Portogallo

SalentoUn viaggio nell'incontaminata natura del Salento tra spiagge bianche e mare cristallino: nulla di meglio per rigenerarsi dal caos e dallo stress cittadino. Il Salento è l'area geografica che occupa il "Tacco" d'Italia, comprendendo i territori della provincia di Lecce, di Brindisi e parte di quella di Taranto. Più che di area geografica è corretto parlare di entità culturale. Del Salento, infatti, sono caratteristiche: le architetture, l'inflessione linguistica, la cucina e la storia, fortemente legate all'Oriente. L'area colpisce per la varietà delle sue coste: alte e scogliose quelle Adriatiche, basse e sabbiose quelle Ioniche. Il territorio interno è caratterizzato da un particolare colore rossiccio, dovuto alla presenza del ferro, in contrasto con le candide case e con le verdi chiome degli ulivi. Ogni tanto, disseminati nel territorio, spuntano Dolmen e Menhir a testimonianza della storia millenaria di questi magici luoghi. L'itinerario proposto parte da Alberobello, fiancheggia la costa adriatica fino a raggiungere Santa Maria di Leuca, parte più meridionale del tacco, per poi risalire nel versante ionico fino all'area protetta di Porto Cesareo. Il periodo migliore per intraprendere il viaggio sono i mesi di Giugno, Luglio e Settembre; ad Agosto il traffico e il caldo potrebbero rendere meno gradevole il soggiorno. L'itinerario può essere variato con l'aggiunta di altri luoghi di interesse turistico oppure, se viaggiate con i bambini, dedicando loro qualche escursione. Vi suggeriamo di leggere anche:

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Venezia - teatro la feniceCome la mitica Fenice di cui parla Erodoto nelle sue Storie, il principale teatro lirico di Venezia risorge sempre dalle sue ceneri. Fu costruito nel 1790, su progetto dell’architetto Giannantonio Selva e distrutto una prima volta da un incendio nel 1836. Ricostruito nel 1792, è stato distrutto da un secondo incendio nel 1996 e riaperto al pubblico nel 2003 dopo una ricostruzione rigorosamente filologica che l’ha voluto “com’era, dov’era”. Sulla base di ricerche fotografiche, sono stati così mantenuti i cinque ordini di palchi preesistenti e l’apparato decorativo in cartapesta e legno. Si trova in Campo San Fantin ed è sede di importanti stagioni sinfoniche, operistiche e del festival Internazionale di Musica Contemporanea.

Ubicazione: Campo San Fantin 1965, San Marco
Come arrivare: Vaporetti linea 1 fermate Rialto, Sant’Angelo, San Samuele, San Marco - linea 2, fermate Rialto e san Marco
I possessori di biglietti per spettacoli del Teatro La fenice hanno diritto ad uno sconto sui prezzi del garage San Marco a Piazzale Roma. Si consiglia la prenotazione: tel. 041 5232213/041 5235101
Il teatro è accessibile anche a persone con difficoltà motorie, grazie ad un ascensore posto lungo Calle de La Fenice: è sufficiente telefonare al n. 041 786511.
In caso di acqua alta, sono consigliabili gli stivali. Le recite vengono sospese per maree eccezionali, superiori ai 140 cm sul medio mare. Per aggiornamenti in tempo reale sul livello delle acque, è consigliabile consultare il sito del Centro Maree del Comune di Venezia

 

