Lingue di sabbia bianca che si insinuano tra stagni salmastri popolati da aironi rosa, cavalli bianchi che corrono liberi e tori selvaggi che lottano per il dominio del territorio. Una natura selvaggia e incontaminata nella quale l'uomo non può che fare da spettatore e inchinarsi difronte a tanta bellezza. Vai all'articolo
Dubai, la città dove l'impossibile diventa realtà! Un perfetto giardino all'inglese tra dune di sabbia, una pista da sci in mezzo al deserto, sfavillanti hotel che sorgono dalle profondità del mare, un edificio alto più di 800 metri, il più grande centro commerciale al mondo e sofisticatissimi souks, tutto questo si può trovare in una città che fonde meravigliosamente tradizione e modernità. Vai all'articolo
Abu Dhabi è una città che si è sviluppata a partire dalla fine del 1900 grazie soprattutto alla scoperta del petrolio ed al conseguente sfruttamento dei suoi giacimenti. Se soggiornate a Dubai la città è comodamente visitabile in giornata partecipando ad uno dei tanti tour organizzati oppure noleggiando un automobile.
Costruita tra il 1996 e il 2007 su volere dello Sceicco Zayed è una delle 4 moschee più grandi al mondo, capace di ospitare fino a 40.000 fedeli. Le sue cupole e i suoi minareti, di un bianco abbagliante, si possono ammirare da lunga distanza, mentre vasche d'acqua con zampilli ne precedono l'ingresso. L'interno è un susseguirsi di marmi pregiati, colonne dorate ed intarsiate di madreperla, cristalli e ceramiche. Nella sala di preghiera principale si trova il più grande tappeto annodato a mano mai realizzato, con una superficie di circa 5.600 mq al quale hanno lavorato 1200 artigiani iraniani. Di particolare bellezza i tre lampadari in cristallo di Swarowski, con bracci placati in oro zecchino, che si trovano sempre nella sala di preghiera principale, il più grande dei tre pesa ben 9 tonnellate, è alto 15 metri per 10 di diametro. La sera la moschea è rischiarata da una particolare illuminazione che simula le fasi lunari. L'accesso alla moschea è consentito anche a persone che non professano la religione islamica purchè adeguatamente vestiti. Gli uomini devono avere pantaloni che coprano le ginocchia e magliette che coprano parte delle braccia mentre le donne devono essere completamente coperte dalle caviglie ai capelli. All'ingesso, superato il controllo del metal-detector, personale della moschea controllerà il vostro abbigliamento e nel caso vi fornirà quello adatto (per le donne abito lungo con cappuccio di colore azzurro o tortora, per gli uomini abito tradizionale lungo fino ai piedi di colore bianco).
Di proprietà del governo di Abu Dhabi l'Emirate Palace è una delle principali attrazioni turistiche della città. Costruito in stile arabo l'edificio si sviluppa per una lunghezza di un chilometro da ala ad ala, con ben 114 cupole di cui la principale posta ad un altezza di 72 metri. I suoi magnifici giardini si estendono su di una superficie di 100 ettari mentre i suoi interni sono un tribudio di oro, cristalli swaroski e marmi pregiati, tra i quali si aprono 302 stanze e 92 suite di cui 22 dedicate a capi di stato, 6 sono riservate esclusivamente alla famiglia reale. Per visitarlo non è necessario essere ospite dell'albergo ma bisogna indossare abbigliamento adeguato che significa per gli uomini no pantaloni corti e infradito e per le donne un abbigliamento decoroso, se indossate pantaloni corti portatevi un pareo che potrete sempre legare in vita.
Cinque modernissime e lussuosissime torri che si stagliano vicino al lungomare a poca distanza dall'Emirates Palace. Al loro interno si trovano diversi ristoranti, un hotel, una SPA, un osservatorio, posto a 300 metri di altezza, per godere del panorama cittadino e delle isole vicine. Un vero paradiso del lusso.
E' la spiaggia più famosa e più frequentata della città, che ospita ogni mese tra i 30.000 e i 50.000 visitatori. Si tratta di una spiaggia attrezzata con ombrelloni, lettini, docce e punti di ristoro. Insignita della Bandiera Blu, offre una sabbia bianchissima ed un acqua limpidissima. Barriere protettive impediscono di allontanarsi troppo dalla riva, e la stretta sorveglianza di bagnini ne rendono più sicura la permanenza. La spiaggia è divisa in diverse zone, famiglie, single e donne.
Una foresta di mangrovie che racchiude in se un incredibile fauna ittica e marina, pianure salmastre e diverse varietà di piante. La foresta occupa ben 5 chilometri quadrati di terreno che potrete visitare con una gita in barca di circa 30 minuti.
Posto al di fuori del centro cittadino, il ferrai World si trova in un'avveniristica struttura dal tetto rosso con tanto di stemma del cavallino rampante. L'unico parco a tema al mondo targato Ferrari, dispone di una serie di attrazioni come montagne russe, simulatori all’avanguardia, go-kart elettrici, un cinema 3D, spettacoli dal vivo oltre ad uno strore Ferrari. All'interno della struttura sono esposti ache vari modelli della mitica casa automobilistica oltre a numerosi punti ristoro.
