Portogallo


Durata Viaggio: da 5 a 7 giorni 

Trasporti:

Le città di Senigallia e di Numana sono facilmente raggiungibili tramite l'autostrada A14, conosciuta anche con il nome di Adriatica, che collega Bologna a Taranto. L'entroterra è invece collegato da strade statali come la SS76 che unisce Fabriano alla costa adriatica oppure da strade provinciali. Si tratta in genere di strade ben tenute ma piuttosto lente a causa dei numerosi borghi che attraversano, ciò consentirà però di godere appieno dei bei panorami collinari. Durante la tarda primavera o l'estate infatti le colline si riempono di dorate spighe di grano ravvivate dal rosso sgargiante dei papaveri e da distese di girasoli che regalando spettacolari paesaggi, in autunno invece il paesaggio si riempie di mille gradazioni di colori. L'aeroporto più vicino è il Falconara di Ancona che dista circa 30 chilometri Senigallia e 20 da Numana. L'aeroporto è collegato con voli di linea e charter a diverse città Italiane ed Europee. La stazione ferroviaria di Senigallia è posta sulla tratta Ancona-Bologna ed è servita da treni regionali ed interregionali, mentre la città di Numana è collegata alla stazione ferroviaria di Ancona tramite un servizio di navette effettuato da una società privata. Per conoscere orari e collegamenti vai al sito

Dove Dormire

La costa Marchigiana pullula di strutture adibite all'ospitalità turistica soprattutto hotel, villaggi turistici, campeggi e case in affitto, mentre nell'entroterra diminuisce il numero di hotel o campeggi ma è molto più facile trovare piccoli agriturismi, o B&B. Noi abbiamo provato a Numana il Centro Vacanze Club De Angelis, moderna struttura dotata di campeggio, bungalow, appartamenti e hotel. All'interno del villaggio è a disposizione dei clienti un parco acquatico con scivoli, giochi d'acqua, sedie sdraio e lettini, mentre a circa duecento metri dal villaggio è a disposizione di una spiaggia privata dotata di piscina e area gonfiabili per i bambini. Gli appartamenti sono arredati in maniera semplice ma dispongono di tutto il necessario, sono ampi e molto puliti come tutto il resto della struttura. Le giornate e le serate sono animate dallo staff del villaggio che però non risulta essere invadente. Vai al sito

Di seguito link a varie strutture ricettive
Aree sosta Camper
Campeggi e agriturismi
Hotel

Cucina:

La cucina marchigiana è molto ricca e variegata, a dominare sono comunque piatti semplici preparati con ingredienti genuini. Il territorio molto fertile, il clima mite ed il mare hanno favorito la creazione di piatti ove viene abbinato il pescato con materie prime come legumi, cereali, tartufi e verdure. La cucina marchigiana assume differenti sfumature in base alla zona: nell'entroterra dominano piatti dai sapori forti mentre sulla costa vi è la predominanza di piatti dai sapori più delicati. Lontano dalla costa è molto facile trovare piatti a base di carne come la porchetta, la corata d'agnello, l'anello marinato o la più semplice frittata con la mentuccia, immancabile nelle colazioni pasquali, oppure le zuppe, da assaggiare quella di Cicerchia e i quadrotti con le patate o le fave. In genere le zuppe, utilizzando materie prime locali, con ingredienti che dipendono dalla stagionalità.  Sulla costa numerosi sono i piatti a base di pescato tra i più noti il brodetto di pesce, le sarde all’Ancona o il baccalà che viene cucinato in molte varianti. Assolutamente da assaggiare, anche solo per un aperitivo, le Olive all’Ascolana, grosse olive ripiene di tre tipi di carne macinata, pane, formaggio grana, impanate e fritte nell'olio bollente. Alla base della cucina marchigiana vi sono però i primi tra questi non possiamo non citare i Vincisgrassi capostipiti delle più note Lasagne al Forno oppure le Pecianelle specie di grossi spaghetti lievitati e conditi con salsa di pomodoro oppure i Frescarelli grumi di farina cotti nell'acqua bollente e conditi con aglio e pecorino. La produzione di vini, grazie al territorio collinare dell'entroterra, è di notevole qualità vi suggeriamo di assaporare il Verdicchio, il Rosso del Conero oppure la Pergola o ancora la Vernaccia di Serrapetrona.

