Portogallo

Ingredienti (per 4 persone)
Per la pasta: farina 00 400 gr
4 uova intere (se necessario aggiungere ½ guscio di acqua)
1 presa di sale
1 o 2 cucchiai di farina per la lavorazione
Per il ripieno: lombo di maiale gr 100
Burro
Prosciutto crudo gr 100
Mortadella di Bologna gr 100
Parmigiano reggiano gr 150
1 uovo
½ cucchiaio pane grattato
Sale, rosmarino, aglio
Noce moscata q.b.
Per servire: 2 litri di brodo, possibilmente di cappone ruspante (non allevato con i mangimi) o gallina con aggiunta di carne da brodo, come punta di petto, doppione, falata….
Parmigiano q.b.

Preparazione

Ripieno: mettere a riposo il lombo di maiale per 2 giorni con sopra un battuto di sale, aglio e rosmarino. Rosolare il lombo di maiale tagliato a pezzetti nel burro e cuocerlo a fuoco lento. Toglierlo dal tegame, ripulirlo del battuto e lasciar raffreddare.Tritare il lombo di maiale, insieme al prosciutto e alla mortadella. Impastare il tutto con il parmigiano, il pan grattato e le uova. Aggiungere la noce moscata. Amalgamare a lungo gli ingredienti e lasciarlo a riposo 24 ore prima di utilizzarlo.

Sfoglia: con farina, uova e sale preparare una pasta morbida e lasciarla riposare coperta per circa ½ ora. Stendere la pasta in una sfoglia sottile (nella ricetta originale la sfoglia viene tirata a mano, col matterello). Arrotolare la sfoglia su un canovaccio, lasciarla asciugare leggermente, poi stenderla e tagliarla a riquadri di 4 cm di lato.

Preparazione dei tortellini: porre al centro di ogni riquadro di pasta una piccola quantità di ripieno (la tradizione vuole che i tortellini siano piccoli, in modo da poter essere contenuti in buon numero nel cucchiaio da minestra). Piegare il riquadro su se stesso, formando un triangolo e sigillare i bordi facendo pressione con le dita.Stringere tra il pollice e l’indice di entrambe le mani gli angoli del lato lungo, ruotare con la mano destra il triangolo intorno all’indice della mano sinistra e chiudere il tortellino facendo una leggera pressione.

Cottura dei tortellini: passare il brodo, regolare di sale e portarlo a ebollizione.Cuocere i tortellini nel brodo bollente per circa 5 minuti (dipenderà dallo spessore della pasta). Servire i tortellini caldi in brodo, spolverizzati di parmigiano grattugiato.

Nella ricetta originale, ogni tortellino deve risultare di 5 grammi, cotto e servito in brodo di cappone.

Milano - Grattacielo PirelliSimbolo della Milano moderna, il grattacielo svetta con i 127 metri di altezza sull'orizzonte di Piazza Duca d'Abruzzo. Conosciuto anche con il nome di "Pirellone", venne edificato tra il 1955 e il 1960 su progetto di Giò Ponti e Pier Luigi Nervi. Ora il palazzo è sede della Regione Lombardia.

Costruita assieme al convento tra il 1466 e il 1490, su volere di Ludovico il Moro, è nota a livello internazionale per custodire, nel refettorio del convento, il famoso dipinto di Leonardo "L'Ultima Cena" e, negli absidi, la "Tribuna" entrambi inseriti dall'Unesco nella lista dei beni patrimonio dell'umanità. La basilica venne edificata su progetto dell'architetto Solari, già ingegnere della Fabbrica del Duomo e della Certosa di Pavia. Dispone di una facciata a capanna ornata da rosoni e monofore, interessante è il portale marmoreo. I materiali utilizzati per la sua costruzione sono il cotto per i muri e il granito per colonne e capitelli. L'interno è a tre navate, sulle navate laterali si aprono due file di 7 cappelle. La fama della chiesa è però dovuta alla sua tribuna che costituisce la parte absidale, attribuita al Bramante, nella quale spicca una loggia ad archi su colonne binate.  Il convento si sviluppa attorno a tre chiostri quello dell'Infermeria, quello Grande e il Chiostro dei Morti. E' il chiostro dei Morti, attiguo alla chiesa, ad immettere al refettorio ove vennero dipinti da Leonardo l'Ultima Cena e i ritratti della famiglia Ducale: Ludovico il Moro, Massimiliano, Beatrice e Francesco, purtroppo andati quasi completamente distrutti durante il crollo del refettorio. 

