Poste nella scenografica cornice del borgo di Saint-Vincente, incorniciate dalle splendide vette delle Alpi e a poca distanza dal Casinò, le terme si trovano all'interno di un ambiente sofisticato ed elegante, l'ideale per trascorrere giornate all'insegna del relax e del benessere. La fonte minerale di Saint-Vincente venne scoperta nel 1770, conferendo lustro alla già nota località turistica al punto che nel XIX secolo, seguendo le orme della famiglia reale, l'alta società del nord Italia si dava appuntamento alla "Font Salutis". Dopo un periodo di decadenza passato nell'oblio, le terme sono state di recente completamente ristrutturate tornando agli antichi splendori.
L'impianto termale dispone di una piscina esterna "Verny" con acqua a 36°C e di tre piscine interne Evya la più grande con acqua a 34°c, Egeria con acqua a 32°C, dalla quale si gode di una spettacolare vista sulla vallata, e Tyla con acqua a 27°C. Tutte le vashe sono dotate di idromassaggi, getti cervicali e percorsi vascolari. Sono inoltre a disposizione degli ospiti tre saune (finlandese, soft e mediterranea), bagno di vapore, docce breeze, docce emozionali, cascata di ghiaccio, ed una speciale area relax con tisaneria. Lo splendido solarium è dotato di tre vasche idromassaggio jacuzzi.
Le proprietà terapeutiche delle acque della fonte di Saint Vincente le rendono particolarmente adatte come cooadiuvante per la cura di per gastriti, duodeniti, stipsi, coliti, insufficienza epatica, postumi di epatite virale, infiammazioni vie biliari.
l’accesso alla città avviene tramite lo splendido ponte fortificato composto da 8 archi a sesto acuto. Il ponte si compone di due tratte ad angolo con al centro una torre fortificata, l’accesso era protetto da altre due torri, anticamente parte della cinta fortificata. Il ponte venne edificato una pima volta, sui resti di un antico ponte romano nell’XI secolo, fu ricostruito nel XIV secolo, per essere nuovamente riedificato dopo le distruzioni avvenute durante la Guerra Civile.
costruita intorno al XIII secolo la chiesa rappresenta un bel connubio di elementi romanici e gotici. La facciata è ornata da un bel rosone centrale e da bei portali, finemente decorati, mentre l’interno è ripartito in tre navate, la navata centrale con volta a botte e le due laterali con volte a catino.
La chiesa edificata intorno all’XI secolo era anticamente parte di un monastero benedettino. La facciata, piuttosto semplice e austera dispone di un portale ornato da motivi floreali sovrastato da una monofora con due leoni posti ai lati.
Si tratta di una casa del XII secolo posta nel quartiere ebraico, anticamente utilizzata per le abluzioni e i bagni. Sulle pareti decori che riproducono gli antichi riti del giovedì.
Situata in provincia di Girona nel cuore della Catalogna, la città offre al visitatore un ricco patrimonio di strutture romaniche. Ne sono un esempio le belle facciate in pietra ornate da bifore delle case, le numerose chiese e lo splendido ponte fortificato che attraversa il Fluvià. Gazie alla ricchezza del suo patrimonio storico e culturale nel 1996 Besalù è stata dichiarata Complesso Storico Artistico Nazionale.
Il borgo, di origini molto antiche, si è sviluppato intorno all’antico castello, alla morte di Goffredo il Peloso avvenuta nel 902 divenne Contea indipendente e ben presto entrò a far parte dei territori della Casa di Barcellona. Tra il X e il XII secolo divenne capitale della contea di Besalù. Conosciuta in tutta la Spagna con il nome di Bisuldunum, costituì per un lungo periodo di tempo un importante luogo di transito di viandanti, pellegrini e mercanti che qui vi giungevano attraverso varie strade o seguendo il corso dei due fiumi sui quali è posta. Oggi passeggiare tra l’intreccio degli antichi vicoli del suo centro storico è come fare un balzo a ritroso nel tempo tra antiche atmosfere, odori, sapori e tradizioni.
Ufficio del Turismo: Via del Ponte vecchio, 1
Besalù è relativamente vicina a Barcellona, da essa dista infatti solamente 133 chilometri. Per chi proviene in auto da Barcellona è necessario percorrere la AP-7 fino all'uscita 6 La Jonquera. Per chi proviene da Girona è necessario percorrere la C-66 in direzione Carrer de la Margenera. L'aeroporto più vicino alla città è quello di Girona segue quello di Barcellona. Da Girona partono regolarmente autobus verso Besalù clicca qui per maggiori dettagli.
