Il borgo che si erge su di una collina di circa 300 mt è racchiuso da una bella una cinta muraria al suo interno uno splendido centro storico con viuzze, piazzette, due palazzi Gentilizi e la famosa Rocca.
Considerata uno dei capolavori di architettura militare è stata costruita nel 1482 per volere di Giovanni Della Rovere su progetto dell’architetto Francesco di Giorgio Martini. Dal 1966 al suo interno è ospitato il Museo di Rievocazione Storica e Armeria con manichini in costume che rievocano scene di vita nella rocca.
l’edificio costruito nel XIV secolo è stato ristrutturato dal Genca nel 1563. Nel 1741 viene elevata a collegiata vista l’importanza assunta nella zona, al suo interno è conservato l’Angelo Custode del Bottani e altre opere. Uscendo dalla chiesa a destra si entra nel Chiostro dei Cappuccini dove è allestito il museo civico.
Il paese posto in cima ad un colle a circa 400 mt di altezza e contornato da boschi è noto oltre che per il suo castello per aver dato i natali a papa Leone XII. Da Vedere:
La leggenda vuole che il nome del castello derivi da un triste evento verificatosi al suo interno. Si narra infatti che il Conte di Ravellone innamoratosi di una giovane fanciulla abitante nel feudo, ma promessa sposa al giovane Pietro, si introdusse nella notte per rapirla. Gli abitanti del luogo accortisi del fatto chiusero le porte del castello ed iniziarono una violenta battaglia contro il conte ed i suoi seguaci. Durante la battaglia il conte costretto ad arrendersi uccise la bella Sara, il suo promesso sposo Piero presente alla scena si avventò sul conte ma ferito mortalmente morì tra le braccia della sua amata da allora il castello si chiama Pierosara. Attualmente rimane la cinta muraria con le porte e la torre di difesa.
Anticamente utilizzato come convento delle monache di clausura ora è parte dell’accesso alle grotte
Posta vicino al complesso termale di San Vittore delle Chiuse (Vai al sito delle terme) rappresenta uno dei meglio conservati monumenti romanici della zona. La chiesa che risale all’XI secolo è costruita in blocchi di travertino e altri materiali. L’interno con pianta a croce greca è a tre navate divise da pilastri cilindrici.
La scoperta delle grotte risale al 28 giugno del 1948 quando un gruppo di speleologi anconetani scoprì l’ingresso della Grotta del Fiume, negli anni furono scoperte altre grotte, cunicoli, sale e androni, le ustime scoperte risalgono al 2001 quando due speleologi scoprirono la Grotta chiamata New Mexico. Le grotte di Frasassi sono considerate uno dei complessi carsici più interessanti d’Italia e dal 1974 sono aperte al pubblico. Le grotte si visitano attraverso un percorso di circa 1,5 km comodamente percorribile su dei camminamenti, l’accesso è consentito anche ai disabili fino alla seconda sala; all’interno delle grotte vi è una temperatura di 14 gradi quindi è consigliato un abbigliamento adeguato. La visita comincia dall’Abisso Ancona per proseguire alla sala dei Duecento, delle Candeline, dell’Orsa e alla sala Dell’infinito ammirando il Laghetto cristallizzato, la Castata del Niagara, il castello delle Fatine ecc. Per le persone un pò più esperte è possibile percorrere due percorsi avventura quello Azzurro che dura un pò più di due ore e quello Rosso della durata di circa quattro ore ovviamente dopo essere stati affidti a piccoli gruppi ad una guida e adeguatamente equipaggiati.
All’esterno delle Grotte si può usufruire di un’ampia area di sosta per i Camper.
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