L’itinerario proposto sembra creato apposta per essere praticato sulle due ruote, ovviamente durante la bella stagione e quando il tempo lo consente, in quanto si tratta di una strada di montagna ricca di curve, tornanti e rapidi allunghi con un fondo stradale piuttosto scivoloso in caso di pioggia, e dove bisogna stare attenti alle frequenti buche. La strada parte da Forte dei Marmi, raggiunge Seravezza con il suo Palazzo Mediceo e si inerpica sulle Alpi Apuane, così chiamate a causa dei monti dalle vette aguzze, fino a scavallare tramite la galleria del Cipollaio ad un’altezza di 1058 metri. La galleria è interamente scavata nella roccia senza aggiunta di cemento o altri materiali ha un fondo perennemente umido e non dispone di illuminazione. Durante la salita si incontra l’incantevole lago di Isola Santa con il suo borgo medioevale interamente restaurato e riadattato ad ospitare turisti. Nel borgo, come su tutto il tragitto, si incontrano ristoranti e agriturismi dove è possibile pranzare a prezzi contenuti. Percorrendo l’itinerario sarete accompagnati dall’incantevole paesaggio delle cave di marmo che con le loro profonde ferite nella roccia creano un paesaggio dai colori abbaglianti e sotto alcuni aspetti quasi lunare.
Forte dei Marmi – Castelnuovo di Garfagnana / distanza 44 chilometri sulla SP13
Castelnuovo di Garfagnana – Bagni di Lucca / distanza 28 chilometri sulla SP20
Bagni di Lucca – Lucca / distanza 27 chilometri sulla SP20 e SP37
L’itinerario si svolge interamente su strade provinciali in molti tratti panoramiche con curve e tornanti percorribili anche in automobile ma, non molto adatte a chi soffre il mal d’auto. Il tragitto può essere fatto andata e ritorno in giornata ma se ci si vuole soffermare a visitare i luoghi ci possono volere 2-3 giorni.
Nel caso in cui decidiate di visitare le città e i borghi toccati di seguito trovate una recensione.
Notissima località balneare, meta preferita fin dall'ottocento di poeti, artisti e personaggi del jet set europeo, ha dato i natali a Paola Ruffo di Calabria, regina del Belgio fino al 2013. Negli anni ’60 tappa obbligata di vacanze marine per la gioventù benestante grazie anche ai numerosi locali notturni come la “Capannina” tutt’ora in attività. Passeggiare per le vie del centro è un susseguirsi di boutique delle marche più prestigiose, ristoranti e hotel, mentre sul lungomare le ville d’epoca, spesso opera di famosi architetti, si intercalano a moderne strutture turistiche. La città venne edificata su volere del granduca Pietro Leopoldo come puntodi approdo e a difesa dei marmi bianchi delle vicine Alpi Apuane. Da vedere:
La Fortezza: edificata verso nel 1788 su volere di Leopoldo I, che fece bonificare l’intera zona, è oggi sede del Museo della Satira e della Caricatura mentre il piano terreno viene sfruttato per l’organizzazione di mostre. Nella piazza antistante la fortezza si trova un pozzo del ’700
Il Pontile: la prima struttura venne costruita intorno al ‘500, ora il pontile si protende in mare per una lunghezza di 300 metri segnando il luogo in cui in passato venivano caricati sulle navi i grossi blocchi di marmo provenienti dalle vicine cave. Attualmente il pontile viene utilizzato per il passeggio dei turisti e come punto di approdo del traghetto che porta alle Cinque Terre.
Piccolo borgo ai piedi delle Alpi Apuane noto sopratutto per la famosa villa Medicea entrata a far parte del patrimonio dell'umanità a partire da Giugno 2013. La villa venne edificata su richiesta di Cosimo I tra il 1560 e il 1564. La dimora doveva servire come base di appoggio durante i suoi trasferimenti nella zona per sovrintendere ai lavori di estrazione di marmi e metalli preziosi nelle miniere limitrofe. La dimora aveva anche una funzione difensiva, rappresentava infatti un avamposto di confine dei domini medicei verso la Versilia, a questo deve la sua forma possente e solida con feritoie al pian terreno. Grazie all’aria fresca che vi si respirava in estate, dovuta alla presenza dei fiumi, la dimora venne spesso abitata da Cristina di Lorena amante della pesca e da Bianca Cappello. Dopo essere stata utilizzata a carcere, attualmente ospita il museo delle tradizioni e del lavoro popolare della Versilia e la biblioteca comunale.