Il Cenacolo di Leonardo fa parte dei Musei di Milano, per evitare le lunghe code è necessaria la prenotazione

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MilanoUbicata in Piazza Sant'Ambrogio, la basilica venne edificata tra il 379 e il 386 su volere dell'allora vescovo di Milano Ambrogio, sul luogo di sepoltura dei martiri Gervasio e Protaso, divenendo in seguito mausoleo di Sant'Ambrogio. Si tratta di una delle chiese più antiche della città, anche se nel corso dei secoli subì parecchi rifacimenti, il primo dei quali avvenne nel 1080 su volere del vescovo Anselmo. Tali rifacimenti la videro trasformare in una basilica in stile romanico, tale da essere spesso presa come esempio  del romanico duecentesco. La chiesa è preceduta da un vasto atrio quadriportico di pianta rettangolare. La facciata a capanna dispone di un doppio loggiato sovrapposto, incorniciato da due torri campanarie. L'interno è suddiviso in tre navate con volte a crociera a costoloni. Degni di nota sono: il Pulpito costruito nel XII secolo, l'Altare di Sant'Ambrogio, considerato un capolavoro di oreficeria con elementi in oro, argento, pietre preziose e smalti, il Sacello di San Vittore in Ciel d'Oro le cui pareti e la cupola presentano splendidi mosaici del V secolo e dove, secondo la tradizione, il vescovo Ambrogio depose la salma del fratello Satiro. Nella Cripta sono invece conservate le spoglie dei santi Ambrogio, Gervaso e Protaso.

Milano - Parco SempioneSi tratta di un'ampia zona verde creata in città già alla fine dell'800, nell'area precedentemente occupata dal Barcho o Parco Ducale. L'area, completamente cintata dalla famiglia Sforza, è stata di recente dotata di un servizio di videosorveglianza. Uscendo dal Castello Sforzesco il panorama sul parco è veramente degno di nota, subito appare un grande lago artificiale con fontana mentre all'orizzonte si intravede l'Arco della Pace. La sistemazione dell'immensa area venne affidata nel 1893 ad Emilio Alemagna. Il parco dispone di due percorsi botanici nei quali è possibile ammirare: ippocastagni, olmi, platani, noci del caucaso, faggi penduli, aceri zuccherini, americani, campestri, montani e ricci. Tra le altre specie possiamo distinguere l'olmo nero, il noce nero, il ginkgo. Il primavera ed in estate passeggiare nel parco è ancora più piacevole grazie alla fioritura di camelie, ortensie, rododendri azalee e rose antiche. 

Milano - Castello SforzescoSecondo simbolo cittadino dopo il Duomo, il castello venne fatto edificare da Francesco Sforza nel XV secolo sui resti di una precedente fortificazione, divenendo tra il ’500 e il ‘600 una delle principali cittadelle militari d’Europa. Alla morte di Francesco Sforza i lavori vennero continuati dal figlio Galeazzo, che ne affidò la direzione all’architetto Benedetto Ferrini. Fu però Ludovico il Moro a trasformare il castello in una delle più sontuose e ricche corti europee, chiamando a lavorare artisti come Leonardo da Vinci e il Bramante. Il castello subì parecchi danni durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale, i quali richiesero parecchi e impegnativi restauri. Negli anni novanta davanti al castello venne costruita una fontana ispirata a quella precedentemente istallata sul luogo. L’impianto di forma quadrata, con mura spesse circa 7 metri e lunghe 200 metri con agli angoli 4 possenti torri è tutt’ora uno dei più grandi castelli d’Europa.Milano - Castello Sforzesco Ad accogliere i turisti è la Torre del Filarete (che prende il nome dal suo costruttore), rifatta dopo il 1521 in quanto l’originale venne distrutta nello stesso anno da uno scoppio. Si entra in una vasta corte detta Piazza delle Armi, passata la piazza si entra nella  Corte Ducale di forma rettangolare sulla quale su due lati si apre un loggiato rinascimentale a due livelli mentre sulla parete di fondo si apre il Portico dell’Elefante, chiamato così in quanto vi sono dipinti animali esotici. Sul 4 lato si apre la Rocchetta, che costituì per secoli la parte più inespugnabile della fortezza.Milano Castello Sforzesco La Rocchetta dispone di una corte quadrata e permette l’accesso all’Archivio Storico Civico e alla Biblioteca Trivulziana che conserva il famoso Codice Trivulziano di Leonardo da Vinci. Suggestivo è il passaggio coperto, riaperto nel 2008, un cunicolo lungo 500 metri a forma di ferro di cavallo fatto costruire da Francesco Sforza che percorre il perimetro difensivo della Ghirlanda.
Il castello ospita al suo interno i Musei del Castello che comprendono:
- Pinacoteca del Castello Sforzesco:  con una ricchissima collezione di dipinti tra i quali opere di Filippo Lippi, Antonello da Messina, Andrea Mantegna, (madonna e i Santi) Canaletto (La Riva degli Schiavoni), Correggio, Tiepolo, Bellini (Madonna con il Bambino e Poeta Milano Castello SforzescoLaureato) Tintoretto (Ritratto Soranzo)
- Museo della Preistoria
- Museo egizio
- Museo d'arte antica, con l'ultima statua di Michelangelo, la Pietà Rondanini.
- Museo degli strumenti musicali
- Museo del Mobile
- Civiche Raccolte d'Arte Applicata
- Archivio Fotografico
- Biblioteca d'Arte del Castello Sforzesco
- Civica raccolta delle stampe Achille Bertarelli
- Libreria del Castello

