Poste nel borgo medioevale di Palombara Sabina, le terme sono immerse in un lussureggiante parco e conosciute già in epoca romana.
ll complesso è dotato di 2 campi da calcetto, un’area fitness, 4 campi da tennis, 3 piscine alimentate da sorgenti termominerali sulfuree. Le piscine dispongono di area idromassaggio e getti cervicali occupando una superficie totale di 1.500 mq.
L'acqua che sgorga da due distinte sorgenti ad una temperatura di 24°C è nota fin dall'antichità per le sue proprietà terapeutiche e cosmetiche. Si tratta di un’acqua sulfurea termominerale purissima molto indicata per la cura di forme artrosiche localizzate e diffuse, postumi da trauma o da interventi chirurgici, reumatismi extra-articolari, dermatosi eczematose, ipercheratosiche (psoriasi), seborroiche, forme allergiche ed atopiche, acne giovanile, micosi, dispepsia di origine gastroenterica e biliare, sindrome dell’intestino irritabile nella varietà con stipsi, insufficienza epatica, ipercolesterolemia, diabete, postumi di flebopatie di tipo cronico, sclerosi dolorosa del connettivo pelvico di natura cicatriziale ed involutiva.
Le terme sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale
Le terme di Stigliano hanno origini molto antiche, conosciute già in epoca etrusca, videro il loro sviluppo in epoca romana basti pensare che le legioni di ritorno dalle campagne d’Egitto, dovevano obbligatoriamente purificarsi alle terme prima di poter rientrare nella capitale. Oggi le terme si trovano immerse in un rigoglioso giardino, che grazie all'eccezionale microclima creato dalle fonti termali, arricchisce la flora tipica del Lazio con specie esclusive che riempiono l’aria di deliziosi profumi e variegati colori. Attualemte i giardini sono stati inseriti nel circuito "Grandi Giardini Italiani". Le terme si trovano a meno di un'ora di macchina da Roma, da Viterbo e da Tarquinia.
Immerso in una splendida cornice naturale, il centro dispone di un Grand Hotel, di un parco termale e di una moderna SPA. Il parco termale, grazie alle sue numerose fonti, ognuna con differenti temperature che variano dai 30°C ai 38°C, dispone di diversi specchi d'acqua per una superficie totale di 600 metri quadri. Le piscine sono dotate di getti cervicali, idromassaggi e nuoto controcorrente, inoltre è a disposizione degli ospiti una grande piscina oligominerale. La moderna SPA, ispitata ai fasti dell'antica Roma, dispone di tepidarium (36°C), calidarium (42°C), frigidarium (doccia a cascata, anfora del ghiaccio), sauna finlandese (70°C), zona relax con cromoterapia, aromarium (36°C) con essenze, cascata sulla roccia, area tisaneria, vasca termale che dal Portico di Venere si estende verso l’esterno dotata di idromassaggio termale.
L'acqua che sgorga in maniera naturale da parecchie sorgenti termali è classificata come solfurea, salso, iodico. Gli effetti benefici delle acque termali, che sgorgano ad una temperatura che va dai 36 ai 56°C, assieme ai fanghi viene utilizzata per cure inalatorie, insufflazioni/politzer e per balnoterapia. L'acqua è molto indicata a lenire la sensazione di dolore, ripristinare gradualmente il corretto uso di apparati ossei, articolari o muscolari.
Le terme sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale
Il parco termale è posto nella medioevale città di Castelforte, poco distante dalle città balneari di Formia e Gaeta.
La struttura dispone di un parco termale e di una zona wellness. Il parco termale è formato da piscine termali per adulti e per bambini. Le piscine sono alimentate dall’acqua proveniente da 2 pozzi artesiani, che sgorga ad una temperatura di 37°/39° rinnovandosi continuamente. Accanto alle piscine, il getto di spettacolari cascate sotto le quali ci si può abbandonare a rilassanti idromassaggi naturali. L’acqua termale ed il fango che essa produce consentono cure termali terapeutiche e estetiche.
