Terza città delle marche per numero di abitanti, deve la fama oltre alla sua storia anche al suo carnevale. Di origini picene la città acquisì notevole importanza fin dell’epoca romana dove era conosciuta con il nome di Fanum Fortunae dal Tempio della Fortuna attorno al quale si sviluppò. Il tempio venne eretto intorno all’anno 207 a testimonianza della battaglia del Metauro dove le legioni romane sbaragliarono l’esercito di Asdrubale. Fu Cesare Ottaviano Augusto che elevò la città a colonia oltre che dotarla di mura di cinta, tutt’oggi parzialmente visibili. Vista la sua importanza strategia la città fu terreno di numerose battaglie tra queste ricordiamo la Battaglia di Fano combattuta tra gli alemanni e le truppe dell’imperatore Aureliano e la Guerra Gotica durante la quale vennero distrutti parecchi edifici dell’epoca Romana. Successivamente assieme a Pesaro, Rimini, Senigallia e Ancona entrò a far parte della pentapoli marittima. Nel XII secolo la città fu dominata dalla famiglia Malatesta ma nel 1463 dopo un lungo assedio la città passò sotto il dominio di Federico da Montefeltro, successivamente entrò a far parte dello Stato Pontificio.
Da sempre simbolo della città venne costruito in pietra arenaria e rivestito in travertino. In epoca romana costituiva la porta d’accesso alla città, la parte superiore dell’arco venne abbattuata nel 1463 da Federico da Montefeltro.
La cinta tutt’oggi visibile venne costruita in epoca romana e ampliata durante il dominio della famiglia Malatesta.
La cattedrale venne costruita nell’XII secolo su di una chiesa preesistente ma andata distrutta durante un’incendio nel 1124. La cattedrale dedicata a Santa Maria è in stile romanico, l’interno è a tre navate che terminano con tre absidi. Nel corso del tempo le absidi laterali sono state trasformate in cappelle. Da notare gli altorilievi a gli affreschi delle pareti e della volta da attribuire a Domenichino.
La corte è uno spazio aperto attualmente utilizzato per eventi e manifestazioni, soprattutto spettacoli lirici, di prosa e balletti su di esso si affacciano i due corpi del palazzo Malatestiano. I corpi sono stati edificati in epoche differenti il primo nel 1400 e lo si riconosce dal portico, dalle bifore gotiche e dai sovrastanti merli, mentre il secondo venne costruito intorno al 1500 con una caratteristica loggia su colonne. Attualmente il palazzo è sede del Comune e del Museo Civico.
E' il cuore della città sin dal medioevo, nella piazza troviamo la “Fontana della Fortuna” che risale al 1500 sui lati si affacciano il Palazzo della Regione, il Teatro della Fortuna e la torre civica
Il museo e la pinacoteca hanno sede all’interno del Palazzo Malatesta e conservano reperti che vanno dall’età preistorica fino ad oggi. Di notevole pregio la sezione numismatica con medaglie dell’epoca malatestiana. Tra i dipinti di notevole pregio “L’Angelo Custode” di Guercino, “L’Annunciazione” di Guido Reni e “La Madonna in trono con bambino” di Giovanni Santi, rimarchevole anche la collezione di ceramiche.
chiesa di origini seicentesche con all’interno stucchi e affreschi
Si tratta di due sepolture del XVII secolo appartenenti a Pandolfo III e alla sua prima moglie
Costruita su volere di Sigismondo intorno al 1400 si presenta a forma di rettangolo con robusti torrioni e un mastio. Attualmente vi trovano sede i giardini pubblici
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