a volte rende impraticabili le strade, il Paese è meraviglioso anche nel resto dell’anno, quando vi sembrerà di vivere nelle pagine dei suoi romanzi e nelle immagini incantate dei suoi film. Se decidete per questi periodi sicuramente meno turistici, organizzatevi per tempo o utilizzate il camper, perché molte strutture recettive chiudono, così come (purtroppo) alcuni dei siti da visitare.
Questo viaggio si può fare, sia in Camper, sia in macchina, sia con i mezzi pubblici, di cui, per brevità, diamo solo le informazioni principali; nei siti Internet troverete il quadro completo, orari e prezzi aggiornati. Per quanto riguarda gli itinerari suggeriti, le diverse località sono raggiungibili in giornata da Cardiff in auto o pullman. Per passare meno tempo in viaggi di andata e ritorno e apprezzare di più i piacevoli dintorni della città, potreste organizzare i pernottamenti in località diverse, per esempio a Cardiff, Caerphilly e Swansea.
AUTO E CAMPER
Se non avete un mezzo di vostra proprietà si possono affittare auto e camper on line, tenendo presente che si risparmia se lo si fa con largo anticipo. Nei periodi di maggior afflusso turistico (mesi estivi, festività religiose e nazionali) sarà l’unico modo per assicurarvi un mezzo. Potete noleggiare un camper dall'Italia (cosa che vi consigliamo) oppure direttamente in loco di seguito due link
Viabilità: per quanto riguarda la viabilità, tenete presente che in Galles le autostrade (Motorway, indicate con una M seguita da un numero) sono gratuite e dispongono di molte aree di sosta. La marca dei carburanti non è indicata lungo il percorso, ma solo all’interno delle aree di servizio, dove di solito ci sono anche servizi di prelievo Bancomat. Quando lasciate l’autostrada, in base alle dimensioni del vostro veicolo, tenetevi su strade sufficientemente ampie: le strade locali possono essere così strette che gli specchietti della macchina “scorrono” nel solco scavato dai precedenti nelle alte e folte siepi poste ai lati della strada.
Treno
Nel Regno Unito le ferrovie sono state privatizzate : sono un sistema rapido ed efficiente, ma il costo dei biglietti è più alto rispetto alla media Europea. C’è la possibilità di risparmiare acquistandoli con largo anticipo o ricorrendo ai Pass ferroviari o alla Rail Card. Quest’ultima è valida un anno e consente un risparmio di circa il 30%. Vai al Sito
È un mezzo diffuso e confortevole , a costi decisamente più bassi del treno. Si possono acquistare anche Pass regionali e locali, giornalieri o settimanali. (Vai al Sito)
Autobus nei Parchi Nazionali: tutti i Parchi Nazionali dispongono di servizi di autobus che consentono ad escursionisti e ciclisti di muoversi agevolmente al loro interno. (Vai al Sito)
Bicicletta
Un’occasione davvero unica per gli amanti della bicicletta: inizia da Cardiff il Taff Trail, un percorso di 88 Km che unisce Cardiff Bay con la città di Brecon, attraversando tratti urbani, zone di campagna e la splendida brughiera del Parco Nazionale. Molti tratti sono liberi dal traffico delle auto e sono stati realizzati utilizzando rotte abbandonate di treni e tram. Il sito dedicato è ricco di informazioni e di splendide foto, con la possibilità di tracciare percorsi e verificare distanze. (Vai al Sito). Se volete affittare biciclette Taff Trail Cycle Hire si trova a Pontcanna Fields (nel Cardiff Caravan Park) Cardiff CF11 9JJ tel. +44 29 2039 8362
Tutto il Galles offre hotel, ostelli, B&B, agriturismi, aree attrezzate per i camper e campeggi in quantità. Offre anche soluzioni speciali, come castelli, fari ecc. per i quali potete consultare il sito di Visit Britain. Con una piccola tariffa aggiuntiva gli Enti del Turismo vi possono trovare sistemazioni last minute anche se nei periodi di maggiore presenza turistica, in coincidenza con ricorrenze, feste, eventi ecc. è meglio prenotare in anticipo.
