Nella Repubblica di San Marino il fascino del Natale si unisce con la bellezza di un luogo dalla storia millenaria che con le sue viuzze e i suoi palazzi medioevali posti ai piedi della Rocca sembra quasi un presepio. Accanto ai tradizionali mercatini, San Marino offre un ricco elenco di manifestazioni adatte per grandi e piccini a partire dalla grande pista di pattinaggio posta nella Cava dei Balestrieri, il Villaggio di Babbo Natale con casette in legno collegate tra di loro con caratteristiche animazioni e laboratori, deliziose proposte gastronomiche e invitanti occasioni di shopping. Durante tutti i giorni del mercato un'animazione itinerante allieterà l'atmosfera con tradizionali canti natalizi. Vai ai Dettagli
Il borgo è famoso oltre che per la sua cinta muraria e la sua rocca anche per essere il luogo dove avvenne l’omicidio di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, ad opera di Giovanni Malatesta detto lo “sciancato”. L’episodio viene raccontato anche da Dante Alighieri nella divina commedia. Salendo dalla costa si gode di una bellissima vista sulla cinta muraria, di origini medioevali, e ornata da merli intervallati da torrioni e torrioncini di forma quadrata. Si entra nel Borgo attraverso la porta dell’orologio, dopo una breve salita si incontra una seconda cinta muraria, anch’essa dotata di porte d’accesso, la quale separa il Borgo dalla Rocca. La Rocca venne costruita su volere della famiglia Griffo ma subì parecchi rimaneggiamenti da parte delle famiglie Malatesta e Sforza. All’interno della Rocca da vedere il cortile con portico, la loggia e le sale arredate con mobili del 400-500 e ornate da affreschi. Di particolare pregio la cappella, la sala della passione, il camerino di Lucrezia Borgia, la sala dei Putti e quella del Consiglio. Nella camera di Francesca da notare la botola attraverso la quale secondo la leggenda i due amanti tentarono inutilmente di fuggire.
Scoprite i numerosi eventi eventi, tra animazioni, musica, narrazioni e mercatini, nella cornice del favoloso Borgo di Gradara per un Natale magico! Nei weekend e nei giorni festivi dal 28 novembre fino al 6 gennaio Vai ai Dettagli
Un lungo week end per conoscere i luoghi più belli tra Marche e Montefeltro. Cinque tappe in luoghi che soprattutto a Natale diventano davvero magici e in cui potrete sostare una mezza giornata o tutto il giorno, a seconda del tempo che avete a disposizione.
Pensato specialmente per chi si muove in camper.
Prima meta del nostro itinerario natalizio è Gradara, che vi accoglierà tra le antiche mura per trascorrere un sereno Natale in famiglia. Prima di tuffarvi tra le bancarelle allestite per le vie del borgo vi suggeriamo la visita alla rocca, al museo storico e ai camminamenti di ronda. Se portate con voi i ragazzi saranno entusiasti di visitare il parco-ornitologico e falconeria “il teatro dell’aria”.
Seconda tappa consigliata: San Marino dove il fascino del Natale si unisce con la bellezza di un luogo dalla storia millenaria.Le luminarie natalizie donano un fascino particolare al centro storico, Patrimonio dell’Umanità, grazie alla scenografia di luci a led, studiata per esaltare la bellezza del paesaggio e mettere in evidenza angoli davvero romantici.
Prossima tappa San Leo, borgo storico annoverato tra i borghi più belli d’Italia, dove è possibile visitare la Pieve romanica, la Torre Campanaria, la Cattedrale e la famosa Rocca che fu anche prigione di Cagliostro. Sarà possibile acquistare e degustare i prodotti tipici nelle botteghe e nei ristoranti del caratteristico borgo.
In partenza quindi per lo scenario pieno di fascino del paese medievale di Sant’Agata Feltria, uno dei borghi più caratteristici del Montefeltro, dove si respira il clima natalizio tipico dei paesi nordeuropei, fra musiche di zampogne, una casa di Babbo Natale di dimensioni naturali, elfi, slitte e vere renne.
