Portogallo

Ubicazione: C.da Tumarrano Cammarata (Agrigento)

Posto nei pressi della bella città di Agrigento, il parco con i suoi 70.000 metri quadrati di superficie, rappresenta un'oasi di relax e divertimento per grandi e piccini. Punto forte del parco sono le piscine, si va da quella dei cavalloni  con oltre 1000 mq di superficie alla laguna con i suoi 800 metri quadrati, è inoltre a disposizione degli ospiti una  piscina con 20 posti idromassaggio, scivoli, giochi d'acqua e fontane.

All'interno del parco è presente un campo da beach volley ed un servizio di ristorazione con self-service, rosticceria, gelateria, bar e chioschi posti nei pressi delle numerose aree relax.

 

 

 

Orari: da metà Giugno a Settembre tutti i giorni 9-18
Ingresso: Intero 10/15€, Ridotto 6/9€
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Ubicazione: strada Provinciale 157 KM 18 - Contrada Pano - Longi (ME)

Posto nel suggestivo bosco di Soprano, il parco avventura si sviluppa in una serie di percorsi acrobatici realizzati mediante passaggi aerei tra gli alberi, posti a varie altezze, grazie a piattaforme in legno sospese ed elementi di percorso come, ponti tibetani, teleferiche su carrucole, corde reti e passerelle, che permettono il passaggio da un albero all'altro in assoluta sicurezza. Il parco dispone di ben 9 percorsi da quello più facile adatto a bambini dai 2 ai cinque anni di età, fino a quello nero con passaggi piuttosto impegnativi adatto a persone esperte e comunque che abbiano compiuto i 16 anni. Tutti i percorsi devono essere svolti in piena autonomia ma sotto la costante supervisione degli istruttori del parco.

Orari e Tariffe: si consiglia di consultare il sito
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Ubicazione: Valle dei Templi - 992100 Agrigento


Giardino della KolymbethraPosto nell'incantevole cornice della Valle dei Templi, tra il tempio dei Dioscuri ed il tempio di Vulcano, la Kolymbetra rappresenta un autentico gioiello architettonico e paesaggistico tornato alla luce dopo decenni di abbandono. Le origini del giardino, in concessione al FAI dalla Regione Sicilia per un periodo di 25 anni, risalgono al tempo della colonizzazione greca in Sicilia, mentre il suo sviluppo è legato alla città di Akragas. Secondo quanto narrato da Diodoro Siculo, il tiranno Terone affidò all'architetto Feace il compito di realizzare un sistema idrico in grado di soddisfare le esigenze della città, parte di questo grande sistema si concludeva appunto nel bacino di Kolymbetra.  La rigogliosità e la bellezza del giardino ricco di agrumi, tamerici, salici e pioppi si fondono magnificamente con i reperti archeologici in esso contenuti come gli "acquedotti Feaci", unici visitabili in tutta la valle.

Orari: Aprile/Giugno 10-18, Luglio/Settembre 10-19, Ottobre/Marzo 10-17
Ingresso: Intero 4€, Ridotto 2€
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La Chiesa fu progettata nella seconda metà del XV secolo  su commissione di Angelo Amadi per dare una degna cornice ad un suo dipinto della Vergine con Bambino tra due Santi ritenuto miracoloso. Furono l’architetto Pietro Lombardo e i suoi due figli Tullio ed Antonio a costruirla in stile Rinascimentale tra il 1481 e il 1489, affondando il suo lato sinistro nell’acqua di un canale. La facciata armonizza magnificamente l’amore per la geometria, caratteristica dello stile rinascimentale fiorentino, con il cromatismo delle decorazioni, di gusto tipicamente veneziano. L’interno prosegue il progetto di policromia marmorea in modo coerente con l’esterno e sull’altare si trova tutt’ora il quadro ritenuto miracoloso, opera di Zanino di Pietro del XV secolo. Imponente la volta a botte con cassettoni lignei r riquadri riproducesti Profeti e Patriarchi. Il coro ligneo originale era collegato al convento delle suore tramite un passaggio sopraelevato, non più esistente. La cupola, decorata con i quattro Evangelisti, è probabilmente opera dello stesso Pietro Lombardo, come la transenna a trafori del presbiterio. Da notarsi i bassi rilievi con tritoni e sirene, insoliti in un luogo di culto.
A differenza di quasi tutte le altre Chiese veneziane, non soltanto è stata progettata, costruita e decorata da un unico artista e dalla sua bottega, ma è giunta ai nostri giorni praticamente intatta. Un attento restauro si è concluso nel 1997.