Abu Dhabi è la capitale di uno dei 7 stati che formano gli Emirati Arabi Uniti gli altri sono: Dubai, Ajman, Fujaira, Ras al-Khaima, Sharja e Umm al-Qaywayn. Abu Dhabi è la più ricca, la più popolata e la più estesa di tutte le città degli Emirati, conl' 85% dei giacimenti di petrolio della confederazione che si trovano proprio sul suo territorio.
Abu Dhabi si trova sulla costa Sud del Golfo Persico, il suo clima desertico fa sì che l'estate duri per gran parte dell'anno, mentre l'inverno solamente da fine Novembre a Febbraio. Durante i mesi estivi le temperature superano facilmente i 40 gradi, in inverno invece le temperature massime possono raggiungere i 30 gradi e raramente scendono al di sotto dei 10. Come è facile intuire il periodo migliore in cui andare sono i mesi di Dicembre e Gennaio.
Partendo dall'Italia l'unico modo per raggiungere Abu Dhabi è l'aereo. Diverse sono le compagnie che raggiungono il suo l'Aeroporto Internazionale molte di esse effettuano però più scali. La compagnia di Bandiera è l'Etihad che assicura collegamenti quotidiani tra l'Italia e la capitale. Se soggiornate a Dubai potrete partecipare ad una delle tante escursioni di una giornata proposta dai vari tour operator, molto affidabile è Get your Guide, oppure noleggiare un'automobile e recarvi in piena autonomia, nel caso munitevi però di un navigatore.
TAXI: Il mezzo pubblico per spostarsi ad Abu Dhabi più utilizzato è il taxi, si trovano molto facilmente fuori dagli hotel, dai centri commerciali ed in generale dai lughi di interesse pubblico. Sono facilmente riconoscibili dall'insegna gialla sul tettuccio e dal loro colore argentato. Esistono anche taxi per sole donne riconoscibili dal tettuccio rosa, su questi mezzi gli uomini non possono salire.
BUS: gli autobus cittadini sono moderni, puliti e dotati di aria condizionata. In genere i sedili anteriori sono riservati alle donne mentre i posteriori agli uomini. I biglietti sono venduti in tutte le stazioni degli autobus e negli uffici del Dipartimento dei Trasporti. Sfortunatamente gli autobus risentono del traffico cittadino e spesso sono in ritardo rispetto alla tabella di marcia.
La città offre varie soluzione alberghiere da quelle più economiche a quelle di gran lusso. Anche ad Abu Dhabi è più facile trovare strutture turistiche di livello elevato piuttosto che case in affitto, D&B o pensioni. Se amate il lusso potrete provare l'esperienza di soggiornare all'Emirates Palace o nell'hoel posto all'interno delle Etihad Tower.
In città si trovano ristoranti di tutti i generi da quelli indiani, a quelli cinesi a quelli siriani per arrivare a quelli americani fino ai classici fast-food. Nei centri commerciali cittadini, tra questi le Ethiad Towers, si trovano invece ristoranti di cucina tradizionale ma anche i fast food delle catene più note a livello internazionale.
Anche Abu Dhabi, come Dubai dispone di parecchi centri commerciali e di un Souk posto leggermente fuori dal centro abitato. Anche qui emi centri commerciali si possono trovare prodotti di artigianato locale ma, anche e soprattutto, le boutique delle grandi firme dell'abbigliamento, dell'orologeria e della cura della persona.
Nonostante la loro modernità e la loro tolleranza gli abitanti di Abu Dhabi sono molto legati alla loro cultura e alle regole imposte dalla religione islamica; vi consigliamo pertanto di non mettere in atto comportamenti che possano urtare la loro sensibilità anche perchè in alcuni casi potreste essere puniti con pesanti ammende. Di seguito alcuni consigli:
- Evitate abiti troppo succinti (gonne o pantaloncini troppo sopra il ginocchio)
- Evitate di bere alcolici per strada e in genere in luoghi pubblici che non siano i bar degli alberghi. E' vietato trasportare alcolici sui mezzi pubblici.