In Piazza San Marco, tra il Campanile e la Zecca, si trova una delle più grandi biblioteche italiane: la Biblioteca Marciana, che ospita una tra le più importanti raccolte di manoscritti greci, latini ed orientali al mondo. Fu Francesco Petrarca nel 1362 a proporre per primo l’idea di una libreria pubblica. In realtà solo nel 1463 fu costituito il primo nucleo di libri della biblioteca: 746 codici che il Cardinale Giovanni Bessarione donò alla città di Venezia. Inizialmente questa raccolta non ebbe una sede propria e fu ospitata in San Marco e a Palazzo Ducale. Solo nel 1537 fu affidato a Jacopo Sansovino il progetto di costruire il Palazzo della Libreria e alla sua decorazione contribuirono anche Tiziano, Paolo Veronese, Giuseppe Porta ed il Tintoretto. Intanto la biblioteca andava arricchendosi: al primo lascito se ne aggiunsero molti altri negli anni successivi, molte opere arrivarono da Bisanzio e, a partire dal 1603, vi confluirono per legge anche le copie di ogni libro stampato in Veneto. Nel 1811 la Biblioteca fu trasferita a Palazzo Ducale e solo nel 1924 tornò nella sua sede. Attualmente occupa il Palazzo della Libreria e la Fabbrica della Zecca di Jacopo Sansovino. Tra le opere più importanti ci sono due codici dell’Iliade del X e del XI secolo, un esemplare del primo libro stampato a Venezia nel 1481, più di 2800 incunaboli, ed una collezione di mappe ed atlanti, tra cui la mappa del mondo di Fra Mauro del 1459 e la pianta della città di Venezia di Jacopo de’ Barbari del 1500.

Ubicazione: Piazzetta San Marco 7
Orari: lunedì-venerdì ore 8.00-19.00; sabato ore 8.00-13.30
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Si trova in Piazza San Marco, presso le Procuratie Nuove e ospita reperti del collezionismo veneziano: statue, iscrizioni, ceramiche, gemme e monete a partire dal V-IV secolo a.C.. La raccolta originale che diede origine al Museo fu quella del cardinale Domenico Grimani che nel 1523 lasciò in eredità alla città la sua raccolta di statue antiche provenienti da scavi effettuati nei pressi del Quirinale a Roma. Numerose e preziose anche le donazioni del nipote Giovanni Grimane e quelle successive, come il medagliere di Pietro Morosini e le gemme e i vasi antichi di Girolamo Zulian.

Ubicazione:  S. Marco 52
Orari e Biglietti
Il Museo fa parte del percorso museale integrato “I Musei di Piazza San Marco”, insieme a Palazzo Ducale, Museo Correr e Sale Monumentali della Biblioteca Marciana.
Il Museo Archeologico rientra anche nel Museum Pass che consente l’ingresso a 10 Musei Civici, alle Sale Monumentali della Biblioteca Marciana e al Museo d’Arte Orientale 
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Nel progetto di Adriano Olivetti questo piccolo negozio che si affaccia su Piazza San Marco, doveva essere non un semplice punto di vendita, ma un biglietto da visita di risonanza mondiale per i prodotti di Ivrea e doveva, al tempo stesso, inserirsi correttamente nel contesto storico ed architettonico di piazza San Marco. Su suo incarico l’architetto veneziano Carlo Scarpa realizzò nel 1957, in uno spazio angusto e poco luminoso, un’opera al tempo stesso essenziale, raffinata e flessibile, armonizzando nel migliore dei modi stili e materiali. Veramente notevoli sono oltre alle soluzioni architettoniche che coniugano sapientemente tradizione e modernità,” anche alcuni particolari, come ad esempio la scala che collega i due piani con i suoi gradini che sembrano sospesi, la scultura di Alberto Viani “Nudo al sole” posta su una base di marmo nero, coperta da acqua in lieve movimento, o il pavimento che presenta un mosaico di marmo e tessere di vetro di Murano, che richiama l’opera di Paul Klee. Il critico Carlo Ludovico Ragghianti definì la realizzazione di Carlo Scarpa in Piazza San Marco, “uno dei più limpidi capolavori dell’architettura contemporanea”. Il negozio è di proprietà delle Assicurazione Generali che ne hanno deciso un utilizzo museale, affidandone la gestione al FAI (Fondo Ambiente Italiano), che lo ha riaperto nel 2011, dopo un attento restauro.
Il FAI ha riproposto per il negozio la sua destinazione originaria e, grazie ad una donazione Olivetti, è stata riallestita l’esposizione degli anni Cinquanta/sessanta. Tra i modelli in esposizione, c’è anche Lettera 22 di Marcello Nizzoli, la macchina da scrivere portatile meccanica che è entrata a far parte della collezione permanente del Museum of Modern Art di New York.

