Canelli è considerata una delle capitali mondiali del vino grazie alle sue produzioni di uve di moscato e di barbera. Il centro, di origini molto antiche, è diviso in due una parte bassa chiamata Borgo e una parte alta chiamata Villanuova, dominata dal castello Gangia. Il castello, edificato intorno al 1200 a difesa delle strade che conducevano ai porti di Savona e Vado Ligure, venne distrutto durante la guerra contro il Monferrato, ricostruito, è attualmente di proprietà della famiglia Gancia. Vero gioiello della città sono le cantine sotterranee utilizzate per l'invecchiamento dello spumante. Si tratta di vere e proprie opere di ingegneria, che si diramano sotto tutto l'abitato sprofondando per più piani nella collina di tufo, qui vengono conservate milioni di bottiglie di spumante ad una temperatura costante di 12-14°, permettendo al vino di assumere particolari aromi e sapori. Vi suggeriamo di non perdere una visita alle cantine (chiuse la domenica) aperte al pubblico in occasione di manifestazioni ed eventi, oppure previa prenotazione. Tra le cantine più note della città che sicuramente meritano una visita segnaliamo Gancia, Contratto, Coppo e Bosca. Da Villanova dipartono strade panoramiche da cui è possibile godere di paesaggi mozzafiato sull'Astesana e sulle Langhe.
Importante centro agricolo, noto per la produzione di vini ma sopratutto per la coltivazione del "Cardo Gobbo" ingrediente fondamentale della "bàgna cauda", tipico piatto della cucina piemontese. Le origini dell'abitato risalgono al 1225 quando si unirono gli abitanti dei sette castelli Alessandrini distrutti durante la guerra con gli Astesi. Il dominio della città fu spesso oggetto di contese tra le varie famiglie nobili d'Italia, che volevano impossessarvi delle ricchezze derivanti dalla coltivazioni dei cerali, dello zafferano, del lino, della canapa, ma sopratutto delle pregiate uve e della seta prodotta dalla filatura dei numerosi bacchi allevati nel territorio. Tra le varie famiglie che si alternaro al dominio della città vi furono i d'Angiò, il Marchese Manfredo di Saluzzo, Carlo II re di Napoli, il conte d'Armagnc, i Gonzaga e i Savoia.
Più comunemente nota con il nome di Via Maestra, l'antica strada, fiancheggiata da portici con archi a tutto sesto, collega le due piazze principali della città Piazza Garibaldi e Piazza XX Settembre. Sotto i caratteristici portici trovano sede numerose attività commerciali per questo è considerata la via dello shopping cittadino.
La chiesa venne costruita nella seconda metà del 1700 su progetto dell'architetto Nicolis di Robilant e costituisce il principale luogo di culto cittadino. La sobria facciata, con le sue imponenti colonne, richiama l'immagine di un tempio greco, dai tre portali si accede all'interno a tre navate con un bell'abside.
L'edificio, rimaneggiato più volte nel corso del tempo, venne edificato nel 1353. Sin dalla sua edificazione ha svolto funzioni pubbliche ospitando inizialmente le riunioni degli enti governativi. Sulla facciata in mattoni rossi, si aprono quattro archi sorretti da grossi pilastri, mentre le finestre ai piani superiori sono ornate da lunette ad arco, tra le due centrali è posto il simbolo della città. Di fianco al palazzo si erge la torre campanaria conosciuta come "el Campanon".
Costruito nel XVIII secolo sui resti di un preesistente edificio, il palazzo è opera dell'architetto Nicolis di Robilant, molto belli gli affreschi, gli stucchi e i soffitti a cassettoni del piano nobile, come i fregi con disegni a motivi vegetali posti all'esterno del lato nord. Il palazzo ospita nelle sue sale il museo del Gusto, aperto tutti i fine settimana con ingresso gratuito, all'interno è possibile ripercorrere grazie a strumenti multimediali la storia del gusto del territorio, l'evoluzione delle ricette ma anche la storia della tavola e della mise en place.