  

Partenza: Bard / Visita al borgo e al Forte
Bard - Issogne / Visita al castello / Distanza 9,5 KM / Tempo di viaggio stimato 15 minuti
Issogne - Verrès / Visita al castello e al borgo / Distanza 2,5 KM / Tempo di viaggio stimato 5 minuti
Verrès - Chatillon / Visita al castello Gamba / Distanza 14,8 KM / Tempo di viaggio stimato 20 minuti
Chatillon - Fenis / Visita al castello / Distanza 11,6 KM / Tempo di viaggio stimato 17 minuti
Fenis - Aosta / Vista alla città e ai suoi monumenti Distanza  14,9 KM / Tempo stimato  21 minuti
Aosta - Introd / Visita al castello, al parco e al museo di Giovanni Paolo II / Distanza 14,7  KM / Tempo di viaggio stimato 24 minuti
Introd - Saint Pierre / Visita al castello Distanza  6,5 KM / Tempo stimato 9  minuti
Saint Pierre - Pre-Saint-Didier / Visita al borgo, terme e orridi / Distanza 22,9 KM / Tempo di viaggio stimato 26  minuti
Pre-Saint-Didier - Courmayeur / Visita alla città e ascesa al Monte Bianco / Distanza 6,6 KM / Tempo di viaggio stimato 10 minuti

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CollodiSi sa per certo che già nel 180 a.C. Lucca e il suo territorio furono colonia Romana, mentre ancora dubbie sono le origini della città anche se da recenti studi si è portati a pensare che derivi da un insediamento Etrusco. Con la caduta dell'Impero il territorio passò sotto il dominio degli Ostrogoti, dei Bizantini e dei Longobardi, fino a divenire dominio dei Franche, che con Carlomagno ne fecero la sede del Marchese di Toscana. Durante questo periodo la città sviluppò i commerci sia via mare che via terra divenendo famosa a livello europeo per la produzione di manufatti tessili. Il declino della città e del suo territorio cominciò sotto il dominio di  Bonifacio e Matilde di Canossa i quali spostarono il baricentro amministrativo su Firenze. Grazie al diploma di Enrico IV del 1081 Lucca divenne Comune, mantenendo questo stato fino al 1342 quando, dopo varie vicissitudini, cadde sotto il dominio pisano. Nel 1372, grazie anche all'intervento di Carlo IV di Boemia Lucca si costituì in Repubblica, mentre nel 1400 Paolo Guinigi divenne signore assoluto della città dando inizio ad un periodo di governo illuminato. Nel 1438 la città tornò ad essere Repubblica in un clima però molto compromesso che sfociò con la rivolta degli straccioni. Nel 1799, dopo un periodo di tranquillità e sviluppo la città venne invasa dalle truppe napoleoniche divenendo un principato costituzionale sotto la guida di Elisa Bonaparte e suo marito Felice Baciocchi. Con la caduta di Napoleone il territorio lucchese divenne un ducato dominato dalla famiglia Borbone, con la costituzione del Regno d'Italia Lucca e i suoi territori vennero annessi.

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La città di origine romane sorse su di un preesistente insediamento etrusco. Con la caduta dell'Impero Romano passò sotto il dominio dei Goti, dei Bizantini, dei Longobardi e dei Franchi, divenendo nel V secolo un importante sede vescovile. Sotto la dominazione Longobarda, grazie anche alla sua posizione geografica, divenne un fiorente centro il cui sviluppo continuò fino al 1105 quando venne nominata libero comune. Nel 1117 la città emanò lo statuto dei consoli tutt'oggi considerato l più antico insieme di leggi e regolamenti scritti dell'età comunale pervenuto fino a noi.  Storicamente alleata di Pisa e Siena grazie alla sua posizione sulle importanti vie di comunicazione fu sempre al cento di scambi commerciali e attività bancarie e finanziarie sia a livello nazionale che internazionale.  Nel XIV secolo la città conobbe un lungo periodo di crisi e declino dal quale ne uscì solamente sotto la signoria medicea e con la costituzione del Gran Ducato di Toscana. Durante questi anni la città tornò ad essere un importante centro politico, commerciale e culturale che continuò anche sotto la dominazione dei Lorena. Con la costituzione del Regno d'Italia avvenuta nel 1861 Pistoia e il Gran Ducato di Toscana vennero da subito annesse al Regno.

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PisaLa costruzione venne iniziata nel 1173, ma sospesa per il cedimento del terreno al raggiungimento del quarto livello. Nel 1275 i lavori vennero ripresi da Giovanni di Simone e da Giovanni Pisano, per porre rimedio alla pendenza gli architetti diedero ai successivi tre piani un’inclinazione opposta. La torre alta 56 metri dispone di due stanze: una posta al pian terreno, denominata stanza del Pesce, ed una cella campanaria posta alla sommità. Una scala elicoidale raggiunge il sesto loggiato, dal sesto loggiato si esce all’esterno e si sale al settimo tramite una scala a chiocciola esterna, si prosegue fino alla sommità con una scala ancora più piccola.

Orari: Aprile/Settembre 8,30-20, Marzo 9-18, altri mesi 10-17
Prezzi: Ingresso 18€, bambini sotto gli 8 anni l’accesso non è consentito per motivi di sicurezza.

