Il Piemonte è terra di liquori e distillati con caratteristiche uniche e tradizioni storiche. Liquori e distillati che nascono dal vino, come il Vermut, e le Grappe di eccellenti vitigni autoctoni da cui derivano, ma anche dalle tante erbe aromatiche e officinali delle numerose vallate alpine, come il Genepy, il Liquore di Genziana e molti altri che ci riportano alle tradizioni dei rispettivi territori.
Il vermut è un vino aromatizzato bevuto come aperitivo. che deve il nome all'assenzio (in tedesco Wermuth) che viene usato nella sua preparazione dando un'aroma ed uno speciale sapore amaro.
Viene prodotto in tutto il Piemonte, ma la fama del vermut è indissolubilmente legata a Torino dove, alla fine del 1700, la preparazione di questo vino aromatico era considerata un'arte.
Nel 1786 Antonio Benedetto Carpano fu il primo produttore che mise in commercio il Vermut in un negozio nel cuore di Torino. Il Duca Vittorio Amedeo III ne apprezzò le qualità organolettiche tanto da proclamarlo aperitivo di corte.
Il pusa-cafè il tradizionale liquore di fine pasto: si può scegliere tra un interessante assortimento di liquori alpini e fini distillati.
Il bicerin è una caratteristica bevanda analcolica calda di consistenza cremosa prodotta a Torino che viene servita nel bicchiere, da cui il termine piemontese "bicerin" (piccolo bicchiere). Si ottiene da particolari miscele di cacao, caffè e latte intero econdo una ricetta segreta.
Ha una consistenza cremosa ed è caratterizzata da un colore marrone nella parte inferiore e da un colore bianco in superficie.
Secondo alcuni studiosi, la formula del bicerin è legata all'omonimo locale storico denominato "Caffè Al Bicerin" nel quale si tramanda la ricetta originale del bicerin, che si trova a Torino in Piazza della Consolata. Secondo altri, il bicerin sarebbe stato creato fin dai primi anni del Settecento, nel caffè Florio di contrada di Po, a Torino. Nel 1800, il bicerin era la bevanda abituale del mattino dei torinesi benestanti. Qualcuno la chiamò anche "bicerin 'd Cavour" poiché lo statista ne era abituale consumatore. Diversi Poeti, musicisti e scrittori apprezzarono il bicerin tra di essi anche Alexandre Dumas che fu a Torino nel 1852.