E si chiude in bellezza con Candelara, paesino storico dell’entroterra, per partecipare al mercatino "Candele a Candelara" l’unica festa in Italia dedicata alle candele.
Per chi avesse ancora del tempo a disposizione può allungare l'itinerario raggiungendo Cesenatico e il Santa Claus Village, il più grande parco della Riviera Romagnola dedicato a Babbo Natale. (Attenzione: l'ingresso al villaggio è a pagamento)
Se siete amanti degli sport invernali non perdete un’escursione in funivia da Bolzano a Soprabolzano, grazie al nuovissimo impianto potrete, in 12 minuti di viaggio, raggiungere l’altopiano del Renon coprendo un dislivello di circa 1000 metri. Durante il tragitto in funivia potrete ammirare le famose “piramidi di terra”. Giunti in cima non avrete che l'imbarazzo della scelta tra una rilassante passeggiata con le ciaspole nel corno del Renon (per maggiori info), una discesa con gli sci scegliendo tra gli oltre 15 chilometri di piste, oppure praticare sci di fondo sulla bellissima pista dello Schon (per maggiori dettagli sugli impianti sciistici clicca qui). Per gli appassionati di pattinaggio su ghiaccio l'Arena Ritten mette a disposizione la pista all'aperto più veloce del mondo (per maggiori dettagli clicca qui). Se volete solamente godere dei bellissimi panorami dell'altopiano il Trenino del Renon vi condurrà nei borghi di Costalovara, Stella e Collalbo attraverso masi, prati innevati, boschi e panoramici sguardi sulle Dolomiti. Il viaggio in treno ha una durata di circa 15 minuti e copre una distanza di 6,8 chilometri, L'altopiano è raggiungibile anche con un comodo servizio di autobus che parte da Bolzano (vicino alla stazione ferroviaria) oppure in macchina.
Scegliere il Trentino per una vacanza di Natale può rivelarsi una scelta molto azzeccata per tutta la famiglia e, con un po di attenzione, anche abbastanza economica. Il Trentino durante il periodo natalizio offre ai suoi visitatori un'atmosfera veramente speciale, grazie ai suoi mercatini, ai suoi colori, ai magnifici paesaggi innevati e ai caratteristici profumi di spezie, senza dimenticare le squisite specialità culinarie. Molteplici sono le attività proposte dai vari Uffici del Turismo, adatte a soddisfare le esigenze di tutta la famiglia. Si parte dallo shopping natalizio per arrivare alle visite ai musei (da non perdere il museo archeologico del Trentino con la mummia di Otzi), escursioni con le racchette, gite su slitte trainate da cavalli oppure discese sulle magnifiche piste da sci, adatte sia ai grandi che ai più piccini. Per coloro che desiderano rilassarsi e prendersi cura del proprio corpo niente di meglio di una giornata alle modernissime Terme di Merano o nelle SPA delle diverse strutture ricettive. L'itinerario che vi proponiamo si adatta alle persone amanti della cultura ma anche a tutti coloro che amano le attività da svolgere all'aria aperta, parte da Bolzano e arriva al Lago di Resia toccando Merano, Tirolo e Glorenza.
