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Genova - Palazzo RealeSplendida dimora nobiliare, decorata con munificenza sia dai Savoia, sia da due grandi dinastie genovesi: quella dei Balbi, che la edificarono nella metà del 1600, su disegno di Pier Francesco Cantone, e quella dei Durazzo che la ampliarono all’inizio del secolo successivo. Perfettamente conservato ed arredato, il palazzo è splendidamente affrescato e ospita dipinti di Bassano, Tintoretto, Luca Giordano, Anton Van Dyck e Guercino. La visita comprende l’appartamento nobile del secondo piano, con la sala del trono, la sala da ballo e la splendida Galleria degli Specchi. Su prenotazione sono visitabili anche gli ambienti del primo piano. Molto piacevoli anche le terrazze e il giardino.

Ubicazione Via Balbi 10
Orari: da martedì a sabato 9.00-19.00; domenica 13.30-19.00. Ultimo ingresso 18.30. Prima domenica del mese 9.00-19.00.
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Genova - Villa del PrincipeÈ sicuramente la più grande e sontuosa villa della città. anche se non fu mai censita tra i Rolli, perché si trovava all’esterno delle mura. È un luogo di grande fascino, appena offuscato dall’inevitabilità dell’avanzare della città moderna, che si è nel tempo frapposta tra la villa e il mare. La villa fu edificata per volere di Andrea Doria (l’unico principe che Genova si vanta di aver avuto) a partire dal 1529. Luogo di riposo e gioie familiari per il grande ammiraglio, ospitò una fastosa corte rinascimentale e lo stesso imperatore Carlo V. Molti gli artisti dell’epoca chiamati ad impreziosirla con le loro opere.Genova - Villa del Principe Le stanze perfettamente arredate, i loggiati affrescati, gli spettacolari arazzi ed il bel giardino all’italiana riservano una vera emozione ai visitatori. Agli Scout interesserà sapere che proprio nel giardino di Palazzo Principe si svolse la cerimonia della Promessa del primo gruppo italiano, il 28 maggio 1916.

Ubicazione: Piazza del Principe 4
Orario: tutti i giorni (ad eccezione del 25 dicembre, 1° gennaio e Pasqua) dalle 10.00 alle 18.00. la biglietteria chiude alle 17.15
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La parte antica di Genova, all’interno delle sue belle mura medioevali, è facile e piacevole da visitare: passeggiare nelle sue strade animate, respirando la brezza che viene dal mare e gustando la sua focaccia vale già il viaggio.
Se poi avete un po’ di tempo a disposizione, cercate di non perdere:

Essendo Genova una città molto turistica è molto facile trovare ogni genere di struttura sia alberghi che B&B ma anche strutture religiose volte all'accoglienza turistica. Non è neppure difficile trovare pacchetti con un pernottamento + prima colazione + ingresso all'Acquario.
Noi, approfittando di una super offerta del Cit Hotels Britannia: un hotel a 3 stelle vicinissimo alla stazione di Genova Principe, in Via Balbi 38. La struttura è accogliente e funzionale. Le stanze sono ampie, e confortevoli; gli arredi nuovi. Buona la colazione a buffet. Il personale ci è sembrato gentile e disponibile. L’hotel dispone anche di camere triple e quadruple: la sua vicinanza all’Acquario, infatti, lo rende ideale per le famiglie con bambini e ragazzi. Il centro storico è facilmente raggiungibile a piedi o con i mezzi pubblici. Ha un parcheggio a pagamento che conviene prenotare. In alternativa, nelle immediate vicinanze ci sono altri garage dove è possibile lasciare l’auto.

