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Magnano

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Ricetto di Magnano Ricetto di Magnano

Ricetto di MagnanoAnticamente il paese di Magnano apparteneva al feudo del Vescovo di Vercelli, come quasi tutto il Biellese, e si sviluppava intorno alla Chiesa di San Secondo. Le notizie più antiche risalgono al 1166, epoca in cui gli artigiani del ferro del paese, i magnan in dialetto locale, regolavano con un contratto le forniture ai canonici della Cattedrale di Vercelli. Magnano fu poi concesso agli Avogadro di Cerrione, passò ai Savoia, ai Dal Pozzo e finalmente reintegrato nel territorio degli Avogadro nelle cui mani rimase fino al sec. XIX.

Il ricetto

Il ricetto di Magnano, posto su un'altura dalla quale si gode un bellissimo panorama, domina il centro abitato e risale al 1204 epoca in cui Magnano divenne borgo franco. Segue il ricetto di Candelo, il ricetto di Magnano come stato di conservazione e l'insieme dell'impianto è ancora ben riconoscibile. Persa la funzione primitiva di deposito agricolo di derrate  e venute meno le motivazioni e le abitudini originarie, il Ricetto di Magnano, come tanti altri del Biellese, si è trasformato in impianto residenziale perdendo la sua fisionomia di base.Ricetto di Magnano

La struttura delle case corrisponde a quella di Candelo, tranne nel fatto che furono adoperate pietre da spacco invece che ciottoli.
Di particolare interesse sono due splendidi portali in laterizio con fregi ornamentali. Altro elemento importante è la cosiddetta "Casa della Comunità", più grande degli altri edifici, munita di uno spazioso porticato retto da grosse colonne cilindriche.

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Biella inizia il suo legame con la birra nel 1846 grazie all'apertura di un laboratorio da parte della famiglia Welf di Gressoney e i fratelli Antonio e Gian Battista Caraccio nativi di Bioglio e caffettieri in Biella. A metà del 1800 il laboratorio passa di proprietà a due aostani: Jean Joseph Menabrea Antonio Zimmermann.
Nel 1991 il marchio Menabrea è diventato proprietà del gruppo Forst mantenendo però la sua identità e indipendenza.

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