Noi abbiamo provato:
Piatti di carne e formaggi nell’entroterra e pesce sulla costa abbondano nella cucina tradizionale di questa terra ricca di pascoli e affacciata per centinaia di chilometri sul mare d’Irlanda e sui Canali di Bristol e di San Giorgio.
L’agnello arrosto con salsa alla menta nella sua versione con salsa di alghe riunisce brillantemente i due aspetti. Molti i pasticci di carne in pasta sfoglia (come lo Shepherd’s pie, con carne e patate) che troverete anche a portar via nei supermercati che dispongono di reparti di gastronomia o nelle piccole rosticcerie che troverete nei centri abitati. Il Rarebit (toast al formaggio gallese), il Tatws Popty, uno stufato di carne e verdura, il Laverbread (a base di alghe scure), i faggots (polpette di fegato con cipolle) e il Cawl (zuppa con agnello e verdure) sono i piatti più tradizionali e diffusi, insieme ai Welsh Cakes, buoni e friabili biscotti all’uvetta.
In Galles la produzione di birra è storia antica, risale addirittura alle popolazioni celtiche, che amavano aromatizzarla con spezie e miele. Ve ne sono di produzione locale, come la Brain’s, la Crown Buckley e la Felinfoel, ma anche, moltissime, di produzione artigianale. In quasi tutti i ristoranti ve ne offriranno decine e decine di tipi diversi: lasciatevi consigliare un po’ come fareste in Italia con la carta dei vini.
Per caffè e colazioni troverete a Cardiff e in tante altre località del Galles bar caffetterie di catene come Star Bucks e Costa Coffee che se la cavano piuttosto bene, anche se dovrete dimenticare il caffè ristretto. Vi troverete dall’espresso, a caffè e cappuccini in varie “taglie” fino a quelle davvero esagerate in enormi bicchieri di carta con cannuccia, accompagnati da una vasta gamma di torte, muffin, cupcake e biscotti.
Per i bambini e per chi ha nostalgia di casa Pizza Express e Domino’s offrono una pizza accettabile e personalizzabile. Noi abbiamo provato il Pizza Express in High Street, nei pressi del Castello di Cardiff, e la pizza a portar via di Domino’s a Treforest (Pontypridd). Ne troverete vari in tutto il Paese: nelle pagine Internet che vi suggeriamo potete consultarne l’elenco.
Molte delle mete turistiche che vi invitiamo a visitare offrono punti ristoro che sono ottime soluzioni soprattutto per spuntini e pranzi leggeri. Noi abbiamo provato quelli di Cardiff Castle, del Wales Millennium Centre, St Fagans National history Museum ecc.. Nel Big Pit National Coal Museum abbiamo mangiato nella mensa dei minatori, che è stata ripristinata così com’era al momento della chiusura della miniera alla fine degli anni ‘80.
Molti grandi supermercati, come ad esempio la catena Morrisons dispongono di grandi reparti di gastronomia con piatti pronti e ampia scelta di torte salate con ripieni di carne o verdure.
A Cardiff, tutta la zona centrale, così come la zona del lungomare di Cardiff Bay (Mermaid Quay) pullula letteralmente di luoghi dove mangiare. In entrambi i luoghi avrete un’ampia possibilità di scelta, che va dal più semplice dei panini al più sofisticato dei pranzi, dalla cucina locale a quelle dei vari Paesi stranieri.
Tra quelli che abbiamo sperimentato a Cardiff centro, per chi ama la cucina indiana, consigliamo Spice Quarter: ottima cucina tradizionale cucinata da chef di Delhi e Bombay. È stato premiato come miglior ristorante indiano in Galles. È prenotabile on line.
