Portogallo

A soli 200 chilometri dal confine italiano, nel cuore della Provenza, si trovano Hyeres e  la splendida penisola di Giens, terra sconosciuta dal turismo di massa per questo ancora selvaggia ed incontaminata, dallo charme veramente unico.  Anticamente isola, ora è unita alla terraferma grazie al deposito di due cordoni di sabbia e ciottoli chiamati tomboli, creatisi grazie alle correnti marine. Lo stretto lembo di terra, con profonde insenature,  splendide spiagge e pinete, che si getta per oltre 4 chilometri nel mare, dispone sul lato orientale di una strada sempre percorribile, mentre la strada sul lato occidentale è inaccessibile da novembre ad aprile. Tra i due tomboli si estende una zona umida e paludosa chiamata Laguna dei Pesquiers.

Se siete in viaggio con la famiglia e quindi avete dei ragazzini al seguito con una deviazione:
- di 30 minuti potrete recarvi al Parco faunistico La Torbiera caratterizzato dalla presenza di numerose sorgive che formano laghetti e stagni
- di 40 minuti allo Zoo Safari di Pombia dove potrete ammirare numerose specie animali che vivono in stato di semi libertà e divertirvi sulle numerose attrazioni.

L’edificio è  inserito dal 1993 all’interno della Riserva Naturale Speciale istituita dalla regione Piemonte assieme al Sacro Monte di Orta e al Monte Mesma. L’edificio che sorge sulla sommità di una collina si eleva per ben 23 metri donando una magnifica vista sul lago e sulla piana del novarese. La torre, costruita in pietre di serizzo e granito, è ciò che rimane di un più ampio complesso fortificato costruito nell’XIII secolo a difesa del borgo di Orta. La torre è suddivisa in 4 piani collegati tra di loro da scale a pioli. L’ingresso originario alla torre si trova a 7 metri di altezza, per ovvi motivi difensivi, mentre l’attuale accesso  è di origini ottocentesche.
La torre è raggiungibile a piedi attraverso il “Sentiero Azzurro” che parte dal Sacro Monte di Orta, tocca Cornico e arriva alla torre. Il tracciato si percorre in circa tre ore. Per maggiori info rivolgersi all’ufficio turistico di Orta. La torre è altrimenti raggiungibile in macchina fino ad un piccolo parcheggio posto all’inizio della salita per la torre, raggiungibile in 15 minuti di cammino.

Lago d'Orta

Madonna del SassoPosto sulla sponda opposta del lago rispetto ad Orta, il Santuario sorge su di uno sperone di roccia a 634 metri di altezza sul livello del mare, nella frazione di Boleto. Spettacolare il panorama che si gode dalle sue balconate. Il complesso che comprende la chiesa, la torre campanaria e la casa parrocchiale, venne edificato agli inizi del XVIII secolo nel punto in cui sorgeva la cappella della Madonna Addolorata, la cui madonnina era ritenuta miracolosa, in seguito alle molte grazie ottenute dalla popolazione. Fu Pietro Paolo Minola, in seguito ad una grazia ricevuta che decise nel 1706 di far costruire il Santuario a sue spese. La chiesa, a tre navate, venne terminata nel 1748 e consacrata assieme al campanile ed alla casa nel 1771 dal vescovo di Novara. Ora il Santuario è punto di arrivo del dell’itinerario escursionistico, le Valli della Fede, ispirato al cammino di San Carlo Borromeo, che parte da Bioglio nel biellese e raggiunge il Lago d’Orta. Il santuario è facilmente raggiungibile da una strada in salita percorribile anche dai camper ma che farà sicuramente la gioia dei motociclisti. 

Lago d'Orta

OmegnaVivace cittadina posta all’estremità settentrionale del Lago, dal quale fuoriesce il torrente Nigoglia. La zona ove sorge la città venne abitata sin dall’età del bronzo, come dimostrano alcuni ritrovamenti effettuati in località San Bernardo. Ai giorni nostri importante centro industriale sede di note aziende di casalinghi come Alessi, Piazza, Girmi, Lagostina e Bialetti. La città si vanta di essere il luogo ove sono state inventate  la pentola a pressione e la moka express. Bella la piazza XXIV Aprile che si apre proprio di fronte al lago ricca di negozi, caffè e ristoranti, raggiungibile tramite una bella passeggiata sulle sponde del lago. Da notare sulla piazza casa Bazzetta de Vemania ove soggiornarono Rosmini, Manzoni e d’Azeglio. Dalla Piazza imboccando via Cavallotti si giunge in Piazza Andrea Beltrami ove sorgono la collegiata di Sant’Ambrogio e il Battistero.Omegna