- Evitate di fotografare donne in abito tradizionale o palazzi governativi,
- Evitate eccessive esternazioni di affetto in pubblico potreste anche essere puniti con una ammenda
- Sappiate che l'uso di droghe è punibile da un minimo di 10 anni di reclusione in su
- Non tendete la mano ad una donna per presentarvi, a meno che non sia lei ad offrirvela, ma portatevi la mano al petto
- E' vietato il topless anche nelle spiagge degli alberghi
- Non portate con voi giornali o libri con immagini pornografiche
La più grande e la più ricca tra le capitali degli Emirati Arabi, Abu Dhabi venne fondata dai Beduini nel 1791 ed oggi conta circa 1 milione e 600 mila abitanti. Il suo nome significa "terra della gazzella" in quanto secondo la leggenda fu proprio una gazzella a guidare su queste terre una tribù assetata, che vi trovò una fonte di acqua dolce. La città sorge su di un'isola a forma di T che si protende nel Golfo Persico collegata alla terra ferma da diversi ponti. Circondata dalle sabbie del deserto e dalle acque del Mare è una città stupefacentemente verde, molto elegante e ricca di attrattive come musei, centri commerciali, parchi a tema e gallerie d'arte. Molto belle sono le sue spiagge come le acque del mare. Una città in continua evoluzione che stupisce per le curiose forme dei suoi modernissimi palazzi, per la sua bellissima passeggiata sul lungomare "Corniche" oltre che per le sue aree verdi. Meno nota al turismo internazionale della vicina Dubai riesce comunque ad affascinare il turista con la sua vasta gamma i proposte.
Una città che sembra uscita direttamente da un libro di fiabe o da un film fantasy, con le sue mura merlate, i suoi bastioni, le sue torrette dai tetti spioventi, riesce a regalare ai turisti immagini da cartolina da qualsiasi angolazione la si guardi. Leggi tutto
Un piccolo borgo che cela misteri e segreti tutt'ora irrisolti, salito agli onori della cronaca dopo la pubblicazione del libro "Il Codice di Leonardo". Di sicure origini medioevali cela i suoi misteri e i suoi segreti tra le sue strade, le sue case e i suoi luoghi comuni ove pare sia nascosto un tesoro di inestimabile valore. Il mistero intorno al borgo inizia nel 1891 quando il parroco del villaggio decide di restaurare la chiesa ormai ridotta in pessime condizioni. Spostando la pietra dell'altare maggiore ritrova 4 pergamene, le quali vengono mostrate al vescovo di Carcassonne, Felix Billad, che invitò il parroco Bérenger Saunière subito a Parigi. Qui il parroco mostrerà a varie personalità legate all'occulto e all'esoterismo i suoi ritrovamenti tornando al suo villaggio solamente qualche mese più tardi. In questo lasso di tempo le disponibilità finanziarie del parroco, che inizialmente erano piuttosto limitate, divennero incredibilmente floride al punto che costruì la Torre Magdala con all'interno una ricca biblioteca, Villa Betnia e terminò i lavori di restauro della chiesa. Oggi il borgo è visitato ogni anno da migliaia di turisti incuriositi dai segreti che il piccolo borgo continua a celare.
I castelli Catari comprendono una serie di fortificazioni costruite nella regione della Linguadoca intorno al XII secolo. Della maggior parte di essi rimane ben poco in quanto una volta cadute in mano ai francesi vennero ricostruite e adattate ad un ruolo difensivo contro eventuali attacchi del regno d'Aragona. Si trattava in genere di villaggi fortificati con un torrione al centro.
Chateau de Queribus: forse il più rappresentativo dei castelli Catari, posto nel villaggio di Cucugnan ad un'altezza di 729 metri. Questo fu il penultimo castello dei Catari a cadere in mani francesi nel 1255, nonostante la sua posizione è facilmente raggiungibile anche in macchina. Costruito su tre livelli difensivi colpisce per il suo aspetto gotico e per gli effetti di luce provocati dalle sue finestre. Nel torrione centrale è visibile una grande sala con volte ogivali alte ben sette metri.
Montségur: posto sulla sommità di un poggio roccioso, venne costruito nel 1204 nel luogo in cui in passato sorgeva un'altra fortificazione. Definita dal clero cttolico, nel 1233, come la "Sinagoga di Satana" per la protezione che essa offriva ai Catari venne posta sotto assedio nel 1243 e dopo ben 11 mesi di resistenza capitolò. La fortezza era composta da un torrione quadrato circondato da case in legno e da terrazzamenti difensivi protetti da palizzate. Ai giorni nostri rimane solamente il torrione visitato ogni anno da migliaia di turisti e appassionati di esoterismo.
Lastours/Cabaret: il sito comprende le rovine di ben 4 castelli costruiti intorno all'XI secolo che svolsero una parte molto attiva della resistenza catara nel XIII secolo. I castelli, allineati tra di loro, dominano le valli dell'Orbeil e del Grésilhou e sono raggiungibili attraverso sentieri scavati nella roccia. All'inizio i castelli erano tre: Cabaret, Surdespine, Quertinheux solo dopo la presa da parte del Re di Francia venne aggiunta la Tour Reine.
