Posto sull'altopiano di Asiago, l'Acropark, è divenuto in pochi mesi dalla sua nascita uno delle principali mete degli amanti dei parchi avventura; grazie ai suoi adrenalinici percorsi che donano agli ospiti impareggiabili sensazioni. Come non provare il percorso Big Zip con il suo sistema di teleferiche lungo 348 metri che termina con un volo sopra il Laghetto Lonoba, oppure il percorso Emotion o il Braves Only? Per i meno esperti il parco ha previsto percorsi come il Kit Explorer e Junior adventure, per un totale di otto percorsi con ben 81 attività che si sviluppano tra piattaforme poste sugli alberi collegate tra loro da ponti tibetani, liane, funi di acciaio, scale, reti e molto altro il tutto nell'assoluto rispetto dell'ambiente, dell'incontaminata natura e soprattutto della sicurezza. Il parco organizza per i suoi ospiti camminate verso la voragine di Stonaus, visite al museo della Grande Guerra e al sito archeologico Bostel, per chi lo desidera lezioni di orienteering e arrampicata sportiva su di una parete posta all'interno del parco stesso. Il parco dispone inoltre di un'ampia zona relax posta sulle rive del laghetto dotata di sdrai e ombrelloni oltre ad un campo da beach volley. Acropark offre la possibilità di svolgere attività mirate a scuole, centri estivi o gruppi scout è però necessaria la prenotazione.
Posto nella splendida cornice del Lago Maggiore, il parco si sviluppa su di una superficie di circa 20 ettari tra viali fioriti, alberi secolari, vasche con fontane ed un meraviglioso giardino botanico. All'interno del parco sono ospitate circa 40 specie di animali tra mammiferi e uccelli esotici come lama, zebre, canguri, fenicotteri, la cicogna bianca, il cacatua rosato. Grazie alla particolare conformazione del parco, discendente verso il lago, al particolare micro-clima e al terreno acido il parco dispone di una vasta quantità di piante da fiore come le azalee e rododendri, che durante il periodo primaverile regalano splendide fioriture con suggestivi panorami sul lago e sulle montagne circostanti.
Il parco dispone di aree picnic, di un bar, di un ristorante e per i più piccini di un trenino e di un'area giochi.
La visita al parco è consigliata alle gite scolastiche ed ai centri estivi che in questo suggestivo luogo potranno entrare in contatto con numerosi animali e diverse specie botaniche. (E' obbligatoria la prenotazione)
La foresta venne scoperta intorno alla fine degli anni '70 in una cava destinata all'estrazione di argilla utilizzata per la fabbricazione di mattoni. Più di 50 sono i resti di tronchi di gigantesche conifere ancora in posizione verticale che si possono ammirare risalenti a circa 2-3 milioni di anni fa. La foresta è un importante mezzo per lo studio delle condizioni climatiche e ambientali che esistevano nel pliocene in questa parte d'Italia. Intorno alla fine degli anni '90 sul sito è stato fondato un centro di Paleontologia Vegetale per supportare l'attività di studio della foresta e l'attività didattica. La visita al sito è molto indicata ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie che potranno unirla alla visita alla vicina Grotta Bella.
Posto su di un'altura che sovrasta la città di Perugia, il parco si estende su di una superficie di oltre 45 ettari dove vivono in libertà daini, mufloni e scoiattoli. Passeggiando lungo i sentieri del bosco è possibile incontrare asinelli, cavalli, capre e pecore, mentre in un'apposita area è possibile ammirare canguri, renne, struzzi e altri animali. Se voi o i vostri ragazzi siete stanchi di camminare potrete salire a bordo di un trenino elettrico ed effettuare un viaggio indietro nel tempo visitando il Villaggio Medioevale e il Fort Apache con i suoi cowboy. All'interno del parco i vostri figli potranno inoltre divertirsi nel villaggio di Pinocchio, nel Castello della Bella Addormentata o nella casa di Biancaneve, se invece amano il brivido potranno salire sulle Baby Cars, sui Mini Motoscafi, sul Ponte Matto oppure provare l'emozione di entrare nel Cavallo di Troia. Nella Città della Domenica le giornate sono inoltre allietate da spettacoli, giochi, e da uno speciale cinema in 5D.
Il parco, che si sviluppa su di una superficie di 12 ettari, è posto all'interno di una cava di argilla dismessa intorno agli anni '70. All'interno di questo straordinario giacimento a cielo aperto sono visibili varie stratificazioni geologiche di origine marina, molte delle quali straordinariamente ricche di fossili. Lungo il percorso di visita sono stati posti pannelli espositivi che vi permetteranno di comprendere meglio l'evoluzione della flora e della fauna avvenuta nella zona attraverso le varie epoche. All'interno del parco, in una seicentesca casa contadina, è stato istituito dalla pro-loco il Muso Melacologico dove sono esposti fossili di molluschi appartenenti a varie classi, cartelloni illustrativi, un centro di proiezione e un plastico dell'intera cava.
La visita è molto adatta a gite scolastiche e centri estivi.
Non si tratta solamente di un parco avventura ma di un luogo adatto agli amanti della natura e dello sport che all'interno del parco potranno praticare tiro istintivo con l'arco, lavori su corda, trekking, mountain bike, mentre per le scuole ed i campi estivi è attivo un centro di educazione ambientale dove vengono svolte attività didattiche e formative in stretto contatto con la natura supportate da strumenti e documenti di lavoro. Il parco avventura, posto in prossimità della costa etrusca, con i suoi emozionanti percorsi acrobatici sugli alberi è adatto sia a grandi che a piccini. I percorsi costituiti da una serie di piattaforme fisse e sospese collegate da passaggi di diversa lunghezza e difficoltà sono realizzati in massima sicurezza seguendo le normative vigenti. Il parco dispone di un percorso di pratica, 3 percorsi per bambini, un percorso verde, un percorso blu ed uno rosso.