A Rudry, poco distante da Caerphilly, non perdetevni Maenllwyd In: anche se un recente restauro ha tolto parte del fascino a questo caratteristico pub, che prima aveva volte basse, avvolgenti, illuminate in modo tale da creare un’atmosfera magica, il posto è di quelli da ricordare. Noi abbiamo fatto in modo di tornarci in ogni nostro viaggio in Galles. Unisce il meglio della cucina gallese ad esplorazioni dell’alta cucina internazionale. Non sarà difficile riscoprire anche sapori nostrani, sapientemente rielaborati. Eccezionale la carta della birra. Anche il servizio vi stupirà per la grande attenzione riservata ai clienti. È prenotabile on line.
Abbiamo mangiato più volte anche all’Heritage Park Hotel di Pontypridd ed è un ristorante da consigliare, soprattutto se volete provare ottimi piatti, tra i più tradizionali, della cucina gallese
In tutto il Galles nei Centri di informazione per i turisti, nei Castelli e nei Musei troverete librerie e Gift Shop, nei quali acquistare cartoline, oggetti di artigianato locale e prodotti tipici del Paese. Vi troverete anche i Lovespoon, uno dei più tipici souvenir del Galles, che si rifà ad una tradizione molto antica. Questi cucchiai di legno dal romantico intaglio a forma di foglie, fiore, animali (tutti simboli di buon auspicio) erano, infatti, il tradizionale pegno d’amore che i giovani regalavano alla propria fidanzata. Il più antico Lovespoon arrivato fino a noi è del 1667, ma la tradizione sembra essere nata in tempi ben più remoti. In tutto il Galles troverete anche i caratteristici Charity Shop, negozi dell’usato il cui ricavato va in beneficenza. Vi si trova di tutto: abiti, accessori, bigiotteria, oggettistica, giocattoli, valigie e libri a prezzi irrisori, in ambienti gentili e amichevoli. Noi siamo stati in quello più vicino al magnifico Castello di Caerphilly, ma ne troverete ovunque.
A Cardiff la via dello shopping per eccellenza è Queen Street, dove si trova il Capitol Shopping Center, uno dei più noti centri commerciali della città, che ospita anche il Virgin Megastore. Tra Queen Street e Hill Street sorge il St David’s Center, altro grande centro per gli acquisti. Il posto più caratteristico, da non perdere, è la High St Arcades. Si trova all’angolo tra High Street e St John Street: una serie di gallerie in stile vittoriano in ferro e vetro, che ospita boutique, negozi di magliette, dischi (anche vinili), specialità alimentari, articoli da regalo ecc. Uno dei negozi più famosi della città è Spillers Records, che si vanta di essere il negozio di dischi più antico del mondo, aperto nel 1894, all’epoca dei fonografi.
Il magnifico drago rosso che vedrete sventolare ovunque ci ricorda alcune tra le più antiche leggende del Galles. La più famosa parla addirittura di una profezia del mago Merlino, che avrebbe descritto l’epica lotta tra un drago bianco e un drago rosso (figure allegorica della secolare rivalità tra inglesi e gallesi) e della splendida e duratura vittoria che il drago rosso avrebbe alla fine conquistato. Il motto On a mount vert a dragon gules (un drago rosso su un monte verde) è molto antico, usato sin dai tempi della dinastia Tudor. È considerata la più antica bandiera nazionale ancora in uso.
Sono un fiore piccolo e profumatissimo (il narciso) e l’umile e saporito porro i simboli del Galles. La loro origine si rifà ad un’antica leggenda, secondo la quale San David, patrono dello Stato, consigliò ai Britanni, impegnati in una dura battaglia contro i Sassoni, di facilitare il riconoscimento dei propri compagni ponendo porri sui berretti, espediente che risultò determinante per la vittoria. Ed è da allora tradizione mangiare un porro crudo il giorno di San David. Vi chiederete, a questo punto, cosa c’entrino i narcisi. I narcisi e i porri in gallese hanno lo stesso nome: Cenhinen è il porro e Cenhinen Pedr è il narciso. Così, forse per non sbagliare…….