L'acqua utilizzata alle terme di Sant'Egidio ha origine nella zona vulcanica del vulcano spento di Roccamonfina. Attraverso un lento cammino nelle viscere della terra, si carica di sali minerali acquistando così proprietà stimolanti e salutari per la pelle, l’apparato respiratorio e l’apparato osteoarticolare. L’acqua minerale delle terme è caratterizzata dalla presenza di idrogeno solforato che consente di definirla acqua minerale sulfurea, bicarbonato, alcalina, terrosa, termale. Sgorga ad una temperatura di 37° e 39°C. E' particolarmente indicata per la cura di sindromi rinosinusistiche, bronchiali croniche, bronchiti, osteoporosi ed altre forme degenerative, reumatismi extra articolari, faringolaringiti, sinusiti, otiti, dermatiti, eczemi e psoriasi.
Le terme sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale
Le terme di Pompeo, si trovano nell'antica città di Ferentino nel cuore della Ciociaria. Note fin dall'antichità per le loro proprietà benefiche, grazie all'esistenza di un manoscritto del Cialino del 1690 si può attribuire a Flavia Domitilla, nipote dell’Imperatore Vespasiano, la costruzione del primo edificio termale. Nel 1854 fu l'imprenditore Ambrogio Pompeo a realizzare l'impianto termale, ancora oggi di proprietà della famiglia. Alla fine della seconda guerra mondiale fu Marianna Mobilj Carrara, moglie di Emilio Pompeo, a dare nuovo impulso all'attività dell'impianto offrendo agli ospiti non solo bagni caldi e freddi ma anche assistenza medica, docce, una piscina termale, sala lettura, ristorante e pista danzante.
La struttura dispone di un hotel, di un parco termale, di un'area beauty e di un'area fitness. Il parco termale è dotato di piscina termale con acqua sulfurea, cascate e idromassaggi localizzati, nuoto controcorrente, vasche idromassaggio e cascate cervicali, una Salus Calidarium, un Aroma Calidarium, una Vitlity Shower e l'Otium Pool per purificare e idratare l'epidermide.
L'acqua delle Terme di Pompeo sgorga ad una temperatura di 18°C ed è classificata come sulfureo bicarbonato calcica. Grazie alle sue caratteristiche è molto indicata nella cura di disturbi alle vie respiratorie e svolge un'azione a livello dermatologico esfoliante, cicatrizzante, antibatterica e anti-aging, a livello osteoarticolare ha un effetto antinfiammatorio, antidolorifico e rilassante.
Le terme sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale
Il Parco Termale è posto nella splendida cornice dei Campi Flegrei, tra Pozzuoli e il Lago di Lucrino. La zona per la sua bellezza, per la ricchezza di siti e per il suo clima favorevole si presta ad essere visitata in qualsiasi periodo dell'anno. Le proprietà termali delle acque che sgorgano in questa zona erano note fin dal II secolo a.C., si dice addirittura che le terme siano state inventate proprio qui. Molti grandi personaggi dell'antica Roma avevano la loro dimora estiva proprio in quest'area tra di essi Giulio Cesare, Pompeo Magno, Marco Antonio, il poeta Lucullo e Cicerone.
All'interno del parco termale sono presenti 20/25 sorgenti naturali che formano due bellissimi laghetti molto differenti nella composizione fisico-chimica e nell'aspetto. La struttura dispone di una piscina Olimpionica all'esterno e altri specchi d'acqua adatti ai bambini, una piscina termale al coperto, due saune naturali ad una temperatura di 53°C, idromassaggi e cascate cervicali. Nel centro benessere è possibile sottoporsi a massaggi e trattamenti estetici.