Il parco offre la possibilità di soggiorni in appartamenti e camere con bagno sia a famiglie che a campi estivi o gruppi, in agriturismi limitrofi.
Il parco è posto nella zona di confine fra la Pianura Padana e le Prealpi, area questa, caratterizzata da un clima mite ed umido e dalla presenza di sorgive. Le sorgive formano diversi laghetti e stagni, habitat prediletto di molte specie rettile e di vegetazione di torbiera. Nei pressi della Torbiera è stata rinvenuta una stazione mesolitica dalle caratteristiche simili a quella di Lagoni di Mercurago. La Torbiera si sviluppa all'interno di un bosco di ontani, farine, betulle, castagni e salici, del quale una parte è aperta al pubblico, mente un'altra parte è un'area protetta. In entrambe le aree trovano rifugio: caprioli, volpi, faine, rettili, falchi di palude e numerosi anfibi. La visita al parco avviene attraverso un percorso ben segnalato da percorrere a piedi, adatto anche a passeggini e sedie a ruote, durante il quale è possibile ammirare: il Tapiro del Sud America, la Tigre dell'Amur, il Cervo delle Filippine, il Leopardo delle nevi, la martora, il capriolo, il daino e altri animali.
All'interno del parco è in funzione un servizio di ristorazione.
Posto in cima ad un picco roccioso, all'ingresso della Valle d’Ayas, è raggiungibile, grazie ad una mulattiera, con una passeggiata in salita di circa 10 minuti. Il castello, che rappresenta uno stupendo esempio di architettura difensiva, ha la forma di un poderoso cubo con 30 metri di lato che poggia direttamente sulla roccia. L’attuale aspetto è da attribuirsi ai lavori intrapresi da Ibleto di Challant nel 1390 e da Renato di Challant nel 1536. Questi ultimi servirono ad adeguare il castello alle nuove esigenze militari, grazie alla costruzione di una cinta muraria provvista di cannoniere, speroni a contrafforte e torrette difensive adatte all'uso di cannoni. All'ingresso venne realizzata un’antiporta con ponte levatoio e vennero aperte feritoie. A testimonianza dei lavori, sul portale di accesso venne posta una scritta gotica, tuttora leggibile. Superato il portale si incontra l’antico corpo di guardia, il portone di ingresso del castello immette in un androne difensivo dal quale, attraverso una porta, fortificata da una saracinesca, si accede al cortile quadrato.
Attorno al cortile si ergono i tre piani del castello, al centro è posto un pozzo per la raccolta delle acque piovane, mentre intorno si sviluppa uno scalone in pietra poggiato su archi rampanti di notevole effetto, forse unico nel suo genere. Molto belle le eleganti bifore e trifore che si aprono sia sul cortile che sull'esterno del castello.
L'oasi di Cervara, con la sua estensione di circa 25 ettari, tutela un ambiente palustre di rara bellezza. Grazie ad un'attenta opera di restauro, sostenuta anche dalla Fondazione Cassamarca, è oggi un innovativo laboratorio che punta alla conservazione delle specie animali e alla valorizzazione naturalistica del territorio. Nata nel 1984 grazie all'intervento del Comune di Quinto di Treviso che l'acquistò affidandone la gestione al Gruppo Ecologico Tiveron di Quinto. L'intera area venne bonificata con l'estirpazione di piante infestanti, la pulizia dei canali interni e la messa a dimora di piante autoctone che rischiavano di scomparire. Durante questi lavori venne creato un percorso pedonale, realizzato l'orto botanico palustre, ripristinato il casone di palude, il Bargo che ora ospita il punto i ristoro e la casa del custode. L'oasi è abitata da numerose specie di uccelli tra i quali gli aironi cenerino, nitticora e gazzetta, il martin pescatore, l'usignolo, il porciglione molte sono inoltre le specie di anfibi e di rettili. Il parco propone diverse attività per le scuole ed i centri estivi che potranno scegliere tra vari programmi e laboratori didattici come "Il cammino del piccolo gufo", "Animali e piante del Paludarium" oppure "Sulle tracce dei Mugnai". Per la visita di gite scolastiche è necessaria la prenotazione.
Immerso nella natura dello splendido scenario delle Alpi Valdostane, il parco è il luogo adatto per tutti coloro che vogliono sentirsi almeno una volta nella vita degli Indiana Jones. Adventure Park offre la possibilità sia a grandi che a piccini di mettere alla prova le proprie capacità, la propria abilità e resistenza fisica attraverso percorsi sugli alberi. I vari percorsi sono stati studiati in modo da soddisfare le esigenze di tutti, tenendo conto dei vari gradi di difficoltà e con diverse altezze da terra. I cinque percorsi (Scoiattoli, Marmotte, Camosci, Aquile e super Aquile) si sviluppano attraverso 40 piattaforme collegate tra di loro da ponti tibetani, passerelle su tronchi, teleferiche, ponti di rete. La sicurezza è garantita, oltre che da imbragature, corde e moschettoni, dalla costante presenza di personale qualificato. La zona offre la possibilità di fare trekking, equitazione, free climbing e molto altro ancora.
