La villa venne edificata tra il 1596 e il 1600 dal Buontalenti su volere di Ferdinando I il quale desiderava una residenza di caccia posta al centro del Barco Reale di Montalbano. Il Buontalenti durante i lavori venne coadiuvato da due collaboratori Maiani e Mechini che fecero la spola tra Firenze, dove risiedeva il maestro malato di gotta, e la Villa tutt'ora considerata uno dei massimi esempi di architettura medicea ma anche l’opera conclusiva. Su volere di Ferdinando, che amava molto il luogo, vennero commissionate al maestro fiammingo Giusto Utens le famose diciassette lunette raffiguranti i posedimenti medicei per ornare il salone “le ville”. Attualmente le lunette sono conservate nel Museo Firenze Come Era. Per la decorazione del piano nobile vennero chiamati Domenico Passignano e Bernardino Pocetti che dipinsero figure mitologiche e scene rappresentanti le virtù del proprietario, per il guardaroba venne dipinto da Caravaggio il Bacco mentre da Tiziano il ritratto di Pietro Aretino ora conservati rispettivamente agli Uffizi e alla Galleria Palatina. Durante il periodo invernale la residenza veniva utilizzata per la caccia e la pesca mentre in estate la villa si trasformava in una residenza di villeggiatura per l’intera corte. Nel 1930 venne costruita la scala esterna della villa su di un vecchio progetto del Buontalenti. Nel 1969 l’imprenditore Emilio Riva spogliò la villa degli arredi e delle opere d'arte vendendole all'asta. Attualmente la residenza ospita un centro congressi con complesso alberghiero ed è visitabile solo su richiesta (Vai al Sito)
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