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Come Arrivare

Pisa - la torre pendentePisa può essere raggiunta con diversi mezzi di seguito i principali:

Automobile: la città è facilmente raggiungibile tramite  l'autostada all'A12 Genova-Rosignano che si connette in prossimità di Viareggio con l' A11 nota anche come Firenze-Mare, la quale proprio a Firenze si connette con l'A1(Milano-Napoli),  Se non si vuole percorrere l'autostrata la città è raggiungibile dalle statali 12, 1 e 67 oppure dalla provinciale 2.

Aereo: Pisa dispone di un aeroporto internazionale denominato Galileo Galilei collegato con voli di linea, alle principali città italiane ed europee, dalle maggiori compagnie aeree. Una fitta rete di autobus collegano l'aeroporto alle principali città della Toscana compresa la stessa città di Pisa.

Treno: Pisa dispone di uno dei principali poli ferroviari della Toscana, con un movimento passeggeri di circa 15 milioni annui.  Trenitalia collega Pisa alle maggiori città italiane con treni Frecciarossa o Frecciabianca, inoltre la città è servita da un capillare servizio di treni regionali.

Come muoversi in città

Il più noti monumenti cittadini, cioè la Torre Pendente, il Duomo e il Battistero sono posti leggermente spostati dal centro e sono raggiungibili in auto, mentre tutti gli altri monumenti della città sono facilmente raggiungibili a piedi. E' in atto un ambizioso progetto di collegamento metropolitano di superficie che si concluderà nel 2015.

Dove dormire

La città dispone di parecchie strutture ricettive in grado di soddisfare tutte le esigenze, da non sottovalutare un soggiorno nella vicina frazione di Marina di Pisa a soli 14 chilometri dal centro cittadino dove in base alla stagione potrete spuntare prezzi leggermente migliori. Marina di Pisa potrà offrirvi l'occasione per una passeggiata sul lungomare o qualche ora di relax nelle sue spiagge di sabbia e ciottoli.

Link aree di Sosta Camper
Link campeggi e agriturismi

Dove Mangiare

Il centro cittadino è ricco di ristoranti, trattorie o locali dove consumare un veloce spuntino, così come potrete trovare locali che vendono il classico  street food nei locali intorno a Piazza del Duomo o dei Miracoli. Se decidete di soggiornare a Marina di Pisa durante la bella stagione non vi sarà difficile trovare il ristorante adatto a voi mentre in autunno e in inverno molti locali sono chiusi.


valle dei calanchiDurata Viaggio: da 3 a 5 giorni

Trasporti

La zona è raggiungibile tramite l'autostrada A1 che collega Milano con Napoli. Per raggiungere le varie tappe dell'itinerario si possono percorrere le strade provinciali 55 - 48 e la regionale 2 che costeggia il lago, si tratta di strade molto panoramiche e tendenzialmente poco trafficate a meno che non decidiate di percorrerle in occasione di ponti o festività. L'itinerario si adatta ad essere percorso in moto. L'aeroporto più vicino è l'internazionale Leonardo da Vinci a Fiumicino.

Dove Dormire:

La zona è in generale ricca di agriturismi e B&B soprattutto intorno al lago di Bolsena dove si possono trovare anche Hotel e Campeggi. Di seguito alcuni link:

Aree sosta Camper     
Campeggi e Agriturismi
Hotel

Cucina:

La cucina tradizionale della Tuscia è un mix tra la cucina toscana-umbra e romana. La cucina tradizionale utilizza prodotti tipici del luogo come l'asparago verde di Canino, la lenticchia di Onano della quale si hanno notizie già dal 1561 oppure il marrone dei Monti Cimini. Il terreno di origine lavica permette della Tuscia permette la produzione di olio dal colore paricolarmente vivace, fresco, con un aroma intenso e fruttato. La produzione dell'olio soprattutto nelle zone del Viterbese risale al  periodo Etrusco, ancora oggi la potatura e la racconta delle olive avviene manualmente. Due tipologie di olio hanno ottenuto il riconoscimento DOP dalla UE l'olio extravergine Tuscia e l'olio di Canino. Come in tutto il Lazio il piatto forte della cucina sono i primi tra questi vanno menzionati i Lombrichelli, la zuppa di ceci e castagne e l’Acquacotta della Tuscia. I secondi utilizzano spesso le carni di maiale o i prodotti ittici provenienti dal lago di Bolsena come il corregone, l’anquilla e il persico reale cucinati fritti o marinati oppure come condimento per la pasta o ripieno per gli gnocchi. Da provare l’anguilla alla Vernaccia e il Coregone alla griglia condito con rosmarino e finocchietto selvatico o il Luccio alla Bolsenese. Dal maiale si ricava un particolare tipo di insaccato denominato Lombetto di Maiale perchè utilizza l'intero muscolo lombare e dorsale del maiale, bagnato nel vino e aromatizzato con spezie o pepe nero dei Monti della Laga. Di questo particolare insaccato si hanno notizie da documenti notarili redatti nel 1352. Tra i dolci spiccano il Panpepato della Tuscia i Ravioli dolci di Castagne oltre che i dolcetti preparati con le nocciole coltivate nella zona. Dalle nocciole si ricava il famoso pesto utilizzato per arricchire i primi ma anche le insalate, gli arrosti e la carne di coniglio. Le nocciole della qualità "Tonda Gentile Romana" coltivate sui Monti Cimini vengono anche usate anche nella produzione di dolci quali il torrone, i croccanti, i confetti ma anche formaggi e liquori. La produzione vinicola del territorio è famosa in tutto il mondo tra questi vi segnaliamo l’Est!Est!!Est!!! di Montefiascone, l’Aleatico di Gradoli, la Cannaiola di Marta.