Peyrepertuse: arroccato su di un promontorio roccioso il sito si estende per una lunghezza di 300 metri ed una larghezza di 60 e si compone di tre parti: il castello vecchio, la cinta mediana e il castello di San Jordì raggiungibile tramite scalette scavate nella roccia. Il castello è raggiungibile attraverso un ripido sentiero che dopo una ventina di minuti di passeggiata conduce ai ruderi da cui si gode di una spettacolare vista sulle verdi vallate sottostanti. Costruito nel XIII secolo passò dalla famiglia dei conti di Besalù a quella dei conti di Barcellona per essere in seguito assegnato al visconte di Narbona e, abbandonato nel XVIII secolo
Puivert: arroccato in cima alla collina, il castello domina l'omonimo villaggio medioevale e il vicino lago. Edificato tra il XIII e il XIV secolo si compone di una corte d'onore e di un torrione alto 35 metri all'interno del quale si trovano 4 sale. Anche questo castello, come altri castelli Catari, cadde sotto l'assedio dell'esercito di Simon de Montfort durante la crociata contro gli albigesi. Secondo la leggenda i numerosi catari presenti nel castello durante la sua presa, sparirono misteriosamente, questo fa supporre alla presenza di un passaggio segreto ancora oggi da scoprire.
Puilaurens: raggiungibile attraverso un sentiero botanico che si inerpica fino ai 627 metri di altezza in cui è posto, il castello si compone di una superba cinta merlata, un barbacanne, un sentiero di ronda, dai resti di una torre merlata e dalla Torre della Dama Bianca.
Con i suoi 2500 anni di storia la città racchiude in se un patrimonio artistico di inestimabile valore. Posta sulla riva destra del fiume Aude nella regione della Linguadoca-Rossiglione vide i primi abitanti circa 3500 anni fa, ma fu in epoca romana che assunse una certa importanza commerciale quando venne costruita in cima alla collina la prima fortificazione. Fu durante il periodo di dominazione dei Visigoti che vennero costruite ulteriori fortificazioni che resero Carcassonne una delle città fortificate più grosse d'Europa. Sfortunatamente in età moderna la città andò via via perdendo la sua importanza militare, venendo a più riprese smantellata. Fu solamente grazie all'intervento di restauro posto in essere nel 1835 da Prosper Merimèer, che affidando i lavori di restauro a Viollet le Duc riportò la città agli antichi splendori.
Prima ancora di entrare nella città fortificata vi consigliamo di effettuare una passeggiata sulle Lices, il largo spazio posto fra le due mura di fortificazione lungo tre chilometri sui quali si innalzano ben 52 torri. Oltre ad offrire scorci molto belli sulla città il giro vi consentirà di distinguere le differenze di metodologia costruttiva delle 4 fasi in cui avvenne la costruzione delle mura. La prima fase di costruzione avvenne in epoca romana tra il III e il IV secolo, ad essa appartengono le torri basse e cilindriche delle mura interne distinguibili anche dalle loro pietre rozzamente squadrate. Durante il secondo periodo, tra VIII e il XII, venne costruito il castello e parte delle mura esterne. Sono invece attribuibili al terzo periodo, tutto il XIII secolo, l'altra parte delle mura esterne con torri cilindriche e strette feritoie. A partire dalla fine del XIII secolo, sotto il regno di Filippo l'Ardito, inizia il IV periodo durante il quale viene costruita la Porte Narbonnaise e la Tour St-Nazaire oltre al rifacimento della parte meridionale della cinta.
E' la principale porta di accesso alla città vecchia, venne costruita nel 1280 durante il regno di Filippo III l'Ardito ed ha l'aspetto di un palazzo feudale. La Porta deve il suo nome al suo orientamento verso la città di Narbonne. Si compone di due imponenti torri ornate da finestre gotiche e protette da una doppia saracinesca rinforzata, è preceduta da un ponte levatoio aggiunto durante i restauri operati da Viollet.
Imponente costruzione eretta nel 1150 dalla famiglia dei Trencavel, inizialmente adibita a dimora nobiliare venne successivamente trasformata in fortezza. Preceduta da un barbacanne di forma semicircolare e da un fossato di protezione, la struttura si sviluppa intorno al cortile d'onore ed è munita di nove torri. Attualmente ospita l'Ufficio del Turismo e il museo lapidario con una vasta collezione di statue, sarcofagi e oggetti tipici del periodo gallo-romano e medievale.
Le prime notizie certe della cattedrale si hanno a partire dal 925, nel 1096 in occasione della visita di Urbano II ricevette la benedizione papale. La cattedrale si presenta al visitatore con una severa facciata, al punto da farla quasi sembrare una fortezza. Notevoli i rimaneggiamenti che ha subito durante i secoli, di questi uno dei principali avvenne tra la metà del 1200 e gli inizi del 1300 quando furono costruiti il transetto e l'abside poligonale considerati dei veri capolavori dello stile gotico. L'interno a unica navata è illuminato dalle splendide vetrate, del '300 quella centrale mentre sono del '500 quelle laterali. Da notare nella cappella della Vergine l'"Albero di Jesse"risalente alla fine del 1200 e a tomba di Simone di Montfort.
Uno dei luoghi più suggestivi e più fotografati della città, punto di collegamento tra la città alta e la città bassa, dal quale si gode di una stupenda panoramica sulla cinta di fortificazione.