Numerosi sono gli spacci aziendali di casalinghi ai quali vi suggeriamo una visita, di seguito alcuni indirizzi:
Alessi – Strada Privata Alessi, 6 – Crusinallo Omegna
Al suo interno è possibile trovare l’intera gamma dei prodotti Alessi di prima scelta, ma anche ottime occasioni di seconda scelta oppure fine serie
Lagostina – Via IV Novembre 37 – Omegna
All’interno dello spaccio, aperto anche la domenica mattina, si trovano padelle antiaderenti, casseruole in acciaio, pentole a pressione e piccoli elettrodomestici. I marchi venduti sono Lagostina, Tefal, Krups, Moulinex e Rowenta dei quali si possono trovare i prodotti di prima scelta e di seconda scelta con sconti che partono dal 50%. Vai al Sito
Bialetti – Via IV Novembre 106 – Crusinallo – Omegna
Vendita di caffettiere normali ed elettriche Bialetti e Faema con sconti del 40%
Fratelli Piazza Effepi – Via IV Novembre 242 – Omegna
All’interno si trovano posateria, vssoi ciotole in acciaio liscio e satinato

Omegna

Piccola frazione del comune di Orta, oggi conosciuto con l’appellativo di “Paese Dipinto”. Infatti dal 1998 artisti di fama nazionale ed internazionale hanno iniziato a dipingere le facciate delle case con soggetti inerenti film ambientati e girati sul lago e scene di storie di Gianni Rodari.

Sacro Monte di OrtaSi tratta di un percorso devozionale costituito di 20 cappelle affrescate e ornate da gruppi scultorei in terracotta a grandezza naturale, che illustrano la vita e i miracoli di San Francesco d’Assisi. Il percorso, venne iniziato nel 1590, su emulazione di quello di Varallo, su volere delle comunità cittadina e dell’allora abate Canobio, che finanziò la prima fase dei lavori. La seconda fase dei lavori avvenne tra il 1593 e il 1615 su impulso del vescovo di Novara Carlo Bascapè. Cuore pulsante dell’intero complesso è la chiesa dedicata ai Santi Nicolao e Francesco dove è custodita una Pietà venerata come Madre del Redentore.
 Annessi alla chiesa si trovano il Convento Grande e il Convento Piccolo, dove ha sede la comunità Francescana, che si occupa del mantenimento del complesso. Nell'intero complesso anche la natura è stata organizzata e distribuita come parte integrante dell'itinerario infatti le querce, i larici, gli agrifogli e le alte piante creano zone d'ombra per il riposo e la meditazione e squarci con spettacolari vedute sul lago.Sacro Monte Orta Dal 2003 il sito, assieme ad altri 8 del Piemonte e della Lombardia, è stato inserito nell’elenco dei luoghi Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, con la seguente motivazione: "rappresenta un’integrazione di successo tra architettura ed arti decorative in un paesaggio di grande bellezza e di alto valore spirituale raggiunto in un momento critico della storia della Chiesa Cattolico romana".
Sacro Monte OrtaIl Sacro Monte è facilmente raggiungibile tramite una passeggiata in salita della durata di 20 minuti che parte dal lato destro della chiesa di Santa Maria Assunta posta nel centro cittadino, oppure tramite una strada che parte sulla sinistra appena superata la rotonda di via Panoramica. Il cima vi è un ampio parcheggio ed un area pic-nic. Di notevole bellezza è il panorama sul lago che si gode dal sagrato della chiesa e lungo la passeggiata. Tutta l’area colpisce sia per la ricchezza artistica ed architettonica sia per la pace e l’armonia che vi regna.

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Isola di San GiulioLa piccola isola, lunga 275 metri e larga 140, sorge a poca distanza dalla città di Orta è raggiungibile con piccole imbarcazioni che partono ogni 10-15 minuti dall’imbarcadero situato sulla piazza della città. L’isolotto è dominato da un grande edificio centrale sorto nel 1842 sui resti dell’antico castello, sede del  Governatore. Originariamente sede di un seminario, dal 1973 vi risiede la comunità delle monache Benedettine, che vi si sono trasferite da Viboldone. Nel monastero “Mater Ecclesiae” le monache, all’origine 6 ma ora più di 70 con vocazioni sempre crescenti, praticano la regola di San Benedetto pregando e lavorando in silenzio e povertà.Isola di San Giulio La loro badessa Anna Maria Canopi è al momento considerata la maggior personalità femminile di spicco nella Chiesa Cattolica, autrice di importanti scritti, fu lei a preparare il testo della Via Crucis del 1993 letto da Giovanni Paolo II al Colosseo. Nel monastero si praticano studi su antichi testi sacri, traduzioni, elaborati e pubblicazioni in favore della Lecito Divina, si confezionano paramenti sacri, tessuti con antichi telai a mano, si dipingono icone sacre e vengono preparate ostie-pane, il tutto con grande maestria e professionalità il cui fine ultimo è glorificare Dio. Isola di San GiulioCiò in cui il convento eccelle, in un connubio tra lavoro e preghiera, al punto da essersi conquistato fama a livello nazionale, è il restauro di antichi tessuti, arazzi, paramenti sacri e mobili. Il convento dispone di una piccola foresteria che può ospitare al massimo 20 persone, gli ospiti devono però essere disposti a partecipare ai momenti liturgici e di meditazione.