Annoverata tra i borghi più belli d’Italia, Glorenza è una delle città più piccole d’Europa, sicuramente la più piccola dell’Alto Adige, con una popolazione che si aggira intorno ai 900 abitanti. Vanto della città sono le mura di fortificazione, completamente intatte. Le mura medioevali sono alte all'incirca 7 metri, agli angoli dispongono di torri cilindriche, mentre lungo i lati 3 porte poste all'interno di torri quadrate consentono l’accesso alla città. Fin dall'antichità fu crocevia per i commerci tra l’Italia, la Svizzera e la Germania, assumendo una tale importanza da poter imporre, nella pesatura delle merci, la “misura di Glorenza“. Nel 1499, durante la guerra di Engadina, venne quasi completamente distrutta, ma, vista la sua importanza strategica l’imperatore Massimiliano I ne ordinò la ricostruzione, affidando la progettazione delle mura all'architetto militare Kolderer. L'architetto adattò la cinta muraria alle nuove esigenze militari munendola di un camminamento di ronda e di 350 feritoie. All'interno delle mura il borgo ha la tipica struttura medioevale; molto bella la via dei Portici, unica nel suo genere in tutto il Trentino, ancora oggi, come in passato, utilizzata per il mercato contadino del sabato. Al numero 2 della via si incontra Torre Flurin anticamente sede del tribunale, mentre al n^ 14 è ubicata la casa del Balivo. Passeggiando per il borgo si possono ammirare antiche residenze signorili di notevole interesse storico e artistico, tra queste vanno sicuramente menzionate Castel Glorenza, Casa Florich, completamente affrescata, e casa Gebhard. Molto bello l’edificio del comune costruito alla fine del 1500 come residenza nobiliare.
Durante il periodo natalizio la Piazza della Città e le vie limitrofe ospitano i mercatini di natale con 40 produttori dell'Alta Val Venosta ma anche della Germania, dell'Austria e della Svizzera. Fra le bancarelle troverete i classici prodotti tipici per il periodo natalizio: dai biscotti allo Zelten, dai giocattoli di legno alle candele e tanti altri oggetti natalizi e dell'artigianato.
A circa 8 KM da Glorenza, posta tra il verde dei boschi, si trova l’abbazia di Monte Maria (Vai al Sito), se avete un po' di tempo a disposizione merita sicuramente una visita. All'interno, dove vige regola del silenzio, è ospitato un museo visitabile dal lunedì al sabato dalle 10 alle 17 (adulti 5 €, fino a 14 anni gratis). L’abbazia dispone di una foresteria con nove camere a disposizione degli ospiti
Emblema del lago è sicuramente il campanile romanico che fuoriesce dall’azzurro delle acque o dal candore della neve, dipende dalle stagioni, le cui campane suonarono per l’ultima volta il 16 luglio del 1950. Fino ad allora nella valle esistevano tre laghi il lago di Resia, il lago di Curon e il lago di San Valentino. Con l’edificazione della grande diga, venne alzato il livello del lago di ben 22 metri creando un enorme bacino, con una portata di 120.000.000 di litri cubi d’acqua, che comprende i laghi di Resia, Curon oltre agli antichi villaggi di Curon, Resia e Arlundo. La decisione di sommergere i tre paesi, nonostante le numerose proteste della popolazione, lasciò ben 150 famiglie senza un tetto sotto il quale ripararsi, creando un flusso migratorio dalla Valle Venosta alle aree pianeggianti del Trentino e delle regioni limitrofe. Gli abitanti che non lasciarono la vallata vennero sistemati in baracche di fortuna, solo dopo molti sforzi da parte della popolazione venne riedificato un nuovo villaggio. Molteplici sono le attività da svolgere intorno e sul lago, molto dipende dalla stagione in cui si visita la zona. Che cosa fare in inverno:
Pattinaggio: In inverno, quando il lago ghiaccia, si forma una coltre di oltre 40 centimetri che fa la gioia di pattinatori e malati della vela su ghiaccio o dello snowkiting. La pista da pattinaggio è lunga oltre 10 chilometri ed i pattini possono essere affittati in loco. Per maggiori informazioni clicca qui.
Gita su slitte trainate da cavalli: se siete dei romanticoni potrete effettuare una delle tante passeggiate tra i sentieri innevati dei boschi a bordo di slitte trainate da cavalli avelignesi, originari dell’Alto Adige e allevati nella regione. La passeggiata su slitte è molto adatta anche alle famiglie con bambini e, non preoccupatevi per il freddo. in quanto verrete avvolti da morbide e calde coperte. Per maggiori informazioni cliccare qui.