Le acque, che sgorgano dalle numerose sorgenti, sono di tipo salso-bromo-iodiche ipertermali. Esse sgorgano ad una temperatura di circa 74°C. Grazie alle caratteristiche organolettiche aiutano alla ri-mineralizzazione del tessuto cutaneo ed all'eliminazione delle impurità. Il bagno nelle piscine termali esercita un'azione anti-stress e rilassante per i muscoli, inoltre sono particolarmente consigliati per tutte le forme di artrosi, reumatismi, malattie delle vie respiratorie, stomatiti, vaginiti e acne giovanile.
Le terme sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale
Le acque termali che sgorgano dalle sorgenti di Montesano sono state scoperte intorno al 1900, da allora la società IAMA ha creato lo stabilimento termale e l'annesso hotel. Un soggiorno alle terme di Montesano può costituire l'occasione per visitare la zone circostanti ricche di bellezze storiche, archeologiche e paesaggistiche come Buccino, Romagnano al Monte, la spettacolare Certosa di Padula e il magnifico sito archeologico di Paestum.
Lo stabilimento termale, di recente costruzione, si sviluppa su tre piani. Particolarmente orientato alla cura idropinica dispone di attrezzature per inalazioni, bagni e fangoterapie, nonché per massaggi e programmi di benessere. Annessi allo stabilimento, immersi in un lussureggiante parco, si trovano un albergo con piscina e centro congressi
L'acqua che sgorga dalla sorgente termale di Santo Stefano, posta sui Monti della Maddalena, è oligominerale fredda. Grazie alle sue proprietà è indicata nella cura di affezioni delle vie respiratorie, riniti ipertrofiche, faringolaringiti croniche, sinusiti croniche, otiti, bronchiti, artroreumopatie, affezioni reumatiche, nevriti, radicoliti, osteoporosi ed altre forme degenerative, malattie dermatologiche, eczemi.
Le terme sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale
Poste nell'antica città medioevale di Contursi, le terme erano già conosciute in epoca romana, tanto che Plinio il Vecchio le menziona in uno scritto già nel I secolo a.C. In città non esiste un vero e proprio Centro Termale, ma una serie di Hotel di buona categoria che offrono servizi termali convenzionati e tutto ciò che può rendere gradevole un soggiorno. Vale sicuramente la pena una visita alla città con la sua cinta muraria e il suo castello. Poco distante dalla città si trovano la Certosa di San Lorenzo e la Costiera Amalfitana con i suoi splendidi borghi.
Tra le strutture che vi segnaliamo Hotel Terme Rosapepe che offre la possibilità di ingressi giornalieri al parco termale composto da numerose e rigeneranti piscine, idromassaggi, docce emozionali, cascate cervicali e saune. L'Hotel terme Capasso con il suo modernissimo centro termale e le Terme di Forlenza poste ai piedi del paese di Contursi. Quest'ultimo dispone di piscine all'aperto, al coperto un percorso flebologico, idromassaggi, cascate cervicali, docce emozionali, sauna e bagnoturco. Le Terme di Vulpacchio attrezzato centro termale con piscine scoperte, coperte, una zona per cure termali e un'area wellness.
L'acqua che sgorga dalle numerose sorgenti tra cui quella di Sant'Antonio al Monte, ad una temperatura che varia dai 12 ai 47°C, è un'acqua di tipo bicarbonato, alcalina, salsobromoiodica, solfurea molto adatta per la cura di malattie dell'apparato circolatorio, digerente e respiratorio. Di particolare pregio terapeutico sono i fanghi che sgorgano assieme alle acque, essi vengono usati oltre che a scopo terapeutico anche a scopo cosmetico.
Le terme sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale
Poste su di una scogliera a picco sul mare, in uno degli scorci più panoramici e suggestivi della Penisola Sorrentina, le terme di Scajo sono note fin dal 1800 quando il Dott. Andrea Scala scoprì la sorgente d'acqua che si riversa direttamente a mare. Nel 1897 l'acqua venne premiata dalla Società Italiana di Medicina Interna per le sue eccezionali proprietà terapeutiche. L'Hotel, di cui dispone la struttura, è un ottimo riferimento sia per soggiorni marini che come punto di partenza per la scoperta della Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana con i suoi preziosi scrigni d'arte ed i suoi panorami mozzafiato.