Il Parco Natura e l'associazione La Selvotta sono nate nell'ambito di un progetto volto alla salvaguardia del territorio del parco e degli animali che vi trovano dimora. Il tutto avviene grazie ad una serie di attività come il nutrimento degli animali, l'assistenza alla loro riproduzione, l'addestramento di alcuni rapaci e la costruzione di percorsi didattici. Il parco è costituito da una fattoria dove vengono allevati animali da cortile e ospitati animali abbandonati, un centro rapaci ove, all'interno di grandi voliere, sono ospitate diverse specie di rapaci diurni e notturni come i gufi reali, la civetta delle nevi, il barbagianni e i falchi. Il parco dispone inoltre di un'area interamente dedicata alle tartarughe denominata "l'isola delle tartarughe" dove vivono diverse specie di tartarughe e di un settore etrusco all'interno del quale si trova uno degli acquedotti più lunghi e importanti del Lazio. L'acquedotto è stato scavato nel tufo in epoca etrusca, in esso l'acqua scorre a pelo libero e giunge al punto di utilizzo per caduta. La visita alla cascata e al bacino lacustre formato dall'acquedotto è consentita solamente se accompagnati da guide messe a disposizione dal parco. La Selvotta organizza laboratori e speciali percorsi didattici per scuole e centri estivi tra questi il percorso Coccinelle per bambini fino a 6 anni e il percorso dei Gufi per ragazzi dai 6 ai 14 anni.
Arkeogiochi, finanziato dalla regione Puglia nell'ambito del programma regionale per le politiche giovanili, è un innovativo parco didattico a tema, dove le famiglie potranno trascorrere intere giornate all'insegna del gioco e dell'apprendimento. Il parco è situato all'interno del sito archeologico di Saturo, arroccato sul promontorio anticamente utilizzato come approdo dagli Spartani, colonizzatori di Taranto. La visita ad Arkeogiochi è particolarmente indicata ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie, che attraverso giochi, sport e laboratori potranno approfondire le loro conoscenze storiche. Guide specializzate e animatori condurranno i ragazzi in un viaggio attraverso il periodo Greco-Romano con scavi archeologici simulati, laboratori di disegno, ricostruzioni di maschere e vasi in argilla.
Il Rifugio degli Asinelli è una ONLUS che opera dal 2006 occupandosi del benessere di Asini, Muli e Bardotti. Il centro prende in affidamento, operando per il loro recupero, animali abbandonati o maltrattati, utilizzando quelli particolarmente predisposti al contatto umano per la terapia assistita a bambini con bisogni speciali. Il rifugio, posto sulla Serra Morenica, offre la possibilità ai propri visitatori di adottare un Asinello a distanza, oppure di prenderne in affidamento uno nella propria abitazione, è però necessario abitare a non più di 4 ore di macchina dal rifugio. Se siete a conoscenza di asini maltrattati potete contattare il centro, che cercherà, con tutti i suoi mezzi, di aiutare il povero animale. Il Rifugio crede nella prevenzione e nell'educazione contro il maltrattamento degli animali. Per questo motivo organizza per le scuole o per i centri estivi visite guidate, di circa un ora, durante le quali vengono illustrate le storie degli asinelli l'etologia e l'anatomia degli animali. Durante le visite viene permesso ai bambini di sperimentare personalmente la cura quotidiana dell'animale con brusche e striglie. (si consiglia la Prenotazione).
Situato a pochi chilometri da Roma, ai piedi dell'acropoli romana di Tivoli, il parco venne costruito su volere di papa Gregorio XVI, nel 1834, per sistemare il vecchio letto del fiume Aniene, deviato per evitare ulteriori rovinosi straripamenti nel centro abitato di Tivoli. Caduto per anni in uno stato di profondo abbandono, grazie ad imponenti opere di recupero da parte del FAI, il parco è stato riaperto al pubblico nel 2005. Esso vanta un ingente patrimonio artistico, storico e archeologico rappresentando il frutto dell'incessante opera della natura e dell'uomo che sono riusciti a far coesistere resti dell'antichità classica come il tempio di Vasta, della Sibilla o la villa di Manlio Volpisco con elementi naturali come cascate, orridi e grotte. Passeggiare tra i folti boschi del parco, immersi in una splendida cornice naturale, è un susseguirsi di cascatelle, grotte come quelle di Nettuno e delle Sirene, anfratti fino a giungere alla grande cascata con un salto di oltre 100 metri verso la campagna romana.
Situato tra le dolci coline delle Langhe, dalle quali si gode uno scenografico panorama, il parco è sorto nel 1976 su ben 70 ettari di terreno. Il Parco Safari delle Langhe è comodamente visitabile in auto su di un percorso, adeguatamente segnalato, di una lunghezza di oltre 5 chilometri. Spazi accoglienti e ben attrezzati ospitano oltre 40 specie, per un totale di oltre 350 animali. Grazie alle speciali ambientazioni, che riproducono nella maniera più fedele possibile gli habitat naturali, gli animali si sono perfettamente integrati, e nel corso del tempo riprodotti. Il parco ospita anche animali in via di estinzione, per i quali ha messo in atto speciali programmi di riproduzione. Il caso delle Tigri Siberiane, dimostra, come grazie all'impegno ed alla professionalità profusa, i programmi siano perfettamente riusciti. Il parco dispone inoltre di un rettilario e di un'area picnic. Durante il percorso in auto sarà possibile ammirare zebre, leoni, canguri, dromedari, cammelli, bisonti, cervi, ippopotami. Durante la visita per la vostra sicurezza ed incolumità è indispensabile attenersi scrupolosamente alle regole del parco, tenere portiere e finestrini chiusi e non oltrepassare le barriere di sicurezza.
