Portogallo

Unico Porto dell'isola, attorniato dalle case multicolori che su specchiano sul mare di una limpidezza impensabile per un porto, riesce a conciliare le esigenze commerciali con quelle turistiche. 

Costruito per la prima volta dai Romani, rimase immutato per circa 18 secoli; venne poi ampliato nel 1796, e nel 1979 in seguito ad una mareggiata che lo danneggià gravemente. 

 Meritano una visita la Torre del Saraceno, costruita da Ferdinando II nel 1596, e la Caletta del Saraceno con i resti della peschiera annessa alla villa romana dei Domizi Enobarbi.

L’Isola del Giglio, sebbene tristemente nota per l’inchino della Costa Concordia, è un piccolo paradiso tra terra e mare: parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano  dista un’ora di traghetto da Porto Santo Stefano.  

Seconda isola per dimensioni dopo l’Elba ospita 1500 residenti quasi tutti raccolti a Giglio Porto. Durante la stagione estiva si contano però migliaia di ospiti tra campeggi, alberghi, abitazioni e barche. Come le altre isole dell’Arcipelago Toscano, l’interno è prevalentemente montuoso con la vetta maggiore nei 500 m di altezza del Poggio della Pagana, lo sviluppo costiero è di 27 km con prevalenza rocciosa, ma le poche splendide spiagge sono molto amate dai turisti come Campese, la maggiore, e Arenella, Cannelle e Caldane sul versante orientale verso il continente.

Origine del nome: non il bel fiore profumato, ma la capra (igilion in greco) sembra essere all’origine del nome, latinizzato poi in Gilium. Infatti, su questa come sulle altre isole dell’arcipelago toscano, vi erano molte capre selvatiche, ancora presenti a Montecristo.

Nei secoli la popolazione ha letteralmente rubato il ripido terreno alla montagna creando terrazzi che hanno spesso sostituito la macchia di erica, corbezzolo e caprifoglio e le piante di leccio o di sughere con un’agricoltura a terrazzamento, simile per alcuni versi a quella ligure.

Mentre a Giglio Porto solitamente risiedono i proprietari di barche o frequentatori degli alberghi più lussuosi, al Campese ad al Castello è facile trovare affittacamere a buon mercato e campeggi, oltre a ristoranti dai prezzi accessibili. 

Come arrivare e muoversi sull'isola

La posizione dell' Isola del Giglio al centro dell' Italia, la rende comodamente raggiungibile sia per chi proviene dal Nord che dal Sud. I collegamenti su rotaia sono piuttosto comodi in quanto la stazione di riferimento Orbetello Monte Argentario è attraversata dalla linea che collega la dorsale occidentale della penisola dall'estremo nord-ovest fino a Napoli ed oltre. 
Per chi viaggia in auto è importante ricordare che sulle isole è limitato lo sbarco ai veicoli nei periodi di maggiore afflusso turistico (orientativamente nel solo mese di Agosto circa). Maggiori informazioni sono fornite sulla pagina dedicata o sul sito del Comune di Isola del Giglio.

Orario Traghetti

Muoversi sull'isola è agevolato da un buon servizio autobus che collega Giglio Porto a Giglio Campese, passando per Giglio Castello.

Orario Autobus

In Barca

A tutti coloro che intendono arrivare all'isola con una imbarcazione propria o a noleggio suggeriamo di seguire i consigli di BolinaBlu

La Sicilia è l'unica regione italiana dove si produce il pistacchio (pistacia vera) e la cittadina etnea, con oltre tremila ettari in coltura specializzata, è l'area di coltivazione principale.

"Oro verde", così è denominato il "Pistacchio verde di Bronte", ne rappresenta la principale risorsa economica: un frutto dal gusto e dall'aroma universalmente riconosciuti come unici e particolari.

Il pistacchio (dal greco Pistàkion) è una pianta originaria del Mediterraneo (Persia, Turchia), coltivata per i semi, utilizzati per il consumo diretto, in pasticceria e per aromatizzare gli insaccati di carne. Era già noto, coltivato e ritenuto un frutto prezioso dagli antichi ebrei. 