“Croeso i Gymru” “Croeso i Gaerdydd” Benvenuti in Galles, benvenuti a Cardiff.
Già dal primo cartello stradale che incontrerete vi renderete conto che il Galles, a differenza del resto della Gran Bretagna, ha una sua lingua ufficiale che, quando si è fortunati, precede la traduzione inglese. Questa lingua, che a vederla scritta, con i suoi grovigli di consonanti, sembra assolutamente impronunciabile, ha origini molto antiche, indoeuropee, di derivazione celtica. Ai più attenti non sfuggiranno le influenze del latino, eredità dell’antica occupazione romana. La rivoluzione industriale, con la massiccia immigrazione di lavoratori di lingua inglese, mise a serio rischio la sopravvivenza del gallese, ma ci si è battuti fieramente perché questo non avvenisse e dal 1994, con il Welsh Language Act, al gallese è stata riconosciuta la parità di status rispetto alla lingua inglese. Di conseguenza si è tornati a parlarlo a scuola, nelle Università, nelle cerimonie pubbliche e nei tribunali e sono molti i canali televisivi e le pubblicazioni che lo utilizzano in esclusiva.
Si chiamano Eisteddfodd (plurale Eisteddfodau, letteralmente Incontro di poeti) le frequenti manifestazioni culturali che si svolgono in Galles. Si tratta di vere e proprie competizioni che affondano le loro radici negli antichi tornei dei cavalieri, quando gareggiando ci si conquistava i favori dei nobili signori locali. La prima manifestazione del genere risale con tutta probabilità al 1176. I più importanti di questi eventi hanno cadenza annuale e, per promuovere l’unità del Paese, le sedi sono scelte alternativamente nel nord e nel sud del Galles. È molto fitto il calendario di quelli a tradizione locale: in alcuni periodi, ogni sabato è buono per una di queste gare e potrete trovare tutte le informazioni negli Enti per il turismo. Gli Eisteddfodau sono anche un’occasione per ascoltare musica folk, suonata con strumenti tradizionali, come l’arpa e assistere a balli tradizionali e ad esibizioni dei falconieri.
Eisteddfodau e altri Eventi annuali:
Il Galles, terra di antiche leggende, draghi, falchi e castelli, vi stregherà con i suoi paesaggi selvaggi, battuti dal vento e dalle maree, con i suoi meravigliosi parchi naturali e le distese di erica a picco sul mare. Vi coinvolgerà con la sua storia antichissima che dal 250.000 a.C. arriva ai nostri giorni lasciando ovunque tracce del passaggio di uomini preistorici e di popoli come i celti, i romani, i britanni, i sassoni, gli irlandesi, i normanni e gli inglesi, senza dimenticare il condottiero britannico che si oppose fieramente all’invasione sassone che la tradizione vuole sia stato il leggendario re Artù.
Del Galles vi piaceranno sia Cardiff sia i centri più piccoli, vi piacerà la fierezza della sua gente e sarete incantati dal suono della loro lingua, che sembra uscita da un libro di Tolkien.
Potrete visitare siti di archeologia industriale in una terra che ha legato per decenni il destino delle sue genti all’estrazione del ferro e del carbone.
La cosa che probabilmente vi stupirà di più è scoprire che il Galles, così ricco di storia e tradizioni, considerato il Great Outdoors della vicina Inghilterra sia, ad eccezione di Cardiff, lontano dal turismo di massa.
Un grande segno di civiltà che sicuramente apprezzerete è la grande attenzione posta ovunque nel Galles per la semplificazione degli accessi e la fruizione di siti turistici e servizi a tutti i visitatori e non soltanto alle persone normodotate. Nei siti ufficiali che vi indichiamo potete consultare l’elenco delle facilitazioni disponibili.