28 Rue de Verdun
Carcassonne dispone di un piccolo aeroporto utilizzato per lo più da compagnie low-cost, al momento non vi sono voli di collegamento con l'Italia. L'aeroporto più vicino è il Blagnac di Tolosa a circa 100 chilometri di distanza. Da Tolosa è possibile raggiungere Carcassonne in autobus oppure in treno, la stazione principale si trova nella città bassa in Place Gambetta. Se si vuole raggiungere Carcassonne in auto partendo dall'Italia bisogna mettere in conto almeno 7-8 ore di viaggio dal confine percorrendo la A43, A41, A7 ed infine la A9.
La città è facilmente percorribile a piedi, anzi è molto consigliato lasciare il proprio mezzo in uno dei vari parcheggi a pagamento posti nella città bassa e poi raggiungere a piedi la città fortificata. All'interno delle mura è severamente vietata la circolazione delle auto. Nei periodi di maggior afflusso turistico potreste avere un po' di difficoltà a trovare parcheggio vi consigliamo quindi di arrivare al mattino presto.
Qualsiasi stagione è buona per visitare la città, l'ideale sarebbe unirla a qualche viaggio come a Lourdes, a Tolosa o a Bordeaux. La città dà il meglio di sè il 14 Luglio durante la Festa della Presa della Bastiglia, durante il suo Festival, che in genere si svolge nel mese di Giugno, e durante il periodo dell'avvento quando si riempie di luminarie e mercatini natalizi.
Diverse sono le soluzioni proposte ai turisti: nella città bassa potrete trovare diversi hotel mentre nelle campagne circostanti potrete trovare alloggio in B&B, case in affitto o in antiche residenze di campagna.
Aree Sosta Camper
Campeggi e B&B
La cucina della Linguadoca si basa su sapori forti e rustici a base di prodotti locali come la carne di montone, di maiale o di anatra, erbe aromatiche, aglio e cipolle. Impossibile andare a Carcassonne e non assaggiare il piatto tipico locale conosciuto con il nome di Cassoulet, il cui nome deriva dalla casseruola in terracotta smaltata in cui viene cucinata. La specialità viene preparata con fagioli bianchi, carne di maiale e cotenna, anche se l'antica ricetta prevedeva l'uso di fave. Tra gli altri piatti locali citiamo l'Escargots à la Languedocienne a base di grosse lumache cucinate con cipolle, prosciutto e pomodori, la Jambonneau e la Bourride de Bages, una varietà di zuppa di pesce molto richiesta sia dai locali che dai turisti. Tra i dolci assolutamente da assaggiare una specie di budino a base di uova, miele e moscato.
Da Giugno ad Agosto in città si svolge il festival di Carcassonne ove si danno appuntamento artisti di vario genere e gli appassionati di musica classica, danza, arti circensi, teatro e concerti. Il 14 Luglio invece in onore dei festeggiamenti della nazione la città espode in un tripudio di colori e luci. A partire dalle 22,30 circa 20.000 batterie di fuochi d'artificio illuminano la cittadella con uno spettacolo pirotecnico, di enorme suggestione, della durata di circa 20 minuti. Nei mesi estivi si svolgono inoltre tornei equestri tra le cinte murarie.
Una città che sembra uscita direttamente da un libro di fiabe o da un film fantasy, con le sue mura merlate, i suoi bastioni, le sue torrette dai tetti spioventi, riesce a regalare ai turisti immagini da cartolina da qualsiasi angolazione la si guardi. Se poi si lascia la macchina nella città bassa e si raggiunge la città alta percorrendo gli stretti vicoli lastricati, si potrà godere appieno dei suoi angoli medievali, delle sue botteghe e della particolare atmosfera che vi si respira aspettandosi di trovarsi ad ogni angolo di fronte a qualche cavaliere medioevale o dama di corte. Una città dal passato glorioso e travagliato che nei secoli è passata dalla gloria alla miseria rischiando persino di essere abbattuta, ma che ora grazie ai restauri operati in gran parte da Eugène Viollet-le-Duc attira ogni anno circa 3 milioni di turisti. Annoverata tra i siti Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 1997, la città-fortezza più grande d'Europa è un museo a cielo aperto che, non fosse per la distanza che la separa dall'Italia, da sola può valere un viaggio in Francia!
Frizzante, colorata, moderna ma pur sempre legata alle tradizioni ed al suo ricco passato, come nel migliore costume britannico. Dublino nonostante le sue dimensioni piuttosto ridotte, rispetto alle altre capitali europee, offre una svariata quantità di cose da fare e da vedere. Divisa in due dallo scorrere del fiume Liffey, la città venne fondata in epoca vichinga anche se nella zona esistevano già insediamenti di popolazioni gaeliche. Negli ultimi anni la città ha vissuto una profonda trasformazione passando dall'essere una triste e grigia città industriale ad una città mondana e ricca di attrattive, molti fatiscenti quartieri si sono trasformati in luoghi alla moda ove si possono trascorrere piacevoli serate tra boccali di birra e musica tradizionale, è il caso del quartiere Temple Bar, per arrivare ai moderni quartieri finanziari e commerciali come quello dei Dockland.