Si tratta di un grazioso borgo medioevale capoluogo dell'omonima regione. I monumenti più rappresentativi della città sono:
Il Duomo: eretto nel XVI secolo sui resti di una preesistente chiesa del X secolo, la facciata affiancata dal possente campanile si presenta in stile rinascimentale con tre portali e divisa da quatto lesene che sorreggono il portale
La rocca Ariostesca: deve il nome all'illustre poeta che l'abitò quando ricoprì il ruolo di governatore della Garfagnana. Edificata nel XII secolo subì notevoli danni durante la II guerra Mondiale, restaurata, continua ad essere il simbolo della città, dominando la piazza principale. La Rocca subì notevoli ampliamenti durante il trecento per volere di Castruccio Castracani mentre fu Paolo Guinici ad ordinare la costruzione del possente torrione centrale.Attualmente la rocca ospita il Museo Archeologico
Posta sulla confluenza dei fiumi Lima e Serchio, in una conca circondata da boschi, la città gode di calma, di tranquillità e di un ottimo clima, elementi che assieme alle acque termali l’hanno resa famosa in tutta Europa. Conosciuta fin dall’epoca romana proprio per le proprietà benefiche delle sue acque la città raggiunse il massimo splendore agli inizi dell’800 sotto il regno di Elisa Bonaparte, tuttavia già intorno alla fine del 1300 durante il regno di Matilde di Canossa era molto apprezzata e frequentata al punto che all’interno delle terme venne aperto il primo Casinò d’Europa. Altri sono i primati di cui dispone la città ad esempio nel 1840 venne edificata la prima chiesa anglicana, nel 1886 fu la prima città in italiana ad avere l’illuminazione elettrica pubblica, nel 1910 fu fondato il primo movimento Scout d’Italia. Da vedere:
Regio Casinò: edificato tra il 1837 e il 1839 in stile neoclassico ospita un museo con tavoli e oggetti da gioco utilizzati tra il ‘700 e i primi del ‘900 eda l 2009 ospita il primo casinò automatizzato d’Italia.
Il Ponte della Maddalena: costruito per facilitare l’accesso alle terme su volere della contessa Matilde di Canossa il ponte rappresenta una mirabile opera di ingegneria ed è conosciuto anche con l’appellativo di Ponte del Diavolo. Secondo la leggenda infatti il capo muratore preoccupato per il ritardo con cui venivano eseguiti i lavori fece un patto con il diavolo: in cambio dell’anima del primo passante il ponte venne ultimato in una sola notte. Al termine dell’opera però il muratore pentito corse dal parroco a raccontare l’accaduto il quale gli consigliò di far percorrere il ponte da un cane così il diavolo venne beffato.