Sciare: il passo di Resia, con i suoi 120 chilometri di piste e i suoi 35 impianti di risalita è un vero paradiso per gli sciatori, che qui potranno lanciarsi in entusiasmanti discese. Per i più piccini è a disposizione l'attrezzatissimo kinderland di Belpiano
Escursioni con racchette: l'area intorno al Passo di Resia offre un'ampia gamma di escursioni da praticare con racchette da neve, molto belle le passeggiate intorno al Lago Resia fino al Lago di San Valentino oppure da Belpiano a Roia. Volendo è possibile effettuare escursioni guidate accompagnati da guide esperte. Per maggiori informazioni clicca qui
Posto a circa 8 KM da Glorenza, il grazioso borgo di montagna è noto per il suo Castello del Principe e per l'Abbazia di Monte Maria che domina dall'alto sull'intera vallata.
Il castello del Principe venne eretto tra il 1272 e il 1282 sui resti di edifici preesistenti con una grossa torre quadrata. Il castello che nel corso dei secoli svolse diverse funzioni tra le quali sede dei vescovi di Coira, caserma, prigione e anche fabbrica di birra. Di particolare pregio è la camera del principe con soffitto a cassettoni. Il castello è visitabile solamente nei mesi estivi.
Abbazzia di Monte Maria è posta tra il verde dei boschi in posizione dominante rispetto al borgo e al castello, se avete un po' di tempo a disposizione merita sicuramente una visita. All'interno, dove vige regola del silenzio, è ospitato un museo visitabile dal lunedì al sabato dalle 10 alle 17 (adulti 5 €, fino a 14 anni gratis). L’abbazia dispone di una foresteria con nove camere a disposizione degli ospiti
Noto per il suo omonimo castello, il borgo medioevale di Tirolo dista solamente 4 chilometri dalla città di Merano
Il castello è raggiungibile a piedi dal centro del villaggio con una passeggiata, in salita, di circa 20 minuti. Edificato nel XII secolo dalla potente famiglia dei Conti di Tirolo, che dominarono la valle spingendosi fino al lago di Garda, in Boemia ed in Carinzia. Dopo circa 4 secoli di abbandono in castello è stato riportato agli antichi splendori, grazie a lunghi lavori di restauro, attualmente ospita il Museo Storico-Culturale della provincia di Bolzano. Si accede al castello tramite un portale finemente decorato da animali fantastici e motivi floreali. Le sale del museo sono dotate di istallazioni multimediali che permettono al visitatore di godersi al meglio la visita. Vicino al ristorante del castello ha sede il Centro di Recupero Avifauna con il compito di curare gli animali feriti e reinserirli nel loro ambiente naturale. Nei giorni dal 6 all'8 dicembre ogni anno si rinnova la festa dell'Avvento a Castel Tirolo. Per l'occasione il cortile interno fa da suggestiva cornice ad una festa natalizia davvero particolare. La Sala dei Cavalieri e il cortile fungeranno da spazi espositivi per gli artigiani locali che presenteranno alcuni antichi mestieri quali la lavorazione del feltro e l'utilizzo del tornio, la filatura e la tintura di lana, l'intreccio di cesti e la creazione di oggetti in ceramica e gioielli. Non mancheranno naturalmente i momenti dedicati alla musica: le bande musicali di strumenti a fiato e i cori proporranno concerti di Natale creando un'atmosfera davvero degna di nota. Il ristoro del Castello darà la possibilità di gustare ottimi piatti della tradizione
L’ottima posizione geografica in cui è posta la città, riparata dalle alte montagne che la circondano, le permettono di godere di un clima molto favorevole e poco piovoso durante tutto l'anno, adatto alle persone di qualsiasi età, soprattutto con disturbi polmonari. Grazie al suo splendido clima rappresenta un gradevole luogo di villeggiatura in qualsiasi stagione, in inverno però la città assume una dimensione quasi magica grazie ai suoi mercatini, alle sue passeggiate, alle terme e alle bellissime piste di Merano 2000. La città cominciò la sua vocazione turistica già nell’ 800 quando Elisabetta d’Austria, meglio conosciuta con il nome di Sissi, scelse Merano per i suoi lunghi periodi di riposo. Da quel momento Merano attirò nobili da tutt’Europa, per ospitare al meglio i facoltosi visitatori venne costruita una ferrovia che la collegava con Vienna, Budapest e Pietroburgo. Alberghi, edifici pubblici, giardini e sontuose ville trasformarono Merano in una delle località più alla moda d’Europa.