Il pistacchio di Bronte nasce sui terreni lavici alle pendici dell’Etna, e all'unicità di queste terre deve le sue pregevoli proprietà.  E solo qui ha un colore verde smeraldo così brillante e un profumo così intenso, resinoso, grasso.

Furono gli Arabi, strappando la Sicilia ai Bizantini, ad incrementare la coltivazione del pistacchio che nell'Isola, particolarmente alle pendici dell'Etna, trovò l'habitat naturale giusto.

Il Pistacchio di Bronte è Presidio Slow food

BaciQuando si pensa a Perugia la prima cosa che viene in mente sono i famosi "Baci" prodotti dalla Perugina. L'azienda nata nel 1907 per la produzione di confetti ampliò ben presto la propria gamma aggiungendo cioccolate, cioccolatini e polvere di cacao. Nel 1922 vine prodotto il primo "Bacio" mentre nel 1926 viene prodotta "Rossana" la caramella dal prezioso cuore alla crema di Rum il cui nome è in onore della dama amata da Cyranò de Bergerac. Negli anni i successi si susseguono continuando fino ai giorni nostri con la nascita nel 2014 degli ormai famosi "Nudi". L'azienda è rimasta negli anni molto legata al territorio rendendo la città di Perugia una tappa obbligata per gli amanti del cioccolato. Il legame tra la città e il cioccolato si è ancora più intensificato con Eurochocolate il Festival Internazionale della cioccolata, che visti gli enormi successi delle numerose edizioni passate è ormai divenuto un appuntamento obbligatorio oltre che per gli amanti del cioccolato anche per le aziende, le botteghe artigiane e i paesi produttori come il Perù, il Brasile, il Veneziela e la Costa d'Avorio. Molte sono le persone che visitano la città  proprio in occasione dell'evento legato al mondo del cioccolato.

Se siete dei cioccolatosi allora non mancate una visita alla Casa del Cioccolato. In un’ora e mezza si vedono: un filmato, il museo storico dell’azienda nel quale si intraprende un viaggio attraverso un secolo di arte cioccolatiera italiana dalla materia prima, alla lavorazione al confezionamento del prodotto finito, si partecipa a una breve lezione di cioccolato con sorpresa, si degusta in abbondanza e si visita parte dello stabilimento.

Ubicazione: Viale San Sisto 207/C - Perugia
Orari: Lunedì/Venerdì 9-13 e 14-17,30; Sabato 10-16 (chiuso nei mesi di Gennaio, Febbraio, Giugno, Settembre). E' consigliata la prenotazione al numero verde 800.800907
Ingresso: Intero 9€, Ridotto 7€ (dai 6 ai 12 anni)
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 Sicilia - provincia di RagusaScicli

Poata all'incrocio di tre valloni a pochi chilometri dal mare, Scicli è un intricato snodo di vie dall'impianto medievale con le sue tipiche case di colore rosa. Definita Città-presepe, Scicli ha visto insignito, nel 2002, il suo centro storico del titolo di Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCOIl centro storico è frutto tardo-barocco della ricostruzione settecentesca susseguita al disastroso terremoto del 1693 che rase al suolo l'intera città.

Via Francesco Mormino Penna, è uno scenografico susseguirsi di palazzi nobiliari settecenteschi (Palazzo Spadaro, Palazzo Bonelli, Palazzo Conti, Palazzo Veneziano-Sgarlata, Palazzo Papaleo, Palazzo Carpentieri, Palazzo di Città) e di architetture ecclesiastiche (Chiesa di San Giovanni Evangelista, Chiesa di San Michele, Chiesa di Santa Teresa) tutte costruite in pietra dorata locale.
 
Altro monumento Patrimonio dell'Umanità è Palazzo Beneventano famoso per i suoi mascheroni a testa di moro. Da Palazzo Beneventano si arriva facilmente in Piazza Italia, circondata da palazzi come Palazzo Massari, Palazzo Mormina-Penna, Palazzo Iacono, Palazzo Fava e dalla Chiesa Madre di Sant'Ignazio.
Da Piazza Italia si arriva alla cava di San Bartolomeo, un canyon naturale dovuto all'azione del torrente San Bartolomeo che racchiude come una conchiglia la stupenda chiesa omonima e da dove si arriva all'aggrottato di origine bizantina di Chiafura.

