Portogallo


Durata Viaggio:

La durata dell'itinerario può variare dai 3 ai 5 giorni, molto dipende da quante enoteche o aziende produttrici di vino decidete di visitare e se scegliete di intraprendere qualcuno dei vari percorsi a piedi suggeriti dagli uffici del Turismo. Alcuni sono veramente belli e sarebbe un peccato non approfittarne tra questi il Percorso del Barolo che parte dal castello di Grinzane Cavour.

 

Trasporti

L'area è ben collegata da strade e autostrade agli importanti centri urbani di Torino (A6), Milano (A21 e A7) e Genova (A21 e A26) raggiungibili in poco più di un'ora. L'aeroporto più vicino è quello di Torino-Caselle a 122 KM, mentre l'aeroporto di Milano Malpensa dista 179 KM. Il percorso suggerito, ricco di saliscendi per le colline, è molto adatto alle moto ma anche agli amanti della bicicletta.

LangheDove Alloggiare

La zona è ricca di agriturismi e B&B a gestione famigliare, in genere di buona qualità, sorti all'interno di vecchie case coloniche. Esistono poi hotel di charme posti in castelli e antiche ville dotati di SPA e Campi da Golf. Noi abbiamo provato l'agriturismo Iride e l'agriturismo San Lorenzo entrambi a Roddino. Si tratta di due agriturismi di buona qualità (il secondo è appena stato completamente ristrutturato) a gestione famigliare che offrono servizio di pernottamento e prima colazione. IRIDE dispone di un piccolo e grazioso ristorante, dove il cuoco rielabora in chiave moderna ricette della tradizione piemontese, i risultati sono veramente eccellenti. Di seguito alcuni link utili:

Cucina:

Le Langhe sono le terre del Barolo, del Barbaresco, del dolcetto d’Alba e del Moscato d'Asti vini apprezzati a livello internazionale ma sono anche le terre dei tartufi, delle nocciole tonde, della toma di Murazzano e dei famosi Baci. I piatti della tradizione sono tendenzialmente robusti e saporiti, utilizzano prodotti legati al territorio come le carni provenienti dagli allevamenti di bovini di razza piemontese, i formaggi prodotti con latte locale, i tartufi e i funghi. Nella cucina Langarola, ma in genere in quella piemontese, è d'uso preparare una vasta quantità di antipasti tra questi la carne cruda all'albese oppure l'insalata di carne cruda con scaglie di tartufo, il vitello tonnato, i peperoni in bagna cauda, i flan di verdure. Tra i primi segnaliamo le tagliatelle al tartufo, i ravioli al plin serviti con burro e salvia, i tajarin con ragù di carne o salsiccia mentre tra i secondi il brasato al barolo, il fritto misto i bolliti misti preparati con 7 tagli di vitello (lingua, testina con musetto, coda, zampino, gallina, cotechino e rolata) accompagnati da "bagnet vert" e " bagnet russ" la prima è una salsa a base di prezzemolo, aglio e acciughe mentre la seconda è a base di pomodoro, cipolle, aglio e acciughe. Molto buoni e di alta qualità sono i formaggi prodotti nel territorio come la toma di Murazzano DOP, la robiola d'Alba, la robiola delle Langhe, il Castelmagno DOP e il Brus, formaggio spalmabile ottenuto da un mix di diversi formaggi lasciati stagionare e macerati nel latte al quale viene aggiunta grappa o acquavite) I dolci delle Langhe sono in genere preparati utilizzando la famosa nocciola DOP tra questi citiamo la torta di nocciole accompagnata da un bicchiere di moscato di Asti, il torrone alle nocciole, il bonet e gli albesi al rum. Ogni anno nella sala delle maschere del castello di Grinzane di Cavour si tiene l’Asta Mondiale del Tartufo in collegamento satellitare con due grandi città del mondo in passato è toccato a Parigi, Hong Kong, Las Vegas, Mosca, New York i cui ospiti possono partecipare in diretta all’asta. 

