A circa una cinquantina di chilometri dalla città di Fussen e precisamente a Garmisch si trova il ghiacciaio dello Zugspitze. Emozionante è il viaggio per raggiungere la splendida terrazza panoramica posta della vetta posta a 2963 mt. di altitudine.
Da Garmisch una storica ferrovia a cremagliera costruita agli inizi del '900 conduce fino a Schneefernerhaus tra panorami mozzafiato sul lago di Eibsee e le vette circostanti. Poi una funivia accompagna i turisti fino allo Zugspitz-klamm in territorio austriaco. Da qui un'altra funivia conduce fino in vetta alla montagna ad oltre 2.900 mt. il panorama che si gode dalla vetta e tra i più spettacolari di tutta la catena alpina. Considerata la funivia dei record, le sue modernissime cabine in vetro e acciaio possono ospitare fino a 120 persone e, nel punto più alto sono sospese a 127 mt. da terra offrendo ai turisti un'esperienza senza eguali!
Posto a 4 chilometri dalla città di Fussen e a soli 2 chilometri dal castello di Newschwanstein l'edificio venne edificato nel XII secolo con le fattezze di una fortezza medioevale dai Cavalieri di Schwangau. Nonostante appartenga al circuito dei castelli di Ludwig II è l'unico castello che non fu costruito da re ma da suo padre Maximilian II, il quale durante una battuta di caccia venne colpito dalla bellezza di questi luoghi decidendo così di acquistare i resti dell'antica fortezza e di trasformarli in una sontuosa residenza di svago. I lavori di riedificazione vennero affidati allo scenografo Domenico Quaglio che rifece il castello un puro stile neogotico. Fu proprio in questo castello che Ludwig trascorse gran parte della sua infanzia e della sua giovinezze e, fu sempre qui che incontrò per la prima volta il compositore Richard Wagner, che proprio nelle sontuose sale di questo castello amava esibirsi per la famiglia reale.
Dal 1928 il castello è di proprietà della famiglia Wilttelsbacher Ausgleichsfonds che, dopo lunghi lavori di restauro, ha deciso di riaprirlo al pubblico. Di articolare bellezza sono la Sala degli Eroi, la camera da letto della regina Maria, madre di Ludwig, la sala del Tasso e la Sala Berchta. Da notare gli arredi del XIX secolo in stile Biedermeier
Il castello è raggiungibile a piedi dal castello di Newschwanstein oppure con carrozze o bus navetta che partono dai parcheggi del centro visitatori di Schwangau. Per la visita vale la stessa procedura della visita al castello di Newschwanstein, volendo è possibile acquistare un biglietto cumulativo dei due castelli + museo.
La visita al castello parte dal piccolo borgo di Hohenschwangau.
Nel villaggio ci sono 4 aree parcheggio: le prime tre sono vicino al Visitor Centre la quarta è più lontana ma, di lì partono gli autobus per il castello. Dagli altri tre parcheggi partono le carrozze trainate da cavalli, attenzione quelle di colore marrone sono per il castello di Newschwanstein.
P1 = vicino al negozi "apollo duty free"
P2, P3 = intorno al Restaurant cafe Kainz,
P4 = dopo il lago Alpsee
Il viaggio in carrozza dura circa 20 minuti con il Bus meno di 10 minuti. Sia l’autobus che le carrozze fermano a 15 minuti a piedi dal castello. E' possibile scegliere di salire o scendere a piedi e pagare solamente la corsa di ritorno in autobus o carrozza o viceversa. Prendendo l’autobus a cinque minuti di cammino attraverso un sentiero tra i boschi si incontra il “Mary’s Bridge” dal quale si ha una vista spettacolare del castello.