Le strette viuzze del centro storico di Besalù sono un susseguirsi di botteghe artigiane che espongono prodotti di artigianato locale come oggetti in ferro battuto, ceramiche, merletti e gli immancabili souvenirs. Vi sarà qundi impossibile tornare a casa senza aver comperato almeno un piccolo presente.
L'ultima settimana di Agosto Besalù fa un salto nel passato attraverso una serie rievocazioni medioevali che comprendono spettacoli folcloristici, laboratori, combattimenti medioevali di scuole d'armi, mercati artigianali, musici e spettacoli teatrali inscenati tra le vie del paese.
Nel periodo pasquale il borgo ospita invece la fiera dei fabbri e di tutti gli artisti del ferro per rinnovare una tradizione, quella della lavorazione del ferro, molto radicata nel territorio. Moltissime sono infatti le botteghe artigianali di lavorazione del ferro dalle quali escono vere e proprie opere d'arte. La lavorazione del ferro è una tradizione che risale all'epoca medioevale quando venivano costruiti coltelli, spade, pugnali ma anche oggetti di uso quotidiano come forbici o chiavi. L'importanza di questa attività e dei commerci che ne scaturirono resero la confederazione dei fabbri tra le più potenti della città.
Un romantico itinerario sulle tracce di Giulietta e Romeo.
In ogni leggenda esiste sempre un fondo di verità: così succede per il "Romeo e Giulietta" di Shakespeare.
Ecco quindi il nostro itinerario nella Verona di Giulietta e Romeo che inizia dal luogo più famoso, indicato dalla tradizione come la Casa di Giulietta, l’antica residenza dei Cappelletti o Capuleti, collocata in via Cappello, a poche decine di metri da Piazze delle Erbe.
Molto di più di un mercatino di Natale: ascoltare melodie natalizie, lasciarsi tentare dai golosi dolci natalizi, toccare le statuine del presepe scolpite in legno, ammirare gli addobbi, le luci e il paesaggio; non mancheranno numerose manifestazioni, che, grazie all'ottima collaborazione con le associazioni locali, danno quel tocco in più al Paese di Natale. In effetti ci si potrà aspettare ogni giorno qualcosa di emozionante.
I borghi della Val Gardena che organizzano i mercatini di Natale sono: Selva di Val Gardena con la sua particolare striscia continua di luci lunga 350 m, con appese le piccole cabine di una funivia, splendidamente intagliate nel legno; Santa Cistina, il cui mercatino è noto per le stoffe, la maglieria e i ceri natalizi; Ortisei dove, in Piazza Stetteneck, si trova una cassetta delle lettere di Babbo Natale.
La festa era già conosciuta nel 1420 quando però prendeva il nome di "mato carneval". All'epoca, si legge da alcuni documenti ufficiali, veniva pagato un ducato a coloro che spendevano più di tre soldi per i musicanti. Nel 1611 venne introdotto quello che ai giorni nostri è uno dei momenti più importanti della festa cioè "Il Ballo della Verdura" una danza dove uomini e donne ornati di ghirlande di frutta e verdura coinvolgono tutti i presenti in danze scatenate riconducibili a quelle che Teseo istituì per festeggiare la vittoria sul minotauro. Protagonisti assoluti della festa sono i carri allegorici preparati dalle otto compagnie cittadine (Bellezze Naturali, Bulli e Pupe, Bora, Brivido, Lampo, Mandrioi, Ongia e Trottola) che si disputano in allegria e spirito goliardico l'ambito premio. Caratteristica di questo periodo dell'anno sono i "crostoli" e le "fritole de muja" particolari dolci, di antichissima tradizione, preparati in tutte le famiglie muggesane la cui ricetta si tramanda da generazione in generazione
Dal 20 al 26 Febbraio 2020
Il carnevale muggesano viene anche festeggiato in estate tra fine luglio e gli inizi di agosto
Il carnevale di Manfredonia, nonostante la sua fama, è di origini piuttosto recenti la prima edizione si svolse infatti nel 1954. Negli ultimi anni è stato dichiarato dalla regione Puglia una manifestazione di interesse regionale. Associato alla "Federazione Europea delle città del Carnevale" la manifestazione è nota soprattutto per la Sfilata delle Meraviglie alla quale partecipano enormi carri allegorici in cartapesta, gruppi folcloristici, personaggi mascherati, majorettes e i bambini delle scuole cittadine in un tripudio di musiche, colori e tanta tanta allegria. La maschera del carnevale è rappresentata da "Ze Peppe" che secondo la tradizione rappresenta un uomo bonario e sempre allegro avvezzo agli scherzi e al buon vino. Ze Peppe apre tutte le manifestazioni carnevalesche. Negli anni numerosi sono stati i personaggi famosi testimonial del carnevale tra di essi: Emanuela Folliero, Pippo Baudo, Gigi Proietti, Renzo Arbore, Massimo Giletti, Marisa Laurito, Antonella Mosetti. Ad allietare tutte le giornate e le feste del carnevale è la "Farrata" particolare sfoglia a base di grano macerato, ricotta pecorina, menta, maggiorana, cannella e pepe. Impossibile è resistere all'odore delle farrate appena sfornate che si spande per le vie cittadine.