Terme: le terme bagni di Lucca si trovano nell’incantevole cornice dell’Appennino Toscano a 25 chilometri dal centro della città di Lucca. Note già in epoca medievale per le proprietà benefiche delle loro acque, grazie alla loro ubicazione vicino alla via Francigena furono trafficata meta di pellegrini, viandanti e mercanti al punto che tutt’intorno sorsero alberghi, osterie e case in affitto. Fu Matilde di Canossa che per rendere più agevole il trasferimento alle terme ordinò la costruzione del Ponte della Maddalena o ponte del Diavolo a causa della sua particolare forma e fu sempre la contessa a volere che ai viandanti venisse offerto a spese delle terme un bagno curativo ed un pasto caldo. La località acquisì fama a livello internazionale grazie Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, che ne fece un punto di riferimento della vita mondana internazionale, ruolo che mantenne anche durante il periodo Belle Epoque e agli inizi del novecento ospitando personaggi come Pascoli, Puccini, Byron, Henry James. Le acque delle terme sgorgano dalla sorgente “Doccione” ad una temperatura di 54 gradi e contengono solfato di bicarbonato e calciche con proprietà terapeutiche e benefiche. Le terme dispongono di magici ambienti dove le suggestive atmosfere sono rimaste intatte nel corso del tempo, dopo gli attenti restauri di molti ambienti e all’impianto di illuminazione oggi le terme offrono agli ospiti il luogo ideale per rilassarsi e rigenerarsi attraverso bagni, saune, fanghi e massaggi, mentre sotto l’attenta supervisione di personale altamente qualificato è possibile curate malattie dermatologiche, patologie respiratorie, artroreumatiche, vascolari e ginecologiche. Il centro si sviluppa in due impianti le Terme di Jean Varraud e Casa Bocella.
Posta nella piana tra il monte Pizzarro e il monte Serra la città di probabili origini etrusche vide il suo sviluppo in epoca romana. Dell’epoca romana Lucca conserva ancora oltre alla struttura del centro storico le mura, più volte ampliate nel corso dei secoli, l’anfiteatro e il foro. Con la caduta dell’impero Romano la città fu dominata dagli Ostrogoti, dai Bizantini e dai Longobardi. Lucca divenne un importante centro sotto il dominio di Carlo Magno che fece della città la sede del Marchese di Toscana. Adalberto I e il suo successore Adalberto II dominarono su Fiesole, Firenze, la Corsica e Pisa dal cui porto partivano navi cariche di merci destinate ai paesi del mediterraneo ma anche spedizioni contro i musulmani. Fu in questo periodo che a Lucca si stabilirono potenti famiglie di mercanti ma anche laboratori manifatturieri per la tessitura di stoffe in particolare della seta che grazie alla sua qualità venne apprezzata in tutta Europa. Grazie alla via Francigena la città cpotè intrattenere rapporti commerciali con l’europa e grazie alla presenza del Volto di Cristo fu meta di continui pellegrinaggi. Con lo spostamento del centro amministrativo a Firenze voluto da UGO il Grande la posizione di Lucca mutò considerevolmente fu grazie alla costituzione del Comune di Lucca avvenuta nel 1119 e all’attività di consolidamento del territorio avvenuta tra XI e il XIII secolo che Lucca vide un notevole sviluppo urbanistico, con l’ampliamento delle mura, l’edificazione di chiese, palazzi, e torri. Grazie ai commerci si stabilì in città una potente classe di banchieri e mercanti che favorì anche un notevole sviluppo culturale ed artistico del territorio. La città rimase indipendete fino agli inizi del ‘800 quando venne costituito il principato di Lucca e Piombino assegnato alla sorella di Napoleone Bonaparte, Elisa. Da vedere
Piazza San Michelle in Foro: rappresenta il cuore pulsante della città il luogo di incontro dei Lucchesi. Sorta in epoca romana, ove trovava collocazione l’antico Forum, la piazza è circondata da edifici di origine medioevale e da imponenti palazzi come palazzo Gigli e palazzo Pretorio che ospita sotto le sue logge la statua in bronzo di Matteo Civitali. Al centro della piazza è posta la statua in marmo bianco di Francesco Burlamacchi opera dello scultore Ulisse cambi. Sulla piazza si affaccia l’omonima chiesa di San Michele edificata su di un preesistente edificio nel 1070 su volere di papa Alessandro II la facciata venne però edificata in epoca successiva. La chiesa rappresenta un notevole esempio di architettura in stile gotico con motivi romanici dovuti anche al notevole lasso di tempo in cui è stata costruita. La facciata, che si erge maestosa, è ornata da quattro ordini di logge finemente lavorate e decorate sormontate dalla statua dell’arcangelo San Michele che uccide il drago. Secondo la leggenda in particolari condizioni di luce statua emette riflessi verdi a causa di uno smeraldo posto al suo interno. (In realtà non ne è mai stata dimostrata la presenza). A lato della facciata sorge il campanile mozzato dal doge di Pisa nel XIV secolo. L’interno a tre navate divise da colonne con capitelli romanici conserva importanti opere e arredi del ‘400 e del ‘500.