Isola di San GiulioL’isola rappresenta oggi un luogo di grande spiritualità e silenzio dove è possibile passeggiare tra le antiche viuzze meditando, grazie anche agli aforismi sul silenzio e la meditazione apposti dalle monache lungo il percorso, ascoltando il cinguettio degli uccelli ed i rumori del Lago, in un luogo ove il tempo sembra essersi fermato. L’isola che ha dato i natali, nel 962, a Guglielmo da Volpiano ospita, oltre al monastero, eleganti ville anticamente dimore dei canonici e la Basilica fondata nel 390 da San Giulio. Più volte citata in libri e romanzi tra questi ricordiamo “C’era due volte il Barone Lamberto” di Gianni Rodari e “Numero zero” di Umberto Eco.

OrtaSplendida cittadina affacciata sulle rive del lago, annoverata nel circuito dei borghi più belli d’Italia, caratterizzata da piccole stradine acciottolate sulle quali si affacciano antiche case e palazzi barocchi con cortili porticati e balconcini. Cuore pulsante della città è Piazza Mario Motta chiusa per tre lati dai tipici portici, nei quali hanno dimora caffè e ristoranti, mentre il quarto lato si affaccia direttamente sul lago. OrtaL’edificio principale della Piazza è il Palazzo della Comunità o Broletto con il suo ampio porticato, anticamente utilizzato come sede del mercato cittadino con al piano superiore la sala riunioni in cui si esercitava il potere legislativo ed esecutivo. Dalla piazza parte Via Olina dal nome di Elia Olina, scrittrice che qui vi abitò nel 1500, la via è affiancata da negozietti, ristorantini, enoteche e bei palazzi come villa Bossi, ora sede del Comune. La via più antica della città è invece Via Bersani con splendidi scorci medioevali. Non perdete una visita alla parrocchiale di santa Maria Assunta, posta al culmine della Salita della Motta, ove sorgono anche la casa dei Nani, Palazzo De Fortis Penotti e Palazzo Gemelli.Orta La chiesa con il suo bel portale in pietra di Oria, lavorato con motivi floreali e figure di animali, venne edificata nel 1485 e  custodisce al suo interno dipinti di Ferrari e Morazzone.  Molto bella la  passeggiata su via XI Settembre, che costeggiando la penisola arriva fino al Golfo della Bagnera.

Ufficio del Turismo: Via Bossi, 11

La Leggenda: secondo un’antica leggenda, il lago nei tempi passati era dominato da draghi e serpenti che avevano distrutto ogni cosa, al punto che nessun osava avvicinarsi, finché Giulio, il Santo viaggiatore sfuggito alle persecuzioni contro i Cristiani in Grecia, stese il suo mantello sull’acqua, vi salì e raggiunse l’isola senza bagnarsi. Qui Giulio sconfitti i draghi e tutti i serpenti ormai, stanco e vicino alla morte decise che questo luogo sarebbe stata la sua ultima dimora, così nel 390 vi costruì una chiesa, ove ora sorge la Basilica. Tutt’oggi nella cripta della basilica sono custodite le spoglie del Santo.

Il Lago: Il lago di origine glaciale, collocato tra le provincie di Novara e Verbano-Cusio-Ossola ha una forma lunga e stretta, esso è infatti lungo 12,4 chilometri per una larghezza massima di 2,5 chilometri, la sua profondità massima è di 143 metri. Caratteristica del lago è che il suo unico emissario esce a Nord nella città di Omegna anziché a sud come avviene nella maggior parte dei laghi alpini e prealpini, dando origine al Torrente Nigoglia. A partire dal 1926 a causa di scarichi di solfato di rame, ammonio, cromo, nikel e zinco il lago diviene uno dei più inquinati al mondo, divenendo oggetto di studio di esperti internazionali. Grazie alla chiusura degli scarichi, alla costruzione di collettori fognari e ad altri interventi il lago, negli ultimi anni, ha potuto ripopolarsi di pesci ed uccelli acquatici.

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