L’itinerario dedicato al barocco comincia in Modica dalla Chiesa di San Giorgio, uno dei simboli della Sicilia sud-orientale. Sostate il vostro mezzo di trasporto nel Piazzale Falcone Borsellino e partite a piedi per gustarvi più agevolmente questa inimitabile città. Proprio a sinistra del Piazzale una strada in salita, Via San Giorgio, conduce allo splendido edificio a metà tra la parte alta e la parte bassa della città.
La tappa successiva è la Chiesa di San Pietro anch'essa preceduta da una monumentale scalinata.
Continuate verso la città alta, sempre a piedi per poter fruire dei monumenti che si trovano lungo il percorso principale ma, soprattutto, per poter vivere la dimensione di un antico tracciato viario medievale, fatto di strettoie, vicoli, scalinate.
Infine concedetevi la visita guidata del Castello dei Conti a Modica. Da metà Agosto 2014, dopo mesi di lavori, la struttura sarà nuovamente aperta al pubblico, consentendo la visione degli ambienti appena restaurati.
Tornando al Piazzale Falcone Borsellino un’ultima tappa è d’obbligo: la sosta nella più antica dolceria di Modica e la più antica fabbrica di cioccolato di tutta la Sicilia.
L'itinerario quindi si sposta a Scicli con la visita della città e delle chiese di Santa Maria della Consolazione e di Santa Maria La Nova.
Il quartiere di Modica Alta, il quartiere Francavilla, è uno dei più antichi. estendendosi dalle mura settentrionali del Castello fino alla attuale Chiesa di San Giovanni.
Fondato dagli arabi verso la metà del IX secolo d. C. mantiene ancora il suo suggestivo aspetto di casbah, mescolato, senza soluzione di continuità, ad edifici tardo-barocchi e rinascimentali.
Monumentale chiesa tardo-barocca, situata nella parte bassa della città. Il suo prospetto posto in cima all'ampia scalinata e le statue dei dodici apostoli si impongono come elementi visivi lungo tutto l’itinerario della via principale, contornata da palazzi e conventi. L’attuale struttura architettonica risale,come buona parte dell’architettura tardo-barocca del Val di Noto, a qualche anno dopo il sisma del 1697. La chiesa subì parecchi danni e andarono dispersi i documenti relativi alla storia della chiesa nel corso dei precedenti secoli. Per la tempestività nei lavori di restauro la chiesa poté contare sulle rendite di numerosi aristocratici dell’epoca.
Sono molti gli elementi interessanti dell’architettura. La facciata con una superficie piana resa elegante dalle lesene diamantate del primo ordine e a losanga del secondo ordine, dalla minuta decorazione del finestrone centrale alle volute di raccordo a motivi floreali, alle statue sistemate sul primo ordine e nella cuspide.
Sfarzoso l’interno, a tre navate, riccamente decorato e affrescato.
La Chiesa di San Giorgio si trova a metà strada tra la parte alta e la parte bassa della città di cui è l'architettura più imponente.
Splendido esempio di chiesa settecentesca di Sicilia è scenograficamente rivolta con il prospetto ad occidente.
La singolarità dell’edificio, oltre alla sua intrinseca bellezza, è data dalla sua collocazione urbanistica, al centro di una città costruita a ripiani irregolari collegati da scalinate e salite tortuose con ampi spazi intermedi che, ancora nel Settecento, dovevano essere destinati a giardini e orti terrazzati.
L’interno, a cinque navate sfarzosamente decorate, conserva opere ragguardevoli: un meraviglioso polittico cinquecentesco, antiche tele di pregio, un grandioso organo e una suggestiva meridiana solare.
Il Castello dei Conti di Modica, simbolo della città e arroccato su uno sperone roccioso, è il risultato di una stratificazione avvenuta nel corso dei secoli. Il luogo coniuga l’interesse archeologico con una splendida vista panoramica. Ad oggi non si è ancora in grado di formulare un quadro completo degli insediamenti avvenuti nel corso della storia locale, anche se è certa la presenza di un insediamento nella vallata del Pozzo dei Pruni risalente all'età del bronzo mentre ritrovamenti funerari di epoche varie vedono la zona destinata a necropoli. Solo quando la Sicilia divenne una provincia militarizzata dell’impero bizantino, la rocca assunse il ruolo di fortezza del centro abitato.
Il Castello dei Conti, così come si presenta ad oggi, è il frutto di una massiccia ricostruzione che ha interessato le sue strutture non solo dopo il terremoto, ma, soprattutto, dopo il 1779 con la ricostruzione della abitazione dell’allora Governatore della Contea. Nel nuovo progetto il palazzo viene ad occupare quasi per esteso l’area settentrionale della rocca.
Aperto alle visite guidate tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle 15,30 alle 20,00.
Poata all'incrocio di tre valloni a pochi chilometri dal mare, Scicli è un intricato snodo di vie dall'impianto medievale con le sue tipiche case di colore rosa. Definita Città-presepe, Scicli ha visto insignito, nel 2002, il suo centro storico del titolo di Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Il centro storico è frutto tardo-barocco della ricostruzione settecentesca susseguita al disastroso terremoto del 1693 che rase al suolo l'intera città.