Dal 23 Febbraio al 1 Marzo 2020
Giunto alla sua 65° edizione il Carnevale d'Abruzzo di Francavilla al Mare è il più antico della regione, la sua istituzione risale agli anni subito successivi alla seconda guerra mondiale. I carri allegorici che sfilano durante le parate vengono costruiti da maestri cartapestai della zona, le creazioni vengono prima elaborate su modelli di argilla e solo successivamente costruiti in vetroresina e cartapesta. Alla sfilata partecipano anche gruppi folcloristici, bande musicali, danzatori e bambini in maschera. La maschera principale, nonchè emblema della festa, è Patanello. Tradizione vuole che la maschera sia ispirata a un ciabattino "zi' patane" vissuto tra la fine dell'800 e i primi del ‘900. Zì patane era un personaggio stravagante e carismatico, conosciuto in tutta la città per i suoi scherzi goliardici. Tuttora Re Patanello apre il corteo seguito da tutti gli altri carri e dai diversi gruppi mascherati.
E' uno dei carnevali italiani emergenti, la sua prima edizione si ebbe nel 1967 grazie all'iniziativa di alcuni parroci dell'orciolaia con la partecipazione dei ragazzi dell'intera parrocchia. Con il passare degli anni il carnevale vide la partecipazione di un numero sempre crescente di persone arrivando a coinvolgere l'intera città. Ai giorni nostri prevede due domeniche di sfilate ed una grande festa notturna nelle piazze cittadine il Martedì grasso. Durante le parate sfilano carri allegorici, trenini, gruppi folcloristici, maschere a piedi e bande musicali. L'accesso alla manifestazione è completamente gratuito, è severamente vietato l'uso di manganelli e bombolette spray.
9 - 16 e 23 Febbraio 2020
Il Carnevale asburgico, che si svolge tutti gli anni a Madonna di Campiglio, riporta i turisti ad atmosfere d'altri tempi tra principi, principesse, dame, duchi, contesse e personaggi di corte, in un susseguirsi di sfilate, cene e gran balli di corte. Il Carnevale asburgico vuole essere un'omaggio alla bella storia d'amore tra Francesco Giuseppe d'Austria e la principessa Sissi. I quattro fastosi giorni di rievocazione asburgica cominciano con l'arrivo in città, a bordo di una carrozza, della coppia reale e del suo seguito con sfilata per le vie cittadine di dame, cavalieri, ussari e dragoni a cavallo. Il corteo e la Corte prendono poi posto sul palco per dare inizio alla cerimonia di benvenuto. La festa continua nelle piazze di Madonna di Campiglio con vin brulè, gruppi musicali e ballerini. Per l’intera settimana del carnevale, nella cittadina suoneranno le note dei walzer viennesi tra balli, sfilate, cene e il magnifico spettacolo pirotecnico. La manifestazione si chiude con il tradizionale Gran Ballo dell’Imperatore presso il salone Hofer dell’Hotel Des Alpes dove, in un atmosfera resa ancor più sfavillante dalla splendida location, la Principessa Sissi apre le danze tra Ussari e Dragoni. Mascotte di tutta la festa è Rendello che darà l'avvio a ogni evento manifestazioni.
dal 24 al 28 Febbraio 2020
Sono le residenze sabaude gli indiscussi protagonisti della fiction RAI "La bella e la Bestia" trasmessa sul piccolo schermo durante le vacanze natalizie del 2014.
La miniserie, che vede dietro la macchina da presa Fabrizio Costa, deve la sua breve fama al castello di Agliè, già location della seguitissima fiction di Canale5 Elisa di Rivombrosa. Oltre alla residenza sabauda, le riprese della fiction hanno interessato anche il castello di Stupinig, la Villa della Regina, diverse altre località del torinese e il Ricetto di Candelo.