Palazzo Mansi: costruito tra il XVI e il XVII secolo il palazzo costituisce uno dei più ricchi e meglio conservati palazzi della città. La gran parte delle sale conservano i preziosi arredi originali e le tappezzerie ricamate come la sala dell’Alcova. Di notevole pregio la sala della Musica completamente affrescata. Il palazzo attualmente ospita la Pinacoteca Nazionale di Lucca con importanti opere che occupano quasi per intero l’appartamento monumentale.
Palazzo Pfanner: venne iniziato nel 1660 su volere dei Moriconi, ricca famiglia di mercanti, i quali travolti dl fallimento nel 1680 furono costretti a cedere la proprietà ad un’altra famiglia di mercanti di seta i Controni. Furono proprio i Controni ad ampliare ed abbellire il palazzo, rispetto al progetto originale, fecero costruire lo scalone monumentale opera di Domenico Martinelli, fecero affrescare le sale interne e le volte dello scalone da pittori quadristi mentre affidarono a Filippo Juvarra la riqualificazione del giardino esterno. Fu un bando del duca di Lucca Carlo Lodovico di Borbone a cambiare le sorti del Palazzo, infatti secondo il decreto del Duca in città poteva essere prodotta birra solo sotto la direzione e supervisione di un esperto birraio tedesco. Fu così che Felix Pfanner nel 1846 arrivò a Lucca per fabbricare la birra scegliendo proprio le cantine e il giardino dell’allora palazzo Controni come sede della sua attività. La birreria ebbe da subito grande successo permettendo ai Pfanner di acquistare nel tempo tutta la proprietà di cui gli eredi sono ancora titolari. La storica birreria chiuse nel 1929 e solo nel 1995 dopo lunghi restauri la famiglia decise di aprire il palazzo al pubblico. Attualmente sono visitabili solo una parte dei ricchi saloni in alcuni dei quali è posta una collezione di strumenti chirurgici appartenuti a Pietro Pfanner chirurgo e sindaco di Lucca intorno agli anni venti.
San Frediano: la chiesa dedicata al santo protettore della città venne edificata tra il 1112 e il 1147 sui resti di un preesistente edificio. La particolarità della chiesa è la facciata ornata da un duecentesco mosaico rappresentante l’Ascensione di Crsto Redentore. L’interno della basilica a tre navate divise da due colonnati ad archi custodisce le spoglie di San Frediano e un fonte battesimale del XII secolo.
Piazza Anfiteatro: la forma ellittica della piazza è dovuta al fatto che sorge sui resti dell’antico anfiteatro romano. L’accesso alla piazza è consentito da quattro porte a volta. La pizza che fino all’ottocento venne usata per i più svariati usi polveriera, carcere, orto grazie ad un progetto di Nottolini venne recuperata ed adibita a mercato. Oggi la piazza è luogo di incontro e di manifestazioni su di essa si affacciano vivaci locali e negozi.
Via Fillungo: considerata la via del passeggio e dello shopping della città, con eleganti negozi che conservano insegne e arredi i d’epoca. Sulla via si affacciano anche eleganti palazzi come palazzo Brancoli Busdraghi, Buonvisi, Sani e trenta oltre alla torre delle ore.
Le Mura: Il primo nucleo delle mura venne edificato in epoca romana, ma quello che vediamo oggi e sul quale grazie all’intervento di Maria Luisa di Borbone è possibile passeggiare venne edificato tra il 1504 e il 1645. Le mura hanno una lunghezza di circa 4 chilometri e sono tra le meglio conservate d’Europa rappresentando uno dei massimi esempi di fortificazione moderna. In realtà le mura non vennero mai usate a scopo difensivo ma svolsero un ottimo ruolo di protezione della città durante l’alluvione del Serchio nel 1812. Il miglior punto di partenza per una passeggiata sulle mura è costituito dall’Antico Caffè delle Mura, edificio in stile neoclassico riaperto dopo lunghi anni di restauri che lo hanno riportato agli antichi splendori.
