La sua destinazione a Palazzo dei Notai è ben visibile nello stemma sulla facciata: tre calamai con penne d’oca. Il suo nucleo originale risale al 1287, con ampliamenti e rifacimenti successivi, a partire dal 1442. L’ultimo restauro risale al 1908, quando A. Rubbiani ripristina le due bifore in gotico fiammeggiante ed elimina una sopraelevazione aggiunta nel 1700, mentre all’interno Achille Casanova riporta la decorazione del soffitto a cassettoni a quella presente nelle fonti documentarie.
Il Palazzo è visitabile solo in occasione di mostre ed eventi.
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