Ciò che colpisce maggiormente l’attenzione entrando nella piccola piazza è il campanile della chiesa, che con i suoi 83 metri di altezza, è tra i più alti del Tirolo. La piazza è posta al termine della centrale via dei portici e, durante il periodo natalizio si riempie delle tipiche casette di legno dei mercatini di natale. La chiesa con la sua facciata in stile gotico è ornata da merlature e da un bel rosone centrale raffigurante Santa Veronica. L’ interno, a tre navate, conserva degli interessanti affreschi oltre che un altare ligneo del XVI secolo.
Centrale via del passeggio e dello shopping, fiancheggiata da case porticate del 500 e del 600, nella maggior parte dei casi ornate da Erker (finestre che sporgono all’esterno dell’edificio). Al numero 163 della via ha sede Merano Arte, vasto spazio espositivo divenuto in breve tempo punto di riferimento della città.
L’edificio in puro stile liberty venne edificato nel 1874 come luogo di svago dei villeggianti. All’interno vi erano: una sala giochi, una sala da conversazione, una sala da ballo e un fumoir oltre ad una sala per concerti, tutte le sale furono finemente affrescate e decorate da stucchi ed elementi metallici. Attualmente lo spazio è sede di eventi, mostre, concerti e serate di gala. Durante il periodo Natalizio le stradeintorno al Kurhaus si riempiono di casette dei mercatini mentre al suo interno è possibile
Anche il piazzale antistante le terme durante il periodo natalizio ospita i mercatini di natale con le sue luminarie i suoi alberi d'autore e i suoi profui di cannella e spezie. Dopo una giornata di shopping è d'obbligo una tappa di qualche ora al modernissimo stabilimento termale della città. Le terme inaugurate nel 2005 rappresentano un'oasi ove rilassarsi e prendersi cura del proprio corpo, in un ambiente che rappresenta un vero e proprio gioiello architettonico. I 50.000 metri quadrati dello stabilimento offrono percorsi benessere nei giardini oppure al chiuso nella modernissima struttura di vetro e acciaio e comprendono: piscine fredde, piscine calde, piscina con acqua salina, piscina controcorrente, sauna finlandese, bagno di vapore, sala della neve, docce a fiotto e varie sale riposo.
Situato nel centro di Merano è facilmente raggiungibile da Via dei Portici. Venne costruito sui resti di un preesistente edificio intorno alla seconda metà del 1400, per ospitare i membri della famiglia Asburgica, vi soggiornò per un breve periodo anche l’imperatore Massimiliano I. Il castello, il cui primo proprietario fu Sigismondo d’Austria, ebbe tra i vari proprietari i principi Thurn und Taxis che lo cedettero al comune di Merano, il quale visto il suo avanzato stato di degrado decise di abbatterlo definitivamente per costruirvi una scuola. Il castello venne salvato da una petizione della popolazione, restaurato, venne aperto al pubblico nel 1880. Gli interni rappresentano i tipici spazi di una dimora signorile in stile gotico e conservano oltre a mobili e quadri una collezione di armi, e una collezione di strumenti musicali.
