Nel progetto di Adriano Olivetti questo piccolo negozio che si affaccia su Piazza San Marco, doveva essere non un semplice punto di vendita, ma un biglietto da visita di risonanza mondiale per i prodotti di Ivrea e doveva, al tempo stesso, inserirsi correttamente nel contesto storico ed architettonico di piazza San Marco. Su suo incarico l’architetto veneziano Carlo Scarpa realizzò nel 1957, in uno spazio angusto e poco luminoso, un’opera al tempo stesso essenziale, raffinata e flessibile, armonizzando nel migliore dei modi stili e materiali. Veramente notevoli sono oltre alle soluzioni architettoniche che coniugano sapientemente tradizione e modernità,” anche alcuni particolari, come ad esempio la scala che collega i due piani con i suoi gradini che sembrano sospesi, la scultura di Alberto Viani “Nudo al sole” posta su una base di marmo nero, coperta da acqua in lieve movimento, o il pavimento che presenta un mosaico di marmo e tessere di vetro di Murano, che richiama l’opera di Paul Klee. Il critico Carlo Ludovico Ragghianti definì la realizzazione di Carlo Scarpa in Piazza San Marco, “uno dei più limpidi capolavori dell’architettura contemporanea”. Il negozio è di proprietà delle Assicurazione Generali che ne hanno deciso un utilizzo museale, affidandone la gestione al FAI (Fondo Ambiente Italiano), che lo ha riaperto nel 2011, dopo un attento restauro.
Il FAI ha riproposto per il negozio la sua destinazione originaria e, grazie ad una donazione Olivetti, è stata riallestita l’esposizione degli anni Cinquanta/sessanta. Tra i modelli in esposizione, c’è anche Lettera 22 di Marcello Nizzoli, la macchina da scrivere portatile meccanica che è entrata a far parte della collezione permanente del Museum of Modern Art di New York.