Nelle cantine del palazzo è ospitata l'enoteca regionale dove è possibile degustare ed acquistare i vini tipici del Monferrato, collegato all'enoteca è il ristorante Signora in Rosso.
Fondato dall'avvocato Arturo Bersano, il museo, posto all'interno dell'antico stabilimento vinicolo, conserva una raccolta di stampe e di etichette degli ultimi quattro secoli oltre ad una raccolta di attrezzi utilizzati nelle campagne del Monferrato e delle Langhe.
Del paese, posto di un'altura dalla quale si gode uno splendido panorama sulle colline circostanti, se ne hanno notizie scritte già nel 960 grazie ad una permuta di terreni tra il vescovo di Asti e la famiglia Brunengo. Nel XII secolo assieme ai comuni limitrofi Calosso entra a far parte del consorzio di Acquosana nato per tutelare i feudi minori dalle mire espansionistiche delle famiglie Roero, Asinara e Solaro. Nel 1377 il feudo di Calosso viene acquistato dal banchiere Percivalle Roero per divenire dote di nozze di Valentina Visconti sposa di Luigi d'Orleans. Dopo circa 150 di dominazione francese nel 1531 il feudo entra a far parte dei possedimenti Savoia, e tranne alcuni brevi periodi vi rimarrà fino alla costituzione del Regno d'Italia. Da vedere:
Non esiste una data certa di edificazione del castello ma da alcune fonti scritte è certo che già intorno all'anno 1000 dominasse la valle con la sua imponente mole. Fino alla metà del 1600, a causa della sua importanza strategica, fu spesso oggetto di sanguinose battaglie, solamente con la firma della Pace dei Pirenei il castello perse la sua importanza strategica divenendo un'elegante residenza della famiglia Roero. Dell'antica fortezza sono oggi visibili la torretta cilindrica, l'arco di accesso al ricetto e i bastioncini posti sul lato nord.
Piemonte - provincia di Biella
Dedicato alla Madonna Nera, Oropa è il più importante Santuario montano delle Alpi.
Situato a 1200 mt di altezza, il santuario con le sue 17 cappelle, è uno dei più antichi Santuari d'occidente, inserito nel 2003 nell'elenco del Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, assieme ad altri "Sacri Monti" del Piemonte e della Lombardia. L'edificazione del santuario viene attribuita al vescovo di Vercelli Sant'Eusebio, anche se le prime notizie scritte risalgono al 1207.
Secondo la tradizione l’origine del Santuario è da collocarsi nel IV secolo, ad opera di S. Eusebio, primo vescovo di Vercelli. I primi documenti scritti del XIII secolo riportano l’esistenza in Oropa delle Chiese di Santa Maria e di San Bartolomeo, di carattere eremitico, che costituivano un punto di riferimento fondamentale per i viaggiatori che transitavano da est verso la Valle d’Aosta. Il maestoso complesso è frutto dei disegni dei più grandi architetti sabaudi: Arduzzi, Gallo, Beltramo, Juvarra, Guarini, Galletti, Bonora.
Lo viluppo del Santuario subì diverse trasformazioni nel tempo, fino a raggiungere le monumentali dimensioni odierne e trasformando Oropa da luogo di passaggio a luogo di destinazione per i pellegrini. Nell'area del Santuario sono visitabili:
I legami tra il Santuario e la Real Casa di Savoia sono molto antichi e risulta che sin dal XVII secolo un dignitoso appartamento fosse a sua disposizione; quello attuale, visitabile accedendo dal museo, risale alla prima metà del secolo XVIII: lo attestano i ritratti del Re di Sardegna Carlo Emanuele III e Vittorio Amedeo III che furono i primi sovrani sabaudi ad utilizzarlo in occasione delle loro visite ad Oropa.
Nelle sale laterali e nella cripta della Basilica Superiore è possibile visitare una ricca mostra di presepi provenienti da tutto il mondo.
Testimone delle memorie storiche più preziose, il Museo dei Tesori conserva nelle sue quattro sale gli ori, i gioielli, i paramenti liturgici e i documenti che hanno scandito nei secoli la storia del Santuario.
