Un'altra delle passeggiate veronesi che vi suggeriamo parte dalla Basilica di San Zeno Maggiore per raggiungere Castelvecchio, il Ponte Scaligero e il Museo Maffeiano
Dalla Piazza di San Zeno Maggiore prendere via Tommaso da Vico, raggiungere Piazza Corrubbio e svoltare a sinistra su Via Barbani Berto, superare piazza Portichetti e prendere a destra Rigaste San Zeno fino alla chiesa di San Zeno in Oratorio poi proseguire in Corso Castelvecchio fino a raggiungere Castelvecchio, il Ponte Scaligero Piazzetta Pasque Veronesi e Piazzetta Castelvecchio.
Distanza circa 900 metri
Da Piazzetta Pasque Veronesi prendere corso Cavour fino a Palazzo Canossa e alla chiesa di San Lorenzo
Distanza circa 250 metri
Dalla chiesa di San Lorenzo raggiungere il Museo Maffeiano tornando indietro su corso Cavour, pendere Vicolo Disciplina, poi Via Cattaneo, Vicoletto Listone e infine Via Dietro Anfiteatro fino a Piazza Bra di lì superati i giardini Vittorio Emanuele II si giunge al Museo Maffeiano
Distanza circa 400 metri
L'itinerario proposto si sviluppa su strade cittadine per una lunghezza di 1550 metri
L’originaria struttura, voluta dall'arcidiacono Pacifico, venne distrutta dal terremoto del 1117, ricostruita tra il 1120 e il 1138 rappresenta uno dei massimi esempi del romanico italiano. La facciata, attraversata da una galleria di bifore, è ornata da lesene, arcatelle e da un grande rosone, rappresentante la ruota della fortuna, scolpito dal Brioloto nel ‘200, mentre il portale raffigurante scene della genesi e della bibbia è opera di Nicolò e della sua bottega. L’interno della chiesa è a tre navate divise da pilastri e colonne, sull’altare della navata centrale spicca il trittico della Madonna con Bambino di Andrea Mantegna mentre da una porta della navata sinistra si accede al bellissimo chiostro. La cripta, posta sotto il presbiterio, è suddivisa in 9 arcate sorrette da 49 colonne e dal 921 conserva il corpo del santo con una maschera d’argento a copertura del viso. Secondo la tradizione fu in questa cripta che avvenne il matrimonio tra Giulietta e Romeo
La piccola chiesa dalle forme romanico-gotiche è conosciuta anche con il nome di San Zenetto. L’ interno a tre navate conserva un’edicola funebre di epoca romana dove secondo la tradizione usava sedere San Zeno per pescare.
Edificato su volere di Cangrande II della Scala tra il 1354 e il 1357 il castello subì nel corso dei secoli parecchi rimaneggiamenti e ampliamenti. L’imponente struttura venne edificata per difendere la famiglia sia dalle invasioni esterne che dalle sommosse popolari, grazie al ponte che collegava le strutture sui due lati del fiume costituiva una sicura via di fuga. L’edificio attuale è costituito da tre nuclei tutti protetti da una cinta muraria fortificata. Alcune sale della reggia e la torre Maggiore ospitano il museo civico con importanti collezioni di arte medioevale, rinascimentale e moderna
La chiesa venne edificata intorno al IV secolo, ma completamente distrutta dal terremoto del 1117, ricostruita nel XII secolo subì nel corso del tempo parecchi rimaneggiamenti. Preceduta da un cortile, la chiesa è affiancata da due possenti torri di epoca successiva, l’interno a tre navate divise da pilastri a fascio è raggiungibile attraverso una porta laterale preceduta da un piccolo portico.
L’attuale via ricalca il tracciato della romana via Postumia che collegava Genova con Trieste. Abitudine dei romani era seppellire ai lati della via i propri defunti per questo sono state rinvenute numerose necropoli. Attualmente sulla via si affacciano signorili palazzi tra i quali palazzo Bevilacqua, palazzo Canossa, la casa dei Giolfino e palazzo Scannagatti.
Situato nella zona adiacente piazza Brà, il museo venne istituito su volere del marchese Scipione Maffei ed inaugurato nel 1736. Si tratta del secondo museo pubblico più antico d’Europa nel quale sono esposte epigrafi di origine greca, etrusca, romana e paleocristiana oltre ad urne cinerarie. L'accesso all'edificio, opera dell’architetto Pompei, avviene da Piazza Brà, l' ascensore che porta alle sale del museo è preceduto da un portico con colonne doriche. La visita al museo si conclude con una passeggiata sopra i Portoni della Bra, che grazie ad un collegamento raggiunge il palazzo della Gran Guardia offrendo ai visitatori una splendida vista sulla città.