Un itinerario che parte da Senigallia per terminare a Numana toccando i bellissimi borghi medioevali dell’entroterra e città dai tratti signorili come Macerata e Fabriano. Si tratta di un viaggio che si può fare in qualsiasi periodo dell’anno in estate può essere abbinato a qualche giornata di relax in località di mare come Numana, con le sue meravigliose spiagge di fine ghiaia bianca e il mare dai colori che passano dal verde al blu intenso, oppure a Senigallia con le sue spiagge di sabbia talmente fine da assomigliare al velluto. In autunno e primavera si può godere dei magnifici paesaggi collinari ricchi di vitigni, fare gite in bicicletta oppure passeggiate sulle spiagge. Molto caratteristiche sono le feste medioevali che si svolgono nei vari borghi all'inizio dell'estate. L'itinerario, che può essere una buona soluzione per un ponte di primavera, si adatta molto bene ad essere percorso in moto. Per questo viaggio noi abbiamo previsto una durata che va dai 5 ai 7 giorni ma se decidete di trascorrere qualche giorno al mare ovviamente il periodo può essere molto più lungo. Se viaggiate con i bambini vi suggeriamo di scegliere come località marina Senigallia per via delle sue spiagge di sabbia fine che degradano dolcemente, mentre le spiagge di Numana sono di ghiaia bianca ma il mare diventa subito profondo, facendo la gioia di chi ama fare snorkelling, dei sub e dei nuotatori esperti.
Giannutri, piccola e meridionale isola dell’Arcipelago Toscano è una destinazione molto speciale.
Non ha nè strade nè macchine, i suoi “rumori di sottofondo” sono quelli del vento, del mare o il richiamo degli uccelli; i suoi profumi quelli del mirto, del cisto e del rosmarino; non ha negozi, e non offre altro da fare se non camminare su antichi sentieri, nuotare in acque trasparenti tra piccole occhiate e stelle marine e godere di panorami mozzafiato a contatto con una natura selvatica e qualche volta selvaggia.
Le sue scogliere sono il luogo scelto da tante specie di uccelli migratori per riprendere le forze, nidificare e allevare i piccoli e nelle acque profonde che la circondano si riproducono dentici, cernie e ricciole, non troppo lontano da coralli e antichi relitti.
Non ci si meravigli, quindi, se, nel tentativo di salvaguardare tutto questo dalla minaccia di un turismo non sempre responsabile, si sia trasformata Giannutri nell’Isola dei divieti, come è stata definita in più occasioni: non si può, infatti, campeggiare, non si possono accendere fuochi, non si possono raccogliere fiori o piante, non si è liberi di fare escursioni, non si possono lasciare rifiuti; fuori delle aree delimitate non si può fare il bagno, pescare, andare in barca e neppure in canoa.
Solo chi non sia correttamente informato sulle caratteristiche e sulle fragilità del delicato ecosistema dell’isola può vivere tutto questo come un fastidio.
Per gli altri sono regole che vale la pena condividere e rispettare per continuare garantirsi nel tempo questa naturalezza a rischio di estinzione.
Giannutri si raggiunge in barca con traghetti della società Maregiglio da Porto Santo Stefano o con minicrociere organizzate nei mesi estivi anch’essi dalla Maregiglio, comprendenti spesso anche l’isola del Giglio ed il pranzo a bordo (biglietto18 €, pranzo a bordo 12 €, tassa di sbarco 1,50 €).
Anche la compagnia Vega organizza minicrociere con partenza da Porto Santo Stefano alle 9.45 che includono Giannutri.
In estate il servizio di collegamento è attivo tutti i giorni con partenza alle 10.00 da Porto Santo Stefano e partenza da Giannutri alle 16.00 (12.00 €; A/R 20,00 €+ tassa di sbarco 1,50€). Il venerdì c’è una seconda corsa che parte da Porto Stefano alle 16.00, più costosa. Nel resto dell’anno il servizio è assicurato soltanto 3 volte a settimana (mercoledì, sabato e domenica).
In alternativa, c’è la possibilità di servirsi di gommoni e taxi boat, che è facile contattare direttamente al porto o via Internet
Per gli amanti del diving, c’è la possibilità di unirsi a gruppi di esperti e perlustrare i ricchi fondali del Parco Marino di cui Giannutri fa parte.
Sempre, comunque, i collegamenti e gli orari dipendono dalle condizioni del mare. Consigliamo, quindi, di informarsi bene sulle previsioni meteo e di prendere contatti direttamente con la compagnia di navigazione, prima di mettersi in viaggio.
Chi arriva in macchina, camper o moto a Santo Stefano dovrà necessariamente lasciare il proprio mezzo in uno dei garage convenzionati (dagli 8 ai 12 € al giorno per una macchina). In alternativa, si può prendere il treno fino ad Orbetello Scalo per poi proseguire con l’autobus di linea per Porto Stefano.
