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Parigi - la vilettePer questa giornata abbiamo previsto una visita al Parco de la Vilette, posto nella periferia di Parigi ma, facilmente raggiungibile con la metro. La visita è molto adatta agli amanti della scienza e della tecnica, delle architetture moderne oppure alle famiglie con bambini che qui troveranno ampi spazi a loro dedicati, oltre alla Geode con proiezioni di brevi film ed un vero sottomarino. Se tutto questo non fa per voi vi suggeriamo di sostituire l'escursione con una visita a Versailles. La visita alla Vilette svolgendosi quasi completamente al coperto è consigliabile anche nelle giornate di pioggia.

Parigi - centre pompidouIl centro prende il nome dal presidente della repubblica francese George Pompidou che alla fine degli anni sessanta volle per la città un nuovo centro culturale multidisciplinare con esposizioni d’arte contemporanea, una  biblioteca, e dove venisse dedicato uno spazio per attività musicali, cinematografiche e audio-visive. Il centro progettato dallo studio Piano e Rogers, venne inaugurato nel 1977 e nel 2000 subì un imponente opera di restyling ad opera di Renzo Piano. Si tratta di una struttura alquanto originale dove le aree di collegamento, sorta di tubi multicolori, sono poste all’esterno della struttura per guadagnare area espositiva. Le tinte utilizzate sono piuttosto sgargianti vanno dal blu per l’aria, al verde per i liquidi, al giallo per i cavi elettrici, fino al rosso per le vie di comunicazione. ParigiAttualmente nel centro è ospitata una delle più importanti raccolte di arte contemporanea con circa 70 mila opere esposte. Anche se non siete amanti dell'arte contemporanea una visita al centro e alla sua caffetteria, posta all'ultimo piano della struttura, ne valgono comunque la pena. Nei pressi del centro sorge la  singolare fontana Strawinsky.

Ubicazione: Rue Beaubourg 19
Metrò:  linea 11, fermata Rambuteau,  linea 1 e 11 Hotel de Ville, linea 1, 4, 7, 11 e 14 Chàtelet les Halles
RER: linea A, B, D stazione Chàtelet les Halles
Bus: 29, 38, 47, 75
Orari: tutti i giorni dalle 11 alle 22; chiuso il martedì
Ingresso: Intero 13€, per maggiori dettagli clicca qui   
Sito Web 

Parigi - Operà GarnierIl sontuoso palazzo che ospita l’Opera di Parigi venne realizzato tra il 1860 e il 1875 su progetto del giovane architetto Charles Garnier. Il palazzo, dichiarato monumento nazionale nel 1923, si inserisce in una più ampia opera di rifacimento cittadinno voluto da Napoleone III che scelse come supervisore dei lavori il barone Haussmann. Simbolo del lusso e dei piaceri mondani della capitale il suo stile a metà tra i fasti del barocco e l’eclettismo neoclassico venne definito da Garnier stesso “stile Napoleone III”. Il palazzo è ungo 172 metri e largo 124 metri, per queste sue dimensioni viene considerato il teatro lirico più grosso d’Europa arrivando ad ospitare fino a 2000 spettatori. Se non intendete partecipare ad una rappresentazione lirica, ad un balletto oppure ad un concerto di musica classica potete comunque visitare le sue sale, i suoi scaloni, i corridoi e il foyer tutti sontuosamente decorati da dipinti, stucchi dorati e velluti. Per ornare il teatro lavorarono fino al giorno della sua inaugurazione ben 73 scultori e 14 pittori. Il percorso di visita comprende: la Rotonde des Abonnés, il Bassin de la Pythie , la Grande Scalinata (Grande Escalier), l’Anti-Foye, il Grande Foyer, e la Sala di spettacolo (platea) con il suo maestoso lampadario e il celebre dipinto di Chagall.