Aree Sosta Camper
Campeggi e Agriturismi
Hotel

Genova - Bar degli SpecchiTrattoria da Maria: si trova in Vico Testadoro 14r, un vicoletto di Via XXV aprile. È una piccola trattoria dove assaggiare tutte le specialità della tradizione genovese e ligure. Ottimi i suoi minestroni alla genovese, le sue trenette al pesto (con patate e fagiolini, come da tradizione popolare) e la trippa. Eccezionale il rapporto qualità/prezzo. Consigliata la prenotazione (tel 010 581080).
Antica Friggitoria Carega: è una delle più antiche della città, in via Sottoripa 113r, sotto i portici di Piazza Caricamento, nei pressi dell’Acquario. Le sue specialità sono la farinata e le frittelle di baccalà.
Focacceria Bar La Superba. È la focacceria che non chiude mai. Aperta 24 ore su 24, a pranzo offre anche piatti caldi della tradizione genovese. Si trova in Piazza De ferrari 10n. Rossopomodoro al Porto Antico, in Via Calata Molo Vecchio 16, è la pizzeria dove andare se amate la pizza della tradizione napoletana, quella con il bordo un po’ alto, per intenderci.
Pizzeria di Vico dei Biscotti 4. È un locale grande, un po’ anonimo, ma offre una buona cucina tipica (ravioli al tocco, streppe al pesto, pesce fritto e grigliato) e un vasto assortimento di pizze. Buono il rapporto qualità/prezzo.
Il Botteghino: è la caffetteriadi Piazza delle Vigne, ideale per l’aperitivo, che viene servito all’aperto nella belle giornate e che prevede anche un ottimo pane carasau con stracchino e pesto.
Pasticceria Klainguti, piazza Soziglia 98. È un’antica pasticceria, aperta nel 1828, che ha mantenuto immutato il suo fascino e i suoi meravigliosi dolci. Ha una storia singolare: fu fondata da quattro fratelli, pasticceri svizzeri, giunti in città per imbarcarsi per l’America. Costretti a rimandare il viaggio per un ritardo nella partenza del veliero, decisero di aprire a Genova un piccolo laboratorio, che ebbe un grande e rapido successo. Molto amata da Giuseppe Verdi, che la omaggiò con un suo biglietto autografo esposto nel locale, offre specialità da non perdere, come la famosa Torta Zena, che accosta con fantasia la pasta di mandorle allo zabaione, o il Falstaff, ripieno di una meravigliosa crema alla nocciola.
GenovaCaffetteria Orefici e Latteria Buonafede. Ha tutto il sapore della tradizionale, questa caffetteria aperta nel 1910 nella stessa strada dove nacque Giuseppe Mazzini. C’è chi sostiene che il suo cappuccino sia il migliore d’Italia! Grande assortimento di brioches e focaccine dolci e salate; famosa la sua panna artigianale. Via Lomellini 3r.
Eataly Edificio Millo, Porto Antico, Calata Cattaneo 15. Il cibo italiano narrato e cucinato secondo la proposta di Oscar Farinetti è sempre una piacevole esperienza. Un luogo dove conoscere e acquistare il meglio tra i prodotti nazionali e, soprattutto, gustare ottime proposte di cucina locale e delle diverse regioni d’Italia.
Gelateria Don Paolo. Un’amatissima tradizione genovese è quella di unire la splendida vista che si apre da spianata Castelletto con la famosa granita di Don Paolo. La gelateria-pasticceria si trova in Spianata Castelletto 57.
Caffè degli Specchi. È uno dei locali storici di Genova, cantato in versi da Dino Campana. Si trova non lontano da Piazza Matteotti e Piazza delle Erbe. Riaperto da poco, con una nuova gestione, è uno dei posti di riferimento, dove fare un’ottima colazione, pranzare e gustare deliziosi aperitivi. Ottime le paste e le spremute. Locale accogliente. Salita Pollaiuoli 43.
San Lorenzo Focacceria. È una delle tante, buone, focaccerie di Genova, con il vantaggio di trovarsi a due passi dalla Cattedrale.

