La villa edificata sulle pendici del Pizzorne venne edificata intono al 1500 su progetto di Matteo Civitali, artista formatosi alla scuola di Lorenzo de Medici che operò molto nel Lucchese. Fu la ricca e potente famiglia i commercianti e banchieri dei Buonvisi a volere l’edificazione della villa della quale si hanno prime notizie scritte dal testamento del 1593 di Alessandro. La villa fu dimore prediletta di due vescovi appartenenti alla famiglia Buonvisi Girolamo e Francesco, fu grazie a loro che la villa ospitò ben due Sinodi uno nel 1661 al quale partecipò anche papa Alessandro VIII e uno nel 1700. Con l’estinzione della casata la villa divenne proprietà prima dei Montecatini poi dei Pangiluppi ed infine la contessa Raimondi decise di farne un ospizio. Successivamente la dimora venne acquista dalla famiglia Oliva dalla quale ora prende il nome. Di pianta regolare la villa si distingue per lo splendido loggiato della facciata principale composto da cinque arcate che poggiano su quattro colonne in pietra che si elevano fino al secondo piano della villa. Molto belle sono le scuderie legate alla leggenda di una scommessa tra Buonvisi e il re di Francia Luigi XIV nella quale Buonvisi sosteneva che sue scuderie erano più belle delle sale di Versailles. Mandato dal re un servo a verificare le trovò tutte tappezzate di banconote con l’effige del Re quindi di fronte a tanta maglificenza il servo confermò ciò che sosteneva il ricco mercante e il re perse la scommessa. Di notevole pregio e bellezza il giardino della residenza che si estende per circa 5 ettari in un susseguirsi di tipologie diverse di arredo, statue, fontane, cascate, giochi d’acqua permessi dalla ricchezza d’acqua del luogo.
Un'antica proprietà nel cuore della Toscana a pochi chilometri da Livorno e da Pisa. Scopri di più
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