Ubicazione: Angle rues Scribe et Auber
Metro: 3, 7, 14 fermata Operà
RER: Linea A Auber
Bus: 20, 21, 22, 27, 29, 42,52, 53, 66, 68, 81, 95
Orari: tutto l’anno dalle 10 alle 17; Giugno/ Agosto fino alle 18
Ingresso: Intero 10€, Ridotto 6€
Sito Web 

Parigi - pigalleConsiderato il quartiere a luci rosse della città costellato di sexy-shop e di locali per spettacoli erotici, fino ad una quindicina di anni fa era una zona poco consigliabile ai turisti. Oggi grazie ad un’opera di ripulitura e valorizzazione dell’area è diventato uno dei poli turistici cittadini, soprattutto la notte quando si illuminano sfavillanti locali notturni come La Cigale e La Locomotive, ristoranti e bar. Nel quartiere c'è addirittura un museo, quello dell’erotismo (vai al sito) che si sviluppa su ben 7 piani. Di giorno, quando si spengono le luci è un normalissimo quartiere che si sviluppa attorno a Place Pigalle e lungo Boulevard de Clichy con negozi biologici, ricercati negozi di specialità alimentari e atelier di moda.

Metro: Linea 2  Fermata Pigalle – linea 12 fermata Jules Joffrin o Abesses
Bus:  30, 31, 54, 80, 85.

Parigi - montmartreL’imponente sagoma bianca della basilica del Sacro Cuore colpirà la vostra attenzione già da parecchia distanza. Posta sulla sommità della collina di Montmartre, venne costruita con le offerte dei parigini come ex-voto dopo la sconfitta contro i prussiani, avvenuta nel 1870. Iniziata nel 1876, su progetto dall’architetto Paul Abadie, venne consacrata solamente nel 1919. Elevata a Basilica Maggiore da papa Benedetto XV, sorge nel luogo in cui secondo la leggenda venne martorizzato nel III secolo San Dionigi. Caratteristica della basilica è il suo candido colore bianco dovuto all’utilizzo della pietra calcarea di Chateau-Landon che ha la particolarità di non trattenere la polvere e lo smog, tant’è che assieme al Vittoriano è considerato il monumento più bianco d’Europa. La basilica, sorta come luogo di pellegrinaggio, si ispira all’esterno alla cattedrale di Périgueux, mentre gli interni sono piuttosto spogli, tranne l’abside ornato da uno splendido mosaico d’oro opera di Merson del 1922.Parigi - Montmartre Il portico d’ingresso è ornato dalle statue di Giovanna d’Arco e di Re Luigi IX. Molto bello il panorama sulla città che si gode dalla cupola della basilica, raggiungibile con una ripida scalinata di circa 300 scalini, nelle giornate limpide la vista può arrivare fino a 50 chilometri di distanza. Caratteristica la sua campana che pesa 19 tonnellate, considerata la campanana più grande di Francia. La basilica è raggiungibile tramite una ripida scalinata oppure la funicolare posta sul lato sinistro della scalinata. Per evitare l’enorme massa vi venditori ambulanti, suonatori di chitarra e turisti è consigliabile raggiungere il monumento  la mattina presto oppure all’imbrunire.

Ubicazione: 35 Rue du Chevalier de la Barre
Metro:  la via più semplice è fermata  Anvers  linea 2 e poi imboccare la rue Steinkerque altrimenti fermata Abesses linea 12
Bus: 30, 31. 54, 80,85
Orari: tutti i giorni dalle 6 alle 22, la cupola e la cripta dalle 9 alle 18,45
Ingresso: cripta e cupola 5€
Sito Web

Il quartiere più amato e visitato dai turisti originariamente era un villaggio posto sulla sommità della collina e amministrativamente separato da Parigi. Solamente nel 1860 venne annesso alla città, riuscendo però a mantenere per un lungo periodo di tempo il un aspetto bucolico fatto di vigne e mulini a vento. Tra il XIX e XX secolo assunse la sua fama di “terre libre des artistes”  in quanto numerosi scrittori e poeti decisero di stabilire la loro dimora proprio tra le caratteristiche case del quartiere tra gli artisti più famosi: Renoir, Picasso, Toulouse-Lautrec, Suzanne Valadon, Maurice Utrillo, Delacroix e Modigliani. Verso la fine del 1800 Montmartre divenne una zona frequentata da artisti in cerca di ispirazione e ricchi borghesi annoiati in cerca di forti emozioni che trovavano soddisfazione nei numerosi bordelli, nel forte vino, nell’oppio e in locali come il Moulin Rouge. Nel tempo il quartiere ha perso la sua pecuniarità e parte del suo fascino, solamente alcune delle sue strade si sono conservate intatte nel tempo tra queste rue St. Vincent e rue Lepic dove si trova il famoso bistrot “Les deux Moulins” in cui lavorava Amelie, la protagonista del film “Il Mondo di Amelie”. Vicino alla via si trova anche il Moulin de la Galette ritratto nel celebre quadro di Renoir.

