Da Santa Anastasia prendere Via Massalongo e Via Duomo fino a Piazza Duomo
da piazza duomo, Piazza Vescovado, vicolo Broilo, Piazza Broilo, vicoletto fontanelle e ponte della Pietra
Attraversato il Ponte prendere a destra Rigastre Redentore fino al Teatro Romano e Castel San Pietro
L’imponente edificio venne edificato su volere dei domenicani nel 1297 ma non fu mai terminato. Secondo la tradizione prende il nome da una preesistente chiesa dedicata ad Anastasia di Sirmio da Teodorico. La chiesa, consacrata nel 1471, si presenta con una facciata tripartita sulla quale domina lo splendido portale a cinque archi acuti soprapposti, sostenuti da colonnine ornamentali ai lati due alte bifore. L’interno della basilica è a tre navate divise da pilastri in marmo rosso e bianco con volte a crociera decorate da figure di santi e motivi floreali; molto bello il pavimento le cui decorazioni risalgono alla metà del 1400, mentre particolari sono le acquasantiere sorrette da due gobbi opera di Gabriele Caliari e Paolo Orefice. Nelle cappelle laterali sono custodite opere di particolare pregio artistico tra questi il capolavoro di Pisanello “San Giorgio e la Principessa” custodito nella cappella Pellegrini. Nel dipinto viene raffigurato San Giorgio mentre prende commiato dalla principessa Trebisonda per andare a sconfiggere il Drago.
Costruito in sostituzione di un preesistente ponte il legno intorno al I secolo a.C., rappresenta uno dei più antichi monumenti della città. In seguito ai danni subiti durante le numerose piene del fiume, il ponte ha subito nel corso dei secoli numerosi rimaneggiamenti. Attualmente si presenta con una forma a schiena d’asino, con cinque arcate costruite con grandi blocchi di pietra, per una lunghezza totale di 92,80 metri ed una larghezza di 7,20 metri.
Costruito sul lato sinistro dell’Adige, sulla riva opposta del centro abitato, il teatro venne edificato intorno al I secolo a.C. Abbandonato in epoca medioevale, subì l’incuria del tempo, delle esondazioni dell’Adige, dei terremoti e dell’uomo che utilizzò i massi delle sue mura per la costruzione di edifici privati e pubblici. Solo a partire dall’800, grazie all’opera di Andrea Monga, iniziò una fase di recupero della struttura terminata solamente alla fine del ‘900. Dalla metà del ‘900 il teatro ospita rappresentazioni teatrali e il festival Shakesperiano. L’orchestra del teatro ha un diametro di 30 metri e conserva parti dell’antica pavimentazione, mentre la cavea ha una larghezza di 105 metri. Nell'attiguo convento di San Girolamo ha sede il museo archeologico che conserva importanti reperti di epoca romana ed etrusca tra i quali un mosaico con gladiatori e una testa di Giulio-Claudio.
Da una scalinata posta accanto all’ingresso del teatro romano si giunge al belvedere del Castello dal quale si può godere di una bella vista sulla città. Intorno alla fine del 1300 sul colle venne costruita una rocca Viscontea, completamente distrutta dalle truppe napoleoniche. Durante la dominazione austriaca, in vece della rocca, venne costruita una caserma militare che poteva ospitare fino a 500 soldati. La caserma disponeva di camerate comuni, eleganti alloggi per ufficiali, uffici di comando, depositi e laboratori.