Un piccolo borgo che cela misteri e segreti tutt'ora irrisolti, salito agli onori della cronaca dopo la pubblicazione del libro "Il Codice di Leonardo". Di sicure origini medioevali cela i suoi misteri e i suoi segreti tra le sue strade, le sue case e i suoi luoghi comuni ove pare sia nascosto un tesoro di inestimabile valore. Il mistero intorno al borgo inizia nel 1891 quando il parroco del villaggio decide di restaurare la chiesa ormai ridotta in pessime condizioni. Spostando la pietra dell'altare maggiore ritrova 4 pergamene, le quali vengono mostrate al vescovo di Carcassonne, Felix Billad, che invitò il parroco Bérenger Saunière subito a Parigi. Qui il parroco mostrerà a varie personalità legate all'occulto e all'esoterismo i suoi ritrovamenti tornando al suo villaggio solamente qualche mese più tardi. In questo lasso di tempo le disponibilità finanziarie del parroco, che inizialmente erano piuttosto limitate, divennero incredibilmente floride al punto che costruì la Torre Magdala con all'interno una ricca biblioteca, Villa Betnia e terminò i lavori di restauro della chiesa. Oggi il borgo è visitato ogni anno da migliaia di turisti incuriositi dai segreti che il piccolo borgo continua a celare.
I castelli Catari comprendono una serie di fortificazioni costruite nella regione della Linguadoca intorno al XII secolo. Della maggior parte di essi rimane ben poco in quanto una volta cadute in mano ai francesi vennero ricostruite e adattate ad un ruolo difensivo contro eventuali attacchi del regno d'Aragona. Si trattava in genere di villaggi fortificati con un torrione al centro.
Chateau de Queribus: forse il più rappresentativo dei castelli Catari, posto nel villaggio di Cucugnan ad un'altezza di 729 metri. Questo fu il penultimo castello dei Catari a cadere in mani francesi nel 1255, nonostante la sua posizione è facilmente raggiungibile anche in macchina. Costruito su tre livelli difensivi colpisce per il suo aspetto gotico e per gli effetti di luce provocati dalle sue finestre. Nel torrione centrale è visibile una grande sala con volte ogivali alte ben sette metri.
Montségur: posto sulla sommità di un poggio roccioso, venne costruito nel 1204 nel luogo in cui in passato sorgeva un'altra fortificazione. Definita dal clero cttolico, nel 1233, come la "Sinagoga di Satana" per la protezione che essa offriva ai Catari venne posta sotto assedio nel 1243 e dopo ben 11 mesi di resistenza capitolò. La fortezza era composta da un torrione quadrato circondato da case in legno e da terrazzamenti difensivi protetti da palizzate. Ai giorni nostri rimane solamente il torrione visitato ogni anno da migliaia di turisti e appassionati di esoterismo.
Lastours/Cabaret: il sito comprende le rovine di ben 4 castelli costruiti intorno all'XI secolo che svolsero una parte molto attiva della resistenza catara nel XIII secolo. I castelli, allineati tra di loro, dominano le valli dell'Orbeil e del Grésilhou e sono raggiungibili attraverso sentieri scavati nella roccia. All'inizio i castelli erano tre: Cabaret, Surdespine, Quertinheux solo dopo la presa da parte del Re di Francia venne aggiunta la Tour Reine.
Peyrepertuse: arroccato su di un promontorio roccioso il sito si estende per una lunghezza di 300 metri ed una larghezza di 60 e si compone di tre parti: il castello vecchio, la cinta mediana e il castello di San Jordì raggiungibile tramite scalette scavate nella roccia. Il castello è raggiungibile attraverso un ripido sentiero che dopo una ventina di minuti di passeggiata conduce ai ruderi da cui si gode di una spettacolare vista sulle verdi vallate sottostanti. Costruito nel XIII secolo passò dalla famiglia dei conti di Besalù a quella dei conti di Barcellona per essere in seguito assegnato al visconte di Narbona e, abbandonato nel XVIII secolo
Puivert: arroccato in cima alla collina, il castello domina l'omonimo villaggio medioevale e il vicino lago. Edificato tra il XIII e il XIV secolo si compone di una corte d'onore e di un torrione alto 35 metri all'interno del quale si trovano 4 sale. Anche questo castello, come altri castelli Catari, cadde sotto l'assedio dell'esercito di Simon de Montfort durante la crociata contro gli albigesi. Secondo la leggenda i numerosi catari presenti nel castello durante la sua presa, sparirono misteriosamente, questo fa supporre alla presenza di un passaggio segreto ancora oggi da scoprire.
Puilaurens: raggiungibile attraverso un sentiero botanico che si inerpica fino ai 627 metri di altezza in cui è posto, il castello si compone di una superba cinta merlata, un barbacanne, un sentiero di ronda, dai resti di una torre merlata e dalla Torre della Dama Bianca.
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