Castello
Se si pensa ad un castello delle fiabe la mente non può che andare al castello di Neuschwanstein, simbolo incontrastato della Baviera. Walt Disney durante una sua visita in questi luoghi ne rimase talmente affascinato che lo utilizzò come modello per il suo film d’animazione “La bella addormentata nel bosco” e da allora le sue forme sono divenute il marchio di tutti i film e i parchi Disney. La costruzione della residenza fu voluta da Ludwig II, il re sognatore, che per la sua progettazione chiamò lo scenografo Christian Jank. Tra tutti i castelli fatti edificare dal re tedesco questo è sicuramente quello che meglio rispecchia il suo animo sognatore e fiabesco. Il castello venne edificato sullo stile delle fortezze feudali tedesche su volere dello stesso re, che durante una visita alla fortezza di Wartburg in Turingia ne rimase folgorato. Progettato tra il 1868 e il 1869 per la sua edificazione, i suoi decori e i suoi arredi ci vollero ben 6 milioni di marchi. Le decorazioni interne sono un omaggio al musicista tedesco Wagner. Posto a 965 mt. di altitudine il castello domina, con la sua imponente mole e le sue torrette che si ergono verso il cielo, tutta la piana sottostante. La visita al castello dura all'incirca 1 ora, l'ammissione alla visita avviene ogni 5 minuti tramite un tornello azionato dalla validazione del biglietto. ATTENZIONE: se arrivate anche solo con due minuti di ritardo rispetto all'orario indicato sul biglietto non verrete più ammessi alla visita.
Prenotazioni: per la visita al castello è necessaria la prenotazione on-line attraverso il seguente link nel momento in cui effettuerete la prenotazione non vi verrà richiesto alcun pagamento ma un orario indicativo. La vostra domanda verrà invita al Centro Visitatori e, dopo qualche giorno riceverete una mail di conferma con l'orario di visita. Dovrete poi presentare la mail di conferma al Centro Visitatori per l'acquisto del biglietto. Vi consigliamo di recarvi al Centro Visitatori con almeno 90 minuti di anticipo rispetto all'orario della vostra visita in quanto soprattutto durante i periodi di maggior afflusso turistico si creano lunghe code.
Per fotografare il castello in tutta la sua imponenza e magnificenza bisogna recarsi al ponte Maria, sospeso sulla Gola del Pollat.
Antico centro di origini romane e importante snodo commerciale per la sua strategica posizione sulla via che da Verona conduce alla città di Augusta.
La deliziosa cittadina dispone di un centro storico raccolto intorno all'antica rocca, dove una volta vi sorgeva il Castrum romano. Centro turistico molto rinomato anche a livello internazionale per essere il punto di partenza della Romantic Strasse e per la sua vicinanza a due dei numerosi castelli di Ludwig II. Le tortuose vie del centro storico sono abbellite dalle splendide facciate di palazzi anticamente di proprietà di ricchi mercanti, molte di loro sono ornate da bellissimi affreschi. Il pian terreno di molti di questi palazzi è attualmente occupata da negozi di souvenir, da caffetterie o da ristoranti tipici con i loro caratteristici garden nei quali è possibile gustare wurstel, salsicce, spatzen accompagnati da enormi boccali di birra. La via più rinomata è sicuramente la Reichenstrasse che conduce al mercato coperto
Da vedere:
Il Castello, edificato nel 1291 sui resti di un insediamento romano del IV secolo, il castello divenne, agli inizi del 1300 sede dei principi-vescovi di Augusta. Ristrutturato agi inizi del '500 non perse la sua struttura difensiva, all'interno begli edifici che si articolano intorno alla corte interna. Il castello ospita due pinacoteche.
La piccola chiesa di chiesa "Heilig-Geist-Spitalkirche" la cui facciata è riccamente ornata
Il Monastero di San Magno la cui prima pietra venne posata nel 750 da un monaco Irlandese, le cui spoglie sono tutt'ora conservate nella cripta. Solamente un secolo dopo i Principi-Vescovi di Augusta costruirono in questo luogo un monastero affidandolo ai benedettini. Nel 1707 l'intero complesso venne rifatto in forme barocche da Herkomer, all'interno del monastero, con belle sale riccamente decorate, è attualmente conservata una delle più belle raccolte d'Europa di liuti storici e violini.