Oltre che di un Hotel a 4 stelle la struttura dispone di una SPA, di una piscina naturale nella grotta della sorgente Igea e di una spiaggia privata dotata di ombrelloni e lettini la cui particolarità è la presenza in mare di polle sulfuree che generano una irripetibile miscela minero-marina che concorre al ripristino od alla conservazione dell’equilibrio psico-fisico della persona.
L'acqua che sgorga abbondante dalla fonte Igea è un'acqua termale ipertonica solfurea salso-bromo-iodica. Per le sue particolari caratteristiche l'acqua viene utilizzata, con eccellenti risultati, per il trattamento e la prevenzione di patologie osteoarticolari come osteoartrosi, artrosi diffuse, discopatie, esiti interventi ernia, cervicalgie, artrite reumatoide, osteoporosi, problemi dell’apparato respiratorio come riniti, faringiti, tonsilliti, laringiti, adenoiditi, sinusiti e parasinusiti, per diverse malattie dermatologiche come eczema costituzionale e da contatto, dermatiti allergiche, acne, dermatite seborroica e in ginecologia per infiammazioni, salpingite, sterilità secondaria, aborto abituale, endometriti, vaginiti, metriti, ovariti.
Le terme sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale
Il complesso termale delle Terme di Agnano ha una lunghissima tradizione, le prime documentazioni scritte risalgono al IV e III secolo a.C., fu ai tempi dell'imperatore Adriano che in questo luogo si stanziò il più grande centro termale. Agnano Terme si trova nei pressi di un vulcano spento tra i quartieri napoletani di Bagnoli e Fuorigrotta, ottimo punto di partenza per visitare la splendida città di Napoli e l'area circostante.
Oggi le terme di Agnano sono uno degli stabilimenti più grandi e moderni d'Italia, sono dotati di un'hotel un centro benessere con piscine termali coperte, idromassaggi, cascate cervicali, docce emozionali, 2 piscine termali esterne, saune a calore secco che sfruttano grotte naturali comunicanti a temperature che variano dai 40 ai 70°C, un'ampia area fitness, area relax e tisaneria.
Le acque provenienti dalle sorgenti vulcaniche di Agnano sono di tipo sulfureo-salso-bicarbonato-alcalino-terrose, ossia sono costituite da cloruro di sodio, iodio, bromo, calcio, bicarbonato e sulfuri. Per le loro particolari qualità le acque vengono utilizzate nella cura di malattie dell'apparato respiratorio come bronchiti croniche e broncopneumopatie, per malattie artro-reumatiche come artrosi e reumatismi, per malattie ginecologiche come sclerosi dolorosa e postumi da interventi chirurgici, per malattie vascolari come flebiti e insufficienza venosa cronica, per malattie otorinolaringoiatriche come riniti allergiche o catarrali e sinusiti recidivanti.
Le terme sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale
La struttura risale al 1877, data in cui l'imprenditore Minieri si aggiudicò la gara d'appalto per la costruzione del complesso termale, anche se le sorgenti termali comparvero per la prima volta dopo il terremoto del 1349. Nel 1734 avvenne la prima pubblicazione, ad opera di Tommaso Bruni, sulle proprietà benefiche delle acque. Oggi le cure termali avvengono in due distinti punti: presso le Terme di Telese e presso il Grand Hotel Telese. Telese è un ottimo punto di partenza per la visita alla Reggia di Caserta, a Caserta Vecchia e al Borgo Reale di San Leucio
Il complesso termale, classificato di prima categoria super, grazie alle strutture e alle attrezzature d'avanguardia di cui dispone. Il centro è costituito da tre piscine, una con acqua riscaldata dotata di idromassaggio, percorsi vascolari e due termali fredde “Pera” e “ Goccioloni” situate all’interno del Parco e utilizzate, in particolare, per il benessere della pelle, un giardino con area relax, ristorante e parco giochi per bambini. La struttura termale dispone di una speciale area bimbi con ludoteca e di un'attrezzata area fitness.