Pollenzo AgenziaShopping

Non è possibile passare anche solo un breve periodo di vacanza nelle Langhe senza entrare in una enoteca e acquistare almeno una bottiglia dei pregiati vini che si producono sul territorio come il Barolo, il Nebbiolo, il Barbera o il Dolcetto. Numerose sono le enoteche o le aziende agricole che si incontrano nei paesi o lungo le strade noi abbiamo fatto i nostri acquisti presso la splendida Tenuta Pianpolvere di Monforte d'Alba, dove i fratelli Adriano producono vini in maniera tradizionale. Di seguito un link per sapere tutto sui vini e sulle cantine del territorio vai al sito. Le Langhe non sono solo vino ma anche nocciole, ottime le torte e le creme alla nocciola che potrete acquistare nei vari negozi di prodotti tipici locali, sono la terra dei tartufi con i quali si producono creme e olio ottimi per il condimento di primi piatti o per le carni. Notevole è anche la produzione di formaggi tra i quali la famosa toma di Murazzano. Insomma il vostro shopping nelle Langhe sarà per lo più gastronomico ma, sarà ciò che di meglio è possibile offrire al vostro palato. Non mancate di acquistare un vasetto di mousse al vino moscato d'Alba ottima per accompagnare torte e pasticceria secca.

ATTENZIONE: Tutte le informazioni relative ad orari e prezzi di questo itinerario sono aggiornate ad Ottobre 2014
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Durata del viaggio: weekend

Dove alloggiare

Merano e i suoi dintorni  sono ricche di strutture ricettive in grado di soddisfare le esigenze di chiunque, sia che vi rechiate in inverno o in estate riuscirete a trovare la struttura adatta a voi di seguito alcuni link che potranno aiutarvi nella vostra ricerca

Hotel

Campeggi

Aree sosta Camper

Trasporti

Se si arriva a Merano con l’automobile la via più comoda è costituita dall’autostrada A22 del Brennero con uscita a Bolzano Sud, da qui prendere la SS38 fino alla città. L’autostrada è collegata sia con l’A4 Torino-Mestre che con l’A1 Milano-Napoli. In estate e in occasione delle varie festività o dei mercatini di Natale è piuttosto trafficata e possono crearsi code o rallentamenti l'alternativa sono le strade statali. In genere tutte le strade della regione sono molto ben tenute ed in inverno funziona un ottimo servizio di pulitura strade. L’aeroporto Francesco Baracca di Bolzano è collegato con voli di linea alla capitale e con voli charter a Catania, Olbia, Lamezia Terme e Cagliari per altre destinazioni è necessario recarsi agli aeroporti di Bergamo (distanza circa 230 KM) oppure di Verona (distanza circa 150 KM) navette di collegamento vi permetteranno di raggiungere la città. Trenitalia ha frequenti treni che raggiungono Bolzano dalle principali città italiane da Bolzano è però necessario prendere un autobus o noleggiare un mezzo.

Cucina

La cucina trentina si basa su antiche ricette della cucina contadina secondo la quale “nulla va sprecato” di qui l’origine di alcune delle più gustose ricette come i Canederli. La cucina tradizionale fatta di sapori forti e piatti semplici che risentono dell’influenza di ricette d’oltralpe soprattutto austriache come lo stinco di maiale e i Probusti, una specie di Wurstel. Il piatto forte è sicuramente la polenta accompagnata da stufati di carne di manzo oppure da salmì di selvaggina come il capriolo, il cervo o il camoscio. Notevole è l’uso della carne di maiale utilizzata per la preparazione del famoso speck e di vari insaccati come la salciccia Lugànega oppure le Ciughe preparati mischiando le rape alla carne di maiale.  Non molto diffusa è la preparazione di piatti a base di pasta fresca o ripiena sostituiti dai Canederli, grandi gnocchi a base di pane raffermo bagnato nel latte, speck e salciccia serviti nel brodo oppure gli strangolapreti sempre a base di pane raffermo spinaci e uvetta, assolutamente da assaggiare sono gli gnocchetti altoatesini a base di ricotta affumicata. Molto nutrienti sono le minestre e le zuppe preparate con ortaggi tra i quali i famosi asparagi, i funghi, le patate, la pancetta e farina bianca o gialla. Molto buoni sono i piatti preparati con la Trota del Trentino servita rosolata con salsa di limone e menta oppure affumicata. Di notevole qualità sono i formaggi preparati con il latte prodotto nei numerosi allevamenti tra questi citiamo il Puzzone di Moena, il grana della val di Non, lo Spressa e il Vezzena. La regione è molto famosa per la produzione delle mele con le quali si prepara il famoso strudel e le frittelle. Molti dolci tradizionali utilizzano spezie quali la cannella e la frutta secca ingredienti tipici della cucina d’oltralpe tra questi lo zelten dolce tipicamente natalizio. Nella regione vengono prodotti eccellenti spumanti e birre artigianali a base di frumento tipiche della tradizione bavarese. Molto diffusa è la produzione di grappe e acquaviti  aromatizzate al ginepro, alla genziana e ad altre erbe o radici.