Il Giardino dei Tarocchi è un originale parco artistico ideato dall'artista Niki de Saint Phalle che ha tratto ispirazione da Parque Guell di Gaudì a Barcellona e dal giardino di Bomarzo posto vicino a Viterbo. La costruzione del giardino iniziò nel 1979 con la posa di 22 enormi statue, altre ai 12 ai 15 metri, in acciaio e cemento ricoperte di vetri pregiati, specchi e ceramiche colorate. Alla costruzione del parco oltre all'ideatrice partecipano una squadra di operai specializzati e famosi artisti di arte contemporanea come Rico Weber, Sepp Imhof, Paul Wiedmer, Dok van Winsen, Pierre Marie, Isabelle Le Jeune, Alan Davie, Marino Karella e lo stesso marito di Niki Jean Tinguely. All'imponente opera parteciparono anche Ricardo Menon, la ceramista romana Venera Finocchiaro, gli architetti Mario Botta e Roberto Aureli ai quali venne affidata la realizzazione del Padiglione di ingresso e del muro di recinzione. Il parco venne terminato nel 1996 con una spesa complessiva di oltre 10 miliardi di lire e il 15 maggio 1998 venne aperto al pubblico. Le figure del Parco sono ispirate agli arcani maggiori dei Tarocchi, come il Mago, l'Eremita, la Torre, l'Imperatore, la Sacerdotessa e la fontana con la Ruota della Fortuna, dense di significati simbolici ed esoterici che coinvolgono il visitatore in un viaggio dello spirito e dei sensi attraverso arte, architettura, natura, forme e sopratutto colore. Oggi il giardino è una fondazione privata che si mantiene con gli introiti delle visite.
Posto in posizione dominante, a picco sull'omonimo villaggio, il castello ha un aspetto fiabesco, che si discosta notevolmente dagli altri castelli della Valle d'Aosta, tale aspetto è dovuto a vari rimaneggiamenti avvenuti nel corso dei secoli, tra i più evidenti l’aggiunta delle torrette sporgenti e del camminamento sorretto da archetti, che ne fanno quasi un set cinematografico. Il castello veniva nominato in documenti ufficiali già nel 1191 quando era formato da due corpi di fabbrica distinti La Casa-Torre e la Torre, successivamente unificati con l'aggiunta di edifici militari e civili. Il maniero, passò di proprietà di varie famiglie tra le quali i Quart, i Sarriod, gli Challant, i Morgex e i Roncas che terminarono i lavori di ampliamento arredandolo con gusto e magnificenza al punto da essere definito “una casa di delizie”. Purtroppo i successivi proprietari lo lasciarono decadere fino a perdere gran parte degli arredi e del patrimonio artistico, fu il barone Bollati a ridare nuovo lustro al castello grazie a imponenti opere di restauro. Attualmente di proprietà del comune, ospita il Museo di scienze naturali; all’interno è visibile la sala del trono con arredi e ornamenti d’epoca.
Posto nel cuore di Asiago, tra lo stadio del Ghiaccio e l'area di sosta Camper, il parco offre la possibilità di trascorrere giornate a stretto contatto con la natura all'insegna del relax e del divertimento. Immerso nel verde di una splendida pineta Agility Forest offre la possibilità di passare bellissimi momenti praticando sport divertendosi. Organizzato in 61 varianti di diverso grado di difficoltà ed altezza, il parco offre la possibilità a ciascuno di scoprire nuove forme di movimento e di mettere alla prova la propria agilità, concentrazione e resistenza fisica. Tutti i percorsi sono stati predisposti seguendo criteri di massima sicurezza garantiti dalla certificazione UNI EN 15567 1 e 2 rilasciata da enti esterni. Ad ogni ospite viene fornita una dotazione di sicurezza composta da casco, imbragatura oltre ad un briefing iniziale tenuto da personale esperto. Il parco dispone di 2 percorsi di pratica, un percorso mini Junior con passaggi posti a 90/150 centimetri da terra, un percorso verde con altezza massima da terra di 4 metri, un percorso blu con un'altezza che varia tra i 4 ed i 7 metri ed un percorso rosso che si sviluppa ad un'altezza tra i 7 e gli 8 metri da terra. Per i più esperti è previsto un percorso nero con 14 passaggi posti ad un'altezza di 12 metri da terra. Tutti i percorsi si sviluppano tra ponti tibetani, tronchi mobili, assi, altalene, liane e teleferiche, sottoponendo i partecipanti ad un'esperienza ad alto valore sportivo, educativo e didattico. Per questo motivo la visita al parco è adatta alle scuole i cui alunni potranno avere effetti positivi sulla propria sfera cognitiva, sul coordinamento motorio e sulla concentrazione. Per l'accesso al parco di gruppi scolastici è necessaria la prenotazione.
Il parco, suddiviso in quattro percorsi tematici, rappresenta un'esperienza affascinante ed educativa per tutta la famiglia. Posto nel parco di Villa Margherita, una sede naturalistica, storica e architettonica di grande pregio, il parco rappresenta uno straordinario spazio multimediale immerso nel verde con un ricco programma di attività ed eventi. L'accesso al parco avviene dall'antica Cedraia e si sviluppa in un'area Cinema, un'area Cartoons, un'area dedicata alle Invenzioni ed una dedicata alla Scienza e alla Natura. All'interno delle varie aree tematiche si sviluppano diversi percorsi adatti ad un pubblico di piccini ma anche agli adulti tra questi: In viaggio con i cuccioli dal precinema ai cartoon, La Scienza con Leonardo e Galileo, Alla Scoperta dei 4 Elementi, Le Macchine di Leonardo, Draghi Dinosauri e Animali Estinti. Il parco propone interessanti percorsi educativi a scuole primarie e secondarie di 1° e 2° livello.