Altro ottimo esempio che sarebbe utile cogliere è che i più importanti Musei del Paese sono gratuiti, perché sostenuti dal Governo del Galles.
Le alte falesie calcaree delle Gole spaccano il terreno per una lunghezza di circa 25 chilometri, dove scorrono placide le acque verde smeraldo del fiume. Le Gole fanno da confine tra la regione delle Alpes-de-Houte-Provence e il Var, raggiungendo in alcuni punti un’altezza di circa 700 metri con una larghezza minima che varia tra i 2 e i 15 metri, ed una massima intorno ai 100 metri. Anche se di dimensioni più piccole le gole vengono spesso paragonate al Grand Canyon dell'Arizona. Spettacolari sono gli scenari mozzafiato che si aprono agli occhi dei turisti e a tutti coloro che percorrono le due principali strade panoramiche. La prima chiamata “Corniche Sublime”, lunga 23 chilometri, è dotata di diversi balconi belvedere:
dopo Aiguines fenomenale punto panoramico sul canyon e poco più avanti al Cirque de Vaumale spettacolare panorama sulla parte terminale delle gole
Falesie di Bauchet: la strada passa nel punto più stretto del percorso
Falesie dei cavalieri: con il suo incredibile panorama sullo strapiombo
Tunnel del Fayet: vista eccezionale sulle gole e sulla curva del fiume
Ponte Artuby
Balconi della Mescla
La seconda strada panoramica è la strada del Nord con splendidi scorci panoramici, tra i quali il più famoso è il Point Sublime, in alcuni periodi dell’anno però è costantemente intasato dalle macchine dei turisti. Gli altri punti panoramici sono:
- Belvedere couloir Samson: al quale si giunge dopo aver imboccato una piccola strada sulla sinistra, appena passato il tunnel del Tusset, dal punto panoramico parte l’omonimo sentiero.
- Villaggio arroccato di Rougon con una vista mozzafiato
- Corniche de Cretes con varie aree di sosta dai magnifici panorami come lo spettacolare Trescaire, dal quale è possibile vedere il punto di congiunzione di tre valli
- Belvedere dell’Escalès
- Dente d’Aires, l’unico punto in cui è possibile vedere tutto il corso del fiume.
Lungo le strade si incontrano caratteristici villaggi provenzali con bei panorami sulle gole. Gli amanti del brivido utilizzano le gole per praticare parapendio, arrampicata, bungee jumping dal ponte dell’Artuby. Le gole sono percorribili anche in canoa.
Annoverato dal 1981 tra i più bei villaggi di Francia, il borgo è posto in mezzo a due maestose rupi e attraversato da un vivace torrente. La leggenda vuole che il cavaliere di Blacas, per ringraziare la vergine Maria di essere tornato sano e salvo dalle crociate, fece issare con delle catene lunghe 135 metri una stella ricoperta di oro fino tra le due pareti di roccia. Questa stella è tutt’oggi nella sua originale posizione e scintill alla luce della sera. Il borgo di origini medioevali è molto rinomato per la produzione di maioliche smaltate: sono circa 15 le botteghe di artigiani che si incontrano nelle strette viuzze del centro storico. Questo tipo di maiolica divenne molto di moda in Francia ai tempi di Luigi XIV, quando il sovrano per risanare le finanze di corte sostituì il vasellame d’oro con le ben più economiche maioliche. Questo paese, tipicamente provenzale, vi colpirà per il suo fascino e la sua bellezza che lo fanno assomigliare ad un presepe con stradine, piazzette, fontane, case con belle facciate e l’imponente campanile romanico. Le piazzette sono spesso ornate da lavatoi dove una volta le massaie lavavano il bucato, mentre le numerose fontanelle, con acqua potabile, servivano a rifornire di acqua gli abitanti del villaggio e i loro animali.