Il museo venne ideato e creato dall’ austriaca Evelyn Ortner, un’appassionata collezionista di abiti e accessori femminili. Attualmente ospitato al secondo piano e nel sottotetto dell’ex convento delle Clarisse, dedica alcune aree ad un’esposizione permanente, mentre altre ospitano eventi e rappresentazioni legate soprattutto all’attività dell’associazione costituita nel 1993 “Museo della donna – la donna nel corso del tempo”, che raccoglie adesioni sia a livello nazionale che internazionale
Luogo amato dall’imperatrice Sissi, che trascorse qui due dei suoi quattro soggiorni Meranesi. La prima volta l’imperatrice vi giunse al fianco della convalescente figlioletta Marie, mentre la seconda volta vi giunse sola, per ritrovare la serenità perduta in seguito alla prematura morte del figlio Rudolf. Durante i suoi soggiorni la principessa occupò solo alcune delle numerose stanze del castello, che vennero appositamente rinnovate e arredate. Attualmente il castello è visitabile solo in alcune occasioni mentre sono visitabili i giardini dove la principessa amava passeggiare, il Touriseum che occupa 20 delle numerose sale, all'interno del quale è possibile intraprendere un viaggio nei 200 anni di storia del turismo locale, e la mostra permanente degli inquilini di Castel Trauttmansdorff, dove sono esposti oggetti e abiti degli ospiti più illustri del castello, oltre ovviamente alle stanze occupate dalla principessa Sissi. I giardini, con le loro innumerevoli specie di piante, le fontane, i giochi d’acqua e le loro stazioni multisensoriali rappresentano una delle principali attrazioni della città. Per una visita completa ai giardini e alle mostre considerare almeno 6 ore di permanenza. Se viaggiate con i bambini non perdete il percorso rosso con la grotta animata.
Il percorso lungo 4 chilometri venne creato nel 1893 da Franz Tappeiner, che successivamente lo donò alla città. La passeggiata si snoda lungo le pendici del Monte Benedetto offrendo una splendida vista sulla valle, grazie anche ai 10 cannocchiali posti lungo il percorso. Da Merano è possibile accedere al percorso dalle spalle del Duomo, da Via Galilei, da Castel San Zeno e da altre passeggiate. Lungo il sentiero si incontrano svariate specie di piante alcune tipiche del mediterraneo come le agavi, gli eucalipti, i pini marittimi e gli ulivi, mentre altre sono decisamente più esotiche come le palme i bambù e i cactus. Nel 2002 lungo il percorso è stato creato anche giardino delle erbe aromatiche.
La città è posta in una conca nel punto di congiunzione delle valli dell’Isarco, Sarentina e dell’Adige, protetta dai Monti della Mendola, del Renon e del Salto, ai quali è collegata da moderne funivie. Grazie ai ritrovamenti fatti, tra i quali la mummia di Similaun, si ritiene che le parti alte dell’area furono abitate fin dalla preistoria, mentre le parti basse, invase da paludi e quindi piuttosto malsane, vennero popolate più tardi. Nel 15 a.C. l’imperatore Druso ubicò, nell'area dove attualmente sorge Bolzano, la sede dell’accampamento del suo esercito, si può però parlare di Bolzano come di un vero e proprio insediamento urbano solo a partire dalla fine del 600. Nel XII secolo, grazie alla sua posizione strategica sulle direttrici che portano al Nord-Europa, Bolzano aveva l’aspetto di una tipica città mercantile, con una via principale porticata lunga e stretta, sulla quale si affacciavano botteghe di artigiani e mercanti, al centro della città sorgeva il castello vescovile, mentre tutt'intorno era protetta da una cinta muraria con cinque torri e tre porte di accesso. La cinta venne completamente distrutta dal conte Mainardo di Tirolo. La città fu per un lungo periodo legata alla dinastia degli Asburgo, durante tale periodo subì una dura repressione causata dalla rivolta contadina. Gli Asburgo dettero un grande impulso all'economia cittadina, ma soprattutto ai commerci con il resto d'Italia e l'Europa. La città venne, per un breve periodo, annessa alla Baviera, per poi entrare a far parte del Regno d’Italia. Bolzano anche in inverno offre ai suoi visitatori una vasta gamma di proposte dai mercatini di natale, alle bellissime piste da sci dell'altopiano del Renon ai musei.