Insieme ad altri Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, il Sacro Monte di Oropa è stato dichiarato nel 2003 patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
E’ costituito da 17 cappelle, disseminate sul monte di fianco al santuario, popolate da statue di terracotta policroma di cui 12 dedicate alla storia della vita di Maria e 5 dedicate ad episodi legati alla tradizione del Santuario. Molto bella la passeggiata tra i boschi per raggiungere le varie cappelle.
Il Santuario di Oropa possiede un cimitero monumentale dalle caratteristiche peculiari: esso è situato in montagna, oltre i mille metri d’altezza, e nella sua parte superiore le edicole funerarie sono sparse entro un bosco di grandi faggi – preesistente alla creazione del camposanto, eImage di esso assai più ampio – in forte pendenza. Ne risulta un ambiente di grande suggestione e originalità. L’insieme, costituito da un campo aperto delimitato da un porticato e dal soprastante bosco, ricorda l’assai più grande cimitero di Genova.
Nella suggestiva cornice del complesso monumentale del Santuario, è nata nel 2005 la Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Oropa, con lo scopo di preservare le sue 800 specie floristiche. L'istituzione della Riserva è parte del progetto regionale per la tutela, la conservazione, il restauro e la valorizzazione dei Sacri Monti del Piemonte.
L'istituzione della Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Oropa si integra, inoltre, con il progetto di conservazione e di valorizzazione avviato dalla Regione Valle d'Aosta con l'istituzione della Riserva naturale regionale del Monte Mars.
il sistema costituito dalle due Aree protette verrà inoltre ad interessare il contesto territoriale e paesaggistico in cui si sviluppa la secolare processione che si svolge ogni 5 anni da Fontainemore ad Oropa.
Il santuario comprende oltre al santuario attuale vero e proprio dotato di diverse strutture destinate all'ospitalità di fedeli e turisti, un Sacro monte (il Sacro Monte di Oropa) e la chiesa originaria sorta sulla base di un antico sacello.
• da Biella km 14 (strada provinciale 144)
• da Vercelli km 56 (strada provinciale 230) • da Torino km 87 (A4 Torino-Milano / uscita Santhià)
• da Milano km 115 (A4 Torino-Milano / uscita Carisio)
• da Alessandria: uscita casello Santhià / s.s. 143
• da Aosta: raccordo Ivrea-Santhià / uscita Santhià
• Stazione Biella S. Paolo a c.a 14 km da Oropa
• Autobus dalla stazione di Biella - linea n°2
Per informazioni: ATAP - Tel. 0158408117
Meta ideale per chi desidera unire momenti di serenità interiore a occasioni di approfondimento culturale, Oropa offre la possibilità di organizzare meeting e congressi in uno scenario straordinario grazie alle due sale convegni da 150 e 80 posti dotate di attrezzatura audio-video all’avanguardia. I tredici ristoranti e trattorie attigui al Santuario propongono specialità gastronomiche locali e menù accurati per ogni ricorrenza. Per soggiornare in un ambiente unico e suggestivo, sono disponibili più di 300 camere arredate in stile suddivise nelle tipologie: Host, Comfort, Junior Suite, Junior Suite Superior e Suite
L’Area Camper di Oropa, recentemente inaugurata, offre una vista suggestiva sulla Basilica Superiore. L’Area conta 31 piazzole ben illuminate con prese per allaccio alla rete 220 V, docce e servizi.
Sono a disposizione 6 A e 1200 W.
Costo giornaliero: Euro 10,00.
Apertura: 25 aprile - 31 ottobre.
Il pass si ritira in Ufficio Accoglienza dalle ore 08.00 alle ore 19.00 (a giugno e settembre l'Ufficio Accoglienza sarà aperto fino alle ore 20.00, luglio e agosto fino alle ore 21.00) oppure dalle ore 22.00 presso l'Ufficio del guardiano notturno.