Bolzano Card

In vendita presso gli uffici del turismo, valida tre giorni dal primo utilizzo, la card permette l’ingresso gratuito a 9 musei a Bolzano, 80 in tutto l’alto Adige + la possibilità di noleggiare gratuitamente biciclette + di utilizzare gratuitamente la navetta BoBus + utilizzo gratuito dei mezzi pubblici dell’Alto Adige comprese le funivie + un’escursione ai parchi naturali dell’Alto Adige + una visita guidata tra quelle proposte dall’Ente del Turismo. Vai al Sito

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Durata del viaggio: weekend

Dove alloggiare

Trento è ricca strutture ricettive in grado di soddisfare le esigenze di chiunque, sia che vi rechiate in inverno o in estate riuscirete a trovare la struttura adatta a voi di seguito alcuni link che potranno aiutarvi nella vostra ricerca

Hotel

Campeggi

Aree sosta Camper

Trasporti

Se si arriva a Trento con l’automobile la via più comoda è costituita dall’autostrada A22 del Brennero che attraversa tutta la regione. L’autostrada è collegata sia con l’A4 Torino-Mestre che con l’A1 Milano-Napoli. In estate e in occasione delle varie festività o dei mercatini di Natale è piuttosto trafficata e possono crearsi code o rallentamenti l'aleternativa sono le strade statali sicuramente più panoramiche, ma per percorrere le quali è necessario mettere in conto più tempo. In genere tutte le strade della regione sono molto ben tenute ed in inverno funziona un ottimo servizio di pulitura strade. L’aeroporto Francesco Baracca di Bolzano è collegato con voli di linea alla capitale e con voli charter a Catania, Olbia, Lamezia Terme e Cagliari per altre destinazioni è necessario recarsi agli aeroporti di Bergamo (distanza circa 230 KM) oppure di Verona (distanza circa 150 KM) navette di collegamento vi permetteranno di raggiungere la città. Trenitalia ha frequenti treni che raggiungono Trento dalle principali città italiane in molti casi sono però necessari alcuni cambi nei nodi ferroviari di Verona, Milano o Bologna

