Arrivando dalla valle rimarrete sicuramente impressionati dalla possente muraglia ad arco che forma lo sbarramento per quella che è considerata una delle più grandi dighe d’Europa.
La spettacolare opera di ingegneria, costruita tra il 1955 e il 1965, ha un’altezza di 155 metri per una lunghezza di 678 metri. Le muraglia alla base misura ben 47 metri per restringersi verso la cima fino ad una larghezza di 6,43 metri. Durante la costruzione della diga il cemento necessario veniva trasportato da una teleferica che partiva dalla stazione ferroviaria di Aosta, dove arrivavano ogni giorno tre treni speciali, ed arrivava direttamente al cantiere. Il grande lago formato dallo sbarramento può contenere fino a 105 milioni di metri cubi d’acqua.
La centrale elettrica della Diga costituisce uno degli impianti di “riaccensione” in caso di black-out nazionale, cioè la potenza generata è in grado di rimettere in tensione la rete elettrica dell’intero paese. Durante la stagione estiva è possibile visitare l’interno della struttura ed inoltrarsi in un tratto del muro di contenimento dove si trovano i numerosissimi strumenti di controllo che consentono il monitoraggio continuo dell’intera struttura. (Per la visita si consigliano scarpe da montagna ed una giacca). E' obbligatoria la prenotazione presso la biblioteca di Valpelline al numero 0165.73437 oppure via mail biblioteca@comune.valpelline.ao.it.
Giunti in prossimità della diga potrete lasciare il vostro mezzo in uno dei parcheggi che si trovano sulla desta orografica del lago in prossimità della grande muraglia. Di qui parte un facile sentiero che costeggia tutto il lago fino a raggiungere il fondo della valle ed il torrente Buthier. La mulattiera è percorribile da Mountain Bike ma anche da mamme con passeggini, l’intero tracciato ha un dislivello di circa 45 metri e si percorre in circa 1 ora di cammino.
Lungo i suoi quatto chilometri il tracciato offre spettacolari panorami sul lago e sulle imponenti vette delle Grandes Murailles e del Dent d'Hérens con i loro ghiacciai. Ciò che sicuramente non vi lascerà indifferenti è il colore delle acque che varia dal turchese smagliante allo smeraldo, contrastando con il verde brillante dei boschi di larici e abeti. Durante la passeggiata si incontrano cascatelle e verdi pascoli fioriti, a circa metà del percorso dopo aver attraversato il ponte sul torrente d’Oren sorge la piccola chiesetta di San Bernardo di Mentone (patrono degli alpinisti) e, più avanti una bellissima stalla in pietra utilizzata dai margari durante gli alpeggi estivi. Superata la stalla sarete praticamente arrivati al rifugio Prarayer e al piccolo borgo ove nel 1902 passò 20 gironi di vacanza papa Pio XI
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