Posto sulle splendide coline Biellesi, facilmente raggiungibile sia da Torino che da Milano, il parco offre la possibilità di trascorrere intere giornale all'insegna del divertimento e del relax a contatto con una lussureggiante natura.
Il Parco Avventura Veglio dispone di 4 percorsi JUNIOR, che si sviluppano a diverse altezze e con differenti gradi difficoltà, e due percorsi TOP adatti a persone esperte, e comunque con un'altezza superiore a 140 centimetri. I percorsi sono stati costruiti in totale sicurezza offrendo la possibilità di passare da un albero ad un altro attraverso piattaforme sospese, cavi di acciaio, ponti tibetani, tirolesi, corde e scale. Tutti i percorsi sono stati appositamente studiati per mettere alla prova e migliorare le vostre capacità, il vostro senso di equilibrio e la vostra concentrazione.
Il parco organizza:
- per le aziende giornate di Team Building
- per scuole e centri estivi speciali giornate di formazione e divertimento sotto la supervisione di personale esperto
Posto nel cuore della montagna veronese all'interno di uno splendido bosco di faggi, carpini ed abeti, il parco si sviluppa su di una superficie di oltre 6.000 metri quadrati nel quale si trovano oltre 70 passaggi attrezzati, un area picnic ed un area ristoro. I percorsi del parco sono organizzati in base a vari gradi di difficoltà su altezze che variano da 1 metro a 15 metri. I 6 percorsi si adattano a persone di tutte le età ed a tutti i livelli di esperienza; comprendono ponti tibetani, carrucole, passerelle sui tronchi, tunnel sospesi, liane. Tutti i percorsi sono stati costruiti seguendo criteri di sicurezza internazionali, ad ogni ospite verrà fornito un casco e un'imbragatura oltre ad essere seguito passo per passo da personale competente. Il Boscopark è lieto di ospitare gite scolastiche, centri estivi e gruppi scout.
Se siete in viaggio con i ragazzi non potete assolutamente perdere una visita al museo dove è custodita la famosa mummia di “Otzi”. La mummia venne scoperta nel 1991 da una coppia di turisti durante una escursione sulle montagne Alpi Venoste. Inizialmente si pensò a qualche persona scomparsa negli ultimi anni ma, dopo un'attenta analisi gli studiosi iniziarono ad avere qualche dubbio attribuendo alla mummia dai 100 ai 200 anni, solamente grazie alla datazione al carbonio si è potuto stabilire che Otzi visse circa 5.300 anni fa. Da questo momento la mummia diventa una vera e propria star! Dagli studi effettuati sul reperto, si pensa si tratti di un cacciatore vissuto nella valle tra il 3300 a.C. e il 3500 a.C. Attualmente la mummia è custodita in uno speciale frigorifero ad una temperatura costante di -6° e cosparsa di acqua sterilizzata a intervalli di tempo regolari, per evitarne la disidratazione. Il congelamento nel ghiaccio e lo spesso strato di neve ha permesso la conservazione degli indumenti a dell suo equipaggiamento di Otzi, visibili nel percorso museale. Il museo è dotato di speciali aree per bambini dove alle informazioni potranno aggiungere l’esperienza sensoriale e l’approccio pratico e diretto ai materiali. Il museo offre particolari programmi di visita a scuole elementari, medie e superiori. Per i gruppi scuola è necessaria la prenotazione.
Posto nel cuore di un'area boschiva di grande pregio naturalistico, il parco si trova a poca distanza dalle cascate di Monte Gelato all'interno del Parco della Valle del Treja. Treja Adventure è il parco avventura più grande del Lazio dove oltre a percorsi sugli alberi, differenziati per grado di difficoltà e tipologia, è possibile praticare tiro con l'arco, Team Building e Orienteering. I percorsi avventura si sviluppano tra passerelle, ponti, liane e carrucole che mettono alla prova le vostre doti di equilibrio, di coordinazione e di coraggio. Tutti i percorsi sono stati costruiti seguendo i principi di sicurezza previsti dalle normative e ad ogni ospite viene dato in dotazione un Kit di sicurezza costituito da un casco un imbrago e longe, dotati di moschettoni di ultima generazione che non permettono lo sgancio simultaneo di entrambi. Il parco organizza per le gite scolastiche e i centri estivi laboratori di educazione ambientale che aiutano i partecipanti a sviluppare e migliorare le loro doti di osservazione, mentre per le aziende sono previste una serie di attività formative che aiutano a creare lo spirito di squadra al fine di ottenere dai dipendenti il massimo in termini di performance. Tutte le attività sono tenute da personale altamente qualificato come psicologi e biologi.