Le acque ipotermali sgorgano dal sottosuolo ad una temperatura di 19°C, sono acque minerali sulfuree che contengono zolfo bivalente in stato di trasformazione permanente simile a quello contenuto in tutte le cellule del corpo umano. Grazie alle loro particolari caratteristiche chimico-fisico-biologiche sono particolarmente indicate per la cura di problemi circolatori, dermatologici, otorinolaringoiatrici e gastroenterici.
Le terme sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale
La zona in cui sorge lo stabilimento termale è nota fin dall'antichità per le sue fumarole, per i suoi fanghi bollenti e per le sue acque termali che sgorgano a temperature molto elevate. L'epicentro di questi comuni fenomeni vulcanici e idrologici è il vicino al Lago della Mefite di cui ne parlano in vari documenti scrittori romani come Plinio, Siconio Apollinare, Aulo Persico, la zona è anche ricordata da Virgilio nell’Eneide. Il primo stabilimento termale venne costruito intorno alla metà del 1700 dal Duca Caraccio di San Teodoro, lo stabilimento, ripetutamente ristrutturato ed ampliato, è poi pervenuto alla famiglia Sanfelice di Bagnoli che ha provveduto alla sua pressoché totale ricostruzione a seguito dei danni subiti per il terremoto che colpì l’Irpinia nel 1980.
La moderna struttura dispone di due piscine termali esterne con l'acqua ad una temperatura costante di 30°C, entrambe le piscine sono dotate di idromassaggi, mentre la piscina superiore è collegata alle grotte termali dalle quali sgorga un getto di acqua termale. All'interno si trovano vasche idromassaggio, sauna e bagnoturco. L'ampio giardino è dotato di una zona interamente pensata per i bambini, un ampio solarium e aree relax, bar e ristorante.
Le acque utilizzate nel centro termale sgorgano dalla sorgente di San Teodoro, ad una temperatura di 28°C e sono classificate come solfato, bicarbonato, alcalino, terrose. Le acque sono indicate per cure di malattie delle vie respiratorie, vascolari, reumatiche e dermatologiche.
Le terme sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale
Prima di inoltrarci alla scoperta della Sacra di San Michele e del Cammino di Gerusalemme è necessario comprendere che cosa significa per la tradizione cristiana il culto del Santo.
Secondo le sacre scritture San Michele rappresenta il capo degli eserciti celesti, cioè degli Angeli, sempre impegnati nella lotta contro Satana e nella difesa dei giudei perseguitati. San Michele nella tradizione cristiana viene spesso raffigurato come un guerriero armato di tutto punto sempre pronto a correre in difesa dai nemici della chiesa. Il culto di San Michele partì dall'Oriente intorno al 313 si diffuse ben presto in tutta Europa. Sorsero così, in varie parti d'Europa, in cima a monti, colli o comunque in luoghi elevati, splendidi monasteri ad esso dedicati. Secondo il calendario cristiano san Michele viene festeggiato il 29 di Settembre.