Focaccia GenoveseLa cucina genovese è una cucina fatta di ingredienti semplici e genuini, con molta abbondanza di verdure e spezie aromatiche, che un tempo arrivavano per mare dalle numerose colonie. Le sue specialità più famose ed apprezzate sono il pesto, da assaggiare con le trenette o con le trofie, la focaccia (semplice o alla cipolla, alle olive e al formaggio) e la farinata, sottile focaccia a base di farina di ceci: tutti assolutamente da non perdere e, del resto, sarà davvero molto difficile resistere ai profumi delle focaccerie sparse in tutta la città. Ottimi anche i primi piatti di pasta ripiena, come per esempio i ravioli e i pansotti (o pansoti) con bietole, uova e ricotta, da assaggiare in salsa di noci. Molto nota la torta pasqualina, una pasta sfoglia ripiena di carciofi o bietole, zucchine ed altre erbe primaverili, uova e formaggio. Buonissimi i friscieu, considerati indispensabili negli aperitivi: listarelle di lattuga, fritte con la pastella. Per quanto riguarda le carni, non perdetevi la cima, carne di vitello farcita con frattaglie, pane, verdure, formaggio e mortadella. Per chi ama il pesce, sono assolutamente da provare le croccanti frittelle di baccalà e lo stoccafisso accomodato alla genovese, con patate, pinoli e olive: eccezionali! Se visitate la città nel periodo natalizio, non dimenticate di assaggiare il pandolce genovese, di antica tradizione, del quale esistono due versioni: quello basso, conservabile più a lungo, che tradizionalmente accompagnava i marinai nei lunghi viaggi per mare e quello alto, lievitato, che addolciva i Natali di quanti restavano in città. Entrambi sono ricchi di uvetta, scorza d’arancia e cedro: anche questi un tempo provenivano dalle lontane colonie. Altri dolci tipici sono il castagnaccio, fatto con farina di castagna e i canditi di frutti e fiori, come rose e violette. Per quanto riguarda il vino ligure, per accompagnare i vostri pasti avrete l’imbarazzo della scelta. Tra i più interessanti, vi invitiamo a provare il Rossese di Dolceacqua e lo Sciacchetrà delle Cinque Terre. Una piacevolissima tradizione genovese è quella dell’aperitivo, che a Genova è davvero un must: potrete scegliere tra vini (il “gotto” di vino bianco ligure, per es.), drink, analcolici o bibite. Le bevande sono sempre accompagnate da focaccia, salatini ed un ricco assortimento di deliziosi stuzzichini, frittelle e tartine. Per questo rito molto genovese, vi consigliamo i locali della zona del Porto Antico, di piazza delle Erbe, di Via S. Bernardo e di S. Donato. D’estate anche gli stabilimenti balneari offrono ottimi aperitivi, di fronte a spettacolari tramonti.

AUTO: per visitare il centro storico di Genova non è consigliato l’uso dell’auto. La sua struttura urbanistica medioevale, articolata in un dedalo di piazzette e caruggi (vicoli stretti) e, poco più in là, di creuze (viottoli altrettanto stretti che si inerpicano in salita sulle colline circostanti), meglio si presta a passeggiate a piedi. La soluzione ideale è trovare un hotel abbastanza centrale che disponga di garage o sia ben collegato con il centro. In alternativa si può consultare il sito Genova Parcheggi per avere tutte le informazioni necessarie per trovare il parcheggio più funzionale alle vostre esigenze. Si tenga anche presente che l’area del centro storico è una zona a Traffico Limitato (ZTL), interdetta alle auto dei non residenti.
Genova - MetroAUTOBUS: il servizio è svolto da ATM; il biglietto integrato consente di viaggiare su autobus, metropolitana, funicolari e ascensori. Si possono contenere i costi acquistando carnet di biglietti e abbonamenti, come meglio descritto alla pagina
METROPOLITANA: ha una sola linea e collega la zona di Rivarolo al centro città, con sette diverse stazioni, poste in luoghi di grande interesse turistico.
ASCENSORI e FUNICOLARI: i 10 ascensori e le due funicolari di Sant’Anna e della Zecca-Righi collegano il centro alle zone collinari, dalle quali si possono ammirare splendidi panorami della città.