Per chi decide di raggiungere l'isola di Giannutri con una barca propria o a noleggio suggeriamo di leggere i consigli di BolinaBlu
Per chi voglia documentarsi su Giannutri e ne voglia approfondire, in particolare, gli aspetti naturalistici, storici e archeologici, consigliamo Giannutri a cura di Riccardo Rosati, con una bella introduzione di Fulco Pratesi, edito dalla Fratelli Palombi Editori. Il piccolo e prezioso libro non è nuovo, è del 1992, ma l’isola non è cambiata molto da allora. Per fortuna.
L'itinerario suggerito può essere fatto in un fine settimana oppure come escursione nell'arco di una vacanza più lunga nella nota località ligure. Se si opta per un fine settimana, può essere fatto in qualsiasi periodo dell'anno grazie al clima mite dovuto alla splendida posizione. Come punto di partenza dell'itinerario abbiamo scelto Bordighera, nella quale non vi sarà difficile trovare un buon posto dove soggiornare. Il resto dell'itinerario si snoda nell'entroterra Ligure attraverso borghi ricchi di storia e di tradizioni.
Bordighera - Seborga / borgo medioevale, museo degli strumenti musicali / Distanza 12 KM / Tempo di viaggio stimato circa 20 minuti
Seborga - Dolceacqua / borgo medioevale con le sue botteghe, castello, parrocchiale / Distanza 24 KM / Tempo di viaggio stimato circa 40 minuti
Dolceacqua - Apricale /Borgo, Castello / Distanza 5 KM / Tempo di viaggio stimato 10 minuti
Apricale - Pigna / Borgo, Parrocchiale / Distanza 10 KM / Tempo di viaggio stimato 15 minuti
L’Elba è la più varia tra le isole dell'arcipelago dal punto di vista geomorfologico e comprende nella parte occidentale il massiccio del Monte Capanne (m. 1018), la più alta vetta dell’Arcipelago e nella parte orientale le aree minerarie ricche di ferro che tanto hanno caratterizzato la storia e l’economia dell’isola.
Quello dell'Enfola è sicuramente uno dei promontori più caratteristici dell'Elba per l'alto valore paesaggistico e per la ricchezza di storia naturale e dell'uomo, che vanno incontrandosi su questa punta occidentale della grande penisola al centro dell'Elba settentrionale.
L'itinerario proposto percorre un facile sentiero che conduce quasi fino allo scoglio della "Nave".Si parte da una strada carrabile che porta alla sommità del promontorio dell'Enfola da dove si accede all'anello che porta anche alla deviazione verso Capo Enfola.
Località partenza: piazzale parcheggio antistante le spiagge dell'Enfola
Comune: Portoferraio
Coordinate geografiche: partenza 42.°49'30.38" 10°16'08.73"
Coordinate geografiche: arrivo 42.°49'30.38" 10°16'08.73" (percorso ad anello)
Segnaletica: presente
Segnavia: presenti (bianco-rosso)
Accesso: Strada provinciale n.27 Ponte del Brogi - Enfola-Viticcio, poi seguire le indicazioni per Enfola
Lasciato sulla sinistra l’edificio della Tonnara, attuale sede dell’Ente Parco, si sale lungo una strada costeggiata da rigogliosa macchia mediterranea, scorgendo alcuni ruderi bellici, resti di un imponente sistema difensivo, alternati a sorprendenti punti panoramici sulla costa settentrionale dell’Elba.
Giunti quasi sulla cima del promontorio inizia un sentiero ad anello che conduce fino alle falesie a picco sul mare, dominate dagli uccelli marini, quindi si rientra dalla viabilità già percorsa.
E’ un viaggio che si può fare in qualsiasi periodo dell’anno in estate si può approfittare per qualche giornata di mare nelle famose località di Rimini, Riccione o Cattolica in autunno e primavera si può godere dei magnifici paesaggi collinari oltre che passeggiate sulle spiagge. L'itinerario parte da San Leo e attraverso un percorso ad anello finisce a Sassocorvaro toccando borghi, fortezze e note località balneari. I posti indicati dall'itinerario possono essere raggiunti comodamente anche decidendo di fermarsi stabilmente in una località della costa in questo caso vi suggeriamo Riccione. Se viaggiate con i bambini è d’obbligo una tappa a Mirabilandia, all’AquaFan, oppure a Oltremare. Se amate la vita notturna Riccione o Rimini potranno offrirvi delle folli notti nelle magiche atmosfere del divertimento si comincia in spiaggia con l’Happy Hour per proseguire negli esclusivi locali della collina, nei discopub, nei dancing oppure nei locali che offrono nottate di ballo sulle spiagge. Tra i locali più famosi citiamo Aquarius di Aquafan, Peter Pan, Cocoricò, Prince e il Pascià mentre tra i locali sulla spiaggia i più noti sono Paradise Beach, Beach Cafè, Mojito. Le nottate del divertimento del Mercoledì, Venerdì e Sabato non conoscono pause e sono un richiamo durante tutto l’anno.
