Realizzata nel 1381 da Domenico di Feo e Mino Foresi, ingloba mura e torri preesistenti. Fino al 1600 ha svolto in pieno la sua funzione militare con eccezionali sistemi di difesa, per diventare in seguito un luogo a disposizione della cittadinanza, che ospitò anche una comunità di monaci benedettini. Ha una struttura pentagonale con torri angolari irregolari. Lo sperone è di epoca medicea, come attesta lo stemma posto sulle mura esterne. L’aspetto attuale è frutto di un’imponente opera di restauro che risale agli anni ’40. Al suo interno c’è un ampio cortile, utilizzato per eventi, spettacoli ed iniziative culturali ed una piacevole enoteca.
Da non perdere la vista che offre sulla Val d’Orcia.
Affacciato su Piazza del Popolo, risale alla fine del 1200. Oggi è la sede del Comune. Splendida la sua loggia gotica.
Ha splendidi loggiati le cui arcate risalgono al XIV e XV secolo
Costruita in stile neoclassico su un’antica pieve dell’XI secolo.
Nella quale sono presenti affreschi di scuola senese del XIV secolo.
Del XIV secolo, con affreschi cinquecenteschi, bellissimi chiostri e l’antico convento.
Si trova nell’antico convento annesso alla Chiesa di Sant’Agostino, in Via Ricasoli ed è considerato uno dei più importanti musei di archeologia e di arte medievale e moderna della Provincia di Siena. Disposto su 3 piani, ospita più di 200 opere di rara bellezza, tra cui sculture, tavole, tele, affreschi, paramenti sacri e codici miniati. Sicuramente da non perdere la Croce dipinta della fine del XII secolo, proveniente dall’Abbazia di Sant’Antimo e lo spettacolare polittico di Bartolo Fredi dell’Incoronazione della Madonna del 1388, per la prima volta ricostruito in questo Museo, recuperando anche le tavole che erano state trasferite presso l’Accademia delle Belle arti di Siena.
Ospitato nelle antiche stalle della Fattoria dei Barbi, una delle più antiche di Montalcino, a circa 5 Km dal centro della città, raccoglie una interessante documentazione del patrimonio di storia e tradizioni nel quale si inserisce la produzione ed il mito stesso del Brunello. La raccolta comprende documenti, immagini, video, attrezzi agricoli e artigianali ed è articolata in due percorsi tematici. Il primo racconta la Comunità di Montalcino prima del Brunello e il secondo approfondisce la storia del Brunello e delle sue lavorazioni in vigna e in cantina. Interessante anche il labirinto del Brunello e molto curato il Museo Virtuale.
Ospitato del Castello trecentesco di Poggio alle Mura (più noto come Castello Banfi), a circa 20 Km da Montalcino, presenta una ricostruzione della storia della produzione del vetro, dal V secolo a.C. ai giorni nostri. Particolarmente ricche la collezione dei vetri romani, una delle più vaste al mondo tra le collezioni private e la splendida collezione dei vetri veneziani.Da non perdere le opere disegnate da Picasso, Cocteau e Dalì e realizzate da maestri vetrai d’eccezione.
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