Le origini della città sono tutt'oggi ignote e poca è la documentazione storica a cui affidarsi. La città, che sorge su di un colle a circa 250 metri di altitudine, oltre ad essere stata nominata destinazione Europea d’eccellenza, nel 2013 si è meritata il titolo di “Gioiello d’Italia”. Passeggiando per il le vie medioevali del borgo si incontrano negozi di souvenirs, ristoranti e bar, mentre nella parte più esterna si aprono begli scorci sulla pianura circostante.
dedicata a Maria Assunta, venne probabilmente edificata nel XII secolo sui resti di un antico tempio dedicato a Cibele, grazie all'aiuto dei monaci cistercensi della vicina abbazia di Fossanova; nel corso della sua storia la chiesa ha subito notevoli rimaneggiamenti, fino ad assumere le attuali forme gotico-romane. L’interno a tre navate divise da colonne, dispone di un abside di forma quadrata e conserva un’affresco del “Giudizio Universale”, un dipinto di Benozzo Gazzoli raffigurante la “Madonna con gli angeli” e dipinti con episodi della vita di Maria
Attualmente di proprietà della fondazione Roffredo Caetani, il castello venne costruito dalla famiglia Annibaldi, della struttura originaria rimangono solamente la torre Maschio alta 42 metri, il Maschietto e la sala dei Baroni. Il castello venne acquistato intorno al 1300 dalla famiglia Caetani, che compì importanti lavori di ristrutturazione, stravolgendo la struttura originaria. Durante la seconda guerra mondiale venne parzialmente distrutto dai bombardamenti e restaurato dopo la fine del conflitto. Attualmente si accede al castello tramite un ponte levatoio che immette nella Piazza delle Armi, superato il maschio si visitano le prigioni e la casa del Cardinale, dove sono ancora visibili affreschi dell’XI secolo.
tipica dell’epoca medioevale la prima cinta venne eretta intorno al XIII secolo dalla famiglia Annibaldi, successivamente, intorno alla metà del 1400, venne estesa e fortificata dalla famiglia Caetani. Nel 1550 l’architetto militare Castriotto la dotò della “Tenaglia” per permettere alle mura di reggere agli assalti delle nuove armi.
dal quale si può ammirare il panorama della pianura sottostante, a fianco la chiesa di San Michele Arcangelo.
Inaugurato l'8 settembre 2011 lo stadio sorge sull'area dell'ex Stadio delle Alpi, completamente demolito per la costruzione del nuovo impianto. La coinvolgente cerimonia di inaugurazione curata dalla K-events di Marco Balich venne premiata nello stesso anno come miglior evento celebrativo italiano ai Best Event Awards Italia. Interamente di proprietà della Juventus Football Club lo stadio è stato progettato dallo studio Camerana&Patners con una capienza di 41.000 spettatori, privo di barriere architettoniche e, primo impianto al mondo, ecocompatibile. L'impianto ritenuto tra i più avanzati del mondo, oltre ad essere uno dei simboli architettonici della Torino contemporanea è, assieme all'Olimpico, sempre di Torino, e all'Olimpico di Roma uno dei tre stadi italiani ad essere classificati nella categoria 4 UEFA, per questo motivo è stato scelto come location della finale 2013-2014 della Europa League. Nel 2012 lo stadio è stato premiato con lo Stadium Innovation Tropy al Global Sport Forum. La visita allo stadio e al museo della Juventus è un'esperienza unica ed indimenticabile per tutti coloro che amano il calcio (anche se non sono tifosi della squadra), che attraverso un coinvolgente percorso multimediale, unico nel suo genere in Italia, potranno ripercorrere 100 anni di storia del calcio e di trionfi bianconeri. Molto suggestivo il cammino delle stelle, posto all'esterno del secondo anello dello stadio, dove viene reso onore ai più grandi calciatori della storia della squadra oltre che alle sfortunate vittime della strage dell'Heysell di Bruxelles, avvenuta nel 1985. All'interno dell'impianto si trovano bar, aree ristorazione ed aree commerciali tra le quali uno Juventus Store. Durante le giornate di gara è possibile effettuare un "Mach Day Special Tour" e vivere la preparazione e l'allestimento di aree dell'impianto come gli spogliatoi, il campo da gioco e l'hospitality, accompagnati da un giocatore che ha fatto la storia della Juventus. Lo Juventus Museum organizza attività e servizi didattici che avvicinano i ragazzi al mondo dello sport e del calcio, facendoli sentire veri e propri protagonisti, attraverso approcci formativi, ludici e storici.
Ubicazione: Piazzale Anelli - 70013 Grotte di Castellana
Le grotte rappresentano un insieme di cavità carsiche la cui formazione iniziò nel Cretaceo Superiore. Nel corso di milioni di anni l’erosione provocata delle acque del fiume sotterraneo che le attraversava, il crollo di strati di calcare che formò ampie cavità, la successiva infiltrazione di acqua, provocarono l’inizio della formazione di stalattiti e stalagmiti. Le grotte si sviluppano su di una lunghezza di 3.348 metri, per una profondità che arriva a toccare i 122 metri dalla superficie. La visita, di notevole suggestione grazie alla quantità di formazioni calcaree e ai loro colori che lasciano sempre stupefatti i turisti, si snoda attraverso due percorsi ad una profondità di 60-70 metri. Il percorso completo ha una lunghezza di circa tre chilometri e dura all'incirca 2 ore, mentre il percorso ridotto è lungo circa un chilometro e dura all'incirca 1 ora. L’itinerario completo, dopo aver attraversato sale e grotte dai suggestivi nomi come grotta Nera, grotta della Civetta, corridoio del Serpente, caverna del Precipizio, arriva alla Grotta Bianca detta anche "la più splendente del mondo" grazie alle sue formazioni di alabastro. Entrambi i percorsi partono dal fondo della Grave, raggiungibile a piedi tramite una scalinata (la risalita avviene tramite un ascensore), si sviluppano su percorsi piuttosto agevoli, la temperatura si aggira costantemente intorno ai 16-18 gradi e il fondo può essere scivoloso, vi consigliamo quindi un abbigliamento e scarpe adeguate.