Pianosa è la quinta, per estensione, delle sette isole dell'Arcipelago Toscano ed è situata a 13 km a Sud-Ovest dell'isola d'Elba. Deve il suo nome ("Planasia" per gli antichi) al fatto di essere quasi del tutto pianeggiante: la sua elevazione media è di soli di 15-20 metri.
E' interamente compresa nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano ed attorno all'isola, nel raggio di 1 miglio, sono vietati navigazione e pesca.
Pianosa ha ospitato per circa 140 anni un carcere.
Fino alla fine degli anni '90, il nome di Pianosa era infatti legato più che altro alla presenza dell'omonimo istituto penitenziario: "isola-carcere", inaccessibile ai cittadini "liberi" Pianosa fu usata prima come colonia agricola, poi come sanatorio per i detenuti malati di tubercolosi, poi come laboratorio batteriologico, poi come carcere per i perseguitati politici durante il fascismo e infine come istituto di massima sicurezza per i condannati al 41 bis.
Quando il carcere era in funzione il paese era piuttosto frequentato; rimangono a testimonianza di questo, oltre ai numerosi edifici, l'insegna dell'ufficio postale, del minimarket della polizia penitenziaria, della farmacia, dell'ufficio Toremar, i telefoni pubblici, le numerose strisce pedonali ed anche un piccolo albergo. Con la chiusura del carcere, dopo il 1998. le strutture sono state abbandonate e molte lo sono ancora oggi.
Esistono vari progetti per il recupero di Pianosa per salvaguardare queste stupende ricchezze paesaggistiche, un vero paradiso di cui tutti abbiamo diritto di godere.
L’Elba è la maggiore e la più frequentata delle isole dell’arcipelago toscano; è la terza più grande d'Italia, ma abbastanza piccola da essere visitata tutta anche in un breve soggiorno. Il periodo estivo è quello scelto dalla maggior parte dei visitatori: presa d'assalto l'isola non da il meglio di sé; ve ne suggeriamo la visita in altri periodi dell’anno. Grazie, infatti, alla sua posizione geografica e alle sue caratteristiche: dal mare alla collina, fino alla montagna vera e propria con il monte Capanne ad oltre 1000 metri l’sola è in grado di offrire soggiorni per tutti i gusti 365 giorni all'anno. La parte montuosa ad ovest dell’isola è dominata al centro dalla dorsale del Monte Capanne. Al centro si estende un tratto prevalentemente pianeggiante e largo soli 4 km da costa a costa. È proprio in questa parte dell'isola che si trovano i maggiori centri: Portoferraio e Campo nell'Elba. Nell’'area collinare ad est dell’isola, dominata a sud dal Monte Calamita e a nord dalla Cima del Monte, si trovano i giacimenti di ferro che resero famosa l'Elba in tutta l'area mediterranea. L'isola è contraddistinta dalla presenza di ampie insenature sabbiose, tra cui i golfi di Lacona, Marina di Campo, Procchio e Biodola. Se la costa sud-occidentale dell'isola, chiamata Costa del Sole, è, nella sua parte più meridionale, una delle zone più battute dai turisti per la bellezza delle spiagge, non meno suggestivo è il versante orientale, denominato Costa che brilla, caratterizzato dalla presenza delle ex miniere di ferro, dalle spiagge bellissime e ancora poco frequentate dal turismo di massa.