Il Duomo: Riedificato nel 1060 da Anselmo da Baggio venne edificato una prima volta su volere di San Frediano protettore della città. Il duomo dedicato a San Martino strappò il titolo di cattedrale a Santa Reparata nel VII secolo. Il complesso venne ampliamente rimaneggiato tra il XII e il XIII secolo compresa la facciata con portico decorato da bassorilievi raffiguranti il martirio di san Regolo, un ciclo dei mesi e storie di san Martino, sormontato da tre ordini di loggette di diverse cromature e finemente lavorate. L’interno a tre navate conserva nella navata destra il monumento funebre a Ilaria del Carretto opera di Jacopo della Quercia mentre nel Tempietto del Volto Santo eseguito da Matteo Civitale nel 1482 è conservato il Crocifisso Ligneo che secondo la tradizione venne scolpito in Terrasanta dal fariseo Nicodemo che assieme a Giuseppe d’Arimatea depose Gesù nel sepolcro. Sempre secondo la leggenda Nicodemo trovò il volto di Gesù miracolosamente scolpito sul crocifisso e per paura che venisse distrutto lo pose su di una nave senza equipaggio libera di navigare nel Tirreno, la nave arrivò fino a Luni ma gli abitanti del luogo non riuscirono a tirarla a riva vi riuscì solamente il vescovo di Lucca Giovanni I semplicemente esortando la barca ad attraccare. Tutti gli anni da circa un millennio il 13 Settembre viene organizzata la Luminara di Santa Croce durante la quale il crocifisso del Volto Santo, che misura metri 2,24 x 2,65, viene portato in processione seguendo il vecchio tragitto dalla chiesa di San Frediano alla cattedrale di San Martino. In occasione della festa dopo la celebrazione religiosa viene offerto alla popolazione uno spettacolo pirotecnico di grande effetto.
San Giovanni e Reparata: prima cattedrale della città, costruita nel XII secolo, venne rimaneggiata tra il XVII e il XVIII secolo. La cattedrale perse parte della sua importanza quando la diocesi venne trasferita in San Martino anche se gli rimase il diritto al Fonte Battesimale. Agli inizi dell’ottocento Napoleone la privò dei suoi arredi sacri per trasformarla in archivio, solo nel 1828 venne riaperta al culto. Molto interessante il percorso archeologico che si apre all’interno e sotto la basilica.
Torre Guinigi: si tratta di una delle 250 torri che ornavano la città in epoca medioevale. Edificata nel XIV secolo su volere della ricca famiglia Guinigi è alta 44 metri e sulla sua sommità si trova un giardino pensile. Il giardino è raggiungibile da una scalinata di 230 gradini ma il panorama che si gode da lassù vale la fatica
Piazza Napoleone e Palazzo Ducale: la piazza venne edificata nel 1806 da Elisa Bonaparte per dare maggiore risalto a Palazzo Ducale. Vennero quindi abbattute le costruzioni poste sul luogo in funzione del nuovo progetto elaborato da Giovanni Lazzerini. Originariamente al centro della piazza venne posta una statua di Napoleone sostituita dopo il congresso di Vienna da quella di Maria Luisa di Borbone. Sulla Piazza si affaccia imponente l’antico Palazzo Ducale storica sede dell’amministrazione della città. Il palazzo venne edificato in due distinti momenti nel 1578 venne infatti edificata la parte sinistra su progetto dell’Ammannati mentre nel 1728 venne edificata la parte destra su progetto di Francesco Pini.
Museo Nazionale Villa Guinigi: il museo ospitato nella splendida cornice di villa Guinigi sontuosa residenza della ricca famiglia Lucchese, ospita un’importante raccolta d’arte sulla storia della città, reperti etruschi, romani e liguri oltre che arredi sacri e oreficerie.
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