La visita alle grotte può costituire l'occasione per una gita scolastica nella quale i ragazzi saranno accompagnati da personale esperto che fornirà ai docenti documentazione di approfondimento.
Sorto nel 1990, grazie all'impegno dei suoi fondatori, Adrenaline Center offre la possibilità a grandi e piccini di svolgere attività outdoor. In estate si possono effettuare percorsi sugli alberi e torrentismo, mentre in inverno ciaspes e slittino. Il parco dispone di ben 13 percorsi attrezzati con 120 passaggi di vario grado di difficoltà ed altezza da terra. Il Adrenaline Center mette a disposizione dei suoi ospiti imbragature e caschetti (DPI) controllati quotidianamente, mentre annualmente viene controllato da un ispettore il loro stato d'uso. E' vietato iniziare i percorsi senza le necessarie protezioni o con dispositivi di sicurezza diversi da quelli DPI. Per i neofiti è a disposizione un percorso giallo, per i più piccoli sono a disposizione un percorso verde, arancio, rosso e marrone con un'altezza massima da terra di 7 metri mentre per gli adulti e i ragazzi sono previsti un percorso verde, arancio, rosso e marrone con un'altezza massima da terra di 16 metri, sono inoltre a disposizione dei più esperti tre percorsi extra viola, blu e nero. Per tutti coloro che non raggiungono i 120 centimetri di altezza è a disposizione un'ampio spazio giochi. Il parco è aperto anche per centri estivi e gite scolastiche garantendo ai ragazzi la possibilità di trascorrere giornate all'insegna del divertimento e dello sport in massima sicurezza.
Di sicure origini etrusche, secondo la leggenda venne fondata da Tarconte figlio di Tirreno. La città, che vide il momento di suo massimo splendore intorno al VII-VI secolo a.C. entrò a far parte dei domini dell’impero romano intorno al III secolo a.C. dopo la sconfitta della battaglia di Sentino. Con la caduta dell’Impero Romano divenne dominio dei goti, dei carolingi ed infine venne annoverata tra i territori della chiesa. Ciò che da lontano colpisce della città sono le diciotto torri che svettano dall’alto de colle. Le torri, le possenti mura e altri edifici del centro storico sono una testimonianza dello sviluppo e dell’importanza della città in epoca medioevale. Piacevole passeggiare tra le strette viuzze del borgo antico.
Il palazzo che prende il nome dalla famiglia che ne ordinò la costruzione nel 1436 è oggi sede del museo Nazionale Etrusco. Molto bello il cortile interno il quale si sviluppa su due piani con porticati e logge, al centro del cortile è posto un pozzo per la raccolta delle acque. La facciata del palazzo in stile gotico-rinascimentale dispone di un bel portale con lo stemma della nobile famiglia. Il museo ospita una delle più importanti collezioni di reperti Etruschi d’Italia.
La chiesa edificata nel 1121 rappresenta uno dei migliori esempi di architettura medioevale del Lazio. La facciata piuttosto semplici dispone di tre portali dei quali il centrale sormontato da una finestra a bifora. Sul lato sinistro della facciata è posto un campaniletto. L’interno conserva un prezioso pavimento cosmatesco e un fonte battesimale ad immersione a forma ottagonale. Da una porta laterale si esce su di un balcone dal quale si può godere di una splendida vista sulla valle
Posta in pieno centro storico è probabilmente uno degli edifici più antichi della città la cui costruzione risale al XII secolo. Di fronte alla facciata svetta una delle 4 torri da cui è circondata.
Il palazzo edificato intorno al 1200 ospita il museo delle ceramica con una bellissima collezione di oltre 300 pezzi risalenti all’età medioevale.
Annoverata tra il Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO la necropoli si sviluppa su di una superficie di 750 ettari con oltre 200 tombe ricche di pitture. Le tombe sono in genere formate da due o tre camere scavate nella roccia e ricoperte da cumuli di terra che con il passare degli anni e con i lavori agricoli sono andati spianandosi. Le tombe, come era d’uso tra le ricche famiglie etrusche, erano ricche di corredi funebri e decorate da pitture di notevole bellezza purtroppo la maggior parte dei corredi funebri sono stati asportati nel corso degli anni dai “tombaroli” a testimonianza della ricchezza rimangono solo i dipinti. A causa della delicatezza delle pitture le sepolture sono visitabili a rotazione per un periodo di tempo limitato. Tra le tombe troviamo la tomba degli Scudi appartenente ad una delle più ricche famiglie etrusche della zona, la tomba dell’Orco formata da due vani finemente dipinti, la tomba dei Tori dove viene raffigurato l’agguato di Achille al Troilo, la tomba degli Auguri.
Arroccato in cima alla rupe, da cui domina domina l’ingresso alla Valle d'Aosta, il forte costituì per parecchi secoli un’inespugnabile sbarramento. Le origini dell'imponente struttura difensiva risalgono sicuramente al periodo preromano, quando sull’altura esisteva un primo presidio fortificato, utilizzato anche in epoca Romana. Il forte rimase di proprietà dei Savoia, fino alla resa a Napoleone avvenuta il 1 giugno del 1800, che lo rase al suolo. Ricostruita, su volere di Carlo Felice, tra il 1827 e il 1837, la nuova fortezza poteva ospitare più di 400 soldati, mentre i magazzini potevano contenere munizioni per reggere assalti della durata di tre mesi. Dalla fine dell’800 il forte cadde in declino divenendo carcere e deposito di munizioni.