Sulle orme del grande successo ottenuto dal "Cammino di Santiago" molti altri percorsi di fede sono stati sviluppati tra di essi "Il Cammino di Gerusalemme". Si tratta di un percorso che partendo dalla Contea di Kerry in Irlanda arriva fino a Gerusalemme, toccando ben 7 dei principali monasteri dedicati all'Arcangelo Gabriele. Se si evidenziano i monasteri su di una carta geografica e li si collega con una linea ci si rende conto che il percorso traccia una perfetta linea retta (Ley Line: linee dove scorrono particolari flussi energetici simili a fiumi)). Di seguito i monasteri toccati dal percorso:
1) Skellig Michael [Irlanda]
2) St.Michael Mount [Cornovaglia]
3) Mont Saint Michel [Normandia]
4) Sacra di San Michele [Piemonte]
5) Monte Sant'Angelo [Puglia]
6) Monastero di San Michele [Isola di Symi, Grecia]
7) Monte Carmelo di Gerusalemme [Alta Galilea]
Posto nelle isole Skelling ad 12 chilometri dalla costa di Portmagee, il monastero è raggiugibile solamente in barca, quando le condizioni meteorologiche lo consento. Annoverato tra i siti Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, il monastero ha origini molto antiche, si pensa che la sua edificazione risalga al 588. I monaci che vivevano nel monastero conducevano una vita molto semplice, vivevano in capanne e passavano la maggior parte del loro tempo in preghiera e studio. Nel XIII secolo il monastero venne abbandonato dai monaci divenendo un luogo di pellegrinaggio. Si tratta di un luogo piuttosto selvaggio ed incontaminato, immerso in una riserva naturale, ci si arriva solamente in barca partendo da Portmagee, gli orari vengono stabiliti di volta in volta in base alle condizioni del mare. Giunti all'isola per raggiungere il monastero è necessario salire ben 618 scalini (il monastero è posto a 218 metri slm) piuttosto ripidi ed irregolari, essendo molto elevato il pericolo di caduta massi i visitatori devono obbligatoriamente rimanere all'interno dei percorsi segnalati. Sull'isola non vi sono servizi igienici e punti di ristoro. Il luogo non è molto adatto ai bambini sotto i 10 anni.
Situata all'estremità occidentale della Cornovaglia, l'isola è molto famosa per la sua somiglianza con Mont Saint Michael in Normandia. Secondo la leggenda proprio su quest'isola l'arcangelo Gabriele apparve ad un gruppo di pescatori nel 495, di qui nacque l'esigenza di edificare un'abbazia. Purtroppo dell'antica abbazia, condotta dai monaci benedettini, oggi rimangono solamente il refettorio e la chiesa. Nel corso del XVI secolo l'abbazia venne sostituita da una fortezza. La chiesa posta sulla sommità del monte venne edificata da Bernard le Bec divenendo in breve un importante luogo di culto e meta di pellegrinaggi. Oggi l'isola e il castello sono di proprietà del National Trust, un ente di beneficenza inglese, al quale il castello venne donato nel 1954 dal conte Francis St Aubyn, che però mantenne per la sua famiglia un contratto di locazione della durata di 999 anni.
Si tratta sicuramente di uno dei monasteri più conosciuti a livello mondiale, visitato ogni anno da milioni di persone. Oltre alla sua bellezza, il monastero deve la sua fama alle famose maree che, soprattutto in passato, ne sbarravano l'accesso. Tali maree potevano raggiungere un dislivello di ben 14 metri impedendone il raggiungimento via terra. Mont Saint Michael è uno dei più grandi monasteri d'Europa dedicato al culto dell'Arcangelo Gabriele, dal 1979 tutto l'isolotto su cui sorge è stato annoverato tra il Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Secondo la leggenda il monastero venne edificato in seguito ad un'apparizione dell'Arcangelo Gabriele al vescovo di Avranches intorno agli inizi del 700. Fu però sotto i conti di Normandia che il monastero acquisì potenza e prestigio, anche grazie alla sua posizione strategica proprio ai confini con il ducato di Bretagna. I doni dei Conti e del Re di Francia contribuirono ad accrescerne la sua grandezza ed il suo prestigio. Durante la guerra dei 10 anni il monastero si fortificò con una cinta muraria comprendendo anche il villagio. Fu a partire dal 1523, con la nomina di un laico ad abate del monastero e all'installazione di una prigione, che il monastero cominciò a spopolarsi dando il via ad un lungo ed inesorabile declino. Solamente nel 1863, quando ormai non vi erano più monaci nell'abbazia, la prigione venne chiusa mentre nel 1966 una piccola comunità di monaci vi si insediò nuovamente.
