La città frentana, tradizionalmente legata al commercio e alle fiere, è conosciuta in tutto il mondo per il Miracolo eucaristico.
In ogni angolo si respirano arte, storia, cultura, ma anche mistero, un incanto, che solo lo sguardo più attento e curioso riesce a leggere e decifrare.
Passeggiate tra le vie della città toccando i punti di maggiore interesse storico – paesaggistico: Piazza Plebiscito e il maestoso Duomo della città, il Parco Diocleziano, spazio verde nel cuore diLanciano; i resti della cinta muraria della città medievale, le “Torri Montanare”, che guardano la valle che si apre verso la Majella. La Cattedrale di Santa Maria Maggiore, uno dei monumenti più importanti d’Abruzzo, con la magnificenza del portale trecentesco che si staglia sulla sommità di un’ampia gradinata. Impossibile poi non lasciarsi trasportare dalla magia del Miracolo Eucaristico, il più antico di cui si abbia notizia (avvenuto intorno all’VIII secolo d.C.): la Basilica di San Francesco ospita le preziose reliquie, all’interno di una struttura dalle linee gotiche e barocche, protetta dalle cinta murarie dell’antico borgo.
Concedetevi un aperitivo, un calice di Montepulciano d’Abruzzo o una cena per degustare la cucina del territorio. Il ventaglio d’offerta è ampio, vi segnaliamo Il corvo torvo (Corso Roma, 92) e Millenovecentoundici (via Bastioni 99), perfetti anche per il dopocena.
Se siete amanti del teatro, non mancate una capatina al Teatro Fenaroli, mentre nella vicina Caffetteria Fenaroli (Via Valsecchi, 1 ) troverete tutto l’anno mostre fotografiche e musica dal vivo.
Cominciate la giornata con il bocconotto di Castel Frentano, dolce tipico della zona, ghiotta specialità di pasta frolla farcita da un morbido e intenso ripieno a base di cioccolato, mandorle tostate e cannella. L’indirizzo da non perdere è quello della Bocconotteria (Via E. Tinari).
Tappa culturale al Polo Museale, tra gli edifici più antichi della città, la sua fondazione risale al 1293. Originariamente era un monastero, dopo anni di restauro è stato possibile recuperare la struttura, che oggi ospita il Museo Archeologico, due sale espositive, un’aula didattica e una sala convegni. Il Museo archeologico rappresenta un lungo cammino nella storia plurimillenaria di Lanciano: partendo dal V millennio a.C. fino ad arrivare al municipio di età romana, con le successive fasi di epoca bizantina e altomedievale. Il viaggio si conclude con l’esposizione dei raffinati vasi in maiolica arcaica realizzati dai vasai lancianesi in epoca medievale. Per info. 0872/700578 – 338/6915652.
A pranzo, uscite pure dalla città e godetevi l’eccellenza enogastronomica del territorio in uno dei tanti agriturismi della zona. Vi segnaliamo l’agriturismo Caniloro in Contrada S. Onofrio.
Fate un giro a Rocca San Giovanni, uno dei borghi più belli d’Italia e alla vicina Cantina Frentana (Via Perazza, 32), qui su prenotazione potrete fare una visita e degustare Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano e Cerasuolo.
Scendete verso la costa e raggiungete la maestosa e suggestiva Abbazia di S. Giovanni in Venere che erta su un colle, domina la frastagliata costa adriatica. Il primo nucleo fu realizzato dai monaci benedettini tra il VI e VII secolo sui resti di un antico tempio pagano dedicato a Venere. La costruzione attuale si deve all’abate Oderisio II (1155-1204), sepolto nel sarcofago murato sulla facciata principale.
Godetevi il tramonto e cenate su uno dei tanti trabocchi presenti in zona: Pesce Palombo, Punta Rocciosa, Punta Cavalluccio, Sasso della Cajana, Punta Isolata, Punta Tufano, Valle Grotte. Qui trovate tutti i dettagli.
Domenica
Visitate i luoghi che ispirarono Gabriele D’Annunzio, come il Promontorio Dannunziano: un angolo di paradiso, un belvedere dal panorama esclusivo, una spiaggia di ciottoli e acqua cristallina. Alle spalle l’Eremo Dannunziano, la dimora nella quale D’Annunzio trascorse un periodo della sua vita insieme a Barbara Leoni. E poi il Trabocco del Turchino (attualmente inagibile), che il Vate descrive in una delle sue opere più note, “Il Trionfo della morte”: “Dall’estrema punta del promontorio destro, sopra un gruppo di scogli, si protendeva un trabocco, una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e di travi, simile a un ragno colossale”.
Pranzate in un ristorante che ha fatto storia da queste parti: L’Angolino da Filippo (Via Nazionale Adriatica, 31), dal 1891 delizia palati sopraffini con specialità di pesce. Poco distante, anche il ristorante De Sanctis all’interno dell’Hotel Garden (Contrada Portelle, 77).
L'itinerario proposto può costituire una buona tappa per tutti coloro che si recano in Puglia partendo dal Nord.
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