Per ulteriori informazioni tel. +39 015 25551200
Le grotte, di origine carsica, sono considerate tra le più belle e importanti d’Italia, per la varietà delle concrezioni, per la grandiosità degli ambienti e per la ricchezza d’acqua. Le Grotte di Bossea, costituiscono la parte terminale di un grande sistema carsico che si sviluppa fra la Conca di Prato Nevoso e il torrente Corsaglia ad 836 metri di altitudine. Grazie all’attenta illuminazione, alla grandiosità delle sale, alle pareti a strapiombo, alle enormi stalagmiti e stalattiti la visita offre ai tutisti suggestioni ed emozioni uniche. Il percorso si snoda su di un sentiero di oltre due chilometri, con un dislivello di circa duecento metri, all’interno del quale si incontrano cascatelle, stagni, laghetti, un laboratorio carsologico e lo schelettro di un Ursus Speleo, che abitò le grotte 15 mila anni fa.
La visita alla grotta è molto adatta alle scolaresche ed ai centri estivi, ai quali sono riservati diversi percorsi a tema e laboratori. L’ingresso agli insegnati è gratuito, la prenotazione è obbligatoria.
Presso l’ingresso delle grotte si trova un ampio parcheggio adibito ad area sosta camper, mentre all’interno vi sono un’area pic nic e un salone coperto, da utilizzare in caso di condizioni meteo avverse.
Posta all’interno di uno scenario di rara bellezza, la miniera aperta nel 1710 per l’estrazione dell’oro, permette ai suoi visitatori di rivivere le esperienze e le sensazioni degli antichi minatori. La Guia, prima miniera d’oro aperta in Italia alle visite turistico-culturali, attraverso un percorso della durata di 40 minuti, permette al visitatore di godere dello spettacolo naturalistico delle grotte, dei cunicoli e delle gallerie scavate dall’uomo nella sua ricerca ed estrazione del prezioso metallo. Il percorso di visita si snoda su di un facile tracciato della lunghezza di 800 metri adatto anche a passeggini e sedie a ruote. La temperatura all'interno della grotta è costante tutto l'anno intorno ai 9 gradi si consiglia quindi un abbigliamento adeguato.
La visita alla grotta è molto adatta a gite scolastiche e centri estivi
Safari Park è uno zoo di nuova concezione, dove gli animali vivono in stato di semi-libertà in ambienti che riproducono al meglio il loro habitat. Il parco svolge un importante ruolo nella conservazione, nell'educazione, e nella ricerca nel campo delle specie animali, in particolare nelle specie a rischio di estinzione. Safari Park ospita al suo interno, molte specie a rischio di estinzione, come: i rinoceronti bianchi, le tigri siberiane e leoni bianchi. Grazie alle particolari attenzioni e cure, riservate agli animali da parte del personale del parco, molte specie a rischio si sono riprodotte con successo. La visita allo zoo si snoda nei vari habitat, attraverso un percorso in macchina, dalla quale è possibile osservare da molto vicino giraffe, leoni, struzzi, scimmie, zebre, rinoceronti e ippopotami. Il parco dispone di un’area dotata di giostre e attrazioni per grandi e piccini, tra di esse: il brucomela, la nave pirata, i tronchi sull'acqua, scivoli zambesi boat, e molte altre. All’interno del parco sono presenti: un rettilario, una fattoria, dove è possibile entrare in contatto con capre, cavalli e animali da cortile, oltre ad una speciale area dedicata al mondo del giurassico.
Il parco è dotato di area pic-nic e di locali dove consumare pasti veloci o snack. Per i Camperisti è possibile una sosta notturna gratuita nel parcheggio antistante.
Per la sicurezza degli ospiti, la direzione raccomanda a tutti si seguire scrupolosamente le norme indicate.