Cucina

La cucina trentina si basa su antiche ricette della cucina contadina secondo la quale “nulla va sprecato” di qui l’origine di alcune delle più gustose ricette come i Canederli. La cucina tradizionale fatta di sapori forti e piatti semplici che risentono dell’influenza di ricette d’oltralpe soprattutto austriache come lo stinco di maiale e i probusti, specie di Wurstel. Il piatto forte è sicuramente la polenta accompagnata da stufati di carne di manzo oppure da salmì di selvaggina come il capriolo, il cervo o il camoscio. Notevole è l’uso della carne di maiale utilizzata per la preparazione del famoso speck e di vari insaccati come la salciccia Lucanica oppure le Ciughe preparati mischiando le rape alla carne di maiale.  Non molto diffusa è la preparazione di piatti a base di pasta fresca o ripiena sostituiti dai Canederli, gnocchi a base di pane raffermo bagnato nel latte, speck e salciccia serviti nel brodo oppure gli strangolapreti sempre a base di pane raffermo spinaci e uvetta, assolutamente da assaggiare sono gli gnocchetti altoatesini a base di ricotta affumicata. Molto nutrienti sono le minestre e le zuppe preparate con ortaggi tra i quali i famosi asparagi, i funghi, le patate, la pancetta e farina bianca o gialla. Molto buoni sono i piatti preparati con la Trota del Trentino servita rosolata con salsa di limone e menta oppure affumicata. Di notevole qualità sono i formaggi preparati con il latte prodotto nei numerosi allevamenti tra questi citiamo il Puzzone di Moena, il grana della val di Non, lo Spressa e il Vezzena. La regione è molto famosa per la produzione delle mele con le quali si prepara il famoso strudel e le frittelle. Molti dolci tradizionali utilizzano spezie quali la cannella e la frutta secca ingredienti tipici della cucina d’oltralpe tra questi lo zelten dolce tipicamente natalizio. Nella regione vengono prodotti eccellenti spumanti e birre artigianali a base di frumento tipiche della tradizione bavarese. Molto diffusa è la produzione di grappe e acquaviti  aromatizzate al ginepro, alla genziana e ad altre erbe o radici.

Bolzano Card

In vendita presso gli uffici del turismo, valida tre giorni dal primo utilizzo, la card permette l’ingresso gratuito a 9 musei a Bolzano, 80 in tutto l’alto Adige + la possibilità di noleggiare gratuitamente biciclette + di utilizzare gratuitamente la navetta BoBus + utilizzo gratuito dei mezzi pubblici dell’Alto Adige comprese le funivie + un’escursione ai parchi naturali dell’Alto Adige + una visita guidata tra quelle proposte dall’Ente del Turismo. Vai al Sito

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Un weekend a Trento rappresenta l'occasione per visitare la città con le sue vie ricche di architetture romaniche, gotiche, rinascimentali, barocche e al famoso Palazzo del Buonconsiglio ma, anche di visitare i vicini castelli di Avio e di Thun. Potrete intraprendere il viaggio in estate oppure in inverno, magari in occasione dei pittoreschi mercatini di Natale quando la città si riempie di luminarie e bancarelle dove poter acquistare belli e singolari rigali di manifattura artigianale per la famiglia o gli amici. La città, che secondo la tradizione deve il suo nome al tre monti che la circondano Bondone, Casilio e Marzola, negli ultimi anni grazie ad un'attenta politica del territorio è divenuta una meta turistica molto apprezzata e numerose sono le attività che si possono effettuare nel suo territorio come sciare sulle piste del monte Bodone o spingersi nella valle dei laghi tra questi: il bacino di terlago, Santa Massenza, Lasino e Calavino, 

Trento - Castello di Avio / distanza 48 chilometri

Trento - Castel Thun /  distanza  29 chilometri

 

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Durata del viaggio: 3 giorni 

Dove alloggiare

Bolzano e i suoi dintorni sono ricchi di strutture ricettive in grado di soddisfare le esigenze di chiunque, sia che vi rechiate in inverno o in estate riuscirete a trovare la struttura più adatta a voi, di seguito alcuni link che potranno aiutarvi nella vostra ricerca. Tenete presente che durante il periodo natalizio la città è molto visitata quindi vi consigliamo di prenotare con un po' di anticipo. Molte strutture offrono ai loro ospiti la Bolzano Card che da la possibilità in entrare gratis in molti musei o castelli e l'utilizzo gratuito di autobus e funivie.