Posto sul Monte Gargano in Puglia, il monastero è il frutto di XV secoli di storia, a partire dall'epoca romana quando esisteva già un luogo di culto dedicato al dio Apollo. L'origine del Santuario, dedicato al culto di San Michele, risale però alla fine del V e l'inizio del VI secolo, quando secondo la leggenda il vescovo di Siponto, Lorenzo Maiorano, in seguito a 3 apparizioni dell'Arcangelo Gabriele decise di edificarvi un monastero. Tra il VI e il VII secolo il santuario divenne meta preferita di pellegrinaggi di fedeli provenienti anche dal Nord Europa. Vista l'enorme importanza assunta e il continuo accrescere di fedeli e devoti nel corso dei secoli il monastero subì parecchie trasformazioni ed ampliamenti. Oggi all'interno del monastero è visitabile: la Grotta di San Michele, la Cappella Penitenziale, le Cripte e il Museo della Devozione.
Posto nella parte meridionale dell'Isola di Symi, quasi a sfiorare la Turchia, il monastero venne edificato nel XIII secolo, ma subì parecchie trasformazioni nel XXVIII secolo. Divenuto nel giro di breve tempo meta di pellegrinaggi da parte di tutte le popolazioni dell'Egeo, il monastero pare sia stato il punto di partenza del culto di San Michele verso l'occidente. Secondo una antica tradizione a tutti coloro che dormono per la prima volta sull'isola l'Arcangelo appare in sogno e parla, al mattino non bisogna far altro che raccontare il sogno al pope che lo interpreterà spiegando l'invito posto dall'Arcangelo. All'interno del Santuario è conservata una gigantesca iconografia di quasi 3 metri di altezza ove viene rappresentato San Michele di Panormitis che impugna una spada.
Si tratta di una catena montuosa lunga 39 chilometri posta nell'Alta Galilea, una regione dello stato di Israele. Dal 1996 l'intera area è stata annoverata tra i siti Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Due sono fondamentalmente i santuari cristiani del Carmelo: il Monastero di Santa Margherita (vicino alla Fonte Elia) e il Santuario di Stella Maris. Nel XIII secolo un gruppo di monaci si ritirò nei pressi della Fonte di Elia per iniziare una vita di contemplazione (di qui nacque l'ordine del Carmelo). Nel 1291 tutti i monasteri cristiani della zona vennero rasi al suolo così i monaci si ritirarono in Europa per farvi ritorno solamente nel 1627. Nel 1717 si fa strada l'idea di costruire un convento sulla spianata del promontorio che verrà inaugurato il 16 Luglio del 1768 giorno dedicato alla Madonna del Santo del Carmelo.
Posta sulla sommità del Monte Pirchimano, ad un'altezza di 962 metri, la Sacra domina con la sua imponente mole su tutta la piana circostante e sul gruppo del Rocciavrè appartenente alle Alpi Cozie. Nelle giornate limpide dai suoi terrazzi lo sguardo spazia sui Laghi di Avigliana, su Avigliana, su Torino, su Rivoli, sull'imboccatura della Valle di Susa e sulle splendide vette circostanti.
La costruzione della Sacra ebbe inizio più di 1000 anni fa, precisamente nel 983, ad opera di Ugo di Montboissieur. Il nobil uomo, recatosi a Roma per chiedere l'indulgenza a papa Silvestro II, a titolo di penitenza si trova a dover scegliere tra l'esilio per 7 anni oppure la costruzione di un'abbazia in un luogo di suo piacimento. Non mancandogli i mezzi economici, inizia così l'edificazione della Sacra di San Michele che poggia sui resti di tre precedenti cappelle. Terminata l'opera ne affida la conduzione a 5 monaci benedettini. Ben presto all'abbazia giungono altri monaci dall'Alvernia trasformandola in poco tempo in un importante punto di sosta per i pellegrini. Intorno all'XI secolo, ottenuta l'indipendenza dall'autorità temporale e dall'autorità vescovile, l'abbazia diviene un centro culturale di importanta internazionale estendendo i suoi possedimenti in Italia e in Europa ed esercitandovi diritti spirituali, amministrativi, penali e civili. Intorno al 1300 vede il suo periodo di massimo sviluppo. A causa del malgoverno dell'abate Pietro di Fongeret e della conseguente istituzione della figura del commendatario, l'Abbazia inizia un lungo periodo di declino e degrado che culmina nel 1622 con la soppressione del monastero, ad opera di Papa Gregorio XV. Dopo ben due secoli di abbandono nel 1836 re Carlo Alberto di Savoia decide di far risorgere il monumento offrendo la conduzione del monastero ad Antonio Rosmini ed alla sua congregazione, che tutt'ora conducono l'abbazia. Sempre Carlo Alberto di Savoia decise di traslare nel monastero le salme di 24 membri della Famiglia Reale. La legge regionale n^ 64 del 21/12/1994 ha riconosciuto la Sara di San Michele come monumento simbolo del Piemonte.