La Mandria, è un’immensa tenuta, dove la famiglia Savoia allevava cavalli di razza e selvaggina, destinata alle frequenti battute di caccia dei suoi membri. Per un lungo periodo, rappresentò il luogo il favorito di svago di Vittorio Enanuele II, il quale vi fece costruire diversi edifici: Villa dei Laghi, villa La Bizzarria e le cascine Vittoria ed Emanuella. Dal 21 Agosto 1978 la Regione Piemonte ha fatto della tenuta un Parco Regionale. L'obiettivo del parco è quello di difendere e conservare la flora e la fauna in esso presenti; di recente il parco è stato dichiarato “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO. Vista l’enorme estensione e le numerose attività proposte, è impossibile visitare il parco in un solo giorno; si può però scegliere tra le varie proposte sia naturalistiche che culturali offerte tra queste il museo degli Appartamenti Reali di Vittorio Emanuele II, trekking, laboratori, capanni di osservazione faunistica, trenino turistico e molto altro ancora. Nel Parco vi sono inoltre:
- il Centro visite Cascina Brero, dedicato alle attività di educazione ambientale per scuole e famiglie, attrezzato con il laboratorio interattivo e multimediale "al.bo - conoscere e giocare con l'albero e il bosco", gestito dalle Guide naturalistiche accreditate della cooperativa Arnica e aperto tutte le domeniche pomeriggio fino ad ottobre. Presso cascina Brero hanno sede anche una scuola di MTB e un attrezzato Centro micologico.
- il Centro visite Ciabòt degli animali, presso il Borgo Castello, con una esposizione di reperti naturalistici e animali tassidermizzati, aperto sabato, domenica e festivi a cura dei volontari dell'associazione Croce Gialloazzurra.
La visita al Parco La Mandria è consigliata a scuole o centri estivi ai quali l’Ente Parco riserva laboratori didattici e percorsi a tema.
All'interno del parco è possibile il noleggio di biciclette.
Lo stabilimento termale si trova ai piedi del monte Pigna a circa 1.700 metri di altitudine, in un area di grande interesse storico e naturalistico. Vicino allo stabilimento termale sorgono diversi impianti sciistici mentre le vicine città di Saluzzo e Mondovì offrono interessanti percorsi culturali alla scoperta del barocco piemontese, oppure giornate di shopping allo outlet village Mondovicino.
Lo stabilimento dispone di una vasca con percorso Kneipp, una grotta naturale con vapori di acqua termale, una sauna finlandese, una sauna ad infrarossi, e una vasca idromassaggio, oltre ad un moderno centro benessere
Le acque dello stabilimento termale sgorgano dalle fonti di Garbarino e Santa Barbara, grazie alle loro proprietà terapeutiche sono indicate per il trattamento di disturbi respiratori, articolari e digerenti e urinari.
Il Rafting Adventur, offre la possibilità, a grandi e piccini, di provare l'emozione di una discesa in rafting sulle turbolente acque della Dora Baltea. Si tratta di percorsi appositamente studiati dagli istruttori per far scendere in tutta tranquillità e sicurezza bambini e adulti alla loro prima esperienza, ma anche persone esperte che potranno cimentarsi in rapide e avventurosi passaggi. Durante le discese i bambini, accompagnati dagli istruttori del parco, potranno prendere confidenza con il fiume e ammirarne le rive ricche di flora e fauna.Il parco propone inoltre gite per tutta la famiglia alle Gole di Leverogne e la possibilità di percorrere un tratto di Dora in Hydrospeed muniti di un bob e di un paio di pinne. L'esperienza è consigliata a tutti coloro che hanno un buon rapporto con l'acqua.
La discesa di rafting è adatta anche a scolaresche e centri estivi.
Posto all’interno del parco acquatico Atlantis, Lost Word è un parco tematico educativo. All'interno del parco, i visitatori potranno entrare in contatto con gli uomini della preistoria, attraverso la ricostruzione di capanne, villaggi primitivi, ed enormi statue di dinosauri realizzate dallo scultore Tim Handford.