 

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Da Puntasecca percorrendo la strada costiera si arriva alla frazione balneare di Donnalucata, set del lungomare di Vigata nell'episodio le Forme dell'acqua.

 Donnalucata è la più antica delle borgate di Scicli.

FornaceSplendido il piccolo borgo marinaro ottocentesco di Sampieri da cui si snoda una splendida spiaggia a mezzaluna che porta a Punta Pisciotto dove si erge la Fornace Penna, fabbrica di laterizi costruita nel 1912 e in disuso dal 1924 quando fu incendiata.

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Ragusa IblaAnche questo gioiello è inserito nel Patrimonio dell'Umanità Unesco.

Ragusa Ibla, il più antico di Ragusa sorge su una collina nella parte alta della città. Conta 42 chiese e numerosi palazzi in stile barocco che nella fiction diventano gli edifici della città di Vigata. Raggiungete il Giardino Ibleo dove sono presenti gli scavi della città antica, chiamata Hybla.

Nella piazza principale sono state girate numerose scene, ne riconoscerete gli edifici.

Se siete fan di Montalbano, non potrete non fare un salto alla "Trattoria da Calogero", dove Salvo e Mimì Augello pranzano abitualmente.

Due le scalinate da non perdere: quella che porta alla Cattedrale di San Giorgio e quella lunghissima di Santa Maria delle Scale, con vista finale sul panorama del quartiere medievale di Ibla, da cui potrete ammirare alcuni degli edifici ripresi ne "Il ladro di merendine", piazza del Popolo e ne "La voce del violino".

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Alcune delle scene de Il Commissario Montalbano sono state girate a Comiso davanti la Chiesa Madre, in piazza Fonte Diana. 

l’ex mercato ittico e municipio di Comiso è diventato location per alcune riprese de “Gli arancini di Montalbano”, come Istituto per bambini orfani.

Anche le scene dei primi due episodi de “ Il giovane Montalbano” sono state girate nel piazzale della Chiesa Madre, splendido tempio barocco di Comiso. 

 

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ScicliUna delle più belle ed antiche città barocche.  Vero e proprio presepe vivente, per le sue casette addossate e le stradine strette. Dal 2002 il suo centro storico è Patrimonio dell'Umanità UNESCO, insieme con la Val di Noto. Tra gli edifici "Montalbani" riconoscerete il Palazzo Comunale, ovvero di Commissiariato di Vigata.

Se intendete scoprire dal vivo Scicli e tutti i luoghi della città utilizzati come location della famosa fiction, è questo il momento giusto per farlo. A Scicli, infatti, grazie alla nuova formula di vacanza sostenibile dell'Ospitalità Diffusa, è finalmente possibile soggiornare low cost in tutti i luoghi del commissario più famoso della Sicilia e scoprire una delle città più belle della Sicilia. 

Per maggiori informazioni: www.scicliospitalitadiffusa.it

 

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ModicaUn centro storico ricco di architetture barocche che lo inseriscono tra i Patrimoni dell'Umanità UNESCO.

Molte delle scene che rappresentano Vigata si svolgono anche a Modica: la scalinata che conduce alla casa del medico legale; la Casa del giornalista; Palazzo Polara è scenografia nella puntata ''l cane di terracotta'', l'inseguimento davanti al Duomo di S.Giorgio nella puntata "Gita a Tindari" e poi ancora la società di mutuo soccorso, la chiesa di S. Pietro, il palazzo degli studi dove sono immaginati i locali della procura e la stanza del procuratore.

Passeggiando per le affascinanti strade non perdete una visita al Duomo di San Giorgio, anch'esso patrimonio UNESCO.

Ma la città è anche famosa per la sua cioccolata che si ottiene da una particolare lavorazione a freddo del cioccolato, senza la fase del concaggio.

 

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