Creato nel 1929 dall’accademia di Moustiers, che riuniva grandi professionisti e appassionati, espone oggi nelle sue 5 sale una collezione di oltre 400 maioliche prodotte da maestri maiolicai di Moustiers dal XVII secolo ad oggi.
Raggiungibile solamente a piedi con una camminata di circa 20 minuti attraverso il percorso della via crucis e una scalinata di 262 gradini, la deliziosa cappella domina dall’alto il villaggio e la piana circostante con un panorama che spazia fino al Lac de Sainte-Croix. La cappella nel 1921 è stata dichiarata monumento di interesse storico.
Classificata come monumento storico nel 1913, la chiesa sfoggia un campanile risalente al XII secolo, tra i più antichi della Provenza. L'interno a cinque navate dispone di un soffitto a volta a botte ogivale. L’altare è costituito da un sarcofago in marmo bianco del IV secolo che rappresenta il passaggio del Mar Rosso.
Fondata dai romani, che ne utilizzarono la sua strategica posizione sulla confluenza di tre vallate, Riez rappresenta oggi una delle città più antiche della Provenza. Notevole fu l’importanza che rivestì nel XIV secolo, di questo periodo sono infatti la cinta muraria, le porte di accesso e la torre dell’orologio. Con la scomparsa del vescovado, avvenuta durante la rivoluzione francese, la città perse la sua importanza. Solo grazie all’opera di artigiani d’arte come i vasai e i maiolicai la città è riuscita a conservare fino ai giorni nostri la sua importanza commerciale. Le strette viuzze del borgo antico, i suoi andrones (passaggi coperti), gli antichi palazzi privati consentono al visitatore di immergersi in una suggestiva atmosfera medioevale. Da non perdere una visita al centro storico con le sue botteghe di artigianato artistico (lavorazione del gesso) e di prodotti locali legati soprattutto alla lavanda come oli, essenze, saponi, marmellate e miele. Ogni anno a luglio si tiene la festa del Rinascimento con due giorni ricchi di eventi, sfilate in costume d’epoca, danze rinascimentali e mercato con prodotti gastronomici locali.
Grazioso villaggio posto nel cuore dell’omonimo altopiano, regno indiscusso della lavanda, che da fine giugno a fine luglio si accende di un bel color violetto. Il paese, snobbato dagli importanti flussi turistici, è caratterizzato da antiche vie, una fontana del 1700 e cappelle disseminate qua e là. Valensole costituisce il punto di partenza per un'escursione sull’altopiano che, durante il periodo della fioritura delle lavande, dona spettacolari paesaggi, apprezzati soprattutto dai fotografi. Nel villaggio potrete degustare ed acquistare il caratteristico miele alla lavanda e visitare una delle numerose distillerie.
Da non perdere la 3° domenica di Luglio la festa della Lavanda con la sua coreografica sfilata.
Fondato nel X secolo dal vescovo Giovanni II di Sisteron, il monastero di origini benedettine, è posto a 650 metri di altitudine, a strapiombo sulla valle della Durance. E' divenuto famoso grazie ai medioevali mosaici posti nell’abside centrale della chiesa, che costituiscono un vero e proprio gioiello di arte romanica. I mosaici, con evidenti influenze orientali, vennero realizzati nel XII secolo; in essi sono rappresentate figure di animali fantastici e motivi geometrici. Molto bello il timpano del portale e i vetri realizzati da Père Kim En Joong.
All’entrata del plateau è situato un ampio parcheggio dal quale si può raggiungere il monastero a piedi; per le persone con difficoltà motorie è possibile raggiungere il monastero in auto.