Hotel
Campeggi e Agriturismi
Aree sosta Camper

Trasporti

Se si arriva a Bolzano con l’automobile la via più comoda è costituita dall’autostrada A22 del Brennero che attraversa tutta la regione. L’autostrada è collegata sia con l’A4 Torino-Mestre che con l’A1 Milano-Napoli. In estate e in occasione delle varie festività l’autostrada è piuttosto trafficata e possono crearsi code in prossimità delle uscite che portano alle località turistiche più rinomate. In genere tutte le strade della regione sono molto ben tenute ed in inverno funziona un ottimo servizio di pulitura strade. L’aeroporto Francesco Baracca di Bolzano è collegato con voli di linea alla capitale e con voli charter a Catania, Olbia, Lamezia Terme e Cagliari per altre destinazioni è necessario recarsi agli aeroporti di Bergamo (distanza circa 230 KM) oppure di Verona (distanza circa 150 KM) navette di collegamento vi permetteranno di raggiungere la città. Trenitalia ha frequenti treni che raggiungono Bolzano dalle principali città italiane in alcuni casi sono però necessari alcuni cambi.

Cucina

La cucina trentina si basa su antiche ricette della cucina contadina secondo la quale “nulla va sprecato” di qui l’origine di alcune delle più gustose ricette come i Canederli. La cucina tradizionale fatta di sapori forti e piatti semplici che risentono dell’influenza di ricette d’oltralpe soprattutto austriache come lo stinco di maiale e i probusti, specie di Wurstel. Il piatto forte è sicuramente la polenta accompagnata da stufati di carne di manzo oppure da salmì di selvaggina come il capriolo, il cervo o il camoscio. Notevole è l’uso della carne di maiale utilizzata per la preparazione del famoso speck e di vari insaccati come la salciccia Lucanica oppure le Ciughe preparati mischiando le rape alla carne di maiale.  Non molto diffusa è la preparazione di piatti a base di pasta fresca o ripiena sostituiti dai Canederli, gnocchi a base di pane raffermo bagnato nel latte, speck e salciccia serviti nel brodo oppure gli strangolapreti sempre a base di pane raffermo spinaci e uvetta, assolutamente da assaggiare sono gli gnocchetti altoatesini a base di ricotta affumicata. Molto nutrienti sono le minestre e le zuppe preparate con ortaggi tra i quali i famosi asparagi, i funghi, le patate, la pancetta e farina bianca o gialla. Molto buoni sono i piatti preparati con la Trota del Trentino servita rosolata con salsa di limone e menta oppure affumicata. Di notevole qualità sono i formaggi preparati con il latte prodotto nei numerosi allevamenti tra questi citiamo il Puzzone di Moena, il grana della val di Non, lo Spressa e il Vezzena. La regione è molto famosa per la produzione delle mele con le quali si prepara il famoso strudel e le frittelle. Molti dolci tradizionali utilizzano spezie quali la cannella e la frutta secca ingredienti tipici della cucina d’oltralpe tra questi lo zelten dolce tipicamente natalizio. Nella regione vengono prodotti eccellenti spumanti e birre artigianali a base di frumento tipiche della tradizione bavarese. Molto diffusa è la produzione di grappe e acquaviti  aromatizzate al ginepro, alla genziana e ad altre erbe o radici.

Bolzano Card

In vendita presso gli uffici del turismo, valida tre giorni dal primo utilizzo, la card permette l’ingresso gratuito a 9 musei a Bolzano, 80 in tutto l’alto Adige + la possibilità di noleggiare gratuitamente biciclette + di utilizzare gratuitamente la navetta BoBus + utilizzo gratuito dei mezzi pubblici dell’Alto Adige comprese le funivie + un’escursione ai parchi naturali dell’Alto Adige + una visita guidata tra quelle proposte dall’Ente del Turismo. Vai al Sito

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Tre giorni a Bolzano rappresentano l'occasione per visitare la città e i suoi dintorni, luoghi ricchi di storia, arte e cultura. Potrete intraprendere il viaggio in estate avendo così la possibilità di effettuare escursioni sulle splendide vette circostanti oppure in inverno, magari in occasione dei pittoreschi mercatini di Natale, quando la città si riempie di luminarie, bancarelle e dolci atmosfere. Oltre alla visita alla città ed ai suoi monumenti vi consigliamo di recarvi a Castel Roncolo, a Fiè allo Sciliar con il suo laghetto e il suo castello e a Chiusa delizioso borgo annoverato tra i più belli d'Italia.