La visita alla città non può che cominciare dal Trinity College prestigioso e antico tempio della cultura, fondato nel 1592 ad opera di Elisabetta I su di un'area confiscata agli Agostiniani, al fine di scoraggiare gli studenti irlandesi a trasferirsi all'estero per completare il loro ciclo di studi. L'intera struttura si estende su di un area di circa 200.000 metri quadrati dove trovano spazio oltre alle aule, laboratori di ricerca, alloggi per studenti, impianti sportivi, la Exhamination Hall, ove si tengono le cerimonie di laurea, e la famosa Old Librery ove sono conservati oltre cinque milioni di libri molti dei quali molto rari e preziosi tra i quali il libro di Kells, un manoscritto miniato di rara bellezza. Ad accogliere i visitatori è l'imponente campanile alto 30 metri, vero spauracchio degli studenti, la superstizione vuole infatti che se uno studente passa sotto il campanile mentre le campane suonano non passerà i prossimi esami. Di enorme fascino è la biblioteca con la sua Long Room, lunga 64 metri, nelle cui librerie in quercia sono conservati oltre 200.000 volumi. Sempre nella Long Room è conservata Brian Boru, la più antica arpa irlandese divenuta nel tempo uno dei simboli nazionali.
Divenuto negli ultimi tempi il più famoso e frequentato quartiere cittadino deve il nome all'antico proprietario dei terreni su cui sorge, Sir William Temple mentre l'aggiunta Bar sta ad indicare l'argine del fiume, in quanto il quartiere si sviluppa lungo la strada che corre parallela al Liffey. Case variopinte, pub, ritoranti e negozietti si affacciano sui vicoli lastricati in pietra del quartiere che trova il suo punto nevralgico in Temple Bar Square ove a tutte le ore si esibiscono musici e artisti di strada. La piazza durante il giorno ospita anche un mercato di libri usati. Proprio Da Temple Square parte crown Alley la strada che conduce al famoso Ha penny Bridge, il più fotografato ponte cittadino.
Sono le tipiche strade dello struscio cittadino, completamente pedonali sono affiancate dai negozi delle marche commerciali più note, bar, pub e locali che vendono street food. In queste vie si concentra la vita diurna della città mentre la vita notturna si concentra nel quartiere di Temple Bar.
Leggendaria pescivendola abitante nel villaggio di Howth, dalle forme piuttosto generose, è ad essa è dedicata una tradizionale canzone irlandese nell tempo divenuta inno ufficiale della città di Dublino. Dal 18 luglio 2014 la sua statua si trovs in Suffolk Street di fronte all'ufficio informazioni.
Dedicata al Santo Protettore d'Irlanda, la cattedrale si trova nel cuore cittadino all'interno del perimetro medioevale, tranquillamente visitabile assieme al Dublin Castle e a Christ Church Chatedral. Consacrata nel 1190, venne edificata nel luogo in cui secondo la tradizione San Patrizio utilizzò un pozzo naturale per battezzare i primi cristiani d'Irlanda. Considerata la prima chiesa d'Irlanda la cattedrale subì pesanti interventi di restauro tra il 1866 e il 1869, finanziati da Benjamin Guinness, restauri che però non intaccarono l'impianto originale. Appena entrati da notare le statue colorate del mausoleo della famiglia Boyle, conti di Cork, all'interno della chiesa si trovano numerose altre pietre tombali alcune ornate da croci celtiche. E' nei pressi dell'organo di quest'importante cattedrale che prestavano giuramento i Cavalieri dell'Ordine di San Patrizio e i nobili 'Irlanda al loro Re. Di particolare importanza artistica la Lady Chapel costruita nel 1256 e per un lungo periodo di tempo data in uso agli ugonotti.
Anche questa chiesa come la precedente è visitabile solamente a pagamento. Posta a pochi passi dal Dublin Castle si sviluppa su di un perimetro molto esteso all'interno di un delizioso giardino. Costruita nel 1037 da Sitric Silkenbeard, re vichingo convertitosi al cristianesimo, che morì monaco sull'isola di Iona. Inizialmente la chiesa venne edificata completamente in legno solamente intorno al 1172, su volere dell'arcivescovo Laurence O'Toole e dell'arciduca Richard de Clare la chiesa venne ricostruita in legno assumendo l'attuale struttura. Tra il 1871 e il 1878 venne completamente restaurata divenendo
Si tratta di una fortezza normanna, posta nel cuore medioevale della città, che per secoli ha rappresentato il potere e l'oppressione del governo Inglese sull'isola. Dell'antica fortezza rimane una delle originarie quattro torri. Costruito agli inizi del 1200 nel 1684 venne quasi interamente distrutto da un'incendio e quindi rifatto in stile settecentesco. Ai nostri giorni sono visitabili all'incirca 15 stanze tra sale, saloni e camere da letto. Sebbene siano tutti arredati in maniera abbastanza pomposa spiccano soprattutto le sale 3 - 5 - 9 e 10. Nella sala del Trono spicca il trono appartenuto a Guglielmo d'Orange ove oggi viene investito formalmente il Presidente della Repubblica.