GENOVA PASS: molto pratico ed economico è un biglietto unico che permette di viaggiare su tutta la rete urbana ( ad eccezione di Volabus e Navebus) per 24 ore. Comprende una pratica guida turistica. È in vendita on line e presso tutte le rivendite o le biglietterie automatiche ATM

AEREO: L’aeroporto Cristoforo Colombo si trova a Sestri Ponente, a meno di 10 km dal centro della città. Il viaggio aereo riserva un’emozione speciale. Consente, infatti,  una splendida vista del promontorio di Portofino e l’atterraggio avviene su una spettacolare pista a fior d’acqua.

Collegamento aeroporto-centro città:
Volabus: servizio di pullman che collega in circa 30 minuti l’aeroporto con le stazioni di Genova Principe e Genova Brignole. Il biglietto si acquista a bordo, presso le biglietterie automatiche AMT dell’aeroporto ed online; consente di viaggiare nello stesso giorno per altri 60 minuti su tutti i mezzi AMT della rete urbana. Le corse vanno dalle 5.20 alle 23.30, per gli orari e per l’elenco delle fermate si può consultare il sito
Linea 124: è una circolare che collega l’aeroporto alla stazione ferroviaria di Genova Sestri Ponente, da dove partono numerosi treni per il centro città. Le tariffe sono quelle ATM: biglietto €1,50, valido 100 minuti sulla rete bus; biglietto integrato bus+treno €1,60 che consente di utilizzare la rete ferroviaria urbana; il biglietto è valido anch’esso 100 minuti. Per il percorso, l’elenco delle fermate e gli orari si possono consultare i siti ATM e Visitgenoa.
Taxi: per chi desiderav raggiungere Genova in taxi, la loro postazione è all’uscita degli Arrivi.. Radio Taxi +39 010 5966. Per approfondimenti sulle tariffe clicca qui

TRENO: Sono due le stazioni ferroviarie di Genova: Genova Brignole e Genova Principe

Ferrovia Genova-Casella: è una ferrovia a scartamento ridotto che unisce Genova al Comune di Casella.Chiamato anche l’Orient Express delle 3 valli, offre  un percorso immerso nel verde, attraverso le valli dei torrenti Bisagno, Polcevere e Scrivia.

AUTO: Genova è raggiungibile con le seguenti autostrade:
A7 Serravalle Genova-Milano. Uscite: Genova Bolzaneto e Genova Ovest
A10 dei Fiori Genova-Ventimiglia. Uscite: Genova Voltri, Genova Pegli, Genova Aeroporto e Genova Ovest
A12 Genova-Rosignano. uscite Genova Nervi e Genova Est
A26 Voltri-Gravellona: si ricollega alla A10 all’altezza di Voltri.

NAVE: Navebus è la linea veloce che collega via mare Pegli al Porto Antico, nel centro di Genova. Il percorso dura circa 30 minuti e permette di vedere e apprezzare la città da un’angolazione insolita. Ci sono otto corse giornaliere.