Ubicazione: Campo dei Miracoli
Mezzi: Vaporetti: 1, N fermata Ca’ d’Oro; 1,2,N,A fermata Rialto

Sorge in una delle zone di Venezia che fu tra le prime ad essere colonizzata. La leggenda narra che fu eretta da San Magno, vescovo di Oderzo a cui i dodici Apostoli avevano ordinato di costruire una Chiesa dove avesse trovato dodici gru.
Si ritiene che la prima Chiesa esistesse già nel IX secolo, mentre è documentata una ricostruzione avvenuta nel 1021. Nel 1400 l’architetto Mauro Codussi apportò molto modifiche alla costruzione, tra cui il porticato, la facciata laterale, la sacrestia e la cappella della nobile famiglia Corner. Originariamente questa sontuosa cappella con cupola, magnifico esempio di architettura rinascimentale veneziana, doveva servire come sepolcro per la regina di Cipro Caterina Corner, che fu poi in realtà sepolta nella Chiesa di San Salvador. Sono invece sepolti nella cappella Marco e Giorgio Corner, padre e figlio di Caterina. Nel 1575 la Chiesa fu ricostruita quasi ex novo da Alessandro Vittoria, che riutilizzò i soli muri portanti e salvò una parte degli affreschi e la cappella Corner. All’interno, nella splendida cappella Corner, c’è il bellissimo altare con la Comunione di Santa Lucia di Giambattista Tiepolo, del 1748. Notevoli anche La nascita della Vergine del 1599 di Giovanni Contarini, l’Ultima Cena di Cesare da Conegliano del 1583 e la Caduta della Manna, attribuita a Paolo Veronese.

Ubicazione: Campo dei Santi Apostoli

Nella metà del XII secolo fu costruito un ospedale, gestito dai frati Crociferi, ordine fondato nel XIII secolo e soppresso nella metà del XVII secolo. L’edificio era destinato all’assistenza dei pellegrini e dei crociati diretti verso la Terrasanta. Nel tempo divenne un ospizio, funzione che svolge tutt’ora con il nome di Renier Zen, il doge che nel 1268 lasciò ai frati una ricca eredità. Nel XVI secolo, in occasione di una ristrutturazione voluta dal doge Pasquale Cicogna, l’oratorio fu affrescato da Jacopo da Palma il Giovane, che, tra il 1583 e il 1592, illustrò in otto teleri che coprono interamente le pareti, le vicende della tradizione cristiana e della storia dell’ospedale. Molto bello anche il soffitto dell’oratorio, opera in cassettoni lignei con un coro di angeli che circonda la Vergine Assunta, a cui era dedicata la Chiesa.
L’oratorio presenta una facciata gotica molto semplice ed è collegato da un passaggio aereo al palazzo degli Zen, mecenati dei Crociferi.

Ubicazione: Cannaregio 4905 (Campo dei Gesuiti)
Mezzi: Vaporetto 1 Fermata Ca’ d’Oro; 41 e 42 fermata Fondamenta Nuove
Orari: Visita solo su prenotazione, tel. 041 2719012

È la chiesa di Santa Maria Assunta, vicino alle Fondamenta Nuove, e deve il suo nome al fatto che fa parte degli stabili acquistati dai religiosi della Compagnia di Gesù (i Gesuiti, appunto) e precedentemente appartenuti ai Crociferi.

La Chiesa, consacrata nel 1728, fu progettata dal ticinese Domenico Rossi e finanziata dalla famiglia Manin.
Dell’edificio dei Crociferi, del XII secolo, resta solo il campanile, la cui cella campanaria è, però, settecentesca e il convento nel campo omonimo.
La bella facciata invita a convergere lo sguardo verso l’Assunzione della Vergine Maria, opera di Giuseppe Torretti, collocata nel timpano.
Lateralmente è visibile lo stemma della famiglia Manin.
L’interno, molto luminoso e ricchissimo di stucchi e marmi, è a croce latina. Da notare i corretti disposti lungo il corridoio della navata, grate che consentivano agli ospiti del convento di affacciarsi.
I soffitti sono interamente affrescati. La Chiesa e la Sacrestia ospitano importanti opere, tra cui Il Martirio di San Lorenzo di Tiziano, L’Assunzione di Maria del Tintoretto e Il Martirio di San Giovanni Battista fra San Lanfranco e San Liberio di Jacopo Palma il Giovane.