Particolarmente romantici i mercatini che si tengono tutti gli anni nel periodo dell'avvento nel cortile del Monastero e lungo alcune vie del centro storico. Per saperne di più clicca qui
Uno splendido scorcio di Baviera, che può essere visitato da solo in un week-end lungo oppure rappresentare la prima tappa per un viaggio alla scoperta della Romantic Strasse o delle antiche città bavaresi di Monaco, Stoccarda, Norimberga e Ratisbona.
Un piccolo angolo di paradiso, dove la frenesia quotidiana lascia spazio ai ritmi lenti e rilassati tipici dei luoghi di montagna, dove sulle acque del piccolo lago si specchia il blu del cielo e dove le vette innevate fanno da cornice agli splendidi castelli costruiti da Ludwig II, re di Baviera dal 1864 al 1886.
Per la visita alla città ed ai suoi dintorni bastano due-tre giorni ma, se avete qualche ora a disposizione potete raggiungere la vicina città di Monaco che dista solo un ora di macchina. Questo angolo meridionale della Baviera offre spunti al turista in qualsiasi stagione dell'anno, quindi non esiste un periodo migliore di un altro per la visita. In estate potrete avventurarvi in qualche escursione sui bei sentieri che si arrampicano sulle vicine montagne o rilassarvi sulle rive del lago, mentre in inverno oltre a sciare sulle splendide piste potete fare shopping nei suggestivi mercatini di Natale.
L'offerta ricettiva, nonostante sia una zona piuttosto visitata, è abbastanza limitata, quindi se vi recate in un periodo di grande afflusso turistico vi consigliamo di prenotare con largo anticipo, stessa cosa vale per la visita ai castelli di Ludwig II, meglio effettuare la prenotazione on-line con almeno 1-2 mesi di anticipo altrimenti rischiate di non essere accettati. Tenete presente che al momento della prenotazione on-line non dovrete versare alcuna somma, il pagamento avviene in loco al momento del ritiro dei biglietti.
Il castello, di cui si hanno notizie già nel 936 d.C. è uno dei più antichi del Piemonte. Costruito su vecchie chiuse longobarde, il castello subì nel corso dei secoli diverse trasformazioni: dapprima roccaforte, poi dimora fortificata ed infine alloggiamento signorile questo per meglio adattarsi alle esigenze dei diversi proprietari. Numerose furono infatti le nobili famiglie che ne entrarono in possesso nel corso dei secoli tra queste i Bichieri di cui ancora è conservato l'affresco con lo stemma rappresentato da tre bicchieri pieni a metà di vino sotto il cappello del cardinale Guala.
Tra gli illustri casati che ne entrarono in possesso si annoverano i Visconti, i Savoia e i Valperga, proprietari di alcuni di più bei castelli Piemontesi, che lo possederono dal 1441 fino alla rivoluzione francese. Proprio tra i discendenti dei Valperga troviamo il crudele Ludovico, Signore di Roppolo, che secondo la leggenda uccise il suo acerrimo nemico Bernardo di Mazzè murandolo vivo nel maniero. Si dice che nelle notti buie il suo fantasma aleggi ancora nella torre e i giardini del castello, sta di fatto che durante dei lavori di ristrutturazione avvenuti nell'800 venne ritrovata un'armatura con dentro uno scheletro umano proprio nelle intercapedini delle mura.
Vista la sua posizione strategica numerosi furono i condottieri e i personaggi illustri che vi soggiornarono nel corso dei secoli tra questi Facino Cane, Tommaso Francesco di Savoia e Napoleone Bonaparte. Negli anni '80 il castello venne trasformato in un ristorante dalla famiglia Novarese di Moransengo, nel 2015 il castello fu acquistato dal conte Patrick Saletta che dopo attenti restauri ha deciso di aprirlo al pubblico. Le sale del castello sono state arricchite di una splendida collezione di quadri, mobili, armi medievali, reperti archeologici, mentre nelle cantine sono presenti vini locali.