Come parlare di Genova senza accennare almeno ai più noti tra i tanti cantautori genovesi? Che siano nati in città, nelle immediate vicinanze, o che vi siano solo cresciuti, sono stati infatti loro, con le loro canzoni, a farci conoscere e amare Genova anche prima di visitarla.
Umberto Bindi (Io e il mare: “Ma dentro di me so che tornerò alla spiaggia della foce, quando tornan le lampare./ Sarò tra i pesci che avran tirato su, rinchiuso tra le loro reti, gettate nel più profondo del mare…”
Bruno Lauzi (La nostra spiaggia: “Ricordo che c’erano solo i relitti delle chiatte da sbarco,/ quello che era il parco giochi di chi sognava l’avventura/ e lungo tutta la Foce l’acqua era limpida e pura/ e sugli scogli i pescatori avevano la mano sicura:/ è così che tanti anni fa era il nostro quartiere….”).
Gino Paoli (Boccadasse: “Ti ricordi il sole nella casa al mare?/ Ti )ricordi i fiori che curavi tu?/ I sorrisi rossi dei gerani appesi?/ Sale sopra i vetri e sui tuoi capelli?”; La gatta: “C’era una volta una gatta/ che aveva una macchia nera sul muso/ e una vecchia soffitta vicino al mare/ con una finestra a un passo dal cielo blu.”
Fabrizio de Andrè (Via del Campo: ”Via del Campo c’è una bambina/ con le labbra color rugiada/ gli occhi grigi come la strada/ nascon fiori dove cammina….”; Crêuza de mä: “Umbre de muri muri de mainé/ dunde ne vegni duve l’è ch’ané/ da’n scitu duve a l’ûn-a a se mustra nûa…. (Ombre di facce facce di marinai/ da dove venite dov’è che andate/ da un posto dove la luna si mostra nuda….)
Max Manfredi (Fado del dilettante: “Io sono nato a Genova/ Funicolari ascensori e creuze/ Io sono nato a Genova/ Città viva di troppe attese…Genova città ripida/ Buone gambe per camminare/ Flipper messo in bilico/ Dove rotola un temporale…..:”?)
Ivano Fossati (Naviganti: “Siamo stati naviganti con l’acqua alla gola e in tutto questo bell’andare quello che ci consola è che siamo stati lontani e siamo stati anche bene e siamo stati vicini e siamo stati insieme.”).
Vorremmo aggiungere all’elenco anche Paolo Conte che con la sua splendida “Genova per noi” (Con quella faccia un po’ così/ quell’espressione un po’ così/ che abbiamo noi prima di andare a Genova/ che ben sicuri mai non siano/ che quel posto dove andiamo/ non c’inghiotte e non torniamo più.”) ci ha regalato una meravigliosa lettura di quel misto di fascinazione e sgomento che si ha nel passaggio dalla campagna alla città e a “quel mare scuro che si muove anche di notte e non sta fermo mai”. 