Piazza San Marco 101, Procuratie Vecchie
Orari e Biglietti
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veneziaÈ il più antico caffè italiano: fu inaugurato nel 1720 sotto le arcate delle Procuratie Nuove con il nome “alla Venezia trionfante”, ma i Veneziani lo chiamarono da subito Caffè Florian, dal nome in veneto del suo fondatore: Floriano Francesconi. È uno dei simboli della città ed ha particolarità di avere sale arredate in stile diverso l’una dall’altra, dopo un restauro dell’architetto Lodovico Cadorin nel 1858. La sua attività non ha avuto interruzioni se non durante l’insurrezione di Tommaseo e Manin del 1848, quando divenne un ospedale. Tra i suoi frequentatori più illustri annovera: Giacomo Casanova, Carlo Goldoni, Giuseppe Parini, Silvio Pellico, Lord Byron, Gabriele D’annunzio….

Ai primi del ‘900 fu tra i primi caffè ad adottare la moda del caffè-concerto con una piccola orchestra permanente per rendere più piacevole l’atmosfera del suo dehors su Piazza San Marco. I suoi prezzi sono, ovviamente, molto cari. Se si riflette però sull’idea che visitare il Caffè Florian è, a tutti gli effetti, come visitare un museo o addirittura qualcosa di più, visto che la storia e i personaggi di tre secoli hanno attraversato proprio quelle sale, si può, almeno una volta, sedersi ad uno dei suoi tavoli per un caffè indimenticabile.

Ubicazione: Piazza San Marco 120
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veneziaLa torre dell’orologio, una delle più originali costruzioni del primo Rinascimento veneziano fu costruita tra il 1496 e il 1499 dall’architetto Mauro Codussi, e sovrasta con un arco l’accesso da Piazza San Marco alla via più commerciale  della città, l’antica Merceria.
Il suo orologio astronomico, capolavoro di ingegneria, dal bellissimo il quadrante in oro e smalto blu segna le ore, i giorni, le fasi lunari e i segni zodiacali da più di 500 anni. Vi è anche un meccanismo a carillon, attivato solo nel giorno dell’Epifania: allo scoccare delle ore da un pannello laterale compare una processione dei personaggi della Natività e dei Re Magi che scompare attraverso il pannello della porta opposta. Sulla terrazza della Torre sono collocati i Mori di Venezia, due statue in bronzo di pastori che battono le ore su una grande campana: delle due statue, quella del vecchio (identificabile dalla barba) batte le ore 2 minuti prima dell’ora esatta e rappresenta così il tempo che è passato, mentre il giovane suona l’ora due minuti dopo, per rappresentare il tempo che verrà.

Tariffe
Orari: La Torre è visitabile su prenotazione e con guide:
- in lingua italiana: tutti i giorni ore 12-16
- in lingua inglese lun-merc ore 10 e 11; giovedì-domenica ore 14 e 15
- in lingua francese lun-merc ore 14 e 15; giovedì-domenica ore 10 e 15
La prenotazione si può effettuare online. - Il Biglietto di ingresso per la Torre dell’Orologio dà diritto anche all’ingresso nei Musei Correr, Archeologico Nazionale e alle sale monumentali della Biblioteca Marciana. Le visite non sono consentite ai bambini sotto i 6 anni di età. Per la presenza di ambienti di dimensioni ridotte e scale ripide, la visita non è consigliata a persone con ridotta capacità motoria, a donne in gravidanza e a persone che soffrono di claustrofobia, disturbi cardio-circolatori o vertigini.
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venezia - ponte dei sostiriÈ il ponte più famoso di Venezia e prende il nome da una leggenda, secondo la quale i condannati dai tribunali che avevano sede in Palazzo Ducale venivano trasferiti nelle terribili prigioni della Serenissima attraverso questo passaggio chiuso e sospiravano nel vedere, attraverso il complesso disegno della sua architettura, l’ultimo scorcio del mondo libero.
Fu costruito agli inizi del 1600 per volere del Doge Marino Grimani dall’architetto Antonio Contin che scelse la pietra d’Istria per questa sua opera barocca.
Il Ponte dei Sospiri, che fa parte del percorso di visita di Palazzo Ducale, è visibile solo dal ponte della canonica e dal ponte della Paglia (oltre che dalla gondola e dai vaporetti) separa Il Sestiere San Marco dal Sestiere di Castello.