Nel 2006, dopo lunghi e imponenti lavori di recupero, il Forte è stato aperto al pubblico, ora i suoi tre corpi di fabbrica, posti su vari livelli, ospitano il museo delle Alpi, il museo del Forte, il museo delle Frontiere e i laboratori didattici. Il museo delle Alpi è organizzato in modernissimi percorsi interattivi con giochi multimediali, suoni, video e proiezioni di particolare suggestione, molto adatti ai ragazzi. Percorrendo le sale del Museo della montagna si viene coinvolti in un ipotetico viaggio alle origini della terra. Grazie alle splendide ambientazioni si può camminare su di un letto di lava incandescente, oppure sull'acqua di uno splendido torrente o ancora, immedesimarsi in un'aquila e seguirne il volo. Molte sono poi le mostre temporanee organizzate dal Forte come il World Press Photo o il Wildlife Photographer of the year. La direzione del forte mette a disposizione di gite scolastiche e centri estivi operatori specializzati che accompagneranno i ragazzi lungo i vari percorsi, fornendo loro adeguati strumenti per reperire le informazioni da più fonti, rielaborarle e riproporle con l'utilizzo di vari linguaggi. Di recente il Forte di Bard e i suoi dintorni sono stata la location del film "The Avengers - Age of Ultron"
Il grazioso borgo medioevale, deve la sua fama allo pseudonimo utilizzato dallo scrittore Carlo Lorenzini per firmare “Le Avventure di Pinocchio”, visitabile solamente a piedi, si sviluppa in senso perpendicolare attraverso scalinate e strette viuzze che giungono sino alla sommità della collina dove è postala chiesa di San Bartolomeo. L’elemento di maggior interesse è costituito dal Parco di Pinocchio e da Villa Garzoni con il suo storico giardino.
Edificati su volere della famiglia Garzoni che si rifugiò nel borgo dopo essere stata scacciata dalla vicina città di Pescia, sia il giardino che la villa si integrano perfettamente nel panorama del suggestivo luogo. La villa venne edificata nel 1633 in forme barocche mentre la costruzione dell’elaborato giardino, iniziò una quindicina di anni dopo e ci volle il lavoro di ben tre generazioni per portarlo alle forme attuali. Vista la posizione scoscesa dell’insediamento si rese necessaria la costruzione di terrazzamenti e scalinate di collegamento rese scenografiche e maestose dalla progettazione di artisti come lo Juvarra e Diodati al quale si deve anche la creazione dell’ingegnoso sistema idraulico che alimenta fontane e giochi d’acqua. Suggestive le vasche di varie forme e dimensioni ornate da mosaici, statue, ninfee e cascatelle, particolare il labirinto sormontato da una galleria di vegetazione e il teatro della verzura creato da siepi di bosso sapientemente potate, mentre le aiuole che ornano le terrazze sono abbellite da fiori di stagione. Grazie alle minuziose descrizioni di numerosi artisti, il giardino assunse una tale fama da essere paragonato ai più belli d’Europa, ospitando nel corso del tempo personalità come Ferdinando d’Austria, Anna de Medici e Napoleone Bonaparte. Ai margini dei giardini nel 2007 è stata creata un’enorme struttura in cristallo e pietra che ospita la Butterfly House con all’interno oltre 400 specie di farfalle provenienti da tutto il mondo.
Vicino al giardino giardino trova sede il Parco di Pinocchio, voluto nel 1956 dall'allora sindaco di Pescia Anzillotti. Più volte ampliato, il parco si articola in percorsi letterari, giostre d’epoca, giochi per bambini, animazioni e apparati multimediali. Alla realizzazione del parco hanno partecipati i migliori artisti italiani come Emilio Greco, Venturino Venturi e Giovanni Michelucci.
Aperto nel 1992, in occasione del cinquecentesimo anniversario della scoperta dell'America, nel luogo in cui sorgeva l'antico porto di Genova, oggi con le sue 70 vasche e più di 15.000 animali di oltre 400 specie ospitati è uno degli acquari più grandi d'Europa. Nel 2013 è stata inaugurata una nuova area progettata da Renzo Piano, unica nel suo genere, che può ospitare nelle sue 4 vasche fino a 10 delfini, visibili dal pubblico sia dall'esterno che da un tunnel interno. Nell'acquario sono perfettamente riprodotti gli ambienti naturali originari delle diverse specie ospitate si passa dagli ambienti mediterranei a quelli del Madagascar, dalle barriere coralline con le loro tiepide acque e i fondali dai mille colori alle gelide acque dell'Antartide. Alcune vasche consentono ai visitatori di accarezzare le creature ospitate, come le piccole mante, protrete provare l'esperienza di entrare in contatto con una mini colonia di pinguini di Magellano e di Papua. Un’altra esperienza entusiasmante è riservata ai bambini e ragazzi dai 7 ai 13 anni: una volta al mese possono vivere la grande emozione di passare la notte nell’acquario e dormire davanti alla vasca degli squali. Molto suggestiva la riproduzione del molo di Genova nell’atrio della biglietteria. Il percorso di visita dura circa 2h e 30’.
Si tratta della più grande struttura d'Italia dedicata al gioco alla scienza e alla tecnologia per ragazzi dai 2 ai 12 anni. Posta all'interno dell'Acquario Village la Città dei Bambini e dei Ragazzi si sviluppa su di un area di circa 3.000 metri quadri con ben 11 isole tematiche e 90 elementi gioco legati ai temi del mare, dell'ambiente, della scienza e della storia della navigazione. Un'osai dove i bambini possono giocare imparando in tutta tranquillità e sicurezza, molto adatta alle gite scolastiche.