Il territorio su cui sorge la città fu popolato fin dalla preistoria ma, si pensa che il primo nucleo venne edificato solamente intorno al 400 d.C. da popolazioni che si insediarono in questa zona per sfuggire alle invasioni barbariche. Sin dalle origini la città fu l'epicentro dello sviluppo di diverse attività produttive, inizialmente la più nota fu quella dei fabbri tanto che è un fabbro il simbolo della città. Alla lavorazione del ferrò si unì la lavorazione della lana e delle pelli fino ad arrivare alla fabbricazione della carta. L’attività manifatturiera favorì lo sviluppo di un ricco ceto di mercanti che fece prosperare la città e favorì lo sviluppo delle arti. La città fu dapprima signoria sotto i Chiavelli, poi venne dominata da Francesco Sforza ed infine annessa allo Stato Pontificio.
La piazza, ornata da una fontana del 1285 detta dello Sturinalto, è il centro della vita politica e sociale della città. Si affacciano sulla piazza: il palazzo del Podestà considerato uno dei migliori esempi di architettura gotica delle Marche con una particolare struttura a “ponte” in ricordo del fiume che scorreva sotto di esso; il palazzo comunale che risale al XIV secolo, attraverso un cortile interno del palazzo si accede al teatro Gentile che conserva un sipario dipinto dal Serra, il palazzo vescovile costruito nel 1545 e la torre dell’orologio.
Sulla piazza, adiacente a quella del Comune, si affacciano il Duomo e l’Ospedale di Santa Maria del Buon Gesù. Il Duomo dedicato a San Venanzio è la chiesa più importante della città , le sue origini vengono fatte risalire al 1300 ma di quell’epoca rimane solo l’abside, il chiostro e la cappella di san Lorenzo il resto della struttura è stato ricostruito nel 1600 ad opera dell’architetto Muzio Oddi. All’interno del Duomo da notare gli stucchi e i fregi dorati. L’Ex Ospedale di Santa Maria del Buon Gesù venne fondato nel 1456 da San Giacomo della Marca con lo scopo di riunire i tre ospedali della città. La struttura in stile tardogotico è costituita da una facciata con portico con volta a crociera, e da cinque arcate di varie ampiezze che poggiano su pilastri a forma di croce, sopra ogni arcata si aprono bifore con archi a sesto acuto. All’interno è ospitata la pinacoteca civica “Bruno Malajoli”
Si tratta di una ex chiesa di origini trecentesche all’interno della quale è ospitato il “Museo della carta e della filigrana” dove vengono illustrati i processi di lavorazione della carta e le tecniche per la realizzazione della filigrana presenti a Fabriano già nel 1200.
Si tratta in realtà della parte più alta e antica della città costituita dalla chiesa di San Francesco, in stile gotico-romanico, dal palazzo Montanari, in origine convento e ora sede del Museo delle arti e delle tradizioni popolari oltre che della Galleria di Arte Moderna, da Palazzo Oliva sede della Biblioteca Civica che dispone di oltre 10.000 volumi, e dal Palazzo dei Priori sede del museo archeologico Sentinate
Vicino agli impianti sportivi è stata recentemente creata un’area Camper con servizi specifici.
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