venezia - Palazzo ducaleÈ sicuramente uno dei simboli di Venezia, il suo più grandioso edificio civile. Si trova nell’area monumentale di Piazza San Marco ed ospita il Museo Civico di Palazzo Ducale. Era la prestigiosa sede del Doge e delle magistrature veneziane, gioiello di arte gotica rinascimentale. La storia di questo meraviglioso palazzo ha inizio a partire dal IX secolo come casa fortificata del doge. Nel XII perse l’aspetto difensivo per assumere le forme di elegante residenza. Tra il 1340 e il 1492 si ebbe la trasformazione verso l’aspetto attuale. Nel 1574 un incendio distrusse alcune delle sale di rappresentanza del piano nobile e alla sua ricostruzione collaborò anche Andrea Palladio. Tra il 1575v e il 1580 Tiziano e Veronese decorarono gli interni del palazzo. Ospitava i tribunali e le prigioni, che presto non furono più sufficienti ad ospitare tutti i condannati. All’inizio del 1600 furono aggiunte le Prigioni Nuove, collegate attraverso il Ponte dei Sospiri, che veniva percorso dai condannati dei tribunali di Palazzo Ducale. Dopo la caduta della Repubblica di Venezia nel 1797, il palazzo ospitò uffici amministrativi degli imperi napoleonico e asburgico. Le prigioni chiamate “piombi” e descritte da Silvio Pellico mantennero ancora a lungo la loro funzione. Nel 1923, dopo l’annessione di Venezia al Regno d’Italia e dopo lunghi lavori di restauro, Palazzo Ducale divenne sede museale.
Nel grande cortile interno con le sue belle vere da pozzo in bronzo la scala detta dei Giganti (per le due enormi statue del Sansovino poste ai suoi lati) porta al Loggiato, dal quale la splendida scala d’oro decorata con affreschi e stucchi dorati porta ai piani superiori.Venezia - Palazzo Ducale
Tra tutte le meravigliose sale di Palazzo Ducale la più sorprendente è quella del “Maggior Consiglio”, dove si riunivano tutti i patrizi veneziani. Le sue dimensioni (53x25 x12 di altezza) ne fanno una delle più vaste d’Europa: si pensi che ospitava tra i 1200 e i 2000 membri del Consiglio. Alle sue pareti splendide opere di Veronese, Gentile da Fabriano e Tintoretto. L’intero Palazzo Ducale, del resto, racchiude al suo interno veri e propri tesori d’arte, tra cui una intera pinacoteca di dipinti di scuola veneta del periodo compreso tra il XV e il XVII secolo, che hanno il privilegio di poter essere ammirati nei posti per i quali furono eseguiti e che rappresentano le più gloriose pagine della storia della Repubblica di Venezia.

Orari
Tariffe
Prenotazione on line
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Venezia - Palazzo DucaleItinerari segreti in Palazzo Ducale

Consentono di visitare alcune stanze che non rientrano nell’itinerario di visita al pubblico. Si tratta di stanze in cui si svolgevano attività di amministrazione, di esercizio del potere e della giustizia. La visita è guidata e dura circa 1h e 15’; a seconda degli orari (consultabili sul sito) si svolge in Italiano, in Inglese e francese.
Le visite non sono consentite ai bambini sotto i 6 anni di età.
Per la presenza di ambienti di dimensioni ridotte e scale ripide, la visita non è consigliata a persone con ridotta capacità motoria, a donne in gravidanza e a persone che soffrono di claustrofobia, disturbi cardio-circolatori o vertigini.