Dal castello, che si erge sulla sommità di una collina morenica si gode di una stupenda vista sul lago di Viverone e sui territori circostanti. La visita al castello può essere abbinata ad una gita in battello sul Lago di Viverone e al Villaggio Palafitticolo
Per consultare gli orari di apertura del Castello vai al sito
Piemonte: 11 - 16 Settembre 2019
Piemonte: 5 - 9 Settembre 2019
Friuli: 6 - 8 Settembre 2019
Lazio: 4 - 7 Ottobre 2019
Piemonte: 6 - 8 Settembre 2019
Piemonte: 31 Agosto all'8 Settembre 2019
Emilia: 7 - 8 Settembre 2019
Emilia: Dal 14 al 22 Settembre
Trentino: dal 18 al 20 Ottobre
Piemonte: Domenica 29 Settembre
Un viaggio nelle più belle città murate del veneto tra storia, cultura, splendidi paesaggi e tanto buon cibo. Un itinerario ideale per i week-end d'autunno o di primavera. Vai all'itinerario
Posta in un area già frequentata in epoca romana, Castelfranco Veneto venne edificata tra il 1195 e il 1199 come avamposto militare-amministrativo di Treviso. Il suo nome deriva dal fatto che per favorire gli abitanti del luogo a trasferirsi nel fortilizio, essi vennero esentati dal pagamento delle imposte. Posta in posizione strategica sul crocevia tra via Postumia e l’asse Padova-Asolo il borgo fu per secoli contesa dalle città di Treviso, Padova e Vicenza, fino a che passò sotto il dominio della Serenissima, rimanendovi per un lunghissimo periodo.
Il Castello
Un quadrilatero fortificato con ben 930 metri di mura in laterizio alte 17 metri. La cinta muraria è interrotta da otto torri di cui quattro fungevano anche da porte di accesso. Anticamente l’area intorno alle mura, precedute da un fossato, erano destinate a spazi pubblici ove si svolgevano mercati e fiere.
Il Duomo
Edificato sui resti di un edificio preesistente custodisce al suo interno importanti opere d’arte tra queste alcune di Paolo Veronese, Giorgione e Jacopo Bassano.
Casa del Giorgione
La casa in cui abitò il cittadino più illustre della città.
Altri edifici di importanza storico/artistica sono il Palazzo Revedin-Bolasco, il Teatro Accademico e sparse per il territorio troviamo numerose ville tra queste Ca’ Amata e Villa Chiminelli
Conosciuta anche con l'appellativo di "città degli scacchi", la città ha origini molto antiche infatti i primi insediamenti in questa zona risalgono alla preistoria. Possedimento romano, dopo la caduta dell'impero la città passò sotto diversi domini da quello ostrogoto a quello bizantino, fino ai longobardi, per poi essere annessa ai domini del Ducato di Vicenza. Intorno al 1400 la città entrò a far parte dei domini della Serenissima godendo di un periodo di grande rinnovamento interrotto dall'arrivo degli Asburgo prima e, da Napoleone Bonaparte poi.
Castello Superiore
Raggiungibile sia dal centro cittadino grazie ad un sentiero che parte dalla Chiesa del Carmine oppure in auto uscendo da porta Breganzina. Dell'antica fortificazione rimangono solamente il mastio i portali e alcuni altri ruderi ma, il panorama che si gode da quassù veramente bello. In passato il castello rivestì grande importanza al punto da essere, fino alla Guerra dei Cambrai, la sede del Podestà di Venezia.
Castello da Basso
Edificato nel XV secolo venne completamente restaurato nel 1935 assumendo l'attuale aspetto. Al pianterreno ospita il museo dedicato ai cappelli di paglia, che venivano anticamente prodotti in questo territorio, mentre al primo piano ospita una esposizione di costumi utilizzati per la partita a Scacchi. Imponente il suo dongione anticamente utilizzato dalla Serenissima come arsenale.
Cinta Muraria
Edificata nella sua interezza al tempo degli scaligeri la cinta muraria racchiude in un pentagono il castello superiore e l'abitato posto intorno al castello da basso. La cinta muraria è interrotta da quattro porte Vicentina, Bassanese, Breganzina , Panica e da ventiquattro tra torri e rivellini. Ancora percorribile è il camminamento di ronda sulle antiche mura, un'ottima occasione per ammirare le bellezze della città.