Genova

Sul nome di Genova (Zena per i genovesi) esistono diverse teorie. Secondo le più accreditate deriverebbe dall’etrusco Kainua (città nuova) dal dio romano Giano, tradizionalmente rappresentato come bifronte, proprio come la città, che ha una esposizione verso il mare ed una verso i monti. Le sue origini sono, con tutta probabilità, fluviali, come dimostrerebbero alcuni importanti ritrovamenti archeologici (un villaggio dell’età del bronzo in piazza Brignole, una palafitta del 5000 a.C. in piazza della Vittoria e la necropoli etrusca dell’Acquasola). Il nucleo più antico della città risale al V secolo a.C.: sulla collina di Castello è stata infatti rinvenuta una necropoli di epoca preromana, testimonianza di un insediamento greco od etrusco. Nel II secolo a.C., durante la II guerra punica, la città fu sicuramente alleata di Roma e, per questo motivo, fu distrutta nel 205 a.C. da Magone, fratello di Annibale. Ricostruita dai romani, che la dotarono di una cinta muraria e ampliarono il porto preesistente, Genova si affermò nei secoli successivi per i suoi fiorenti commerci marittimi. Dopo la caduta dell’Impero romano, Genova venne governata dagli Eruli di Odoacre (tra il 476 e il 493) e dai Goti, per poi passare sotto il dominio romano-bizantino. Distrutta dai Longobardi nel 641, entrò a far parte dell’impero di Carlo Magno e venne organizzata in Contea. Resistette a molti attacchi saraceni, fino a quello del 936, che la vide soccombere a saccheggi e distruzioni, anche se, secondo scritti di epoca successiva, pare che i genovesi non si rassegnassero alla sconfitta, e che anzi inseguirono via mare gli invasori fino all’Asinara, dove riuscirono a riprendersi prigionieri e bottino. Nel Medioevo la città partecipò attivamente alle Crociate in Terra Santa, cercando nuovi spazi commerciali e importante fu il suo contributo nella presa di Gerusalemme del 1099. Nel 1155 fu edificata una nuova cinta muraria (della quale oggi rimane la splendida Porta Soprana) per difendere Genova dal pericolo rappresentato da Federico I di Svevia, più noto come il Barbarossa, con il quale la città trovò poi un accordo nell’alleanza contro i Normanni. Nello stesso periodo si intensificarono le lotte contro i mori di Spagna, con importanti vittorie genovesi, come quelle di Almeria e Majorca del 1231. È questo il periodo in cui l’abilità degli ingegneri genovesi assicurò più di una vittoria alla città. Genova - Cristoforo ColomboGenova divenne famosa per le innovative macchine da guerra come le torri, che erano capaci di portare i soldati fin sui merli delle città nemiche, spezzandone ogni resistenza. Torri costruite, se necessario, anche con i fasciami delle sue navi. Nel tentativo di affrontare con più efficacia le continue lotte intestine tra le famiglie nobili della città, nel governo di Genova in quegli anni fu abbandonata la carica del Podestà e adottata quella del Doge, che già vigeva a Venezia. Inizialmente questa carica fu a vita e questo finì per accentuare, più che sedare, il malcontento generale. Nonostante l’instabilità politica dovuta alla continua rivalità tra le diverse famiglie nobili della città e  alla dura competizione con le altre potenze marinare, in particolare da Pisa e Venezia, Genova si affermò nei secoli successivi come uno dei massimi centri commerciali ed economici d’Europa, in grado, all’inizio del 1500 di prestare denaro alle diverse potenze straniere e alla stessa Curia Papale. Il Banco di San Giorgio, nato sotto l’egemonia francese, riunì quanti, avendo prestato denaro allo Stato, potevano ricevere in cambio titoli di governo delle colonie, oltre a quote parte delle entrate pubbliche e diventò, di fatto, l’elemento di stabilità della Repubblica. Nel 1528 Andrea Doria, con l’aiuto dell’imperatore Carlo V, conquistò dal mare la sua città, cancellando la sovranità francese. Iniziò così un periodo di grande splendore per Genova, città libera, ricca, spregiudicata nei commerci, governata da dogi che ora si avvicendavano, restando in carica solo due anni. Fu questo il periodo di massimo splendore e la città si andò arricchendo di opere di grandi artisti, quali Rubens, Luca Cambiaso e Galeazzo Alessi. Nel 1626 fu iniziata la costruzione di una cinta muraria ancora più imponente delle precedenti, che però non impedirono la caduta della città e il suo assoggettamento dapprima all’Impero Napoleonico e poi al Regno di Sardegna, nel 1815. In contrasto con il dinamismo dei secoli precedenti, iniziò per Genova un periodo opaco sul piano culturale ed economico: la città perse il suo ruolo di protagonista, anche se partecipò attivamente dapprima ai moti per l’unità d’Italia (non dimentichiamo che diede i natali a Giuseppe Mazzini e Goffredo Mameli) e poi alla storia del Paese e alle sue due guerre mondiali. Nel ‘900 la città cominciò ad orientarsi verso l’industria, in particolare del ferro e dell’acciaio, mentre si cercò di dare nuovo vigore ai suoi grandi cantieri navali. È questo il periodo in cui Genova si andò sviluppando verso le valli di Bisagno e Polcevera, fino ad estendersi, negli anni ’30, per 239 Kmq (oggi le sue dimensioni sono di circa 244 Kmq). Attualmente Genova è una delle 15 città metropolitane; fa parte del triangolo industriale Milano-Torino –Genova ed il suo porto è il più importante d’Italia. Per popolazione è il sesto comune italiano; è un apprezzato centro culturale e turistico, con poli di eccellenza nella ricerca scientifica e tecnologica. Nel suo centro storico si trovano alcuni dei palazzi più belli d’Europa e il complesso denominato Palazzi dei Rolli nel 2006 è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Si tratta di splendidi edifici, appartenute alle nobili famiglie genovesi che, durante il periodo della Repubblica di Genova, facevano parte di una lista di dimore eccellenti che, in base ad un sorteggio pubblico, si assumevano gli oneri e gli onori dell’ospitare le più alte personalità di Stato, in visita ufficiale. Simbolo della città è il faro che si trova al confine tra i quartieri di San Teodoro e Sampierdarena, tradizionalmente soprannominato la lanterna, mentre il suo stemma è la nobile croce di San Giorgio sorretta da due grifoni, simboli di prontezza e prestanza guerriera.

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