Orari e Tariffe
Palazzo Ducale rientra tra i Musei inseriti nel Museum Pass: biglietto cumulativo valido 6 mesi.
Costo del Museum Pass: Intero 24€; Ridotto 18€. Prezzi scontati per nuclei familiari.
Gli altri Musei che fanno parte del circuito sono:
Percorso integrato del Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale; Sale Monumentali della Biblioteca Marciana, Ca’ Rezzonico, Museo del Settecento Veneziano, Casa di Carlo Goldoni, Museo di Palazzo Mocenigo e Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Museo d’Arte orientale, Museo del Vetro di Murano, Museo del merletto di Butrano, Museo di Storia Naturale.
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Venezia - Basilica di San MarcoPrima del IX secolo piazzetta dei Leoncini esisteva una cappella dedicata a San Teodoro. Nell’828 fu sostituita da una Chiesa destinata ad accogliere le reliquie di San Marco trafugate da mercanti veneziani e provenienti da Alessandria d’Egitto. Nella stessa epoca fu eretto anche il primo campanile. Questa prima Chiesa fu sostituita pochi anni dopo da una costruzione più grande che andò distrutta in un incendio. Nel 976 fu eretta una nuova chiesa, sostituita da quella attuale nel 1094 per iniziativa del doge Domenico Contarini che si ispirò per la sua forma architettonica alla Basilica dei Santi Apostoli di Costantinopoli andata perduta dopo la conquista ottomana. La pianta della Basilica è, quindi, a croce greca, con le sue cinque cupole disposte al centro e lungo gli assi della croce. Lo stile è insieme bizantino, romano e veneziano. L’aspetto attuale è il frutto di numerosi interventi susseguitisi nel corso dei secoli. Nonostante questo, la Basilica appare come un insieme unitario, coerente ed armonico addirittura sorprendente. Si pensi che i mosaici dorati dell’interno della Basilica risalgono alla fine del XII secolo, nel XV secolo si definisce la facciata, capolavoro della scultura gotica; che le attuali cupole sono costruzioni di legno rivestite di lamine di piombo che racchiudono le cupole originali più piccole e più antiche. Venezia - Basilica di San MarcoSi pensi anche che per secoli la Chiesa si andò arricchendo di fregi, sculture, marmi, colonne provenienti dall’oriente e portate dai mercanti veneziani. In particolare molti materiali preziosi giunsero a seguito della IV Crociata (1204) e dal sacco di Costantinopoli. La più celebre delle opere trafugate in quell’occasione sono i cavalli di bronzo argentato e dorato posti sopra l’ingresso centrale della Basilica. Dopo il restauro iniziato nel 1977 i cavalli originali, razziati dall’ippodromo di Costantinopoli, sono stati collocati nel Museo di San Marco e sostituiti da copie. Il Battistero e la Cappella di Sant’Isidoro di Chio risalgono al XIV secolo e solo nel 1617 furono realizzati gli ultimi due altari al suo interno. Fino al 1807 San Marco fu considerata Chiesa di Stato ed era retta dal doge; la sua amministrazione era affidata ai Procuratori di San Marco, magistratura che risiedeva nelle Procuratie e che esiste ancora per la tutela, la manutenzione ed il restauro della Basilica, del campanile e delle loro pertinenze.
Venezia - Basilica di San MarcoL’attuale campanile di San Marco (che i veneziani hanno soprannominato “el paròn de casa (il padrone di casa)” risale al 1912. È uno dei simboli di Venezia, famoso anche perché nel 1609 Galileo Galilei lo utilizzò per una dimostrazione del suo cannocchiale. Nato come torre di avvistamento e faro nel IX secolo, ebbe una storia segnata da numerosi fulmini, un terremoto ed un rovinoso crollo nel 1902. Fu ricostruito “dov’era e com’era” e le stesse campane, delle quali si era salvata soltanto la più grande, furono ricostruite fondendo le originali.
Al suo interno, l’altare maggiore custodisce le spoglie di San Marco. Dietro l’altare è collocata la Pala d’oro, grandiosa opera di oreficeria che contiene 526 perle e 1401 pietre preziose, creata per la Basilica nel X secolo (ingresso a pagamento).

Orari e Tariffe per Museo, Tesoro e Campanile
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