Assolutamente da non perdere il Guinnes Store House si trova un po' fuori dal centro cittadino ed è consigliabile raggiungerlo in Taxi. La visita si svolge nell'antica fabbrica di mattoni rossi della più nota marca di birra irlandese attraverso un percorso guidato molto suggestivo che termina nella cupola panoramica, dalla quale si gode di una splendida vista della città, e per rendere ancora più gradito il panorama a tutti i visitatori maggiorenni viene offerto un boccale d di birra.
Ben 13.000 opere d'arte esposte tra le quali dipinti di Tintoretto, Tiziano, Velasquez, Turner divisi in tre sezioni per un totale di 54 gallerie. Fondata nel 1854 su volere di William Dargan oggi si trova lungo Merrion Square West, a Dublino 2, ed è facilmente raggiungibile a piedi dal centro città.
Posto all'incrocio tra O'Connel Street e Earl Street North, "The Millennium Spire" è un monumento in acciaio fuso a forma di spillo alto 120 metri. Si tratta del più alto monumento al mondo con struttura autoportante con una base di tre metri di diametro che in cima diventano 15 centimetri, il progetto è di Ian Ritchie Architects e rappresenta la lotta per l'indipendenza dagli inglesi.
Un posto ricco di storia e di ricordi che ha visto passare tra le sue celle delinquenti comuni, assassini ma anche leader che hanno fatto la storia d'irlanda e bambini, l'ospite più giovane fu un bimbo di soli cinque anni che aveva effettuato un piccolo furto. Costruita a Cill Mhaighneann, un sobborgo di Dublino poco distante dalla Guinness Storehouse, venne definitivamente abbandonata come prigione nel 1924 dopo anni di abbandono e lunghi lavori di restauro l'edificio è ora stato trasformato in un museo sulla storia del nazionalismo irlandese ed inserito nel circuito dell'Heritage Ireland, organizzazione che cura il patrimonio Culturale Irlandese. La struttura è stata utilizzata anche come set cinematografico per il film "Nel nome del padre" e per il videoclip "Celebration" degli U2. La visita dura all'incirca un ora e vi permetterà di entrare nelle viscere di questo edificio e rendervi conto delle condizioni disumane in cui vivevano i carcerati.
Un'esperienza veramente interessante grazie anche alle belle ambientazioni. Visitare le distillerie Jamenson, uno dei wisky più venduti ed apprezzati al mondo, è il modo migliore per immergersi in in questo interessante mondoe scoprirne i segreti. Forse non tutti lo sanno ma il Jamenson è uno degli ingredienti del famoso Irish Cofèè. La visita dura all'incirca un ora e termina con una degustazione, il centro visitatori è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17 tranne la domenica che segue l'orario 10 - 19, al suo interno si trova anche il ristorante 3rd Still Restaurant i cui prezzi sono abbastanza contenuti. Il centro visitatori si trova a pochi passi da Piazza Smithfield accanto all'Hotel Generator.
Dublino rispetto alle altre capitali europee ha un centro storico piuttosto raccolto con una vasta area pedonale che la rende molto facile da visitare a piedi cosa che consente godere di pittoreschi scorci. Durante le ore diurne tutto il centro si riempie di turisti, musici e artisti di strada che rendono le vie molto vive e colorate, la sera invece il passeggio si sposta nel quartiere di Temple Bar e nella zona dei Docks.
Autobus: muoversi in autobus in città può rivelarsi piuttosto dispendioso soprattutto se si viaggia con la famiglia. I biglietti delle singole corse si acquistano direttamente sul mezzo, è indispensabile avere il denaro contato in quanto non viene fornito il resto, su richiesta viene rilasciata dal conducente una ricevuta con l'importo spettante da convertire in denaro alla biglietteria centrale in Upper O’Connell Street. Il costo della singola corsa dipende dal numero di fermate e dalle zone che si attraversano (la città è suddivisa in 13 zone) e può raggiungere i 6 euro a persona. Non esiste una vera e propria mappa dei mezzi di trasporto pubblico ma è possibile scaricare una APP messa a disposizione dal servizio di trasporto pubblico anche se non è molto aggiornata.
Airlink: è il Bus più utilizzato per spostarsi dall'aeroporto al centro cittadino e viceversa. Lo si può prendere subito fuori dal'aeroporto dagli arrivi dell'aeroporto.
Aircoach: anche quest'autobus collega al'aeroporto con il centro cittadino effettuando ben 18 fermate, dispone di WI-FI grtuito e sedili in pelle. Molti Hotel sono convenzionati con la compagnia quindi ai loro ospiti vengono praticate tariffe speciali, i biglietti possono essere acquistati anche on-line. Le principali fermate sono: Ever Ready Garag, Burlington Hotel, Grand Canal, Stephens Hall Hotel, Thomas Pink, McCullough Piggot, Boyle Sports, Royal Dublin Hotel.