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Considerata la via più lussuosa della città, è anche probabilmente la più conosciuta a livello nazionale e internazionale. Sulla via si affacciano i negozi e gli atelier dei più importanti nomi della moda italiana e straniera tra questi Armani, Dolce e Gabbana, Prada, Versace e Ferretti. Assieme alle vie della Spiga, Sant'Andrea e Pietro Verri forma il famoso Quadrilatero della Moda.

E' un'arteria pedonale che da Piazza del Duomo porta a Piazza San Babila. Si tratta di una delle vie più note e frequentate della città, sotto i suoi portici si aprono importanti negozi, soprattutto di abbigliamento, gallerie e piccole piazzette che la rendono il cuore dello shopping cittadino. La strada di antica origine romana, anticamente prendeva il nome di Via dei Servi. Il Manzoni nei Prmessi Sposi, fa partire proprio da questa via, e precisamente dal "forno delle Grucce" la rivolta popolare.

Milano - Palazzo RealeIl palazzo, che per molti secoli fu il simbolo del potere politico cittadino, oggi è un’importante sede museale che ospita mostre temporanee e permanenti. Parzialmente distrutto durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale, e lasciato in stato di abbandono per ben due anni, deve la sua forma al rifacimento avvenuto tra il 1772 e il 1778 da Giuseppe Piermarini. Preceduto da una piccola piazza “Piazzetta Reale” posta proprio di fianco al duomo, il palazzo fu sede gel governo del Sacro Romano Impero, del Ducato di Milano, residenza di Ferrante Gonzaga fino ad essere sede del governo degli Asburgo. Con l’arrivo di Napoleone Bonaparte il palazzo prende il nome di Palazzo Nazionale divenendo sede dei principali organi di governo. Con la proclamazione del Regno d’Italia diviene di proprietà della famiglia Savoia, i cui membri lo utilizzeranno per brevissimi periodi fino all’11 Ottobre 1919, quando verrà venduto allo Stato Italiano. Inizia da questo momento un lungo periodo di degrado e di scempi. All’interno del palazzo è stato negli ultimi anni aperto “Il Museo della Reggia” il cui progetto prevedeva, dopo lunghi lavori di restauro, di portare agli originali splendori diverse sale del Palazzo tra queste lo scalone di accesso, la Grande Anticamera, la Sala degli Arazzi, la Sala della Lanterna e la più celebre fra tutte La Sala delle Cariatidi, ex salone da ballo.

Per l’elenco delle mostre e gli orari val al sito dell’Ufficio del Turismo di Milano  

Milano - Palazzo dell'ArengarioIl museo ospitato nel Palazzo dell’Arengario, è parte del polo museale milanese, espone 400 opere dedicate all’arte italiana del XX secolo, selezionate tra le oltre 4.000 di proprietà delle Civiche Raccolte d'Arte milanesi. Inaugurato nel 2010, nasce con lo scopo di presentare al pubblico un percorso dedicato alla pittura e alla scultura italiana del XX secolo.Milano - Palazzo dell'arengario L’esigenza di avere a Milano un museo del genere nacque dopo la chiusura definitiva, avvenuta nel 1998, del CIMAC (Civico Museo di Arte Contemporanea) con sede all’interno di Palazzo Reale.

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