ATTENZIONE: Tutte le informazioni relative ad orari e prezzi di questo itinerario sono aggiornate al 2015.

 

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La villa venne acquistata all’asta, in seguito al fallimento della famiglia dei Panciatichi, da Francesco I de Medici il quale affidò sin da subito il progetto di ristrutturazione della dimora al Buontalenti. Posta in cima ad una sommità tra Prato, Pistoia e Firenze, in prossimità di importanti vie di comunicazione la proprietà rivestiva un ruolo strategico molto importante. Utilizzata per battute di caccia e per la pesca nel lago artificiale di cui disponeva, nel 1645 venne ceduta da Ferdinando II alla famiglia Attavanti. I nuovi proprietari abbellirono gli interni della villa con affreschi e stucchi, mentre nel giardino aggiunsero aiuole con piante profumate, giardini all’italiana e una fontana centrale. Nel 2000 la villa venne acquistata dal Comune e oggi ospita il Parco museo Genius Loci.

Orari: ogni terza domenica del mese a partire dalle ore 15
Ingresso: Intero 8€
Ubicazione: Via Vecchia Fiorentina I Tronco 63, Quarrata
Coordinate GPS: 43.85139068816671, 10.972319843902596

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Durata del Viaggio: weekend

pistoiaDove Alloggiare:

La città non dispone di numerose strutture ricettive  nel caso i cui non troviate niente di vostro gradimento in città potete estendere la ricerca a Montecatini Terme dove al contrario le strutture ricettive sono numerosissime. Di seguito alcuni Link

Aree di sosta camper
Campeggi e agriturismi 

 

Trasporti:

Pistoia e il suo territorio sono facilmente raggiungibili tramite l'autostada  A11 nota anche come Firenze-Mare, la quale proprio a Firenze si connette con l'A1(Milano-Napoli), mentre nei pressi di Viareggio si connette all'A12 Genova-Rosignano. L'aeropoto più vicino alla città è il Galileo Galilei di Pisa a 74 chilometri di distanza collegato con voli di linea, alle principali città italiane ed europee, dalle maggiori compagnie aeree. La stazione ferroviaria di Pistoia è posta sul passante Viareggio-Firenze ed è collegata solamente da treni regionali, i poli ferroviari più vicini collegati da Trenitalia sono Viareggio, Pisa e Firenze.

 

Cucina

La cucina tipica pistoiese segue la tradizione della cucina Toscana, basata su piatti semplici e  poveri ma sapientemente cucinati, vi è comunque una leggera diversità tra la cucina della città e quella del suo territorio soprattutto quello montuoso ove viene fatto molto uso della farina di castagne, dei porcini e dei frutti di bosco. Tra i primi piatti tradizionali sono le zuppe a base di orzo o ceci, cavolo nero e patate, pasta e fagioli, i crostini di milza, la zuppa di pane e la minestra di rigaglie a base di pane e formaggio. I secondi fanno spesso uso della selvaggina, del coniglio o della carne di maiale utilizzata anche nella preparazione di insaccati. Tra i dolci segnaliamo i brigidini di Lamporecchio a base di semi d'anice, il biroldo pistoiese, il castagnaccio, le famose cialde di Montecatini Terme, Nella zona si producono anche alcuni vini di ottima qualità tra questi segnaliamo il bianco della Val di Nievole, il Chianti, il Carmignano.

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pistoiaL'itinerario parte da Pistoia e dalla vicina Fattoria di Celle, particolare museo a cielo aperto adatto agli amanti dell'arte moderna, per toccare la città di Quarrata con la sua villa medicea La Magia e il borgo medioevale di Collodi con lo storico Giardino Garzoni. Tappa fondamentale del giro è l'elegante città di Montecatini Terme con i suoi stabilimenti termali di stile rinascimentale, i suoi giardini e le sue vie ricche di negozi.

 

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