Piazza degli Scacchi
Dominata dal Castello da Basso la piazza ha al centro una enorme scacchiera sulla quale si svolge ogni due anni la tradizionale partita a scacchi. Centro politico, sociale e culturale della città la piazza è contornata da antichi edifici
Chiesa della Madonna del Carmine
Con la sua facciata in stile barocco la chiesa conserva splendidi afreschi
A pochi chilometri dalla città si trova il Santuario della Madonna dei Capitelli, il santuario attira ogni anno centinaia di fedeli in adorazione della statua in legno della Madonna con bambino.
La partita degli scacchi
E' sicuramente l'evento più conosciuto che si tiene in città una volta ogni due anni (solo negli anni pari) il secondo fine settimana di settembre. Si tratta di una partita di scacchi giocata con pedine viventi con costumi medioevali. Ben 600 sono i figuranti che vi partecipano con cavalli e armature, sbandieratori, guitti, sputafuoco, dame e gentiluomini. La partita, secondo la tradizione, vuole riprendere un evento avvenuto nel 1454 quando Rinaldo d'Angarano e Vieri da Vallonara si sfidarono a duello in quanto innamorati entrambi della stessa nobildonna. Taddeo Parisio, castellano di Marostica e padre di Lionora, proibì il duello ed invitò i contendenti a giocare ad una partita al "Nobil Ziogo de li scacchi". Taddeo decise che il vincitore della sfida avrebbe sposato la bella Lionora mentre il perdente la sua sorella minore.
Posto in una zona dal particolare microclima, Asolo è caratterizzato da un rigoglioso paesaggio intorno all’abitato. Già importante centro romano con terme, teatro ed acquedotto conservò anche in epoche successive il suo ruolo chiave, a partire dall’anno 1000 ha inizio un’importante opera di fortificazione a protezione del castello e dell’abitato. Perso il suo potere politico e amministrativo il borgo divenne un importante centro dedito alla filatura della seta e al ricamo. Definita da Giosuè Carducci la città dai 100 orizzonti, grazie al suo fermento culturale ed alla sua bellezza ospitò nel tempo personaggi come Eleonora Duse, che qui venne sepolta, il poeta Robert Browing con la moglie Elizabeth Barret e Pietro Bembo. In tempi più lontano accolse Caterina Cornaro regina di Cipro e di Armenia che, nel 1489 ottenne da Venezia il dominio su Asolo in cambio dell’isola di Cipro.
Piazza Maggiore
Centro politico e culturale della città la Piazza è ornata da una bella fontana del ‘500. Su di essa si affacciano il Duomo, la Loggia del Capitano e l’ampia scalinata che porta alla Rocca.
Il Duomo
L’edificio venne costruito sui resti delle antiche terme romane, nel 1747 venne quasi completamente rifatto, compresa la facciata che ora si presenta in stile ottocentesco. Al suo interno sono conservate importanti opere tra queste l’Assunzione della Vergine dipinta da Lorenzo Lotto e l’Assunta di Jacopo Bassano.
Loggia della Ragione o del Capitano
Eretta tra il 400 e il 500 è sede della comunità asolana. I suoi esterni sono decorati da affreschi opera del Contarini, stemmi e lapidi. Ai nostri giorni la Loggia assieme al Palazzo del Vescovado ospita il museo civico con reperti di epoca paleoveneta, romana e altomedioevale. Nel museo sono inoltre esposte opere di Canova, Giordano, Canaletto e Sansovino.
Il Castello della Regina
Più volte ricostruito il castello fu dimora della regina Caterina, sede dei Podestà veneziani ed infine teatro dedicato ad Eleonora Duse. Parte dei suoi giardini sono occupati da Villa Beach costruita dal poeta inglese Robert Browning.