Durante il periodo natalizio la città si riempie delle luci, dei colori e degli odori del Natale, mentre le vie e le piazze del centro, con le loro casette in legno dai tettucci rossi, accolgono espositori che vendono addobbi natalizi, oggetti in vetro, guanti, sciarpe, decorazioni e complementi d’arredo in legno, oggettistica artigianale, candele decorate, lanterne, libri natalizi, strumenti musicali, carillon e molto altro ancora.
Dedicata al poeta medioevale Walther Von der Vogelweide la piazza rappresenta il cuore della città. Aperta nel 1808 su volere di Massimiliano di Baviera, attualmente viene utilizzata per numerose manifestazioni come i mercatini di Natale, il mercato dei fiori, la festa dello speck e la festa della zucca. Al centro della piazza è ubicata una statua in marmo bianco in onore del poeta, mentre ai lati si affacciano l’abside del Duomo e numerosi edifici ottocenteschi nei quali trovano sede bar e ristoranti e negozi alla moda.
Si tratta sicuramente della più antica via della città, ma anche della principale via dello shopping, sotto i medioevali portici hanno sede negozi di marca, di artigianato locale, pasticcerie e bar. I palazzi che si affacciano sulla via sono ornati da affreschi, stucchi e Erker.
Percorrendo tutta via dei Portici si giunge all'antica piazza delle Erbe. La piazza sorge ove nel 200 era la porta occidentale della città. Attualmente la piazza è sede del quotidiano mercato ortofrutticolo. Nella parte che fa angolo con via dei portici si trova la fontana di Nettuno.
La chiesa dedicata a Maria Assunta cattura lo sguardo dei visitatori non solo per il suo alto campanile, ma soprattutto per il colorato tetto costruito con tegole smaltate di color verde, nero e ocra. La chiesa venne costruita probabilmente nel 1280 sui resti di più antiche costruzioni, come dimostrano i ritrovamenti avvenuti durante i lavori di ricostruzione del dopoguerra. La facciata a capanna è ornata da un bel rosone e da un piccolo portico sorretto da due leoni in pietra. All'interno da notare il pulpito e dietro l’altare maggiore la cappella delle grazie.
Situata nei pressi di piazza Walther venne edificata nel 1272 su volere dei frati Domenicani. La chiesa costituisce uno dei migliori esempi di architettura gotica dell’Alto Adige, all'interno sono visibili parecchi affreschi di epoca trecentesca, di particolare bellezza è la cappella di San Giovanni.
Posta nell'omonima via, in prossimità del centro storico, la chiesa venne costruita nel 1221 su di un possedimento del vescovo di Bressanone. Durante la sua esistenza subì parecchi rimaneggiamenti gli ultimi avvenuti in seguito alle distruzioni causate dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. All'interno della chiesa sono custodite opere di particolare pregio tra le quali l’Altare della Natività opera di Hans Kloker.
Si tratta di un’avveniristica struttura progettata da uno studio di architettura berlinese e inaugurato nel 2008. All'interno dell'edificio si trovano oltre alle aree espositive, un book-shop, una biblioteca, una sala conferenze e un punto di ristoro. Preceduto da due scenografiche passerelle che attraversano il fiume il Museion si propone di esporre e valorizzare opere di arte moderna e contemporanea.