L’iniziativa ministeriale #DomenicalMuseo, prevede la gratuità di tutti i musei e le aree archeologiche nella prima domenica del mese.
E' l'applicazione della norma del decreto Franceschini, in vigore dal primo luglio 2014, che stabilisce che ogni prima domenica del mese non si paga il biglietto per visitare monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali.
Il Gran Carnevale Cremasco, dopo anni di oblio, ha ripreso negli ultimi tempi il suo antico vigore. Si tratta di una festa padana, dal carattere cagliente, di cui si hanno notizie già nel XV secolo quando attirava centinaia di persone dai paesi limitrofi.Molto spesso questa festa vedeva lo sfogo di malumori popolari attraverso duelli, ammazzamenti e coltellate. Oggi il Gran Carnevale è una festa goliardica, che vede la partecipazione spontanea e gratuita di tutta la comunità. I carri allegorici e i costumi di coloro che sfileranno durante la parata vengono ancora preparati in maniera artigianale nei freddi mesi invernali, le lunghe ore passate al lavoro permettono offrire alla comunitá una giornata di spensieratezza e di assicurare la continuitá di una tradizione storica e culturale. Il personaggio emblema della festa è "al Gagèt còl sò Uchèt" che si presenta in genere con l'abito nero della festa, una grande coccarda bianco-rossa, vistosissime calze, un foulard al collo, un cappellaccio in testa e ai piedi gli immancabili zoccoli di legno, tipici della tradizione contadina. Il Gagèt apre tutte le sfilate allegoriche.
Per l'occasione è in programma il 17^ raduno di camperisti, e l'organizzazione di speciali mercatini di carnevale ove è possibile trovare una selezione di prodotti alimentari tipici locali e italiani di qualità, articoli regalo creativi e prodotti per il benessere naturale.
Attenzione: per assistere alle sfilate del carnevale è necessario munirsi di biglietto di ingresso. I biglietti sono in vendita presso le numerose casse dislocate per la città.
Per coloro che raggiungono Crema in auto sono a disposizione i seguenti parcheggi:
Provenendo da Piacenza: parcheggio ospedale - Si raggiunge l' ingresso del carnevale percorrendo via Matilde di Canossa e via Crispi
Provenendo da Cremona: parcheggio ospedale - Si raggiunge l' ingresso del carnevale percorrendo via Matilde di Canossa e via Crispi
Provenendo da Pavia – Lodi – Milano: parcheggio cimitero - Si raggiunge l'ingresso al Carnevale dal sottopasso viale De Gasperi viale Repubblica
Provenendo da Treviglio - parcheggio piscina comunale e multisala - Si raggiunge l'ingresso al carnevale percorrendo via Chiodo via Verdi
Provenendo da Bergamo e Brescia: parcheggio la Buca di v.le S.Maria - Si raggiunge l'ingresso al carnevale percorrendo via Mazzini
9 - 13, 34 Febbraio 2020 - 1 Marzo
E' il carnevale più antico di tutto il Piemonte, secondo alcuni documenti ufficiali risalirebbe addirittura al 1343 quando era l'Abbadia, un'organizzazione di giovani laici, ad organizzare i festeggiamenti. Oggi il carnevale viene organizzato dall'Antica Società Fagiuolesca e vi partecipano ogni anno circa 2.000 figuranti, decine di carri allegorici, oltre a numerosi gruppi folcloristici e bande musicali. Tra i momenti più salienti della festa troviamo: la sfilata dei maiali, le cene di spoglio maiali, le sveglie, la grande fagiolata, il rogo del Babacio. Protagonisti assoluti della festa sono Stevulin ‘dla Plisera e Majutin dal Pampardù, due giovani sposi che secondo la leggenda giunsero a Santhià per il loro viaggio di nozze. Il Signorotto locale acconsentendo alla volontà popolare, consegnò agli sposi le chiavi della città, permettendo loro di governare e amministrare la giustizia per tre giorni.
Attenzione: per assistere alla sfilata dei carri allegorici è necessario munirsi di biglietto acquistabile nei vari punti di accesso alla città. Quest'anno sono previsti la via dello Street foot del Carnevè dove è possibile mangiare sia a prenzo che a cena e uno spettacolo piromusicale
Camper: come per gli anni passati anche l'edizione 2020 vede l'organizzazione di una speciale area camper dotata di carico/scarico.
Da martedì 18 amartedì 25 Febbraio 2020.