Bolzano - Castel Roncolo / distanza 1 chilometro

Bolzano - Fiè allo Sciliar / distanza 17 chilometri

Bolzano - Chiusa / distanza  32 chilometri

pigna

Il borgo, venne costruito nel XII secolo come avamposto difensivo dai conti di Ventimiglia. Al dominio dei conti di Ventimiglia seguì quello dei conti di Provenza che nel 1388 vendettero il castello e il borgo ad Amedeo VII di Savoia. L'abitato si compone di una parte bassa e di una parte alta alla quale si accede attraverso la quattrocentesca Loggia della Piazza Vecchia. Il borgo è un susseguirsi di strette viuzze, scale e passaggi coperti da volte che evocano atmosfere medioevali. Da vedere: 

 

 

 

 

 

pigna

La Parrocchiale di San Michele

Costruita intorno al XII secolo venne ampliata nel XIV secolo pur conservando il suo stile gotico. Considerata uno dei migliori esempi di architettura medioevale, l'edificio si presenta con una facciata in pietra grigia ornata da un rosone in marmo bianco opera di Giovanni Gagini. L'interno è a tre navate divise da colonne e conserva il polittico di San Michele, capolavoro di Giovanni Canavesio che lo dipinse intorno al 1500.

 

Piazza Castello

La piazza conosciuta con il nome di "la Cola" sorge ove una volta era il castello. Da notare i portali in ardesia dei palazzi che vi si affacciano.

Coordinate GPS: 43.9341168, 7.66475760000003
Ufficio del Turismo: Piazza Umberto I

 

Liguria - provincia di Imperia

Annoverato tra i borghi più belli d'italia, è uno dei borghi medioevali meglio conservati della Liguria, anche se le sue origini risalgono probabilmente all'età del bronzo. Il borgo venne edificato nel X secolo dai conti di Ventimiglia per passare nel 1276 alla famiglia Doria. Nel 1576 la famiglia Grimaldi di Monaco attaccò il borgo distruggendo il castello, mentre nel 1794 Apricale subì l'invasione di Napoleone Bonaparte. Il paese, arroccato in cima al colle, è un susseguirsi di deliziose piccole viuzze, scalinate, passaggi coperti da volte e case in pietra disposte a gironi concentrici che culminano nella scenografica Piazza Vittorio Emanuele. La piazza in estate è teatro del torneo di pallapugno e delle rappresentazioni teatrali volute da Luzzati "e le stelle stanno a guardare". In paese ha sede un particolare albergo diffuso "Munta e Cara" nel quale le camere, ognuna con una diversa e suggestiva ambientazione, sono appunto diffuse in tutto il borgo. La prima colazione, servita in una deliziosa saletta, è un tripudio di specialità dolci e salate come la focaccia ligure con olio locale, la composta di peperoni, i biscotti alla lavanda o il miele di rovo (Vai al Sito). Da vedere:

Apricale

 

 

Il castello della Lucertola:

Edificato dai conti di Ventimiglia nel X secolo passò di proprietà dei Doria, dei Savoia e di una famiglia locale che lo trasformò in residenza privata. Attualmente di proprietà del comune, dopo lunghi restauri, ospita il Museo della Storia di Apricale

Coordinate GPS: 43.8818776, 7.656252900000027
Ufficio del Turismo: Via Roma, 1

Liguria - provincia di Imperia

Annoverato tra i borghi più belli d'Italia, il paese è sovrastato delle imponenti rovine del castello Doria. Il primo castello venne edificato in cima allo sperone di roccia dai conti di Ventimiglia, in posizione dominante rispetto alle vie di comunicazione per la Val Nervia e la Val Roia. Nel 1270 il castello e il suo borgo divennero proprietà della famiglia Doria. Grazie alla sua strategica posizione, si sviluppò molto velocemente acquisendo una serie di vie concentriche intorno al castello. Si tratta di strade strette, lastricate in pietra, denominate "carrugi", che, con i loro passaggi coperti da volte, sono sicuramente la caratteristica principale dell'antico borgo, attraversato dalle acque del torrente Nervia le cui rive sono collegate da due ponti. Il più famoso è sicuramente il Ponte Vecchio costruito nel XV secolo ad unica arcata a schiena d'asino con una lunghezza di 33 metri, il ponte ed il castello Doria vennero ritratti da Monet in alcune tele. Da vedere:

 

Dolceacqua CastelloIl castello

Il castello venne edificato intorno al XII secolo dai conti di Ventimiglia intorno ad una primitiva torre. Nel corso dei secoli venne ampliato e fortificato fino a divenire una grandiosa dimora signorile dotata di imponenti apparati difensivi. Il 17 Luglio 1744 venne parzialmente distrutto dalle artiglierie franco-ispane. Abbandonato dai Doria, nel 1887 subì pesanti danni provocati dal terremoto. Il castello e altri siti cittadini sono visitabili ogni ultima domenica del mese in occasione del mercato biologico. Per informazioni e/o prenotazioni visita il sito dell'Ente del Turismo

Dolceacqua

 

La parrocchiale di Sant'Antonio Abate

Edificata intorno al 1400 venne completamente ricostruita in forme barocche. Gli interni, oltre alle ricche decorazioni, custodiscono un polittico di Santa Devota, dipinto nel 1515 da Ludovico Brea


Chiesa di San Giorgio

Edificata nel XII secolo in forme romaniche subì diverse trasformazioni. Al suo interno sono custodite le tombe di Stefano e Giulio Doria raffigurati con armature d'epoca.

 

Le botteghe

DolceacquaSui medioevali vicoli, che si intrecciano per la città, si affacciano deliziose botteghe di artisti, di artigiani, cantine e negozi di souvenir o prodotti tipici ai quali è impossibile resistere. In queste botteghe anche il turista più esigente riuscirà a trovare l'oggetto che soddisfa i suoi gusti o quello della persona a cui lo vorrà donare.

Coordinate GPS: 43.8594438, 7.623929099999941
Ufficio del Turismo: Via Roma, 50

seborga

Il pittoresco borgo ligure è posto in cima ad un altura dalla quale si gode di una splendida vista fino al mare. Le prime notizie scritte del borgo si hanno nel 954 quando il conte di Ventimiglia ne fece dono ai monaci benedettini del monastero di Lernis. Nel XVI secolo ai monaci venne l'idea di aprire una zecca per monete da smerciare in Europa ed in Oriente. L'operazione contribuì a rimpinguare le scarse casse del borgo, che sulle monete veniva menzionato come "principato di Seborga". L'attività della zecca cessò nel 1687, facendo precipitare le condizioni economiche dei monaci e costringendoli a vendere il feudo a Vittorio Amedeo II di Savoia. Negli ultimi anni gli abitanti del borgo, appellandosi al fatto che l'atto di compravendita non fu mai registrato negli archivi di stato, rivendicano la loro indipendenza dallo stato italiano, eleggono  un Principe con funzioni prettamente simboliche, coniano una moneta locale chiamata Luigino (spendibile solo nel paese), affiancano alle targhe automobilistiche ufficiali targhe proprie. Da vedere:

 

Parrocchiale di San Martino

Costruita tra il XVI e il XVII secolo, si presenta con una facciata barocca nella quale, grazie ai restauri del 2006, spiccano affreschi degli inizi del '900. L'interno, di dimensioni piuttosto modeste, dispone di tre altari:  i due laterali sono dedicati rispettivamente alla Madonna del Rosario e al Sacro Cuore. Dietro l'altare maggiore è posta una statua lignea della Madonna con Bambino di difficile datazione.

Seborga

 

 

 

Museo degli strumenti musicali antichi

Posto all'interno dell'antico palazzo del comune, il museo espone una collezione di strumenti musicali che vanno dal 1744 al 1933.

Orari: Martedì/Domenica 10-12 e 15-18

Coordinate GPS: 43.83037119999999, 7.700123699999949

Portogallo

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