La Sacra di San Michele, come la conosciamo oggi, è il frutto di notevoli interventi avvenuti nel corso dei secoli nei quali si riconoscono diversi stili architettonici.
Dopo aver seguito il ripido sentiero pedonale che conduce al monumento si viene accolti dall'imponente statua di San Michele creata nel 2005 all'artista Paul dë Doss-Moroder. L'inconsueta statua di San Michele è alta 5,20 metri per un peso complessivo di 3.400 kg. Al contrario delle classiche rappresentazioni l'arcangelo non indossa un'armatura bensì una misera tunica in onore dell'ordine Benedettino. Secondo l'autore l'opera vuole significare la sconfitta del male da parte dell'Arcangelo e il trionfo del bene. Superato il portone di ingresso si viene accolti dall'imponente "scalone dei morti" così chiamato in quanto fino al 1936 erano custoditi gli scheletri di alcuni monaci e per un lungo periodo venne sfruttato per la sepoltura di uomini illustri, abati e benemeriti del monastero.
Ancora oggi lo scalone ospita ben 5 tombe. In cima allo scalone si trova il Portale dello Zodiaco, pregevole opera del maestro Nicolao, così chiamato perchè riporta le incisioni dei segni dello zodiaco. Passato il Portale dello Zodiaco si giunge all'ultima rampa di scale, situata su di una terrazza all'aperto e sormontata da imponenti contrafforti e archi rampanti posti nel 1937 dall'Architetto Alfredo d'Andrade, per far fronte al gravi dissesto della parete sud della chiesa. Superata la rampa di scale un portale in pietra verde e grigia consente l'accesso alla chiesa, il cui interno è un misto di tre stili: romanico nella parte absidale, romanico di transizione nelle arcate e gotico piacentino. Nella chiesa sono conservati ben 16 sarcofagi contenenti le salme di principi di casa Savoia. Di particolare interesse sono il primitivo Santuario di San Michele al quale si accede tramite una piccola scala, un trittico opera di Defendente Ferrari dove viene rappresentata la Madonna che allatta Gesù e ai lati San Michele Arcangelo che sconfigge il Demonio e San Giovanni Vincenzo.
Il Grande Affresco dell'Assunzione dipinto nel 1505 da Secondo del Bosco, l'Affresco della Leggenda, che riassume la storia mista a leggenda del santuario. Nella parte Sud Ovest del Monte si scorgono una serie di rovine chiamate "Rovine del Monastero Nuovo" crollato per incuria, sismi e per i danni provocati dalla guerra. Proseguendo nella visita si incontrano: le antiche officine, la cella eremitica, le antiche sale di casa Savoia e il museo del quotidiano.
Note: vista la sacralità del luogo si invitano i visitatori ad un contegno e ad un abbigliamento adeguato. All'interno del Santuario è vietato consumare cibi o bevande, introdurre animali, fumare, effettuare riprese video o fotografie con flash.
Camper: la strada per salire alla Sacra si snoda in salita tra curve e tornanti in alcuni tratti non supera i 2 metri di larghezza. Durante i fine settimana diventa a senso unico.