Antico borgo dell’alta Provenza il cui nome significa “Forno da Calce”. Posto in pittoresca posizione sul fianco di un colle, l’antica cittadella, a forma di anfiteatro, è raggiungibile tramite una ripida scalinata. Arrivati in cima si possono ammirare distese di lavanda in fiore. Molto piacevole è passeggiare tra le strette viuzze della città antica fiancheggiate da alte case del 12° e 15° secolo con belle facciate. Di notevole interesse sono le numerose fontane che punteggiano la città. Se volete prendervi un attimo di sosta e gustare qualche buona pietanza vi consigliamo "Le Lapin Tant Pis" (3 Rue des Cordeliers) dove è anche possibile acquistare ottime spezie.
In forme romanico-gotiche venne costruita tra il XII e il XIII secolo
Il suo nome deriva dalla cintura di corda dei frati francescani che lo hanno fondato nel XIII secolo. Si tratta di uno dei più antichi conventi francescani di Provenza, i cui mirabili restauri, avvenuti tra il 1960 e il 1970, gli hanno ridonato l’antica bellezza, persa durante i combattimenti delle guerre di religione e la rivoluzione francese. Tutto il complesso è in stile romanico-gotico. All’interno del monastero è possibile assistere alla creazione di un profumo grazie all’Università Europea di profumi e sapori
Classificato monumento nazionale francese grazie alla bellezza dei suoi tassi che formano un chiostro verde
Antica distilleria che dal 1898 produce caratteristici liquori locali come il Bigarade a base di arance amare, la Farigoule al timo e l’Amandine a base di mandorle
Strutture in pietra calcarea modellati nel corso dei secoli dall’erosione di agenti atmosferici come acqua e vento. Il sito naturale ha avuto origine circa 25 milioni di anni fa ora questi enormi e spettacolari massi hanno la forma di grandi funghi.
Tutti i lunedì per le vie cittadine si svolge il più grande mercato della regione con prodotti locali di alta qualità.
Incastonato tra i variegati paesaggi del Luberon e circondato da colorati campi di lavanda, il borgo di origini medioevali, è posto su di uno sperone di roccia, assumendo, per coloro che lo raggiungono da nord, l’aspetto di una austera fortezza. L’accesso al borgo antico, completamente restaurato, avviene tramite la torre dell’orologio, di forma quadrata. Al suo interno è tutto un susseguirsi di strette viuzze dalle quali si aprono splendidi scorci sulla piana sottostante. Dal paese partono 3 passeggiate verso il borgo di Caseneuve con il suo antico castello (non visitabile).
Si tratta di un minuscolo paese, di soli 63 abitanti, arroccato su di un promontorio roccioso a strapiombo sulle gole del fiume Cavalon. Negli ultimi anni l’antico borgo è stato completamente restaurato mantenendo però intatta la sua caratteristica rurale. Dal belvedere del paese si gode di una spettacolare vista sulle gole e sulla splendida campagna circostante, coltivata a lavanda e frumento. Dal borgo partono i sentieri GR4 e GR6 che attraversano la gola, percorribili con scarpe e abbigliamento adeguato.
Posto a 650 metri di altitudine, sopra la piana tra il Monte Ventoux e il Louberon, Simiane la Rotonde è il cuore di un territorio che si estende per circa 20.000 ettari, nel quale la produzione di lavanda copre il 90% di quella mondiale. Praticamente disabitato durante tutto l’anno, il borgo, diventa incredibilmente vivo nei mesi che vanno da giugno ad agosto, trasformandosi in un vero e proprio giardino a cielo aperto grazie alle sue varietà di lavande e di erbe aromatiche che fanno la gioia dei fotografi. Il villaggio, di origini medioevali, ha una storia ricca di tradizione ed arte come dimostrano gli architravi scolpiti delle antiche case in pietra appartenute ai mastri vetrai, di cui il paese era famoso. Molto particolare è la struttura del borgo, con alte case addossate le une alle altre, che per meglio proteggersi dalle incursioni nemiche e dal vento, aprono porte e finestre sulle strette vie lastricate, rimanendo chiuse verso la piana. Non mancate una visita al castello appartenuto alla famiglia Agoult, con la sua particolare cupola rotonda e ai suoi laboratori di aromaterapia, posti al primo piano, che vi aiuteranno a scoprire tutti i segreti della lavanda e della sua lavorazione.