Se siete in viaggio con i ragazzi non potete assolutamente perdere una visita al museo dove è custodita la famosa mummia di “Otzi”, trovata nel 1991 nel ghiacciaio della Val Senales. Dagli studi effettuati sul reperto, si pensa si tratti di un cacciatore vissuto nella valle tra il 3300 a.C. e il 3500 a.C. Attualmente la mummia è custodita in uno speciale frigorifero ad una temperatura costante di -6° e cosparsa di acqua sterilizzata a intervalli di tempo regolari, per evitarne la disidratazione. Il congelamento nel ghiaccio e lo spesso strato di neve sotto cui si è stata la mummia per oltre 5000 anni, hanno permesso la conservazione degli indumenti a del suo equipaggiamento, visibili nel percorso museale.
La rinomata stazione termale propone ogni anno al 30 dicembre la caratteristica "Foire du glacier", un'immancabile appuntamento con i prodotti dell'artigianato locale. Alla mostra-mercato possono partecipare solamente gli espositori iscritti al ‘Registro dei produttori di artigianato' esponendo i loro manufatti in Piazza Vittorio Emanuele II. La Foire des glaciers rappresenta un importante appuntamento per tutti coloro che desiderano acquistare manufatti di scultura e intaglio su legno, lavorazione di pietra ollare, ferro battuto, cuoio, oggetti per la casa, oggettistica in vetro e rame. La fiera è anche un l‘occasione per acquistare prodotti enogastronomici della regione.
Treno: Linea Aosta/Pré-Saint-Didier:, capolinea. Per i collegamenti con Aosta visitare il sito di Trenitalia
In Auto o Camper: Strada Statale 26 per il Monte Bianco, direzione Courmayeur oppure autostrata A5 in direzione Traforo del Monte Bianco, uscita Morgex. Clicca qui per trovare un'area sosta camper nelle vicinanze
Si rinnova, come ogni anno, il tradizionale mercatino di Natale per le vie del borgo medioevale di Bard, posto ai piedi dell'imponente forte. Per l'occasione il borgo si trasforma in uno scenario da favola, in un’atmosfera suggestiva e ricca di emozioni si potranno ammirare sofisticati giochi di luce e proiezioni laser, esposizioni di prodotti tipici valdostani, piemontesi e oggetti natalizi. Sarà inoltre possibile ammirare, lungo le vie del borgo e nella sala espositiva in Piazza Cavour, i presepi intagliati nel legno.
Nel vicino borgo di Hone nei giorni tra l'8 e il 9 dicembre si terrà invece la Festa della Micooula, una sagra dedicata al gustoso pane di segala (micòoula) preparato con castagne, noci, fichi secchi, uva passa e volendo scaglie di cioccolata. Si tratta di una specialità di origini molto antiche, che per secoli ha allietato le tavole natalizie degli abitanti della valle. Nel patois (dialetto valdostano) il termine micòoula significa "pane un po' più piccolo e un po' speciale" Nel corso della manifestazione si organizzano dimostrazioni di impasto e cottura del tipico pane.
Auto e Camper: Bard è situato a 48 km da Aosta e a 78 km da Torino in automobile la via più comoda è l'autostrada A5, con uscita ai caselli di Pont-Saint-Martin a sud e di Verrès a nord, rispettivamente a 6 e 9 km di distanza.
I parcheggi: parcheggio multipiano ai piedi del Forte (tariffa forfettaria senza limiti di tempo diurna 3,00 € - notturna 1,50 €)
Parcheggio Liéron a circa 300 m dal Forte lungo la SS.26 (gratuito)
Parcheggio San Giovanni a circa 200 m dal Forte lungo la SS.26 (gratuito)
Parcheggio Viadotto a circa 600 m dal Forte
(dai parcheggi periferici servizio navetta gratuito da e per il Forte solo la domenica e festivi)
Area camper Le Raffòr nel vicino Comune di Hone link. Per visualizzare altre aree sosta camper in zona clicca qui
Bard è raggiungibile in treno solamente con un treno locale che parte da Torino, la stazione di riferimento è quella di Hone-Bard, collocata a 500 metri dal Forte.