Metro: fermate Anvers, Abbesses, Pigalle, Blanche e Lamarck-Caulaincourt

L'itinerario di oggi parte dal quartiere di Montmartre e dalla splendida chiesa del Sacre Coeur per attraversare il quartiere di Pigalle fino all'Operà Grarnier e giungere al Centre Pompidou. Pigalle è raggiungibile da Montmartre con una bella passeggiate a piedi, mentre Pigalle dista dall'Oprerà Garnier circa 1,4 chilometri, se amate camminare potete percorrere il tragitto a piedi avrete così l'occasione di visitare la città più autentica altrimenti potete prendere la metro. Anche se non intendete visitare le mostre proposte dal Centre Pompidou una visita all'edifico ed alla sua caffetteria, posta all'ultimo piano, ne valgono sicuramente la pena. L'itinerario può essere fatto anche in senso opposto partendo cioè dal Centre Pompidou per arrivare alla basilica del Sacre Coeur, in questo caso però, tenete in considerazione che il Centre Pompidou apre alle 11 di mattina.

Basilica del Sacro Cuore - Pigalle circa 900 metri
Pigalle - Operà Garnier circa 1,4 chiilometri
Operà Garnier - Centre Pompidou circa 2,3 chilometri

I Canestrelli sono dei biscotti a cialda il cui impasto cambia da zona a zona: la loro caratteristica è quella di essere cotti direttamente sul fuoco tra due lastre di ferro con tradizionali disegni, poste all'estremità di una lunga pinza. L'area di produzione comprende: Crevacuore in provincia di Biella; Borgofranco d'Ivrea, Ivrea, Mazzé, tutti Comuni canavesani, e Vaie ed altri comuni della Valle di Susa, in provincia di Torino.

A Crevacuore, nel Biellese, presso le famiglie più importanti, vi era l'usanza di fare i canestrelli in occasione degli sposalizi; nel canavesano venivano prodotti in occasione della festa patronale, del carnevale, dei battesimi e di altre festività. Le più antiche famiglie del luogo ancora oggi mantengono la tradizionale produzione casalinga, possedendo i "ferri" tramandati da generazioni, alcuni datati 1600.

I canestrelli, alla vaniglia o al cioccolato, possono essere serviti a fine pasto per accompagnare il caffè.

Vai alla ricetta 

Il Marron glacé è una particolare lavorazione pasticcera della castagna (in particolare della varietà denominata marrone).

Fin dal 1500, il comune di Cuneo fu il mercato principale della castagna anche a livello europeo. Questa antica tradizione consentì lo sviluppo di una intensa attività di trasformazione dei frutti del castagno e il perfezionamento della pasticceria locale. La nascita del Marron glacé avviene intorno al cinquecento, grazie ad una maggiore disponibilità dello zucchero, ancor non si sa, e se ne discute, se la paternità dei Marron Glacè sia da attribuire ai Cuneesi o ai Francesi.

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BignoleIl Piemonte ha una importante tradizione dolciaria e dei prodotti da forno grazie alla ricchezza degli ingredienti: latte e latticini, grano, mais, riso, miele, frutta, nocciole, castagne, vini aromatici. 

Zabajone, meringhe, marron glacé, amaretti.. e Bignole

sono alcuni tra le dolci invenzioni dell'arte pasticcera torinese, che, come per la gastronomia spazia dalle raffinate elaborazioni di corte alle creazioni “povere” ma non meno golose. 

Il nostro invito è quello di assaggiare la piccola pasticceria torinese, il cui simbolo sono le “bignole”, ripiene di creme e ricoperte di glassa, nate per mano dei pasticceri di corte del settecento in conformità ai canoni estetici del tempo: piccole dosi per salvaguardare la linea.

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