La Rocca
Raggiungibile attraverso una scalinata di 276 gradini colpisce per il suo imponente profilo che ricorda lo scafo di una nave, dispone di mura alte 15 metri e spesse 3,5. Riedificata dopo il 1100 dagli Ezzelini in pietra arenaria locale, nel XVI secolo perse la sua funzione militare iniziando così un periodo di decadimento ed espogliazione. Alla fine del ‘900 vennero iniziati importanti lavori di restauro che terminarono nel 1993 con la completa ricostruzione del percorso di guardia.
Borgo Casella
Il borgo, che comprende via Browning e le vie ad essa connesse, costituisce la parte più commerciale della città. Sotto alle antiche arcate degli edifici porticati di epoca medioevale trovano sede negozi ed attività commerciali di varia natura. La via conduce al Fontanino Zen.
A 5 chilometri da Asolo troviamo la bellissima Villa Barbaro di Maser, progettata nel 1550 dal Palladio e ornata nei suoi interni da affreschi del Veronese. La villa è di proprietà privata ma, aperta alle visita in determinati giorni ed orari
Tra gli eventi più significativi che si svolgono in città ricordiamo il Palio Asolano e Asolo Musica.
Un piccolo angolo del Veneto ricco di storia dove natura arte e cultura si fondono meravigliosamente dando origine ad un territorio unico nel suo genere. Posta alle pendici del Monte Pasubio, la città di Marosica è ai giorni nostri nota per la partita a scacchi con pedoni umani in costume che si gioca solamente negli anni pari. In passato però Marostica ed i territori circostanti hanno rivestito un importante ruolo sia a livello economico economico che politico dovuto soprattutto alla posizione strategica di cui godevano. Un territorio prevalentemente agricolo dove la natura, il buon cibo ed il buon vino offrono una ragione in più per un viaggio alla loro scoperta.
Tempo Necessario:
l'intero itinerario può essere svolto in un week-end se si hanno però più giorni a disposizione si può allungare il giro includendo le Città Murate.
Come arrivare e Muoversi
Il modo migliore per muoversi in queste zone è un mezzo proprio sia esso una macchina, un camper oppure una moto. Le varie città sono comunque collegate da autobus di agenzie locali.
Quando andare
Vi sconsigliamo di visitare questi territori in pieno estate, le stagioni migliori sono la primavera e l'inizio dell'autunno. In primavera potrete gustare le famose ciliegie di Marostica prima ciliegia italiana ad aver ottenuto il riconoscimento IGP. Questa ciliegia si distingue per le sue carattestisiche pecuniari deve essere rotonda, rossa, con una polpa molto soda e un diametro minimo di 23 mm. Tutti gli anni verso fine Maggio a questo gustoso frutto viene dedicata la "Festa della Ciliegia"
Un borgo dalla particolare forma ellittica, unica nel suo genere in Europa, le cui due vie principali connettono alle 4 porte di accesso poste in corrispondenza dei 4 punti cardinali e delle 4 strategiche cittadine di Treviso, Padova, Vicenza e Bassano del Grappa. Costruita nel 1220 dal comune di Padova che ne voleva fare un centro militare contro Treviso, Cittadella divenne ben presto un centro con statuti autonomi ed una fortezza inespugnabile. Dopo essere passata sotto varie dominazioni, nel 1405 si consegnò alla Repubblica di Venezia, conservando però la propria autonomia. Da vedere:
Camminamento di Ronda: la cinta muraria è un’ellisse dalla circonferenza di 1461 metri interrotti da 12 torri e 16 torresini. L’altezza delle mura vaia dai 12 ai 14 metri e dopo i lavori di recupero finiti nel 2013 è ora possibile percorrete tutto il camminamento di ronda
Tore Malta: fatta costruire nel 1251 da Ezzelino da Romano come carcere politico, la torre viene citata da Dante nel IX canto del Paradiso della Divina Commedia. Oggi è sede del Museo Archeologico.
Piazza Pierobon: sulla piazza si affacciano la duecentesca parrocchiale e la Loggia del Municipio originaria del XIV ma ricostruita nell'800.
Tra le manifestazioni che si svolgono durante l'anno segnaliamo: "Voci dell'Evo di Mezzo", "Ottobre Cittadellese", "Fiera di San Giuseppe"