Un viaggio nell'incontaminata natura del Salento tra spiagge bianche e mare cristallino: nulla di meglio per rigenerarsi dal caos e dallo stress cittadino. Il Salento è l'area geografica che occupa il "Tacco" d'Italia, comprendendo i territori della provincia di Lecce, di Brindisi e parte di quella di Taranto. Più che di area geografica è corretto parlare di entità culturale. Del Salento, infatti, sono caratteristiche: le architetture, l'inflessione linguistica, la cucina e la storia, fortemente legate all'Oriente. L'area colpisce per la varietà delle sue coste: alte e scogliose quelle Adriatiche, basse e sabbiose quelle Ioniche. Il territorio interno è caratterizzato da un particolare colore rossiccio, dovuto alla presenza del ferro, in contrasto con le candide case e con le verdi chiome degli ulivi. Ogni tanto, disseminati nel territorio, spuntano Dolmen e Menhir a testimonianza della storia millenaria di questi magici luoghi. L'itinerario proposto parte da Alberobello, fiancheggia la costa adriatica fino a raggiungere Santa Maria di Leuca, parte più meridionale del tacco, per poi risalire nel versante ionico fino all'area protetta di Porto Cesareo. Il periodo migliore per intraprendere il viaggio sono i mesi di Giugno, Luglio e Settembre; ad Agosto il traffico e il caldo potrebbero rendere meno gradevole il soggiorno. L'itinerario può essere variato con l'aggiunta di altri luoghi di interesse turistico oppure, se viaggiate con i bambini, dedicando loro qualche escursione. Vi suggeriamo di leggere anche:
Da Foggia a Brindisi passando per le Murge
In Puglia con i ragazzi
Se arrivate da Nord e volete fare una tappa durante il tragitto vi suggeriamo di trascorrere 48 ore nelle terre dei Trabocchi
L'itinerario proposto in questa sezione si snoda sulla costa orientale della Puglia in quello che viene definito "tacco". Si tratta di un viaggio da intraprendere preferibilmente in estate oppure, se non amate il caldo torrido, alla fine della primavera. L'itinerario attraversa lo splendido territorio delle Murge tra i borghi di Alberobello con i suoi spettacolari trulli, Altamura con il famoso pane dal 2003 marchio DOP e Ruvo di Puglia dove sorge il maestoso Castel del Monte annoverato dal 2006 tra il patrimonio dell'UNESCO. L'itinerario tocca anche gli splendidi villaggi costieri di Margherita di Savoia, famosa per le Saline, Polignano a Mare e Ostuni con le loro incantevoli spiagge. Ovviamente il percorso suggerito può essere modificato a vostro piacimento togliendo o aggiungendo delle tappe. Vi consigliamo pertanto di consultare anche le sezioni:
L’itinerario che vi suggeriamo in questa sezione parte da Alatri, antico insediamento romano, per proseguire al Borgo di Fumone, con il suo castello, famoso per essere popolato da ben 18 fantasmi, e termina alla famosa abbazia di Montecassino, toccando abbazie, borghi medioevali e note località balneari come San Felice Circeo, Terracina e Gaeta. Si tratta di un viaggio che si può fare in qualsiasi periodo dell’anno, in inverno potrete apprezzare il clima mite della costa e la limpidezza dei colori, mentre in estate potrete approfittare per qualche giornata di mare nelle belle spiagge della costa. Se siete in viaggio con i ragazzi vi consigliamo una deviazione da San Felice verso Nord a Zoomarine, noto parco di divertimento del Lazio (distanza 80 km). In questa sezione non lo prevediamo, ma da San Felice Circeo oppure da Terracina è possibile fare escursioni giornaliere verso le Isole Pontine, visibili anche dalla costa durante le giornate limpide. La zona offre la possibilità di effettuare immersioni, gite in bicicletta o arrampicate, sopratutto a Gaeta. Se amate la vita notturna San Felice, Gaeta e Terracina faranno al caso vostro.
L'itinerario è la prima tappa del Tour delle spiagge dell'Elba in moto.
Le due ruote sono sicuramente il miglior mezzo di trasporto per visitare l’Elba. Vi suggeriamo di attrezzarvi con bici o scooter anche se la vostra sarà una vacanza in Camper. Il tempo necessario a percorrere gli itinerari dipende da quanto vogliamo sostare in ogni tappa e se si includono nel percorso le visite suggerite. I tre percorsi possono essere uniti a formare un’unica vacanza di 7-10 giorni.
Si parte da Portoferraio che ipotizziamo sia il porto a cui si approda con il traghetto dalla terra ferma o nelle cui vicinanze si è pernottato. Si prosegue lungo la costa fino a Marciana marina godendo delle viste mozzafiato che l’itinerario offre.
Terminiamo il nostro tour a Marina di Campo in passato villaggio di pescatori che si estendeva lungo la vasta baia sabbiosa, oggi centro principale del comune di Campo nell'Elba.
A soli 200 chilometri dal confine italiano, nel cuore della Provenza, si trovano Hyeres e la splendida penisola di Giens, terra sconosciuta dal turismo di massa per questo ancora selvaggia ed incontaminata, dallo charme veramente unico. Anticamente isola, ora è unita alla terraferma grazie al deposito di due cordoni di sabbia e ciottoli chiamati tomboli, creatisi grazie alle correnti marine. Lo stretto lembo di terra, con profonde insenature, splendide spiagge e pinete, che si getta per oltre 4 chilometri nel mare, dispone sul lato orientale di una strada sempre percorribile, mentre la strada sul lato occidentale è inaccessibile da novembre ad aprile. Tra i due tomboli si estende una zona umida e paludosa chiamata Laguna dei Pesquiers.