Scoperta da un cacciatore nel 1797, la grotta di origine carsica, si sviluppa su di un percorso di 910 metri, con un dislivello di 21 metri. Molto visitata nell’ottocento, al punto da attrarre turisti e giornalisti da tutta Italia, venne chiusa al pubblico per oltre un secolo. Di recente è stata riaperta ai turisti, dopo un’attenta risistemazione dell’impianto di illuminazione e dei percorsi di visita. La grotta, considerata la più colorata d’Italia, si presenta con un susseguirsi di corridoi e sale, che evocano suggestive immagini e magiche atmosfere. Di notevole bellezza sono alcune delle sue sale tra queste: la Barca di Caronte, il salone del Lago con le sue acque azzurre, i Bagni di Venere dalla bianchezza marmorea, la Gran sala del Cigno e l’Anticamera dell’Inferno. La temperatura all’interno della grotta è costante a 9° si consigliano pertanto abbigliamento e scarpe adeguate.
Il Bioparco, membro dell’EAZA, associazione che riunisce le migliori strutture zoologiche d’Europa, è un parco di nuova concezione i cui scopi sono:
- far conoscere e difendere le varie specie animali
- proteggere le specie a rischio di estinzione
- promuovere la ricerca e la difesa dell’ambiente.
Il ZOOM si sviluppa in un’immensa area verde, interamente pedonale, dove è possibile visitare i vari habitat asiatici e africani. Il proposito del bioparco è quello di sensibilizzare l’uomo al rispetto della natura e degli animali attraverso la loro conoscenza. Per questo motivo gli ambienti dei vari habitat sono stati fedelmente riprodotti rispetto agli originali, e gli animali vivono in stato di semi-libertà. Nell’habitat del Madagascar è possibile vedere lemuri, fenicotteri rosa, pellicani e tartarughe giganti, mentre nell’habitat di Sumatra si incontrano gru, antilopi, istrici, cervi axis, varie specie di anatre e la maestosa tigre.Dal 2013 il parco si è arricchito di una nuova sezione dedicata all’habitat del Serengeti dove vivono in perfetta armonia e tranquillità giraffe, zebre e rinoceronti. A maggio 2015 sono giunti a ZOOM due nuovi ospiti: due Panda Rossi o Panda Minori. Questi animali sono stati catalogati tra le specie a forte rischio di estinzione, in Europa ne esistono infatti solamente 350 esemplari, mentre in Italia 10. Per i nuovi ospiti è stata creata una speciale area con 4 grandi aceri americani, dei bamboo, di cui i panda vanno ghiotti, e una zona coperta per quando le temperature scendono. Curiosità: appartiene alla specie Panda Rosso il maestro Shifu del film Kung Fu Panda.
In estate, gli ospiti, possono rilassarsi nella Bolder Beach, splendida spiaggia di sabbia fine dotata di piscina. Nella bella piscina è possibile fare il bagno assieme ad una colonia di pinguini africani (separati da una vetrata).
Il parco prevede particolari offerte e laboratori per scolaresche e centri estivi.
La visita al planetario è articolata in due momenti:
- visita al Museo Interattivo dell’Astronomia e dello Spazio - visita al Planetario Digitale.
Museo Interattivo: Tramite esperimenti, dislocati sui quattro piani in cui si sviluppa il museo, il visitatore può ripercorrere la storia dell’astronomia, rivivere attraverso proiezioni le grandi imprese spaziali, fare esperimenti sulla forza di gravità e altre forze che governano l’universo, ripercorrere la storia dal big-bag fino a scoprire i possibili futuri scenari dell’universo.
Planetario Digitale: si tratta di una sala con 98 posti a sedere, sulla cui volta sferica vengono proiettati differenti spettacoli a tema. Gli spettacoli variano in funzione del periodo e dell’orario. Le proiezioni, create in collaborazione con i maggiori planetari internazionali, hanno vinto vari premi internazionali. Tra gli spettacoli disponibili: Meraviglie dell’Universo, Visioni del Cielo, Alla Scoperta del Cielo, Il Circo dei Pianeti, Stelle di Atlantide e il nuovo Robot Explorers.
La visita al planetario è consigliata alle scolaresche alle quali sono dedicati percorsi didattici e attività a tema.