Nella metà del XII secolo fu costruito un ospedale, gestito dai frati Crociferi, ordine fondato nel XIII secolo e soppresso nella metà del XVII secolo. L’edificio era destinato all’assistenza dei pellegrini e dei crociati diretti verso la Terrasanta. Nel tempo divenne un ospizio, funzione che svolge tutt’ora con il nome di Renier Zen, il doge che nel 1268 lasciò ai frati una ricca eredità. Nel XVI secolo, in occasione di una ristrutturazione voluta dal doge Pasquale Cicogna, l’oratorio fu affrescato da Jacopo da Palma il Giovane, che, tra il 1583 e il 1592, illustrò in otto teleri che coprono interamente le pareti, le vicende della tradizione cristiana e della storia dell’ospedale. Molto bello anche il soffitto dell’oratorio, opera in cassettoni lignei con un coro di angeli che circonda la Vergine Assunta, a cui era dedicata la Chiesa.
L’oratorio presenta una facciata gotica molto semplice ed è collegato da un passaggio aereo al palazzo degli Zen, mecenati dei Crociferi.
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