Ubicazione: Campo dei Gesuiti, Cannaregio

È uno dei palazzi più eleganti ed eccentrici di Venezia ed è considerato uno degli esempi più significativi di Rinascimento Veneziano. Affacciato sul Canal Grande, risale con tutta probabilità al 1481, quando Andrea Loredan incaricò Mauro Codussi dell’ambizioso progetto. Le decorazioni interne (andate perdute) furono affidate al Giorgione. Nel salone del primo piano sono conservate opere del ‘500 di Palma il Giovane. Sulla fascia di basamento esterna del Palazzo è incisa l’iscrizione della Bibbia (e motto dei Cavalieri Templari) non nobis, sed nomini tuo da gloriam (non a noi, o Signore, ma al tuo nome dà gloria), in segno di umiltà. Attraverso varie eredità, il palazzo passò ai Calergi e ai Vendramin, Suoi proprietari nel tempo furono anche Guglielmo Gonzaga, la duchessa Carolina di Borbone e la famiglia Lucchesi Palli che ebbero come affittuario Richard Wagner che morì proprio in questo palazzo nel 1883.
Nel 1946 il palazzo fu acquisito al Comune di Venezia che lo ha adibito a Casinò Municipale.

Ubicazione: Cannaregio 2040
Mezzi: Vaporetti 1, 2 fermata San Marcuola
Orari: Visita guidata delle sale abitate da Richard Wagner: martedì e sabato ore 10.30 e 14.30 su prenotazione (tel. +39 3384164174)


Venezia - Ca' d'OroUn tempo la facciata di questa bellissimo palazzo gotico affacciato sul Canal Grande era decorata con pitture policrome e oro, ma anche ora che le resta solo il nome di questo fastoso passato, la costruzione, nonostante la sua asimmetria, o forse proprio per questo, è uno delle costruzioni più belle della città. Ca’ d’Oro, di proprietà del mercante Marino Contarini, fu edificata nella prima metà del 1400, ristrutturando una costruzione preesistente. Vi lavorarono numerosi artisti dell’epoca, coordinati dallo stesso Contarini: a Matteo Raverti si deve il traforo della loggia del primo piano, a Jean Charlier la decorazione della facciata e a Giovanni e Bartolomeo Bon gli intagli delle colonne della loggia superiore. Molto bella anche la fascia merlata, che corona il palazzo. Dopo secoli in cui Ca’ d’oro, passando di eredità in eredità, attraversò periodi bui e fu oggetto di disastrose ristrutturazioni, nel 1894 fu acquistata dal barone Giorgio Franchetti che la riportò all’antico splendore con un restauro filologico con l’intento di riportare Ca’ d’Oro al suo spetto originario e farne una galleria per le proprie oper d’arte, aperta al pubblico.
Nel 1916 fu stipulato un accordo tra Franchetti, che si impegnò a cedere il palazzo alla conclusione dei lavori e lo Stato Italiano che ne garantì la copertura finanziaria.
Nel 1927 fu inaugurata la Galleria Giorgio Franchetti, dedicata al mecenate scomparso nel 1922, che ospita opere importanti tra cui quelle di Mantegna, Tiziano e Giorgione.

Ubicazione: Cannaregio 3932 - 30’ a piedi dalla Stazione Santa Lucia, percorrendo la Strada Nuova
Mezzi: Vaporetti n.1, 2 fermata Ca’ d’Oro
Orari
Tariffe i biglietti possono essere acquistati on line, telefonicamente (+39 041 5200345) o alla biglietteria del Museo
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Si trova nella parte nord del sestiere di Cannaregio. Risale alla metà del XIV secolo e deve il suo nome ad una storia popolare che attribuiva bagliori miracolosi ad una statua di Madonna dello scultore Giovanni De Santi, lasciata incompiuta nell’orto di casa. Per evitare forme improprie di culto, la Chiesa acquistò la statua e concesse al suo autore di essere sepolto davanti alla sua Madonna (ovunque fosse stata collocata) e una messa perpetua a suo suffragio. È del 1414 il nome ufficiale di Chiesa della Madonna dell’Orto.
Rappresenta uno dei migliori esempi di gotico veneziano e i suoi interni vantano dipinti di Cima da Conegliano e dieci famose tele del Tintoretto, che viveva e lavorava nel vicino Campo dei Mori e che fu poi sepolto in questa chiesa nel 1594.
Il campanile sormontato dalla statua del Redentore di Pietro Lombardo, con i suoi 56 metri di altezza, domina la città ed è uno dei primi che si scorgono arrivando a Venezia.

Ubicazione: Campo dell’Orto, Cannaregio 3512

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