Luas: è la metropolitana leggera recentemente inaugurata in città. Due sono le linee: quella verde che collega St Stephen's Green con Sandyford e quella rossa che collega Tallaght - The Point con i Docks. Le tariffe anche in qesto caso dipendono dal umero di fermate, i biglietti si possono acquistare presso i distributori automatici presenti nelle farmate.
Leap Card: è la tessera pensata per i turisti che consente di viaggiare illimitatamente su Autobus e Luas. La tessera ha una valdità che può variare da 1 - 3 o 7 giorni ed è acquistabile on-line, ai distributori automatici oppure nei negozi autorizzati.
DART: si tratta di una linea di treni elettrici che corre su rotaie e collega il centro di Dublino con la periferia. Parte dalla Connolly Station, da Tara Street, da Pearse Street e da Lansdowne Road ed effettua 28 fermate, tra cui Malahide, Howth e il porto di Dun Laoghaire.
TAXI: dopo la liberalizzazione, avvenuta nel 2002, Dubino ha più taxi di New York, come è quindi facile intuire è molto facile trovarne uno libero ed il costo delle loro coste è molto abbordabile, soprattutto se si viaggia con la famiglia può essere più economico e sicuramente più comodo dell'autobus.
l centro storico e le vie pedonali sono un pullulare di pub e locali ove consumare veloci pasti la sera però la maggior parte di questi sono chiusi bisogna quindi spostasi nella zona di Temple Bar ove si trovano numerosissimi ristoranti in alcuni dei quali si è allietati da concerti di musica dal vivo. L'ora migliore per recarsi a cena è intorno alle 19 se si va troppo oltre si rischia di non trovare più posto o di dover aspettare parecchio. I costo di una cena nella zona di Temple Bar può variare dai 25 ai 50€ a persona se si beve birra e si mangia Hamburgher, pollo arrosto, i loro ottimi stufati o le salsicce di Dublino difficilmente si superano i 20-25€ a persona. La maggior parte dei centri commerciali dispongono di vaste aree destinate al ristoro dove è possibile consumare insalate, panini o assaggiare deliziosi dolci tipici. Attenzione la maggior parte dei PUB la sera non dispongono della cucina offrono ai loro clienti solamente birra e superalcolici, ai minorenni è vietato l'accesso a meno che non siano accompagnati dai genitori. Molti hotel, soprattutto se di grandi dimensioni, hanno di solito un'area ristoro, il cibo è generalmente di buona qualità anche se i prezzi sono leggermente superiori rispetto all'esterno. Se si soggiorna in Hotel è consigliabile includere la prima colazione che in genere è molto abbondante e si compone di uova strapazzate, salsicce, salmone, affettati, formaggi, funghi, patate, crauti, dolci e frutta, in questo modo a pranzo potrete consumare solamente un piccolo spuntino.
Shopping: la città è piena di centri commerciali e di negozi che vendono articoli di artigianato locale. I prezzi dei grandi magazzini sono in genere leggermente più bassi rispetto ai nostri mentre l'artigianato tipico è più caro rispetto a quello che si può trovare in altre città d'Irlanda.
Andando in Camargue non vi sarà difficile osservare cavalli bianchi che corrono liberi sulle bianche spiagge o che si rilassano al sole, si tratta dei "Camargue". Una razza che è giunta sino a noi dalla preistoria, rustica e frugale che grazie alla sua capacità di adattarsi anche all'ambiente più ostile è riuscita a sopravvivere nei secoli. Si tratta di un animale dalle dimensioni contenute, dallo zoccolo largo e molto duro, dagli arti piuttosto corti attribuibili al suo adattamento alle zone umide e paludose. Appena nati i Camargue hanno un mantello scuro, che gli permette di mimetizzarsi meglio nell'ambiente, e si schiarisce nel corso degli anni fino a divenire di colore bianco-grigio cosa che gli permette di resistere meglio al sole e di attrarre meno le zanzare, molto presenti nelle zone umide. Sono animali dal carattere equlibrato, giocherellone e piuttosto pigro, in passato utilizzati dai mandriani per contenere i branchi tori selvatici. Grazie al loro carattere mite vengono ai giorni nostri utilizzati dai turisti per effettuare passeggiate in riva al mare o nelle zone umide interne. Molti sono i maneggi che mettono a disposizione dei turisti cavalli con accompagnatori per passeggiate di gruppo o individuali che possono durare dalle 2 ore ad un intero pomeriggio. Si tratta di passeggiate molto facili, alla portata di tutti anche di coloro che non sono mai andati a cavallo, in questo caso l'unico accorgimento è quello di scegliere la passeggiata al massimo da due ore.
Liguria, una terra incantata e senza tempo ma anche una terra che per secoli ha visto di passaggio pellegrini e soldati diretti verso le crociate, ma anche di mercanti che percorrevano la via del Sale, questi flussi di persone, molto diverse fra di loro hanno lasciato il segno e caratterizzato per sempre il territorio. Leggi tutto