Poco distante dal borgo si trova l’abbazia cistercense di Valsaintes circondata da un giardino con 600 specie di varietà rose oltre a numerose essenze aromatiche Vai al sito
Per raggiungere la Provenza dall'Italia ci sono due possibilità: la prima è quella di passare dal Traforo del Frejus. In questo caso bisogna mettere in conto il costo del traforo che per un'autoveicolo si aggira sui 54€ andata e ritorno (Vai al sito del traforo) oppure, se arrivate da sud, percorrere la E80 (A10/A8/A51) fino a Manosque poi proseguire sulla D105. Tutto l'itinerario si svolge su strade non a pagamento questo vi permetterà di godere al meglio dei paesaggi di Provenza e di effettuare soste per qualche scatto fotografico.
La cucina provenzale è anche conosciuta con l'appellativo di cuisine du soleil (cucina del sole), per via dell'abbondante utilizzo di ortaggi, frutta e frutti di mare, caratteristici della cucina mediterranea nella quale non può mancare l'utilizzo di olio di oliva, aglio ed erbe aromatiche. Le erbe aromatiche sono appunto un must della Provenza, in ogni angolo si trovano giardini, orti o balconi con un tripudio di deliziosi odori, le stesse piante si trovano essiccate e vendute in buste nei mercatini o nelle botteghe di prodotti tipici. La cucina di Provenza è ricca di prodotti genuini, sani e colorati che oltre ad essere una delizia per il gusto e l'olfatto lo sono anche per la vista, caratteristici sono gli ortaggi crudi tagliati sottili e accompagnati dall'aioli (specie di maionese all'aglio) oppure le tapenade, patè di olive, acciughe e capperi utilizzate nei modi più svariati. Gli ortaggi vengono anche preparati saltati con burro e lardo, ripieni di carne oppure di riso, ovviamente sempre accompagnati dalle immancabili erbe. Tra i piatti principali della tradizione provenzale troviamo:
- la soup au pistou: specie di ricco minestrone insaporito da una salsa al basilico con aglio e pinoli
- la Ratatouille: stufato di melanzane, zucchine e peperoni verdi saltati con olio, aglio e erbe
- Provençal Complet: misto di verdure, patate bollite con uovo sodo e molluschi
Molto usata in Provenza è la carne degli agnelli allevati nella profumata piana del Sisteron con i quali si preparano ottimi stufati.
I dolci provenzali, al contrario di quelli più elaborati della tipica cucina francese, utilizzano frutta fresca come i meloni di Cavaillon e i limoni di Mentone, la frutta candita, oppure la crema pasticcera abbinata a frutti di bosco, miele di castagna o di lavanda. Molto diffuso in pasticceria è l'uso di anice e mandorle con cui si preparano torte e biscotti.
Visto il numeroso afflusso di turisti, nella zona si possono trovare Campeggi, B&B ed Hotel, se non viaggiate in camper vi suggeriamo di soggiornare in qualche caratteristico B&B dal tipico sapore provenzale, ne troverete parecchi lungo il percorso, durante i periodi della fioritura della lavanda è più sicuro prenotare. Di seguito alcuni link ad aree di sosta camper campeggi e hotel:
Aree di Sosta Camper
Campeggi e Agriturismi
Hotel
Oltre a prodotti a base di lavanda per la cura del corpo, oli essenziali, saponi, candele e profuma armadio molto caratteristici in Provenza sono i tessuti dai tenui colori azzurri e le maioliche smaltate. Tra i prodotti gastronomici che possono costituire un valido souvenir vi sono il miele alla lavanda, le marmellate alla lavanda e il famoso formaggio di capra di Banon.